Jugendstil Panorama letterario
L’avventura della lingua L’opera più originale, più eccitante e più influente fu intrapresa da Friedrich Nietzsche ( ). Si oppone contro la borghesia, il socialismo, lo storicismo e contro qualsiasi filosofia sistematica e lo raffronta con l’ideale dell’”Übermensch” (superuomo) che rappresenta la vita vera e reale. Non esiste più morale, ma un al di là di bene e male con il semplice messaggio: Il bene è uguale al forte. Il suo influsso fu enorme sia per il contenuto filosofico sia per il linguaggio impressionistico e creativo.
Tradizione e rinnovamento conservativo Il rappresentante più famoso della letteratura borghese è Thomas Mann che nonostante la sua biografia di un borghese modello era consapevole della minaccia di questa classe sociale. Il conflitto fra borghese e artista è diventato il leitmotiv della sua opera: la borghesia sta per morale, prestazione, lavoro, tradizione, stabilità, equilibrio interiore, mentre l’artista raffigura l’estetica, la bellezza, il godimento, il nichilismo e la vicinanza alla morte. Del tutto diverso il suo fratello Heinrich Mann, che vide la radice del male proprio nell’impero guglielmino. La sua opera rispecchia l’ipocrisia, l’arretratezza, la doppia morale degli affaristi guglielmini come il vero ostacolo sulla strada verso la libertà politica, sociale e in fine umana.
Per una nuova nobiltà Fortemente influenzato da Nietzsche e il suo culto della vita grandiosa, sublime e bella era un cerchio di aristocratici mentali che vedevano il loro compito nella rottura con la società attuale. Si soffre a questa rottura, ma ci si distingue anche visibilmente in tutte i modi possibili: tramite i vestiti, l’ortografia, l’interpunzione. Il protagonista di questo movimento fu Stefan George ( ) che voleva istruire l’umanità con la ricerca della forma esteticamente perfetta, ma senza morale, anzi, con tratti immorali, satanici. Ha tradotto molte opere (Baudelaire, Shakespeare, Verlaine ed altri) e tendeva verso un dandyismo eroico che non teneva conto della realtà, ma fuggiva in un mondo di fantasie.
Conservazione dell’eredità In un mondo di moltissimi cambiamenti e della sensazione pessimista di decadenza del fine secolo un poeta per eccellenza diventò il conservatore della tradizione : Hugo von Hofmannsthal ( ). Il dolce soffrire in un ambiente estetico e il riferimento al passato gli lasciò creare poesie artificiali, sensitive, colte e di perfetta forma. Viennese di nascita con una madre di origine italiana fu l’esponente della cultura austriaca che riuniva in sé il barocco e il rococò con l’arte del dramma francese, spagnolo e inglese con una sovranità geniale. 1920: Fondò il festival di Salisburgo dove ancora oggi viene rappresentato ogni anno il suo dramma: Jedermann (1911).
Girare attorno a Dio Con il detto di Nietzsche: “Dio è morto” l’uomo fu lasciato solo in un mondo minaccioso dove l’orientamento è perso. Questa paura, inizialmente espressa tramite il grande gesto e la forma esclusiva, manieristica determina l’opera di Rainer Maria Rilke ( ). La morte gioca un ruolo importante nella sua vita, si rifiuta di respingerla, e dietro ad essa lo aspetta il niente. La divisione tra il fisico e il metafisico è abbattuta, l’essere e il al di là è tutt’uno nella tarda opera di Rilke. Finalmente ha trovato la felicità nel “mondo interiore” che rispecchia il tutto.
La divinità dell’Eros Dal naturalismo derivò un’animosità contro l’ipocrisia della società borghese pudica e bugiarda che culminò nell’opera di Frank Wedekind ( ). Il “bohemien” fu visto come il vero libero tra gli uomini nuovi. Wedekind andò ad abitare a Schwabing, nel quartiere degli artisti a Monaco. Il sesso è spesso collegato con il male, ma dall’altra parte il sesso viene mostrato come un potere forte, libero e senza coscienza sporca. Sotto l’influenza dell’opera di Sigmund Freud si diffuse il fenomeno di porsi domande sul sesso, sulla relazione tra uomo e donna, sul matrimonio e sulla famiglia. Il sesso fu visto come forza determinante per le decisioni umane.