Costruire un sapere significativo

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Costruire un sapere significativo Istituto comprensivo– Dosolo- Pomponesco- Viadana Anno scolastico 2013-2014 Costruire un sapere significativo Maria Teresa Rabitti Libera Università di Bolzano Clio ’92

Lo storico fa la storia: ricerca e scrive un testo La storia è testo Un testo storiografico è un complesso di informazioni organizzate da operazioni mentali (cognitive) di tipo storiografico allo scopo di produrre una conoscenza storica I testi storiografici sono rappresentazioni discorsive di: processi o stati di cose Clio ‘92

Struttura del testo manualistico e difficoltà di apprendimento la mancanza di relazioni spazio temporali e di senso tra le conoscenze per costruire un sistema di sapere la complessità del linguaggio e la scarsa abilità linguistica degli scolari la mancanza di riferimenti al presente per dare senso al sapere la presenza di problematizzazioni e spiegazioni implicite l’alternarsi e mescolarsi delle forme testuali la presenza di concetti non costruiti ma dati per scontati Necessità della mediazione didattica

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’allievo Produce semplici testi scritti, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di I grado L’allievo ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi produce testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di informazione

dare senso alle conoscenze

La struttura storiografica del testo L’analisi della struttura storiografica facilita la comprensione del testo in quanto permette di cogliere come lo storico ha costruito la conoscenza: quali relazioni ha stabilito tra i fatti (per esempio relazioni temporali e spaziali), quali confronti per cogliere le differenze e le analogie, per rilevare i mutamenti e le permanenze nel tempo, quali sono i problemi enunciati e quelli impliciti, quali le spiegazioni formulate o ipotizzate. Tutte le operazioni di messa in relazione e di confronto permettono di costruire una conoscenza sensata

Operazioni cognitive TEMATIZZARE TRASFORMARE TRACCE IN FONTI PRODURRE INFORMAZIONI PRODURRE INFERENZE ORGANIZZARE TEMPORALMENTE (successione, contemporaneità, datazione, periodo, durate, cronologia,ciclo , congiuntura) ORGANIZZA. SPAZIALMENTE (localizzazione, estensione, distanza, distribuzione) RILEVARE/COMPRENDERE MUTAMENTI E PERMANENZ RILEVARE EVENTI/ RILEVARE DURATE PRODURRE/COMPRENDERE SIGNIFICATI E VALUTAZION PRODURRE/COMPRENDERE PROBLEMI PRODURRE/COMPRENDERE SPIEGAZIONI , ( correlazioni ignote tra fenomeni noti) PRODURRE TESTI (descrittivi, narrativi, argomantativi) Clio ‘92

Tempo (?) + spazio Informazioni semplici Invincibili = valutazione Uso di concetti senza formazione Problematizzazione implicita e spiegazione

Tempo, periodo Concettualizzazioni: Cartiglia Storia 3 Nuova Italia

Tempo, periodo Un momento di crisi; intimidazione valutazione . Termine astratto e senza significato Concettualizzazioni: regime, crisi del regime, intimidazioni, clima di intimidazione, fascisti, liberali, sinistra, opposizione, istituzioni democratiche, stato autoritario, Termine nuovo = sinistra Non nominate; quali? Informazioni semplici Cartiglia Storia 3 Nuova Italia

Cosa significa responsabilità? Che senso ha la dichiarazione di Mussolini? crisi Opposizione democratica, dissenso

domande da porre al testo a quale civiltà si riferisce per quale periodo e area geografica è valida la descrizione qual è il tema affrontato nel testo quali sottotemi o indicatori sono presenti nel testo quali elementi informativi si riferiscono ai sottotemi individuati quali soggetti vengono nominati quali dati quantitativi sono presenti quali i concetti il testo cita o costruisce. Quale concetto/i è possibile costruire con le informazioni contenute nel testo

Domande da porre al testo le informazioni sono disposte in relazione di tempo, in successione, o in contemporaneità, sono indicati periodi e durate? nel testo sono indicati dei mutamenti o delle permanenze? nel testo sono presenti spiegazioni? il testo è prevalentemente descrittivo, narrativo o argomentativo. vi sono espressioni che esulano dalla forma comunicativa prevalente; quali? lo storico esprime valutazioni: quali? sono nominate le fonti da cui lo storico ha tratto le informazioni, sono fonti antiche o moderne? Fonti scritte, cartografiche, materiali? dopo l’analisi sai individuare qual è l’intento dello storico , lo scopo o la funzione del testo?

