IIS ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Bartolomeo Scappi” (Castel San Pietro Terme) La formalizzazione e certificazione delle competenze nella IeFP Il caso.

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IIS ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Bartolomeo Scappi” (Castel San Pietro Terme) La formalizzazione e certificazione delle competenze nella IeFP Il caso di una commissione d’esame. Incontri di formazione per Responsabili della Formalizzazione e Certificazione (RFC) ed Esperti di Processi Valutativi (EPV) della Regione Emilia Romagna- Maggio 2014

Il contesto Nell’Istituto Professionale/Ente di Formazione Professionale G. Pico si sta per concludere il percorso formativo per “Operatore della ristorazione” che prevede in esito il rilascio di un certificato di Qualifica professionale attraverso l’applicazione del Sistema Regionale di Formalizzazione e Certificazione delle competenze. Nella classe sono presenti allievi con disabilità certificate, con DSA, altri in condizioni di disagio. Alcuni allievi hanno fatto molte assenze ed alcuni hanno avuto risultati non sempre brillanti nelle verifiche. Una classe come tante insomma…. ed EPV ed RFC si mettono al lavoro..

Prima dell’esame/1 Quello che dovrebbe andare all’esame è un gruppo degli allievi in cui sono presenti, tra gli altri: ANNA, in condizione di disabilità certificata e che ha seguito un PEI differenziato DANIELE, con Disturbo Specifico dell’Apprendimento, che ha beneficiato, sulla base di un PDP, di strumenti e supporti compensativi nel percorso formativo LUCA e GIULIA, che hanno fatto molte assenze MARGHERITA e MARTINO, che hanno avuto diversi risultati non positivi nelle verifiche relative alle diverse competenze sia di base che tecnico professionali GINO, che ha avuto risultati positivi più nelle verifiche relative alle competenze tecnico professionali che nelle competenze di base e LEILA che, al contrario, è andata meglio nelle verifiche sulle competenze di base L’organizzazione dell’esame non sarà semplicissima… ma basta farci la mano…

Prima dell’esame/2 L’EPV esamina i Dossier delle evidenze degli allievi che hanno frequentato il percorso scolastico/formativo, li valuta e redige il “Documento di valutazione delle evidenze”. Nel Documento di Valutazione delle evidenze l’EPV registra il dato sulla frequenza degli allievi, frequenza che deve corrispondere almeno al 75% del monte ore previsto dal percorso formativo nel suo complesso. La verifica evidenzia che tutti gli allievi hanno raggiunto il 75% delle ore di presenza rispetto al percorso nel suo complesso ad eccezione di Luca e Giulia. Per Luca però è presente il parere favorevole all’ammissione all’esame espresso dal Consiglio di classe (le assenze sono state per la gran parte dovute ad una malattia e sono documentate). Luca viene quindi ammesso all’esame. Per Giulia non sono disponibili particolari informazioni-pareri che consentono di derogare dal requisito e quindi non può accedere all’esame.

Prima dell’esame/3 L’EPV esamina e valuta le evidenze raccolte di ciascun allievo Verifica la positiva correlazione in termini di pertinenza e correttezza tra le evidenze prodotte e le conoscenze e le capacità oggetto di valutazione, ossia: riferite alle UC della qualifica di Operatore alla ristorazione; riferite alle competenze di base previste nell’Accordo relativo agli standard formativi minimi per le qualifiche triennali della IeFP. Per questa qualifica non sono previste competenze tecnico professionali aggiuntive. La verifica evidenzia che tutti gli allievi hanno i requisiti per accedere all’esame (e cioè presentano evidenze «corrette e pertinenti» per una quota non inferiore al 75% delle conoscenze e capacità di ogni singola UC ed evidenze sufficienti a testimoniare l’acquisizione di tutte le competenze di base), con alcune eccezioni …

Prima dell’esame/4 Le eccezioni riguardano: Margherita, che non ha raggiunto alcuna competenza di base né il 75% delle conoscenze e capacità delle UC (di nessuna). Leila che ha raggiunto tutte le competenze di base mentre non ha raggiunto il 75% di nessuna delle 4 UC della qualifica. Margherita e Leila non hanno i requisiti per proseguire nel percorso di accertamento (né Esame né Colloquio Valutativo). Viene loro rilasciata la «Scheda conoscenze e capacità» in cui sono registrate le conoscenze e capacità correlate alle evidenze che hanno prodotte (valorizzazione di ciò che comunque hanno acquisito!). Verranno prese le decisioni relative alla prosecuzione delle loro attività nel contesto formativo specifico. Ma non è finita…

Prima dell’esame/5 Le eccezioni riguardano anche: Gino, che ha raggiunto il 75% delle conoscenze e capacità di tutte le UC della Qualifica mentre non ha raggiunto nessuna delle competenze di base. Martino, che ha raggiunto due competenze di base ed il 75% delle conoscenze e capacità solo per 2 UC. Gino e Martino non hanno i requisiti per accedere all’esame. Vengono ammessi al Colloquio valutativo: Gino per le 4 UC Martino per 2 UC e per le 2 competenze di base. Ciò significa che durante la sessione d’esame dovranno essere previsti 2 colloqui valutativi che devono essere appositamente preparati.

