Oggi: le illusioni tradite Da scuola pubblica che promuove la mobilità sociale a scuola che sancisce differenze; L'autonomia: da potenziale elemento di crescita trasformata in fardello che appesantisce; Gli organici ATA: da potenzialità per l'efficienza a costi da tagliare;
Autonomia: 10 anni di un progetto stravolto Doveva esser la fine del centralismo amministrativo organizzativo e didattico Le riforme successive hanno ingabbiato l'idea iniziale trasformandola in un pesante pasticcio odioso e inutile Le scuole, alla fine, non hanno potuto gestire in autonomia il proprio budget
L'unità dei servizi … questa sconosciuta Per la legge Bassanini stimolo per la crescita organizzativa e didattica; Con l'attuale gestione è diventata qualcos'altro dimentincando la propria missione: essere a disposizione dell'utenza.
Le nostre proposte Risorse certe e definite dal 1° settembre non comprimibili successivamente. – Pensiamoci... Le spese non programmabili: supplenze,LSU, e visite Fiscali Impossibile gestirle a a budget Il calcolo delle pensioni, le graduatorie, il pagamento degli stipendi, etc, quale vantaggio concretizza a favore del servizio scolastico???
Ancora sulle proposte Ridurre il numero dei monitoraggi! – Bisogna informatizzare le pratiche con l'intervento attivo dell'utenza, come già avviene in altre amministrazioni dello stato. – Ridare senso al lavoro e innalzare le professionalità
E ancora Migliorare la professionalità! – Assistenti amministrativi più collaborativi ed efficaci nel supporto ai DSGA; – Rinforzare per i tecnici il principio della titolarità; – Specializzare i collaboratori nelle funzioni più importanti; – Maggiore responsabilità delle figure presenti;
Parliamo di DSGA e del piano dei servizi Il DSGA: leader di un gruppo che lavora allo stesso progetto; La condivisione come strumento progettuale per la predisposizione del piano dei servizi; Riunioni periodiche per motivare e far condividere a tutte le figure professionali presenti nell'istituto Supporto chiaro e trasparente del piano dei servizi rispetto al POF Esplorare il campo delle “direttive di massima” e del “raggiungimento degli obiettivi
L'assistente amministrativo Un'elevata professionalità che si articola con funzioni qualificate e differenziate sia di supporto alla didattica e all'attività del DSGA; Formalizzare queste figure di raccordo e di supporto valorizzandole con riconoscimento contrattuale; Rispondere alla richiesta di riconoscimento di ruolo e di funzione che viene dalla categoria;
L’ assistente tecnico E’ una figura importante favorisce la partecipazione attiva e in sicurezza degli studenti al lavoro sperimentale. Questo compito va rafforzato attraverso il principio di "titolarità" dato che essi garantiscono l'efficienza e la funzionalità del laboratorio e un supporto attivo alla funzione docente.
Il collaboratore scolastico Ha un ruolo importantissimo nell’innovazione per la vivibilità dell’ambiente, la qualità delle relazioni con gli alunni, con i docenti, con i genitori. Una figura da specializzare nelle funzioni di supporto alla segreteria, assistenza agli alunni con disabilità, d’intervento di primo soccorso e di prevenzione del bullismo. L’importanza della formazione per orientare l’utenza
L’importanza della formazione Puntare su una formazione alta che valorizzi il ruolo di queste figure Basta investire nella sterile conoscenza di procedure.
Una professionalità in cammino Gli accordi applicativi della sequenza Ata un passaggio importante per premiare quelle professionalità che in maniera più pesante hanno portato sulle spalle i cambiamenti in campo organizzativo posizioni organizzative per amministrativi e tecnici. Il via libera ai passaggi verticali (da A a B e da B a D) Il concorso ordinario per Dsga Una trattativa complessa, ma con buoni risultati e fa fare significativi passi avanti verso un percorso qualificante per il personale e per i servizi scolastici.
Avere un pensiero lungo Trovare soluzioni inedite e modelli alternativi è indispensabile quando si hanno poche risorse a disposizione. Su queste professioni è opportuno fissare coordinate, elaborare proposte che ci aiutino a costruire rivendicazioni condivise, e fondare una pratica basata sul riconoscimento delle professionalità, la regolazione dei rapporti fra le figure e, soprattutto, sulla gestione trasparente e funzionale del lavoro dell’unita dei servizi delle scuole dell’autonomia. Il cammino è molto lungo, ma anche una marcia lunga mille miglia comincia con un passo.