Gaia Baglio 5^ALT IIS. ALESSANDRINI ABBIATEGRASSO Tesina multimediale Esame di maturità – Prova orale Anno scolastico 2008/2009 Gaia Baglio 5^ALT IIS. ALESSANDRINI ABBIATEGRASSO
IL NUCLEARE NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE INGLESE STORIA BIOLOGIA Pearl Harbor Hiroshima e Nagasaki Malattie causate dalla bomba atomica FISICA ITALIANO Progetto Manhattan Giuseppe Ungaretti Alcuni fisici Salvatore Quasimodo Eugenio Montale
“PEARL HARBOR” The protagonists of this film are Rafe McCawley and Danny Walker that are a childhood friends and are a pilots. Another important protagonist is Evelyne Johnson, a Navy nurse. Rafe and Evelyne have they first meeting in New York afther he leave out New York for the war. Evelyne and Danny are come away to New York afther two days they discover that Rafe’s airplain are crush down. After three months Danny and Evelyne are meet and they fall in love each other; She discovered that is pregnant. But, Rafe, isn’t really died. Infact he return and discover their relationship and the next day the Japanise bombing the city. Danny and Rafe reply the attack and they sent in a top secret mission (bombing Japan). Afther a crashland in Japan, Danny gives his life to save McCawley, who promises to raise Walker's son. The film closes with McCawley, Johnson, and their son Danny visiting Walker's grave.
HIROSHIMA E NAGASAKI -Il Presidente degli Stati Uniti d’America Harry S.Truman, che venne a conoscenza dell'esistenza del Progetto Manhattan decise di utilizzare la nuova bomba sul Giappone. -Il bombardamento doveva determinare una risoluzione rapida della guerra, infliggendo una distruzione totale. -Nel corso di una riunione tenutasi negli Stati Uniti a maggio 1945, vennero suggeriti, come obiettivi, le città di Kyoto, Hiroshima, Yokohama, Kokura e Nagasaki oppure gli arsenali militari. -Alla fine la scelta cadde su Kyōto, noto centro intellettuale giapponese che proprio per questo dopo fu risparmiata e sostituita con Kokura, Nagasaki, e su Hiroshima, che ospitava un importante deposito dell'esercito. -Il 26 luglio 1945 Truman e gli altri capi di Stato Alleati stabilirono, nella Dichiarazione di Potsdam, i termini per la resa giapponese. -Il giorno seguente,i giornali giapponesi riportarono la dichiarazione.Il segreto della bomba atomica era ancora custodito.
BOMBARDAMENTO SU HIROSHIMA -La scelta della data del 6 agosto si basò sul fatto che nei giorni precedenti diverse nubi stratificate coprivano la città, mentre il giorno dell'attacco il tempo era variabile. -Va detto che fino all'ultimo non fu chiaro quale città colpire. Per la scelta fu deciso di far decollare un B-29 senza armamento, il cui compito era quello di indicare al comando la situazione del tempo sopra le città scelte per lo sgancio. -Poco prima delle 08:00, la stazione radar di Hiroshima stabilì che il numero di velivoli entrati nello spazio aereo giapponese era basso - probabilmente non più di tre -, perciò l'allarme aereo venne ridimensionato.I tre aeroplani americani erano i bombardieri Enola Gay, The Great Artiste e un altro aereo, in seguito chiamato Necessary Evil. -Circa un'ora prima del bombardamento, la rete radar giapponese lanciò un allarme immediato, rilevando l'avvicinamento di un gran numero di velivoli americani diretti nella zona meridionale del Giappone. L'allarme venne diffuso anche attraverso trasmissioni . -Il normale allarme aereo non venne azionato.Alle 08:15 l'Enola Gay lanciò "Little Boy” sul centro di Hiroshima. L'esplosione si verificò a 580 metri dal suolo, con uno scoppio equivalente a 13 chilotoni di TNT, uccidendo sul colpo tra le 70.000 e le 80.000 persone. Circa il 90% degli edifici venne completamente raso al suolo.