Prima dell’esame/6 Per quanto riguarda Anna, l’alunna con disabilità certificata, la valutazione circa le condizioni di accesso all’esame viene realizzato con modalità «in deroga», sia rispetto alle competenze che alla frequenza. L’EPV esprime le sue valutazioni circa il possesso dei requisiti per l’accesso all’esame in base considerando, oltre che alle evidenze prodotte e registrate nel Dossier delle evidenze: il suo Pei i dati sulla frequenza una relazione appositamente redatta dall’insegnante di sostegno. A partire da tutti questi elementi, l’EPV elabora una proposta secondo la quale Anna dovrebbe accedere all’esame e su questa proposta si confronta con l’insegnante di sostegno. Acquisito il parere positivo di questo (Anna ha acquisito alcune capacità che possono essere espresse in una prova pratica), elabora la decisione definitiva formalizzandola nel documento di Valutazione delle evidenze che compila (in deroga).

La Commissione si istituisce e prepara l’esame/1 Mentre l’EPV predispone la documentazione per l’esame, l’RFC istituisce la Commissione. Alcuni allievi sono stati ammessi all’esame, altri sono stati ammessi al colloquio valutativo, entrambe le forme di accertamento dovranno quindi essere attivate. Il RFC individua l’EAP/Q e gli EPV secondo le modalità previste. Una volta individuati gli esperti predispone l’atto di nomina della Commissione. Il RFC fa presente all’EPV dell’Istituto/Ente che ha realizzato il percorso e all’EAPQ che saranno impegnati anche nella realizzazione dei Colloqui valutativi previsti. Il RFC individua anche un tecnico di laboratorio che garantisca operatività e sicurezza nei laboratori di sala e di bar durante lo svolgimento della prova pratica. Dato che sono presenti alunni con disabilità certificata, richiede anche la presenza durante lo svolgimento delle attività della commissione dell’insegnante di sostegno, Giulia.

La Commissione si istituisce e prepara l’esame/2 Una volta istituita, la Commissione si riunisce per la riunione preliminare. In questa riunione i due EPV, Gigi e Nadia e l’EAP/Q, Roberto, nominano Nadia come presidente della commissione e cominciano a lavorare per preparare l’esame. Esaminano i documenti utili – Standard professionali della qualifica di Operatore della ristorazione, Standard formativi minimi relativi alle competenze di base per le qualifiche triennali, alcuni Dossier delle evidenze per acquisire informazioni sulle prove di verifiche realizzate durante il percorso, documenti di Valutazione delle evidenze di tutti gli allievi, relazione e PEI differenziato di Anna, PDP di Daniele. Prendono visione delle attrezzature disponibili nel laboratorio di cucina e nella sala.

La Commissione si istituisce e prepara l’esame/3 La commissione continua a lavorare: sulla base dei diversi elementi esaminati i commissari elaborano la progettazione delle prove: oltre alla prova pratica ed al colloquio scelgono di elaborare una prova scritta per l’accertamento della competenza storico, socio-economica. Definiscono oggetto, modalità di svolgimento, criteri e modalità di valutazione. Elaborano anche gli strumenti di osservazione e valutazione. Prefigurano e predispongono anche i tempi e gli strumenti ed i supporti compensativi coerenti con il PDP di Daniele. con il supporto dell’insegnante di sostegno di Anna i commissari definiscono gli obiettivi e le modalità di accertamento specifiche: decidono sia opportuno farla partecipare solo alla parte di prova pratica relativa alla cucina servizio di sala realizzata dagli altri candidati, utilizzando criteri e modalità di valutazione differenziati. L’obiettivo è il rilascio di una Scheda Capacità e Conoscenze.

