Cosa sta succedendo in Iraq?

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I retroscena dell’attacco americano all’IRAQ nel 1991
Advertisements

Il mondo contemporaneo
IL CORPO DONATO.
L'Asia sud-occidentale
La locuzione ‘Medio Oriente’ indica la sezione sud-occidentale dell’Asia e si riferisce, nell’uso geopolitico e geografico corrente, a un’area che comprende.
Le Nazioni Unite hanno operazioni in corso in molti luoghi pericolosi. Lo Staff dellONU e` stato minacciato, intimidito, tenuto in ostaggio ed ucciso.
GUERRE IN SUDAN.
Islam Enrico e Samira.
Bussa Mattia Maura Giulia Fiorito Alice Piazza Giacomo
Bandiera: Cartina: Iraq.
TURCHIA.
Chiara Arienti, Gaia Arienti e Valeria Padovan
SCUOLA PRIMARIA “F. DE ANDRÈ” GLI ASSIRI CLASSE 4^C A. s
LA COSTITUZIONE ITALIANA Gruppo dell’ Attività Alternativa Classe 4^B
IL REFERENDUM DEL 2 GIUGNO 1946
non è… stare tutto il giorno in chiesa a pregare non è…
Perché si fa una guerra? I retroscena dellattacco americano allIRAQ nel 1991 Tratto da una lezione del corso di Modellistica e Gestione delle Risorse Naturali.
La memoria e l’Olocausto
PERCHE APPOGGIAMO LA PACE... PERCHE APPOGGIAMO LA PACE...
L’ Arabia saudita Dati Arabia Saudita: Superficie: km²
L'ISLAMISMO STORIA E FONDATORE TESTI CULTO DOTTRINA.
Una veloce panoramica sullo Stato di Israele e il mondo musulmano
Perché si fa una guerra? I retroscena dell’attacco americano all’IRAQ nel 1991 Tratto da una lezione del corso di “Modellistica e Gestione delle Risorse.
Perché si fa una guerra? I retroscena dell’attacco americano all’IRAQ nel 1991 Tratto da una lezione del corso di “Modellistica e Gestione delle Risorse.
LA MESOPOTAMIA Ciao. Sono Samira e vivo in IRAQ, nell’antica terra prima dei SUMERI, e poi degli ASSIRI e dei BABILONESI. Questo territorio un tempo si.
Il Medio Oriente Possiamo uscire da questa spirale di dolore ? Scuola Secondaria di I grado Nova Terra Buccinasco, 21 febbraio 2014.
L’Europa ed io. Rendere il mondo un luogo migliore? L’Unione europea.
IRAQ. IRAQ: culla dell’ umanità, patria di Abramo, ma anche scenario di guerre per l’oro nero, teatro di scontri tra culture sorelle. Siamo ad Arbil,
IRAQ-IRAN-AFGHANISTAN
L’Isis e la minaccia dell’islamismo
L’espansione dell’Europa e le crociate
28 Dicembre 2007 Festa degli Innocentini
PERCHE’ APPOGGIAMO LA PACE... PERCHE’ APPOGGIAMO LA PACE...
Diritto alla libertà di religione
L’EGITTO.
IL CONFLITTO IRAN-IRAQ
La comunicazione delle stragi di guerra da parte della stampa quotidiana italiana Marco Dittamondi Relatore: Prof. Giorgio Fedel Correlatore: Prof. Francesco.
ANATOLIA E ITTITI p. 35 Ittiti:
IL MEDIO ORIENTE Con il termine medio oriente si indica la parte sud occidentale dell'Asia.
IRAQ.
16.00 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Caeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXII domenica.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXIX Domenica del Tempo Ordinario.
SIRIA - TURCHIA - SIRIA - IRAQ KURDISTAN SIRIA SITUAZIONE ATTUALE SIRIA – IRAQ – KURDISTAN - IS SIRIA - TURCHIA SIRIA - IRAQ IRAQ KURDISTAN IS.
L’emergere dello Stato islamico: l’istituzione del califfato
VIAGGIO IN KURDISTAN Prof.ssa Luisa Rossi. COSA E’ IL KURDISTAN? COSA E’ IL KURDISTAN? Il Kurdistan dei viaggiatori.
MAOMETTO IL territorio dell’Arabia è formato per la maggior parte da deserto e in piccola parte da verdi oasi. Gli Arabi, sia i beduini del deserto sia.
14.00 Incontro con gli anziani Papa Francesco ha dedicato l’Udienza Generale di mercoledì 28 settembre 2014 in Piazza San Pietro all’incontro con.
(Un padre e una madre francesi)
Una presentazione di Giacomo Youssef
Che cosa è l'Isis. Che cosa significa "jihad"
ETÀ GIOLITTIANA.
Che cos'è l'ISIS.
La costituzione i primi 12 articoli.
Le grandi religioni del mondo
Lo “Shemà Israele” si canta nelle sinagoghe Sinagoga di Nazaret.
IRAQ SIRIA KURDISTAN ISIS. IRAQ IN IRAQ CI SONO: ISLAMICI SUNNITI ISLAMICI SCIITI CRISTIANI CURDI (ISLAMICI SUNNITI)
Isis in Siria, Libia e nel Sinai: aspetti strategici, politici e sociali Giuseppe Acconcia Il Manifesto, Università di Londra Bergamo, 29 Gennaio 2016.
13.00 Giubileo della Misericordia dei ragazzi.
Guerre italiane e Carlo V
Attualità e primavere arabe in Libia
① Preghiamo per i giovani siriani in generale: abbracciano le armi con crescente determinazione e soddisfazione. Una generazione.
LE CROCIATE LE CROCIATE.
Trasformazioni mondo coloniale. «Il fardello dell’uomo bianco» – Rudyard Kipling La Grande Guerra: la civiltà occidentale si autodistrugge Le nuove ideologie.
STORIE MIGRANTI. La carta di Lampedusa Cosa è successo? Perché?
L’ISLAM Unità didattica 2.3.
Un tuffo nel passato... …per non dimenticare. I PELLEROSSA.
CRISI IN IRAQ  Prega affinché le violenze cessino  Prega per le famiglie costrette a fuggire e che ora non hanno casa  Ringraziamo Dio per le chiese.
Transcript della presentazione:

