PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA (DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO) Scuola primaria CTI6.

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PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA (DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO) Scuola primaria CTI6

Il Protocollo ha come obiettivo di Mettere in condizione la scuola di individuare gli alunni che presentano significative difficoltà nella lettura , scrittura e calcolo e/o un ritardo nella maturazione delle competenze percettive e grafiche Mettere in atto percorsi didattici mirati al recupero e al potenziamento Segnalare i soggetti “resistenti” all’intervento didattico per evitare di segnalare come DSA tutti quei bambini che presentano difficoltà di apprendimento non legate ad un disturbo con il coinvolgimento diretto dei genitori nella fase osservativa e nella condivisione delle azioni didattiche.

Per facilitare l’azione della scuola sono stati predisposti degli strumenti di lavoro: Schemi di osservazione e di intervento per l’ultimo anno della scuola dell’infanzia e per il primo anno della scuola primaria Modelli di comunicazione tra la scuola e Servizi territoriali Linee Guida Regionali per il monitoraggio e la verifica dell’applicazione della L.R. 16/2010.

Il percorso per l’individuazione precoce dei casi sospetti di DSA nella scuola primaria, si articola in tre fasi: 1.Individuazione degli alunni che presentano difficoltà significative di lettura, scrittura e calcolo; 2.Attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di tali difficoltà. 3.Segnalazione dei soggetti “resistenti” all’intervento didattico. I genitori devono essere messi costantemente al corrente dalla scuola delle difficoltà degli apprendimenti evidenziate nei propri bambini e delle attività di potenziamento attivate nelle quali, laddove possibile, devono essere coinvolti.

Per i casi per i quali il potenziamento è risultato inefficace e che presentano caratteristiche più probabilmente compatibili con un sospetto di DSA la scuola deve: Predisporre una comunicazione scritta per i genitori, riportante le difficoltà/potenzialità osservate nel percorso di apprendimento e potenziamento per l’invio ai Servizi. Ciò costituisce il prerequisito necessario all'attivazione del percorso di approfondimento diagnostico da parte dei servizi sanitari competenti (Allegato 2)

Cosa deve contenere questa comunicazione? I dettagli relativi alle difficoltà osservate dagli insegnanti curricolari in merito alle prestazioni dell'alunno/a e a tutte le azioni dagli stessi poste in essere, senza successo, per un periodo di almeno 3 mesi.

Come avviene la rilevazione delle difficoltà di apprendimento nell’ambito del primo anno della scuola primaria? Con l’utilizzo di schemi di osservazione (Allegato 5) che vanno agli atti della scuola e che possono essere consegnati alle famiglie, se richiesti, per una descrizione analitica delle difficoltà e degli interventi messi in atto dalla scuola (insieme all’allegato 7).

Dopo che le famiglie hanno avuto accesso al Servizio Sanitario ai fini di un approfondimento diagnostico su indicazione della scuola con il modello (consegnato dalla scuola) che cosa succede? Al termine dell’attività di valutazione svolta dai Servizi può essere redatta e consegnata alla famiglia una relazione sull’esito degli approfondimenti. La relazione clinica, a firma degli operatori che hanno effettuato gli approfondimenti valutativo-diagnostici, dovrà contenere evidenze dell’esito delle valutazioni multidisciplinari nei vari ambiti esaminati secondo protocolli coerenti con le ipotesi diagnostiche effettuate (linguistico, psicomotorio, psicologico, neuropsichiatrico, foniatrico,....); eventuale piano di trattamento, tempi e modi di eventuali rivalutazioni.

Per le classi della scuola primaria successive alla prima: la rilevazione delle difficoltà di apprendimento deve essere effettuata utilizzando gli schemi di osservazione già predisposti per la 1° primaria opportunamente modificati e adeguati alle classi di frequenza successive.

La diagnosi di DSA, può essere formulata solo a termine della 2° classe Primaria A questo punto può essere consegnata dalla famiglia alla scuola ai fini dell’attivazione di quanto previsto dalla L.170/2010, dal D.M. 5669/2011 che trasmette le Linee-guida (in allegato) per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA e dalla Direttiva 27/12/2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali”.