La Commissione si istituisce e prepara l’esame/4 Alcune delle scelte della nostra commissione… Prova pratica: l’oggetto della prova è una simulazione da realizzarsi a livello di gruppo, che si svolge prima nel laboratorio di cucina poi nella sala. Nella realizzazione della prova pratica saranno osservate e valutate le competenze di base: linguistica, matematica, scientifico – tecnologica. È prevista la presenza di un tecnico di laboratorio al fine di facilitare l’operatività e garantire la sicurezza delle attività. La commissione predispone un testo di descrizione della situazione di simulazione in termini di oggetto, durata, materiali e strumenti a disposizione, prestazione richiesta. Il testo viene registrato per essere fornito a Daniele in formato coerente con gli strumenti ed i supporti compensativi di cui ha beneficiato nel percorso formativo in relazione al suo PDP. Per Anna le istruzioni, che le sono illustrate dall’insegnante di sostegno, prevedono una prestazione che si limita all’attività di cucina ai fini dell’Accertamento ma che prevede comunque la sua presenza durante l’intera prova così da poterne seguire i lavori, insieme al resto del gruppo, fino alla fine.

La Commissione si istituisce e prepara l’esame/5 Altre scelte della nostra commissione… I commissari concordano di osservare e quindi valutare «cosa» verrà realizzato, specificando anche che risultato si attendono (es.: quali piatti devono essere preparati e che caratteristiche devono presentare); «come» verrà realizzato, specificando quali modalità devono essere adottate (es.: quali comportamenti devono essere adottati e che caratteristiche devono presentare). Per ognuno degli oggetti individuati viene stabilito quand’è che si può considerare adeguata la prestazione (livello soglia). La commissione sceglie i criteri che sono chiari per tutti e non si prestano a discussioni per la loro interpretazione e che sono rilevanti per valutare quella prova. Vengono definite modalità di valutazione chiuse.

La Commissione si istituisce e prepara l’esame/6 La commissione decide di dotarsi di strumenti di osservazione e valutazione (DEVE comunque definire «i criteri in grado di guidare l’osservazione e la valutazione data nella prova»). Nadia e Gigi, in base alla loro esperienza, propongono due diverse griglie di osservazione e valutazione. Insieme a Roberto le guardano e decidono per una di queste. A questo punto la compilano, condividendo, per ciascuna UC, quali prestazioni saranno osservate e quando queste saranno considerate adeguate. Nella griglia sono presenti anche indicatori e criteri relativi alla competenza linguistica, matematica, scientifico – tecnologica. Ogni membro della commissione dispone quindi degli strumenti attraverso cui registrare le osservazioni e valutazioni di ogni singolo candidato. Per Anna vengono individuati criteri di valutazione e livelli soglia differenziati.

La Commissione si istituisce e prepara l’esame/7 La nostra commissione continua a lavorare e progetta il Colloquio. A questo la commissione decide di attribuire sia una funzione compensativa che una funzione integrativa rispetto all’andamento della prova pratica in relazione alle competenze tecnico professionali e alle competenze di base. Decide quindi di realizzarlo il giorno successivo a quello della prova pratica, in modo da avere il tempo per personalizzarne l’articolazione per i diversi candidati in funzione della loro prestazione durante la prova pratica. Viene predisposta una traccia per la conduzione, che parte dalla richiesta di un commento sull’andamento della prova pratica e prosegue con domande sui diversi oggetti di valutazione. Si prevede un tempo massimo di 20 minuti per ciascun candidato. La commissione non ritiene siano necessari materiali di supporto. Sono definiti i criteri di valutazione con modalità analoghe a quelle usate per la prova pratica. La commissione decide di inserire le domande nella griglia di osservazione e valutazione e di registrare sempre in questa le risposte e le valutazioni.

La Commissione si istituisce e prepara l’esame/8 Ancora altre scelte della nostra commissione… Prova scritta: viene selezionato un testo su tematiche coerenti con l’oggetto della prova (competenza storico, socio-economica). Il testo è corredato da una serie di domande aperte, correlate ad indicatori della competenza di riferimento. Il testo viene registrato per essere fornito a Daniele in formato coerente con gli strumenti ed i supporti compensativi relativi al suo PDP. La commissione predispone una check list funzionale alla correzione delle risposte. La commissione decide di realizzare questa come ultima prova.

Lo svolgimento dell’esame/1 La commissione il primo giorno delle prove accoglie i candidati e spiega loro l’articolazione delle giornate d’esame. Nella prima giornata viene realizzata la prova pratica. Ai candidati viene illustrato e consegnato il testo che descrive la situazione di simulazione e fornisce le istruzioni relative alla prestazione attesa (ad es. siete in un ristorante con le seguenti caratteristiche…, dovete preparare questo menu…., realizzare un servizio di tipo… avete a disposizione queste materie prime – attrezzature – tempi…). A Daniele viene fornita la registrazione del testo, in coerenza con quanto previsto in relazione ai supporti ed agli strumenti compensativi previsti nel suo PDP per il suo DSA. Ad Anna le istruzioni sono illustrate dall’insegnante di sostegno ed individuano per lei un ruolo attivo nell’ambito della cucina (la prestazione costituirà oggetto di accertamento) ed un ruolo più passivo ma che comunque ne motiva la presenza, nel corso del resto della prova, in particolare nel servizio di sala.

