KARL MARX Scaccini Chiara, Scaccini Francesca, Gardi Anna Sofia, Trinchi Francesca, Valente Beatrice, Franceschini Enya, Carbone Loris.

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Transcript della presentazione:

KARL MARX Scaccini Chiara, Scaccini Francesca, Gardi Anna Sofia, Trinchi Francesca, Valente Beatrice, Franceschini Enya, Carbone Loris

Karl Marx Nato a Treviri il 5 maggio 1818, da una famiglia ebrea borghese.  nel 1843 si sposa con Jenny von Westphalen e si trasferisce a Parigi, da dove viene esiliato a causa dei suoi pensieri politici. Successivamente si trasferisce in Belgio, da dove però dovrà andarsene, sempre per le sue idee politiche. Viene mandato in esilio a Londra, dove comincia ad interessarsi all’economia classica inglese 1848: scrive con Engels il “Manifesto del partito comunista” 1867: scrive la sua più grande opera “il capitale”, critica dell’economia politica Muore a Londra il 14 marzo 1883

Marx stimò molto l’economista inglese David Ricardo. Come lui durante i suoi studi si pose precise domande: Come si definisce il valore di un bene? Qual è l’origine del profitto? Durante il capitalismo ci saranno delle crisi? Qual è il ruolo della moneta nel sistema capitalistico?

Come si definisce il valore di un bene? Marx ritiene che il lavoro è l’unica fonte di valore dei beni. Qual è l’origine del profitto? Profitto: parte del prodotto destinata al capitalista. Secondo Marx : profitto = plusvalore Secondo Ricardo : profitto = prodotto – salari – rendita NATURA RESIDUALE DEL PROFITTO

Parte del prodotto conferita al lavoratore Plusvalore A B C Parte del prodotto conferita al lavoratore SUSSISTENZA plusvalore Plusvalore→parte del prodotto che spetta al capitalista. Essa è rappresentata dalle ore di “sfruttamento” dei lavoratori IL PLUSVALORE DIVENTA PROFITTO AL MOMENTO DELLA VENDITA DEL BENE, SE IL BENE VIENE VENDUTO

La condizione del lavoratore capitalisti proprietari dei mezzi di produzione- Lavoratori proprietari della Forza lavoroLAVORO Categoria eterna Rapporto tra uomo e natura SCHIAVI CORVEE LAVORATORI Erano considerati “cose” di proprietà del padrone Prestazione di servizio pressochè gratuito Uomini liberi ma sfruttati attraverso un contratto con il capitalista + CAPITALISTI LAVORATORI = Entrambi necessari per la produzione industriale Investono in fattori produttivi necessari per la produzione Forza lavoro

Marx e il Lavoro Lavoratore = Merce Il lavoratore diventa un'appendice delle macchine. Lavoratore = Merce Si pone quindi il problema dell'alienazione. Il lavoratore non si rende più conto di quello che sta facendo. I mezzi di produzione sono solo del capitalista e il lavoratore offre solo la sua forza lavoro.

Crisi e Moneta TESOREGGIAMENTO Crisi di realizzazione Gli economisti classici e neoclassici non davano peso alla crisi e davano la colpa a fatti esterni.(shock esterni) Gli economisti dicono che il capitalismo è sempre in crisi. Marx è l'unico che dimostra che il capitalismo può esistere senza crisi, mentre i neoclassici e i classici(legge di Say) dicono che le merci vengono vendute tutte per forza, perchè “Ogni offerta crea la propria domanda”, Marx afferma che le merci possono anche non esser vendute completamente. TESOREGGIAMENTO Crisi di realizzazione

LA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E LA CRISI TEORIA NEOCLASSICA: il reddito viene tutto speso TEORIA marxiana: il salario è sia un reddito che un costo di produzione Se il reddito è più basso Poco potere d’ acquisto Poche vendite

Aumento della disoccupazione LA CADUTA TENDENZIALE del saggio di profitto I lavoratori vengono sostituiti dalle macchine,non per migliorare la condizione dei lavoratori ma per ridurre il costo di produzione rappresentato dal salario Aumento della disoccupazione CAPITALISMO Caratterizzato dalle crisi Per Marx Capacità di metamorfosi Conquista dei mercati stranieri Costi di produzione più basso

FINANZA La finanza deve svolgere un ruolo ancillare rispetto all'economia e non deve prendere il sopravvento Gioco a somma zero (uno vince e uno perde) KEYNES = eutanasia dei Rentiers La distribuzione del reddito deve rispettare le proporzioni per non avere crisi

La moneta in Marx e Keynes Per classici e neoclassici la moneta è un semplice mezzo di scambio e pagamento, mentre per Marx(e poi per Keynes) è una riserva di valore ed è desiderabile di per sé. Keynes parlerà di preferenza per la liquidità. Il mondo della finanza, che deve essere al servizio dell'economia reale, può prendere il sopravvento sull'economia reale ed assumere proporzioni abnormi. Oggi i nuovi rentiers sono i titolari di rendite finanziarie che sottraggono risorse al sistema e impediscono il suo sviluppo.