GRANADA Una città ,tanti popoli
Il passaggio degli arabi Durante il dominio arabo, Granada è stata soprattutto una città commerciale forse una delle più importanti dell’epoca. Nel corso di una dominazione proveniente dall’Africa settentrionale perse la sua indipendenza costretta a sottomettersi ai sultani Almoravidi e Almohadi , fino a quando i Nasridi sempre provenienti dall’Africa la liberarono nel 1238 questa stessa dinastia di sultani riuscì a governare la città fino alla conquista cristiana avvenuta nel 1492.Il dominio arabo ha lasciato numerosissimi tesori il più famoso è l’Alhambra ,una fortezza musulmana che rappresenta la più splendida testimonianza araba in Europa, tanto che nel 2007 fu candidata, dalla Spagna, all’elezione delle 7 meraviglie del mondo moderno.
La conquista cristiana L’arrivo dei cristiani avvenne ,come abbiamo detto, nel 1492 ,e fu compiuta da Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona che costrinsero all’esilio l’ultimo sultano rimasto Abu ‘Abd Allah. I cristiani non distrussero nessun opera araba ,anzi, lo stesso Carlo V volle edificare un suo palazzo all’interno dell’Alhambra che però non fu terminata. Sotto il dominio spagnolo i periodi di maggiore splendore furono quelli che vanno dal XVII al XVIII secolo.
La cattedrale Chiamata anche Catedral Metropolitana de la Encarnaciòn è una delle maggiori opere in stile rinascimentale della Spagna. Venne costruita dopo la conquista spagnola. Voluta dai Re Cattolici ,i lavori vennero iniziati nel 1518 ma venne completata solo nel XVIII secolo a causa di numerose modifiche che si susseguirono nei secoli.
La Sierra Nevada Lo sfondo della città di Granada è la Sierra Nevada, un insieme di montagne che raggiunge i 3482 m è un po’ come l’Etna per Catania ed è piena di storia come la città di Granada. Si racconta che, in una località nella Sierra Nevada soprannominata “Il Sospiro del Moro”, l’ultimo sultano Abu ‘Abd decise di vedere per l’ultima volta la sua Granada da cui fu cacciato e si mise addirittura a piangere per la commozione ,tanto che sua madre lo rimproverò dicendo :”Piangi da donna perché non hai saputo difendere il tuo regno da uomo”.
Le testimonianze letterarie Nel 1829 arrivò nella città di Granada Washington Irving che, dimorando nell’ Alhambra e meravigliato dalle sue bellezze scrisse “I racconti dell’Alhambra” quest’opera meravigliò numerosi scrittori e viaggiatori dell’epoca come Alexandre Dumas , Delacroix ed altri. E fu proprio per questa fama ,che prese la città, che si decise nel 1889 di rendere l’Alhambra aperta al pubblico. Da quell ‘anno Granada divenne famosa in tutto il mondo tanto da attirare nobili personaggi come Federico Garcia Lorca , Salvador Dalì, Andres Segovia e Manuel de Fallia, che vi dimorarono contemporaneamente, facendo diventare la città andalusa uno dei maggiori centri mondiali della letteratura e della musica.
Il Genil Il maggiore fiume che passa per Granada è il Genil. Il Genil è il principale affluente del Guadalquivir, nasce nella Sierra Nevada e ha numerosi affluenti (Darro , Dilar, Cubillas, Cacìn e Rio Blanco). Ha una lunghezza di circa 358 km e si distacca dal Guadalquivir presso la località Palma del Rio, funge anche come “divisore” naturale tra la regione di Granada e quella di Malàga. Da questo stesso fiume prende il nome una cittadina andalusa chiamata Puente Genil a 68 km da Cordova. Intorno al 1943 si è scoperto che dalle sabbie di questo fiume si poteva estrarre oro e da quell’epoca il fiume è stato famoso per questo, al giorno d’oggi ,infatti , non vi è quasi traccia del minerale, questa scoperta è stata fatta da un pescatore ,che, per puro caso scoprì sulla sua barca una piccola pepita di oro e da lì si sparse la voce.
Plaza Nueva Il centro della città di Granada è la Plaza Nueva da qui si possono raggiungere tutti e tre i principali quartieri della città: quello cristiano raggiungibile da l’Arco de Las Pesas risalente al XI secolo ;quello musulmano e quello arabo (Albacìn). Sempre da Plaza Nueva si possono raggiungere le chiese di Plaza Santa Ana con la Iglesia de Santa Ana un minareto di una antichissima moschea e anche il Palacio de dar-al-Horra quattrocentesca dimora dell’ultimo governante di Granada. Da Plaza Nueva si raggiungono anche numerose vie molto famose a Granada come Carrera del Darro , Banos Arabes e il Museo Archeologico che conserva le testimonianze delle popolazioni che vissero e poi scomparvero a Granada dalla Preistoria fino al 1492 che è da considerarsi l’anno chiave per la città.
Cultura e tradizioni Granada è anche la “capitale” del flamenco in quanto ,i gitani , le ultime popolazioni nomadi a cui appunto si deve questo famoso ballo, si trovano e abitano nella zona di Granada (principalmente nella Sierra Nevada) e a queste popolazioni si devono anche altri balli come la zambra gitana molto simile alla danza del ventre. Come in tutta la Spagna è tipica anche la corrida e altri piatti tipici come il gazpacho una zuppa di vegetali cruda. Fra l’altro Granada ospita anche una famosa università che conta approssimativamente 80.000 studenti e che ospita circa 10.000 studenti stranieri l’anno.