" Guam, 8 Agosto - Il corrispondente della Reuter da Guam riferisce le impressioni del testimone oculare del lancio della prima bomba atomica. Il colonnello Paul V. Tibbits, pilota della "superfortezza volante" che ha sganciato su Hiroshina la bomba atomica, ha dichiarato; "E' difficile credere a quello che vedemmo. Sganciammo la bomba alle 9.35 precise (ora giapponese) e ci allontanammo al più presto possibile dall'obiettivo per evitare gli effetti dell'esplosione. Si levò una tremenda colonna di fumo che fece scomparire completamente alla vista Hiroshima". Al ritorno dalla sua missione il colonnello Tibbits è stato decorato". (Comun. Ansa, 8 agosto, ore 03.30)
BOMBARDAMENTO SU NAGASAKI -L‘8 agosto furono lanciati volantini e furono dati avvertimenti al Giappone da Radio Saipan (la zona di Nagasaki non ricevette volantini di avvertimento fino al 10 Agosto). -Fino allo sgancio della bomba atomica Nagasaki non era mai stata sottoposta a bombardamenti su larga scala. Il 1 agosto 1945, tuttavia, un certo numero di bombe ad alto potenziale era stato sganciato sulla città. Anche se i danni procurati da questo bombardamento furono assai modesti, tuttavia crebbe in città la preoccupazione tra la popolazione, e molti decisero di abbandonare il paese per rifugiarsi in campagna, riducendo in tal modo il numero di abitanti presenti al momento dell'attacco nucleare. -A nord di Nagasaki erano inoltre presenti campi per prigionieri di guerra britannici, impegnati a lavorare nelle miniere a cielo aperto di carbone. Alcune fonti parlano di 8 prigionieri morti a seguito dello sgancio della bomba nucleare a Nagasaki. -Un minuto oltre la mezzanotte del 9 agosto,ora di Tokyo, l’Armata Rossa lanciò un’offensiva verso la Manciuria. Quattro ore dopo, il governo di Tokyo venne formalmente informato che l’Unione Sovietica aveva rotto il patto di neutralità e dichiarato guerra all’impero giapponese. -La pianificazione per il secondo attacco venne stabilita dal colonnello Tibbets. Inizialmente previsto per l'11 agosto contro Kokura, l'attacco venne anticipato di 2 giorni per le pessime condizioni meteorologiche previste dopo il 10 agosto.
-La mattina del 9 agosto 1945 l'equipaggio del BOCKSCAR, si alzò in volo con a bordo la bomba atomica soprannominata "Fat Man", alla volta di Kokura, l'obiettivo iniziale della missione. Tuttavia le nubi non permisero di individuare esattamente l'obiettivo, e dopo tre passaggi sopra la città, e ormai a corto del carburante necessario per il viaggio di ritorno, l'aereo venne dirottato sull'obiettivo secondario, Nagasaki. -Intorno alle 07:50 ora di Tokyo, il silenzio sulla città giapponese venne squarciato dall'allarme aereo, allarme che durò fino alle 08:30, quando cessò. Alle 10:53 i sistemi radar giapponesi segnalarono la presenza di solo due bombardieri, e il comando giapponese ritenne che si trattasse solamente di aerei da ricognizione, e non venne lanciato nessun allarme. -"Fat Man”, venne sganciata sulla zona industriale della città. La bomba esplose a circa 470 metri d'altezza vicino a fabbriche d'armi; a quasi 4 km a nord-ovest da dove previsto. Questo "sbaglio" salvò gran parte della città, protetta dalle colline circostanti.Il computo delle vittime rimase drammaticamente elevato. Circa 40.000 dei 240.000 residenti a Nagasaki vennero uccisi all'istante, e oltre 55.000 rimasero feriti. Il numero totale degli abitanti uccisi viene comunque valutato intorno alle 80.000 persone, incluse le persone esposte alle radiazioni nei mesi seguenti. -Poco dopo, alle 11:00, l'osservatore del bombardiere, creduto aereo di ricognizione, sganciò gli strumenti attaccati a tre paracadute: questi strumenti contenevano dei messaggi diretti al professore Ryokichi Sagane, perché informasse la popolazione dell'immane pericolo che stavano per correre. I messaggi vennero ritrovati dalle autorità militari ma non furono consegnati. Alle 11:02, alcuni minuti dopo aver iniziato a sorvolare Nagasaki, il capitano avvistò visivamente, così come era stato ordinato, il nuovo obiettivo.Ancora una volta le nubi nascosero l'obiettivo. Il comandante decise, in contrasto con gli ordini, di accendere il radar in modo da individuare l'obiettivo anche attraverso le nubi.
"Guam, 9 agosto - A mezzogiorno di oggi, ora giapponese, Nagasaki è stata attaccata con una o più bombe atomiche. La notizia è stata data da uno speciale comunicato del generale Spaatz, il quale aggiunge che, secondo quanto ha riferito l'equipaggio, i risultati sono eccellenti“ (Comun. Ansa, 9 agosto 1945, ore 09.45)
LE MALATTIE CAUSATE DALLA BOMBA ATOMICA -In seguito alle esplosioni nucleari del 1945, sono stati descritti effetti immediati ed effetti a medio-lungo termine. La tipologia di malattie che sono state maggiormente valutate sono le malattie tumorali. Effetti immediati: Prima dell'esplosione della bomba atomica, nel 1945, Hiroshima contava 250.000 abitanti. 45.000 persone sono morte il giorno stesso dell'esplosione, ulteriori 19.000 entro 4 settimane dalla stessa.I numeri relativi all'esplosione avvenuta tre giorni dopo a Nagasaki sono i seguenti: 174.000 erano gli abitanti, 22.000 le persone morte nell'esplosione e 17 mila quelle decedute nelle successive quattro settimane. Effetti a medio-lungo termine: Lo studio LSS ha seguito 86.572 soggetti sopravvissuti all'esplosione. La maggior parte di esse è stata esposta ad alte dosi di radiazioni. Il tipo di neoplasia secondario all'esposizione che esordisce per primo è la leucemia. Dei 52.200 significativamente esposti, 176 sono deceduti per leucemia negli anni 1950-1990: 86 di questi casi sono direttamente attribuibili all'esposizione. Il rischio relativo di mortalità per leucemia è pari a 2.37 (esposti a dose di 1Gy / controlli).