Messa in relazione delle informazioni

La valle tra i fiumi Tempo Localizza/spazio passato /presente Nel III millennio a. C. né l’Eufrate né il Tigri seguivano il loro corso attuale, ma si trovavano più vicino l’uno all’altro; specialmente l’Eufrate o un suo braccio, come per esempio lo Shatt en-Nil, sembra abbia bagnato le mura di molte città che ora si trovano lontane dall’acqua in steppe completamente aride. In questa parte meridionale della Mesopotamia, che climaticamente appartiene al Golfo Persico con la sua temperatura elevata e la povertà di piogge, l’agricoltura è possibile solo con l’irrigazione artificiale; in mancanza della quale, dopo le piogge invernali, la vegetazione che spunta all’inizio di febbraio si inaridisce, anche a non considerare che si trova esposta alle continue tempeste di sabbia provenienti dal deserto. I cereali che prosperavano sul fondo argilloso quando fosse ben irrigato, l’orzo, il frumento, la spelta e il miglio, si doveva raccoglierli a fine maggio; e oltre a questi l’agricoltore produceva il sesamo, che gli forniva l’olio, la frutta a nocciolo, il vino e i legumi, e coltivava la palma da datteri, che gli serviva a infiniti usi. I bovini si tenevano in recinti, le greggi di capre e pecore venivano portate ai pascoli; asini, oche, anatre e polli popolavano il cortile. Il pescatore gettava le sue reti nei fiumi e nei canali, e le ritirava con abbondante pesca; non di rado prendeva quel pesce grossissimo, lungo due metri, che gli Irakeni chiamano Bis, e nel tirarlo su dal fiume, superava con la testa il pescatore; mentre con la pinna caudale strisciava ancora per terra, Localizza/spazio passato /presente Clima – morfologia del terreno- attività agricoltura irrigua Spiegazione Informazioni semplici Produzione/lavorazione dei prodotti agricoli Attività – allevamento differenziato Attività pesca presente /passato

Spiegazione: priorità della religione /divinità naturali modello della mitica figura dell’uomo-pesce degli antichi Sumeri. Si usava dare la caccia ad uccelli selvatici, lepri, gazzelle, capre, cinghiali, stambecchi, asini selvatici, ma il cacciatore poteva anche incontrarsi con selvaggina più grossa, come bisonti, uri, lupi, leopardi, orsi e leoni. Il bosco mancava completamente: il canneto e l’argilla fornivano il materiale da costruzione, trovandosi anche la pietra a distanze possibili solo presso Eridu, nell’estremo sud-est. Tutto il benessere dipendeva però dalla piena annuale dell’Eufrate e del Tigri, che, sciogliendosi le nevi dell’Armenia, alimentavano i canali: a tale evento erano rivolte le preghiere, e quando non si verificava se ne attribuiva la causa ad una amara fatale sentenza degli dèi An ed Enlil. Alto sulla vasta piatta regione regnava un ardente sole che tutto penetrava, cui seguivano la luna mitemente splendente e le stelle scintillanti: insieme alla terra, che generava i prodotti del suolo, all’acqua che portava fertilità ed anche la distruzione, alle tempeste e agli astri, là molto più intensamente luminosi che in occidente, la regione tra i due fiumi dette ai suoi abitanti anche i primi dèi, dai quali si sentirono incondizionatamente dipendenti e il cui servizio assunse così il primo posto nella loro vita. Hartmut Schmokel, I Sumeri , Sansoni, 1959, pag 62- 63 Attività di caccia Risorse naturale generalizzazione Ambiente / religione Spiegazione: priorità della religione /divinità naturali Inferenza la religione come servizio per placare o favorire l’intervento degli dei sulla natura

Tempo e spazio/localizzazione Esempio di messa in relazione delle informazioni Tempo e spazio/localizzazione Ambiente/clima Attività diversificate Tipi di costruzioni Forma di religiosità Prodotti agricoli Agricoltura irrigua allevamento pesca

Il poster mappamondo periodo Civiltà X Ambiente Indicatore demografico 2000 Ambiente Indicatore demografico Indicatori tecnologici Indicatori produttivi Indicatori degli scambi Civiltà X Indicatori sociali Indicatori della comunicazione Indicatori mentali Indicatori del potere Altri indicatori?

