Omelia di don Ferruccio IV domenica di Quaresima Anno A

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V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a Gv 11, b-45.
Capitolo 20 1 Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata.
V DOMENICA DI quaresima ANNO C Giovanni 8,1-11. In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi.
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Omelia di don Ferruccio IV domenica di Quaresima Anno A

Dal Vangelo secondo Giovanni. In quel tempo, Gesù, passando vide un uomo cieco dalla nascita. Sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina di Sìloe (che significa Inviato)». Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, poiché era un mendicante, dicevano: «Non è egli quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!».   Intanto condussero dai farisei quello che era stato cieco: era infatti sabato il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come avesse acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha posto del fango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri dicevano: «Come può un peccatore compiere tali prodigi?». E c'era dissenso tra di loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu che dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È   un profeta!». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e vuoi insegnare a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori, e incontratolo gli disse: «Tu credi nel Figlio dell'uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Tu l'hai visto: colui che parla con te è proprio lui». Ed egli disse: «Io credo, Signore!». E gli si prostrò innanzi.

Domenica scorsa Gesù aveva detto di essere l'acqua viva, oggi dimostra di essere "la Luce del mondo", “aprendo gli occhi” ad un uomo cieco fin dalla nascita.

ritrova senso e coraggio di vivere e di testimoniare. La vita di quell’uomo ritrova senso e coraggio di vivere e di testimoniare.

Questo miracolo si ripete ogni volta che lo sguardo di Gesù si posa su di noi: ci "apre gli occhi", ci dona la sua Luce. Ci aiuta a scorgere, nella nostra vita e nella realtà che ci circonda, il disegno d’Amore di Dio per ogni uomo. Ci dà il coraggio di essere testimoni.

"Come è la luce che ci offre Gesù? Papa Francesco, in una sua omelia, ci indica le caratteristiche della Luce di Gesù: "Come è la luce che ci offre Gesù?

La luce di Gesù è una luce mite, è una luce tranquilla, è una luce di pace, è come la luce nella notte di Natale: senza pretese. La luce di Gesù possiamo conoscerla, perché è una luce umile, non è una luce che si impone: è umile. È una luce mite, con la fortezza della mitezza. È una luce che parla al cuore ed è anche una luce che ti offre la Croce. Se noi nella nostra luce interiore siamo uomini miti, sentiamo la voce di Gesù nel cuore e guardiamo senza paura la Croce: quella è luce di Gesù!”.

Ho trovato quest’esperienza: Mentre mi avvio verso la stazione dei treni, vedo una ragazza che a fatica tira un grosso trolley, nell'altra mano ha un borsone. Lei si ferma per riposare e io colgo l’occasione per chiederle se ha bisogno di aiuto.
Mi indica il valigione. Comincio a tirare e mi rendo conto che il valigione ha solo una ruota ed è difficile trascinarlo, anche perché molto pesante. Cerco di tenerlo in equilibrio, ma è difficile. Alla stazione lei mi fa presente di non avere il biglietto e neanche le monete per prenderlo dalla macchinetta.
Gliene do uno. Quando la saluto vedo che è molto contenta. Mi fa male il braccio che ha tirato la valigia. Faccio due passi sul marciapiede. Tornando indietro vedo che la ragazza, ora, sta aiutando una signora con un bambino e un bagaglio, mentre cerca di convalidare il biglietto. Sono colpito dalla delicatezza della ragazza. Mi sembra che si stia chiudendo un cerchio. Avrei avuto mille motivi per non offrire il mio aiuto! Ma, se si comincia anche solo con un piccolo gesto, l’amore va avanti e non si sa dove arriva.

di creare un cerchio d’Amore che può cambiare il mondo intorno a noi. “Gli occhi nuovi”, che Gesù ci vuole dare, ci rendono capaci di creare un cerchio d’Amore che può cambiare il mondo intorno a noi.

Questa è la vocazione cristiana!". Papa Francesco ci dice ancora: "... Ma che bella è questa missione di dare luce al mondo, è una missione che noi abbiamo, è bella! È molto bello conservare la luce che abbiamo ricevuto da Gesù, custodirla, conservarla. Il cristiano dovrebbe essere una persona luminosa, che porta luce, che sempre dà luce. Una luce che non è sua, ma è regalo di Dio, è regalo di Gesù e noi portiamo questa luce avanti. Se il cristiano spegne questa luce, la sua vita non ha senso, è un cristiano di nome soltanto, che non porta la luce, è una vita senza senso. È proprio Dio che ci dà questa luce e noi la diamo agli altri.» Lampada accesa! Questa è la vocazione cristiana!".

le profondità del nostro cuore. con la grazia del tuo Spirito, “O Dio, Padre della luce, tu vedi le profondità del nostro cuore. Apri i nostri occhi con la grazia del tuo Spirito, perché “vediamo” che hai mandato Gesù a illuminare il mondo, e crediamo in lui solo.”