-I tumori maligni solidi si sviluppano,più tardivamente. 4 -I tumori maligni solidi si sviluppano,più tardivamente. 4.863 soggetti appartenenti alla corte dei fortemente esposti sono deceduti per neoplasie non-leucemiche .I rischi relativi di mortalità per tali patologie variano considerevolmente in relazione a diversi fattori, tra cui la dose di esposizione e l'età al momento dell'esposizione.Tumori benigni sembrano avere un'incidenza e una prevalenza, nel gruppo degli esposti, superiore rispetto ai controlli. -Anche per le patologie non neoplastiche è stato registrato un lieve aumento di rischio in soggetti esposti ad alte dosi. Altre patologie non tumorali che ricorrono più frequentemente nella popolazione esposta sono l'iperparatiroidismo, l'epatite cronica e la cirrosi epatica. La mortalità per patologie non tumorali negli esposti è comunque inferiore rispetto ai non esposti. È stato valutato, inoltre, l'effetto dell'esposizione prenatale. Tra i soggetti esposti in utero all'esplosione ricorrono più frequentemente (fino a 3.9 volte rispetto ai non esposti) soprattutto le neoplasie dell'adulto (a distanza di 40 e più anni), mentre i tumori tipici dell'età infantile sono stati osservati solamente in 2 casi. -Gli studi effettuati a tale proposito hanno concluso che il rischio di patologie tumorali è più alto nei soggetti esposti prima di essere nati, rispetto a quelli esposti durante la vita postnatale. Sembra esservi una correlazione lineare tra la dose di esposizione tra la ottava e la quindicesima settimana di gestazione e i danni cerebrali (valutato in base alla presenza di ritardo mentale). Il rischio calcolato è pari a 40% per 1 Gy di dose di esposizione.
-Gli effetti biologici dell' esposizione alle radiazioni possono essere SOMATICI: si riferiscono cioè all' individuo colpito e si esauriscono con lui. Sono dovuti ad una rottura del cromosoma che si trova vicino alla zona d'impatto della radiazione. Una volta divisi i due monconi del cromosoma, essi hanno le seguenti possibilità: saldarsi insieme nuovamente (restituzione); attaccarsi a monconi di altri cromosomi (aberrazione a due rotture); rimanere separati (aberrazione ad una rottura). Quest'ultima possibilità fa perdere al nucleo cellulare tutte le informazioni in esso contenute. Gli effetti possono essere immediati o ritardati. Altro possibile effetto è il rallentamento o l'arresto della crescita della cellula ad un particolare stadio del suo ciclo.
IL PROGETTO MANHATTAN -Il Progetto Manhattan era il nome in codice del programma di ricerca condotto dagli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale,che ha portato alla realizzazione delle prime bombe atomiche. -La direzione scientifica venne affidata al fisico statunitense Robert Oppenheimer mentre il Generale Leslie Groves fu nominato comandante militare del Progetto. -Il progetto seguì due strade parallele, che portarono alla produzione di due bombe diverse. -Un primo test (nome in codice Trinity) venne condotto il 16 luglio 1945 nel poligono di Alamogordo in New Mexico facendo detonare una bomba al plutonio (Gadget). -La bomba sganciata su Nagasaki(Fat Man), al pari di quella usata nel Trinity test, consisteva principalmente di plutonio 239. -La bomba sganciata su Hiroshima (Little Boy) era invece composta da uranio weapon-grade .Il grosso di questo lavoro venne svolto all’Oak Ridge National Laboratory.
