1 Pianificazione territoriale ed urbanistica e rischio di incidente rilevante: un anno dopo dall’approvazione del Decreto 9 Maggio 2001 Il contributo del.

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1 Pianificazione territoriale ed urbanistica e rischio di incidente rilevante: un anno dopo dall’approvazione del Decreto 9 Maggio 2001 Il contributo del sistema delle Agenzie ambientali APAT – Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici Ing. Giorgio Cesari – Direttore Generale APAT

2 Direttiva Seveso II tra le principali innovazioni… APAT – Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici Introduzione di meccanismi e procedure per il controllo dell’urbanizzazione delle aree a rischio di incidente rilevante nei casi di: nuovi insediamenti industriali modifiche rilevanti degli insediamenti industriali esistenti nuovi insediamenti “civili” o infrastrutture attorno agli stabilimenti esistenti  Obbligo per tutti gli Stati Membri a mettere in atto procedure e ad individuare criteri per la pianificazione del territorio attorno agli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, da armonizzare con gli strumenti esistenti in ogni singola realtà nazionale

3 Risposta dei Paesi UE APAT – Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici Per i Paesi (ad es. UK, Paesi Bassi, Francia) ove la considerazione dei fattori di rischio nella gestione del territorio ha costituito una prassi costante già da almeno venti anni: necessità di monitoraggio ed aggiornamento di politiche e strumenti adottati, anche a seguito di recenti incidenti con gravi conseguenze per il contesto urbano circostante (Tolosa - Francia e Enschede - Paesi Bassi) Per gli altri Paesi (tra cui Italia): stimolo ad affrontare e risolvere in maniera organica, sulla base di strumenti ed approcci tecnico-scientifici, la difficile problematica della coesistenza tra rischio industriale e territorio

4 Situazione italiana APAT – Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici Art. 14 del D.Lgs. 334/99 (recepimento Direttiva Seveso II): obbligo per le Autorità a livello centrale, con il contribuito degli organismi rappresentativi delle Amministrazioni locali, di stabilire requisiti minimi di sicurezza attorno agli stabilimenti a rischio obbligo per gli enti territoriali di adottare le conseguenti necessarie varianti agli strumenti di pianificazione di loro competenza  DM 9 Maggio 2001: risposta alle esigenze di fissare le “regole” in questa materia, come richiesto dall’Europa e dalla necessità di salvaguardia della popolazione e dell’ambiente dal rischio industriale

5 DM 9 Maggio 2001 C aratteristiche (1) APAT – Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici risultato di istruttoria tecnico-scientifica che ha coinvolto Ministeri e loro organi tecnici, Regioni e mondo accademico, ed ha consentito, forse per la prima volta, un confronto ed integrazione dei punti di vista tra esperti di analisi del rischio e di pianificazione territoriale urbanistica. aspetti procedurali: coinvolgimento nella revisione degli strumenti urbanistici di: gestore degli stabilimenti, Comune, Provincia, Regione, Comitati tecnici regionali VVF integrati, incaricati delle istruttorie tecniche sugli stabilimenti a rischio, e della emissione di pareri tecnici finalizzati alla pianificazione urbanistica.

6 APAT – Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici criteri: il decreto fissa le regole tecniche per stabilire la compatibilità territoriale (riferita alla popolazione ed alle infrastrutture) ed ambientale (riferita alle componenti dell’ambiente fisico) degli insediamenti in tale ambito contributo APAT: definizione dei contenuti tecnici richiesti per il cosiddetto elaborato RIR (rischi di incidenti rilevanti), che deve integrare gli strumenti urbanistici, e sua armonizzazione con la normativa tecnico-valutativa preesistente per alcune tipologie di attività industriali (depositi di GPL e di liquidi infiammabili/tossici) DM 9 Maggio 2001 C aratteristiche (2)

