Le festività induiste.

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Le festività induiste

“L’anno indiano é diviso in feste che corrispondono alle stagioni: Numerosissime sono le feste e i pellegrinaggi soprattutto negli alti luoghi sae nei diversi templi del paese. “L’anno indiano é diviso in feste che corrispondono alle stagioni: 1. Anno nuovo primo giorno dell’anno. 2. Festa del Pongal a metà gennaio, raccolta del riso nel sud dell’India. Si festeggia il primo raccolto dell’anno. Unica festa induista che segue il calendario solare. 3. Festa di Holi fine marzo, primavera nel nord dell’India. 4. Festa di Ganesha in settembre nel sud. Festività dedicata alla divinità che viene invocata prima di intraprendere una nuova attività, un nuovo viaggio, un nuovo lavoro, un rito, ecc. Molto presente nella religiosità popolare. 5. Festa di Dussehra settembre-ottobre, fine dei monsoni. 6. Festa di Diwali, ottobre-novembre, festa della luce nel nord. Si festeggia l’arrivo della dea Lakshmi, dea dell’abbondanza nel duplice senso di spirituale e materiale. Dato che non c’è distanza tra lo spirituale e il temporale, la vitalità della fede religiosa si accorda con la celebrazione esuberante della vita” Naturalmente non sono solo le feste « delle stagioni » a essere presenti nel calendario induista. Ce ne sono molte altre.

Il festival del Pongal Il Pongal è un’importante festa del Sud India e cade nella metà del mese di Gennaio ogni anno. Pongal segna il propizio inizio del movimento del Sole verso Nord e anche il tempo del raccolto. E sono quattro giorni di grandi celebrazioni. 1° Giorno Bogi Pongal: Nel primo giorno del festival è celebrato Indra, dio delle nuvole e delle pioggie. Il Dio Indra è adorato per l’abbondanza del raccolto e la prosperità per la terra. Questo giorno viene infatti chiamato anche Indran e tutti puliscono le loro case da cima a fondo ed eliminano tutte le cose indesiderate. 2° Giorno Surya Pongal: Il secondo giorno è conosciuto come ’Surya Pongal’ ed è dedicato al Dio Sole, Surya. 3° Giorno Mattu Pongal Il terzo giorno è dedicato agli armenti ed è chiamato Mattu Pongal. La gente offre preghiere per i tori, mucche e altri animali da fattoria. Mucche e tori sono molto importanti in India: le mucche danno il loro latte e burro per nutrire il villaggio e i tori e buoi aiutano nei campi. 4° Giorno Kaanum Pongal Il quarto giorno è chiamato Kaanum Pongal. Dedicato ancora al Dio Sole, Surya. Visto che Pongal è un festival sostanzialmente rurale, che celebra il momento gioioso del raccolto, il sole ha una vitale parte del procedimento. Sole come simbolo di vita sulla Terra,infatti senza il Sole il grano non può nascere né crescere.

La festa dei colori In India è una delle feste più attese dell'anno. L'Holi Festival, famoso in tutto il mondo, è tra le più antiche celebrazioni indù della stagione primaverile e coinvolge migliaia di persone. Conosciuta come la festa dei colori, della gioia, dell'amore e del divertimento, in tutto il Paese adulti e bambini aspettano questa ricorrenza che autorizza a schizzare e colorare gli altri per le strade. Il Festival che celebra i colori della primavera quest'anno cade l'8 di marzo. I festeggiamenti prevedono canti, balli e lancio di polvere colorata per le vie delle città e dei villaggi. Le persone con i volti dipinti si trasformano in veri e propri arcobaleni e si buttano reciprocamente addosso secchi di vernice o polvere colorata. La tradizione vuole l'accensione di un falò che celebra la vittoria del bene sul male. Il termine Holi, infatti, significa “brucia” e lo spirito del male viene simbolicamente bruciato in un falò. E in occasione di questa festività gli innamorati colorano la faccia dei propri amati per sancire il loro sentimento. Una via di mezzo tra le nostre feste di Carnevale e San Valentino.

I LUOGHI DI CULTO

TEMPIO DELLA SPIAGGIA Il Tempio della spiaggia è una struttura religiosa che si trova su di un piccolo promontorio affacciato sul golfo del Bengala, in India. Il tempio venne eretto a partire dall'VIII secolo con blocchi di granito. Tutto il sito in cui sorge il tempio è famoso per le rocce scolpite. Dal 1984 questa zona archeologica è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. La sua struttura piramidale si sviluppa per circa 20 metri d'altezza con una base quadrata di circa 17 metri di lato. Davanti al tempio si trova una piccola costruzione, che in origine era il portico. Tutta la struttura è fatta di granito locale finemente tagliato e scolpito.

IL TEMPLIO DEL SOLE Il Tempio del Sole è un edificio religioso risalente al XIII secolo che si trova nella città di Konark, nello stato di Orissa, in India. Il tempio venne costruito dal re. È inserito nel 1984 nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. L'edificio ha la forma del carro di Surya, la divinità induista del sole, ed è notevolmente decorato con sculture e bassorilievi. La forma del complesso è quella di un carro trainato da sette cavalli su dodici paia di ruote. L'entrata è guardata da due leoni, scolpiti nell'atto di abbattere un elefante da guerra, che a sua volta si trova su di un corpo umano. All'ingresso del tempio si trova un Nata Mandir, dove i danzatori erano soliti omaggiare il dio sole con danze rituali. Inoltre tutt'intorno al perimetro del tempio si trovano motivi geometrici e floreali. Il tempio oggi è parzialmente in rovina e alcune delle sue sculture sono conservate nel Museo del Tempio del sole.

Tempio madre di Besakih Il Pura Besakih è il tempio madre, il più importante, più grande e più sacro della religione Indù. È situato a Bali e costruito sulle pendici di una montagna sacra. Esso fu miracolosamente risparmiato dall'eruzione del monte Agung nel 1963. Il tempio è grandissimo, e fanno parte 23 templi collegati tra loro. Su questo complesso di 23 templi, tre sono quelli che dominano, dedicati alla trinità indù. Il più grande è costituito da più terrazzamenti che si raggiungono con una lunga scalinata che sale verso la montagna e dall’altro si gode di un bellissimo panorama della valle circostante. I non indù non possono entrare nei recinti dei santuari.

FATTO DA:VALENTINA,GLORIA, VALERIA E NICOLAS