Lo svolgimento dell’esame/2 La simulazione comincia… Ciascun commissario osserva le attività, registrando autonomamente la valutazione relativa a ciascuno dei candidati sulle apposite griglie. Il tecnico di laboratorio garantisce la sicurezza e facilita gli aspetti operativi delle attività. Nella fase di simulazione che prevede la realizzazione del servizio partecipa come "cliente" così come i commissari. Al termine della prova i commissari si riuniscono per confrontare le rispettive valutazioni e pervenire all’elaborazione di una valutazione comune. Sulla base delle valutazioni elaborate definiscono come impostare il colloquio del giorno successivo per ciascuno dei candidati per quanto concerne la sua funzione compensativa.

Lo svolgimento dell’esame/3 Il colloquio Il secondo giorno delle prove viene realizzato il colloquio, che si svolge a livello individuale e si avvia come previsto dalla traccia progettata con la richiesta al candidato di un commento generale sull’andamento della prova pratica. Prosegue poi con domande focalizzate sui diversi indicatori, alcune delle quali sono rivolte a tutti i candidati, altre invece rivolte solo ai candidati che hanno espresso una prestazione inadeguata nella prova pratica rispetto agli indicatori in cui è prevista una possibilità di compensazione. I commissari pervengono ad una valutazione comune, avvalendosi delle griglie appositamente predisposte e la formalizzano al termine di ciascun colloquio. La prova scritta Il terzo giorno delle prove viene realizzata la prova scritta. A tutti viene proposto il testo predisposto. A Daniele la prova viene somministrata con modalità appropriate rispetto al DSA e a quanto previsto nel PDP (testo registrato, realizzazione della prova tramite videoscrittura – computer). La prova viene corretta e viene attribuita la specifica valutazione relativa alla competenza storico socio economica.

Lo svolgimento dell’esame/4 La commissione esprime una valutazione e la formalizza nell’apposito documento di Valutazione della Prestazioni. Tutti i nostri allievi hanno avuto una prestazione (nella prova pratica, nel colloquio, nella prova scritta) sulla quale viene espressa una valutazione positiva il che consente il rilascio del certificato di Qualifica. Anche Daniele ha dimostrato il possesso di tutte le competenze, tecnico professionali e di base riferite alla Qualifica e, pertanto, gli viene rilasciato il Certificato di Qualifica. L’unica eccezione è Luca che ha dimostrato il possesso di 3 UC e 2 competenze di base (aveva fatto molte assenze..). Gli viene rilasciato un Certificato di Competenze relativo a queste. Anna ha dimostrato il possesso di alcune conoscenze e capacità. Le viene rilasciata la relativa Scheda Capacità e Conoscenze.

Il colloquio valutativo/1 E Martino e Gino, che non avevano i requisiti per accedere all’esame e sono stati ammessi al Colloquio valutativo? Nadia, che è l’EPV dell’Istituto/Ente G. Pico e Roberto, l’EAPQ, hanno progettato, nella giornata dedicata alla preliminare della commissione, il colloquio valutativo da realizzare per loro. I colloqui durano 30 minuti per ciascun candidato e sono collocati al termine della giornata dedicata ai colloqui relativi alla prova d’esame EPV ed EAPQ hanno definito le domande che devono essere poste per accertare le competenze di base e tecnico professionali in riferimento alle quali gli allievi avevano prodotto le evidenze e cioè: per Martino, per 2 competenze di base e per 2 UC; per Gino, per tutte le UC (ma per nessuna delle competenze di base) EPV ed EAPQ definiscono i criteri di valutazione: riguarderanno sia l’appropriatezza delle risposte che l’utilizzo di un linguaggio tecnico corretto.

Il colloquio valutativo/2 Nadia e Roberto realizzano congiuntamente il colloquio valutativo. Al termine esprimono una valutazione per ciascuna singola UC/competenza di base prevista e la formalizzano nel documento di Valutazione delle Competenze. L’EPV redige il verbale del colloquio che riporta le attività svolte, le decisioni assunte e le relative motivazioni. Nel corso del colloquio valutativo: Gino dimostra il possesso delle capacità e delle conoscenze di ciascuna delle UC. Gli viene quindi rilasciato un Certificato di Competenza relativo alle 4 UC; Martino dimostra il possesso di 1 UC e di 1 competenza di base, per le quali gli vengono rilasciati i relativi certificati di competenza, mentre per l’altra UC e l’altra competenza di base gli viene rilasciata la Scheda Capacità e Conoscenze.