7 DM 9 Maggio 2001: Problematiche interpretative emerse APAT – Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici significato da attribuire al parere espresso dagli organi tecnici ed il suo rapporto con le decisioni e le responsabilità degli Amministratori comunali a riguardo necessità di un’azione di informazione/formazione rivolta: ai tecnici degli uffici comunali di supporto ai decisori sulla specifica problematica del rischio industriale alla popolazione interessata alle decisioni in tale ambito contributo APAT: predisposizione e diffusione, ai Sindaci dei circa 700 comuni interessati dalla presenza di stabilimenti a rischio, di un documento che con taglio divulgativo si prefigge di fornire alle Autorità locali elementi per la comprensione della natura del rischio tecnologico

8 DM 9 Maggio 2001: Problematiche tecniche emerse APAT – Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici significato da attribuire alle soglie di tossicità, che consentono di definire le aree di danno in caso di incidente non esplicita indicazione di limiti per le frequenze di accadimento degli eventi incidentali, ai fini della loro considerazione o meno nella pianificazione necessità di uniformità di metodologie e dati utilizzati per le analisi di rischio trattazione della compatibilità ambientale, nella stesura attuale poco soddisfacente

9 DM 9 maggio 2001 Necessità APAT – Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici assistenza ai soggetti coinvolti nell’attuazione della norma, avviata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la predisposizione del testo di commento presentato in questa occasione prosecuzione e sviluppo del metodo di lavoro utilmente applicato per la predisposizione del DM 9 Maggio 2001, mediante coinvolgimento attivo di tutti i soggetti, Amministrazioni ed organi tecnici, in relazione alle conoscenze ed esperienze maturate dai singoli enti in materia

10 APAT, con Ministero ambiente e altri organi tecnici, partecipa all’European Expert Group on Land Use Planning, recentemente costituito dalla Commissione europea, e che sta affrontando alcune problematiche cruciali connesse a questa materia, quali: definizione dei principi e criteri di buona tecnica per le valutazioni di rischio finalizzate alle decisioni in materia di pianificazione territoriale sviluppo di un database tecnico di scenari, dati e modelli di riferimento da utilizzare nelle analisi di rischio identificazione di misure complementari di sicurezza tecniche e gestionali per il raggiungimento degli obiettivi previsti in materia di pianificazione identificazione di indirizzi per la problematica della compatibilità degli stabilimenti esistenti con il territorio circostante. Scambi di esperienze con Paesi UE APAT – Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici

11 APAT – Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici contributo delle ARPA nell’ambito dei CTR integrati (art 19 del D.lgs.334/99 in attesa attuazione art.72 del D.lgs.112/98) raccolta/diffusione di dati ed informazioni utili per il controllo dell’urbanizzazione (punti ed elementi di vulnerabilità territoriale ed ambientale, ecc.) – (art. 5 comma 6 del DM 9 maggio 2001) in tale ambito : iniziativa in corso presso per la predisposizione della Mappatura del rischio industriale sull’intero territorio nazionale: Obiettivo: creazione di base di dati georeferenziata, compatibile con l’Inventario Nazionale degli stabilimenti a rischio, predisposto da Ministero dell’Ambiente ed APAT, contenente informazioni sui rischi associati ad ogni stabilimento industriale e sulle caratteristiche di vulnerabilità del territorio circostante Stato: già efficacemente sperimentato nell’area di Porto Marghera da APAT e ARPA Veneto, in fase di espansione a Toscana e Sicilia ad opera di ARPAT e ARPA Sicilia con coordinamento APAT DM 9 maggio 2001 Compiti del Sistema agenziale

12 APAT – Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici definizione dei contenuti tecnici del Decreto 9 maggio 2001 predisposizione e diffusione, alle Autorità dei comuni interessati dalla presenza di stabilimenti a rischio, di un documento con taglio divulgativo per fornire loro elementi per la comprensione della natura del rischio tecnologico supporto e coordinamento tecnico ARPA per la predisposizione della Mappatura del rischio industriale sull’intero territorio nazionale acquisizione di esperienza e conoscenze ulteriori da altri Paesi UE attraverso la partecipazione a Gruppi tecnici di lavoro internazionali, come l’European Expert Group on Land Use Planning della Commissione europea Contributi APAT Quadro riassuntivo