Cosa sta succedendo in Iraq? Dal mese di maggio l’Iraq – paese a maggioranza sciita con una storia recente complicata e violenta – è stato conquistato per circa un terzo del suo territorio da uno dei gruppi islamici sunniti più estremisti in circolazione, lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, noto anche con la sigla “ISIS”.

Dove si trova l’Iraq Il territorio dell'Iraq corrisponde più o meno al territorio dell'antica Mesopotamia: la «terra in mezzo ai fiumi», e cioè il Tigri e l’Eufrate. Una terra ricca (è la terza riserva petrolifera del mondo), dove da sempre hanno vissuto tanti popoli. I cristiani, ad esempio, vivono lì da duemila anni. Anche se la maggioranza della popolazione è musulmana. La sua capitale è la bellissima Baghdad.

La popolazione Etnicamente, gli iracheni sono costituiti per circa il 75 % da arabi, per il 20 % da curdi, e per il 5 % da turkmeni e assiri. Da un punto di vista religioso sono per il 65 % musulmani sciiti (lo sciismo è uno dei due principali rami dell’Islam), per il 30 % da musulmani sunniti (il sunnismo è l’altro ramo dell’Islam che è anche il maggioritario), e per il 5 % da cristiani. Ci sono anche altre minoranze, come gli yazidi (oggi molto perseguitati dall’ISIS).

Come è diviso l’Iraq A grandi linee, si può dire che i principali gruppi dell’Iraq sono: i musulmani sunniti, concentrati nell’Iraq occidentale confinante con Siria, Giordania e Arabia Saudita; i musulmani sciiti, che vivono nella regione al confine con l’Iran; i curdi, che abitano al nord al confine con Turchia e Iran (in una regione detta Kurdistan); i cristiani che vivono nella piana di Ninive, dove c’è la città di Mosul e tantissimi villaggi con scuole, imprese, negozi, mercati.

