DIOCESI DI RIMINI Se intuisci una vocazione questo è il cammino che ti proponiamo Verso l’ordinazione al diaconato permanente
Le tappe Prima fase – l’Orientamento –Prima di tutto parlane con il tuo parroco e la tua guida spirituale. –Egli ti metterà eventualmente in contatto con il Delegato per la formazione al diaconato permanente della diocesi, per il primo orientamento. Seconda fase – Il Discernimento –Dura almeno un anno; durante il quale si frequenteranno degli incontri specifici (8 serate), il cui tema farà riferimento al documento ufficiale della Chiesa: “Norme fondamentali per la formazione dei Diaconi permanenti”; che introdurrà il dialogo e lo scambio delle proprie esperienze, con la finalità di aiutare a chiarire ed approfondire le motivazioni vocazionali. –Riconosciuta la plausibilità della vocazione, inizia il “cammino”. Terza fase - Il Cammino –Dura altri tre anni. –Compiuto positivamente il primo discernimento, può iniziare il cammino vero e proprio, la cui durata non sarà inferiore ai tre anni. –Inizierà la preparazione teologica, con l’iscrizione all’ ISSR e la frequentazione dei corsi. –Entrerai come aspirante a far parte della comunità del Diaconato permanente con la quale condividerai tutti gli incontri, con l’accompagnamento del Delegato. Troverà così conferma (o meno) il discernimento già avviato. –Trascorso un ulteriore anno, circa, con il Rito di Ammissione si entra a far parte del gruppo dei candidati al diaconato. –Si porteranno a termine i restanti due anni di formazione specifica che condurranno all’Ordinazione diaconale.
Il cammino spirituale I ritiri spirituali –Due fine settimana all’anno (Avvento/Quaresima). Ci si riunisce per un ritiro spirituale a cui parteciperà tutta la comunità del Diaconato permanente (comprese le famiglie). I momenti di formazione –Mediamente 9 incontri all’anno. Le domeniche (4) come giornata intera, con la condivisione del pranzo. I sabati (4), il solo pomeriggio con la condivisione della cena. Un ultimo incontro di revisione (solitamente il 2 Giugno), conclude l’anno pastorale. Lo studio –Gli aspiranti e i candidati al diaconato si impegneranno anche in un serio cammino di studio che li condurrà a frequentare corsi teologici secondo un piano predisposto. Le lezioni avranno luogo normalmente i giorni di giovedì e venerdì sera, presso l’ Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) nel Seminario di Rimini. –I corsi saranno distribuiti sull’intero arco del cammino di formazione
...e dopo? Dopo l’ordinazione –Per la grazia che gli è stata donata, il diacono eserciterà il suo ministero nella diocesi di Rimini. Ed in particolare –Principalmente in una parrocchia o in una unità pastorale. –In una istituzione diocesana (Caritas, Cappellanie Ospedaliere, Cappellanie carcerarie, etc. etc.) –In un Ufficio della Curia. –Ed altro ancora, ovunque serva un ministero della Parola, della Liturgia, e della carità...
Ma... che fa un diacono? Il diacono, prima di fare... è. E’ un’annunciatore del Vangelo che si mette al servizio degli altri in nome di Cristo: –Nell’annuncio della Parola di Dio –Nella carità verso tutti (in particolare i poveri) –Nella celebrazione della liturgia cristiana Potrà dunque: –Proclamare la Parola (anche tenendo l’Omelia) –Amministrare il Battesimo –Benedire il Matrimonio –Accompagnare alla sepoltura i defunti –Presiedere celebrazioni liturgiche che non siano l’ Eucaristia Sarà punto di riferimento nella carità cristiana (parrocchiale e sovraparrocchiale) per le varie iniziative di carità, adoperandosi per essere “Uomo di Comunione”. Il diacono è colui che deve sollecitare e stimolare al servizio tutta la Chiesa; è segno provocatore, che fa di sé una provocazione.