Confronto tra modalità di vita Indicatori da confrontare Ambiente L’uomo di Cro Magnon periodo …. L’uomo del Neolitico. periodo ….. Oggi Quali mutamenti/ permanenze Attività principale per procurarsi il cibo Tipi di vita: nomade o sedentaria Tipi di abitazioni Quali materiali sa lavorare per ricavare oggetti

Rilevazione analogie / differenze, relazioni tra qdc Indicatori tematici differenze analogie inferenze: se …allora questioni tempo ambiente insediamento tipi di abitazioni edifici di altro uso tipi di abbigliamento alimentazione

LA FORMAZIONE DI UNA MAPPA SPAZIO-TEMPORALE t e m p i Occid XXI N.C IV III II I I II * Sumera Assira Persia Predin Egizia faraonica Al Romana Cina Han Greca *

CONFRONTO TRA SITUAZIONE INIZIALE E FINALE III -IX SECOLO QUALI MUTAMENTI? QUALI PERMANENZE?

Confronto tra carte tematiche Indicatori da confrontare L’impero romano III sec. d. C. L’impero Carolingio inizio IX sec d. C. Quali mutamenti? Quali permanenze Su quali aree geografiche si estendeva   Su quali territori europei Entro quali confini Quale organizzazione politica

Struttura dei processi di trasformazione Conoscenza della situazione iniziale del processo Conoscenza della situazione finale del processo Confronto e rilevazione di mutamenti e permanenze problematizzazione periodizzazione delle grandi trasformazioni narrazione 1° fatto narrazione 2° fatto narrazione 3° fatto Ricostruzione del processo e spiegazione Tematizzazione

Relazione presente passato

Il lettore e le preconoscenze La psicologia cognitiva ci permette di conoscere come avviene il processo di l’apprendimento; la didattica ci suggerisce modalità «Il lettore giunge al testo con un bagaglio di conoscenze sue che gli provengono da vari contesti. Ogni conoscenza nuova proposta deve trovare un riferimento in una preconoscenza prima esplicitata, deve porsi come ampliamento o modificazione di conoscenze o misconoscenze già possedute. Comprendere significa mettere in relazione il nuovo con il già conosciuto» (Stephen K. Reed) Quindi Acquista significato la conoscenza nuova che l’allievo riesce a mettere in relazione con ciò che già sa. Il lavoro sulle preconoscenze diventa ineludibile ed essenziale

La motivazione e la significatività della conoscenza Ciò che l’allievo apprende, acquisisce senso se è rapportato al suo presente al suo vissuto, altrimenti «ai lettori i testi finiscono per apparire poco sensati; l’allievo non comprende quale senso possano avere le informazioni che incontra, né comprende perché darsi la pena di apprenderle» (I. Mattozzi) Quindi Ogni conoscenza deve far riferimento costante all’oggi, deve essere messa in relazione con l’esperienza dell’allievo e il mondo in cui vive

Domande a cui cercheremo di dare risposta Perché lavorare sul testo per comprendere la storia? Basta memorizzare e saper ripetere? La storia è una materia orale? Quali difficoltà incontrano gli allievi nella comprensione del testo storico?Non capiscono la storia o non capiscono il testo? Il testo storico è sostanzialmente un testo letterario con termini specifici? La storia può contribuire all’educazione linguistica? Quale mediazione didattica operare sui testi? Parafrasi, spiegazione, lettura individuale o collettiva, a voce alta a voce bassa, esercizi, riscrittura del testo scritta\orale ? Come usare e selezionare i testi manualistici e i sussidiari?