La lunga dittatura di Saddam Hussein Nel suo passato recente l’Iraq ha sofferto 24 anni di dittatura del generale Saddam Hussein (foto). Saddam – poi destituito dagli americani , condannato in Iraq alla pena di morte nel 2003– era un musulmano sunnita, mentre la maggioranza degli iracheni sono musulmani sciiti. La differenza tra sunniti e sciiti è alla base di tante guerre che stiamo vedendo negli ultimi anni in Medioriente. Saddam governava l’Iraq in maniera dispotica: maltollerava le minoranze e gli sciiti e i curdi sono stati oppressi brutalmente. Nel 1990 decise di invadere il vicino Kuwait, scatenando la cosiddetta «Prima guerra del Golfo».

La fine di Saddam Dopo l’attentato alle Torri gemelle nel 2001, il Governo degli Stati Uniti promosse all’interno delle Nazioni Unite una campagna a sostegno di un duro intervento congiunto in Iraq. L’azione era in linea con la dichiarazione di lotta al terrorismo islamico e con la convinzione della necessità di una guerra preventiva; nel caso specifico, l’obiettivo principale era la deposizione di Saddam Hussein, accusato di possedere armi di distruzione di massa, e l’istaurazione di un Governo democratico in Iraq.

L’Iraq dopo Saddam Dalla caduta di Saddam, dall’intervento militare degli Stati Uniti iniziato nel 2003 e terminato nel 2011, e dal conseguente indebolimento dei sunniti, gli sciiti sono diventati il gruppo dominante nella società irachena; ma il nuovo Governo – guidato dal 2006 dal primo ministro sciita Nuri al Maliki – non è riuscito a stabilizzare e a fermare le violenze settarie nel paese.

La nuova bandiera irachena Dopo la morte di Saddam Hussein, il Paese scelse anche una nuova bandiera. Al centro c’è scritto: «Dio è grande».

Il califfato L’ISIS è un’organizzazione terroristica islamista, nuova e diversa da al Qaida. Usa metodi così violenti che perfino al Qaida se ne è distanziata. A maggio i suoi miliziani sono entrati in Iraq e hanno conquistato tutta la zona di Mosul, dove vivono soprattutto cristiani, yazidi e sciiti. Hanno ucciso, rubato e costretto migliaia e migliaia di persone alla fuga. Il loro obiettivo è instaurare uno Stato islamico, dove non c’è posto per altre religioni o idee.

Le persecuzioni L’ISIS perseguita i cristiani e le minoranze non musulmane, considerati «infedeli». Oggi i cristiani sopravvissuti sono scappati nel Kurdistan – al Nord – dove sono difesi dai curdi e dalle forze aeree americane. I peshmerga curdi (i soldati curdi) sono gli unici che –grazie agli aiuti internazionali – stanno resistendo all’avanzata del Califfato. L’esercito iracheno invece è troppo debole, tanto che il Governo è caduto e se ne sta formando un altro.

La fuga Le famiglie in fuga (sono tantissimi i bambini e i ragazzi) vivono da tre mesi in tende di fortuna. Ora fa molto caldo (ci sono 50 gradi all’ombra), ma presto arriverà l’inverno. Eppure, sulle loro tende hanno scritto: «Non abbiamo paura, Gesù è la luce del mondo». Anche qui.

L’appello del Papa Lo scorso 7 agosto anche papa Francesco – commosso – ha rivolto al mondo un appello per pregare e chiedere aiuto per i cristiani e il popolo iracheno. «Chiedo alla comunità internazionale di "porre fine al dramma umanitario in atto e perché si adoperi a proteggere i minacciati dalla violenza e assicurare aiuti agli sfollati". «Mi appello alla coscienza di tutti, e ad ogni credente, mi unisco agli appelli accorati dei vescovi locali, chiedendo, insieme a loro e per le loro Comunità tribolate, che salga incessante da tutta la Chiesa una preghiera corale per invocare lo Spirito Santo e il dono della pace".