-Il progetto Manhattan doveva assicurare quattro condizioni fondamentali: *Il materiale fissile doveva essere in quantità sufficiente e disposto secondo una determinata geometria. *I neutroni impiegati dovevano essere lenti. *Il flusso di neutroni deve essere regolato per controllare la fissione. *L’energia scaturita doveva essere utilizzabile. Per soddisfare queste condizioni si fece ricorso all' utilizzo di uranio 235, poiché il suo nucleo è facilmente scindibile dai neutroni lenti. -La preoccupazione aumenta quando nella seconda metà del 1938 i chimici tedeschi Otto Hahn e Fritz Strassmann ottengono la prima fissione nucleare. -Nell' estate dell' 1939 incontrarono Albert Einstein per convincerlo a scrivere una lettera al presidente Roosevelt, questi esprimono e argomentano i propri timori sul fatto che tecnologia di tipo nucleare appartenga alla Germania nazista e spiegano come questi abbiano intenzione di utilizzare questa terribile tecnologia. -In agosto Albert Einstein lascia la sua linea pacifista e firma la lettera preparata e discussa insieme a Szilard, questa arriverà sul tavolo di Roosevelt qualche mese dopo ma bisognerà aspettare un preoccupante rapporto del MI6 datato 1941 , prima che il Presidente decida di dare via al progetto per la costruzione della bomba atomica. -In realtà, le potenzialità della Germania di creare ordigni dalla scissione nucleare vennero ampiamente sopravvalutate. -L'ostruzionismo degli scienziati tedeschi fu forse una delle migliori prove della "resistenza" interna al nazismo.
Alcuni fisici del Progetto Manhattan
-Il nome in codice del progetto era "Manhattan Engineer District-MED" , si svolse sotto la massima segretezza e mise in moto la più grande macchina produttiva e di ricerca che abbia visto la costruzione di un singolo manufatto e che muterà notevolmente il rapporto tra mondo scientifico, industria e militari. -Successivamente all' entrata in guerra degli Stati Uniti la ricerca accelera notevolmente anche a causa dei fortissimi interessi economici entrati in ballo. Il 17 settembre 1942, il generale Lesile R.Groves viene nominato responsabile del MED, lo affiancano Vannevar Bush e James B.Conant. -Il 23 settembre viene creato un comitato politico militare, che assume il controllo del progetto Manhattan; ne fanno parte il generale Wilhelm D.Styer, l' ammiraglio William Purnell e lo stesso generale Groves. La realizzazione dell' ordigno si sviluppò nel più segreto riserbo, furono costruiti molti laboratori di ricerca tra cui il laboratorio di Los Alamos, l' impianto Oak Ridge e quello di Hanford, i laboratori di fisica delle università di Berkley in California, di Chicago in Illinois e della Columbia University di New York. -Quando all' Università di Chicago il 2 dicembre 1942 il fisico italiano Enrico Fermi ottenne al costo di un milione di dollari l' accensione della Pile1, il primo generatore di energia nucleare, prese in mano il telefono e chiamò il presidente sulla linea diretta " L' esploratore italiano ha raggiunto il nuovo mondo!". Per Fermi e Szilard che tanto avevano fatto per far partire il progetto quell' 2 settembre sarà ricordato come " un giorno che sarebbe passato alla storia dell' umanità.
Pannelli di controllo e operatori davanti agli enormi magneti del Calutrone per l'arricchimento dell'uranio presso il Complesso Y-12 a Oak Ridge, Tennessee.
GIUSEPPE UNGARETTI -Giuseppe Ungaretti nasce l'8 febbraio 1888 ad Alessandria d'Egitto. -Fino al 1905 frequenta l'École Suisse Jacot e approda nel mondo della letteratura.Degli anni africani rimarrà in lui anche la memoria di un paesaggio fantastico e irreale, che, rapito e trasfigurato dal sogno, si ritroverà nei suoi. -Nel 1912 attraversa l'Italia per giungere a Parigi dove frequenta il Collège de France e La Sorbonne.Nella capitale francese ha, soprattutto, la possibilità di entrare in contatto con gli ambienti dell'avanguardia. -Nel 1914, ad una mostra futurista, prende contatto con il gruppo fiorentino (Papini, Soffici, Palazzeschi), grazie ai quali pubblica nel 1915 le prime poesie su "Lacerba". Nel 1914, giunto in Italia, si arruola come volontario nella fanteria per combattere nella Grande Guerra, e viene inviato a combattere sul Carso, da cui produrrà le liriche pubblicate ad Udine nel 1916 con il titolo "Il porto sepolto". I versi del periodo successivo appariranno nel 1919 in "Allegria dei naufragi". Le due raccolte confluiranno, poi, nel volume "L'allegria" del 1931. -Nel 1918, alla fine del conflitto, torna a Parigi, dove sposa Jeanne Dupoix. Nel 1919 pubblica dei versi in francesi sotto il titolo "La guerre" ed è corrispondente per "Il popolo d'Italia". Nel 1921 si trasferisce a Roma e nel 1933 pubblica la raccolta "Sentimento del tempo”. -Nel 1936 viene nominato Accademico d'Italia e Mondadori pubblica le sue opere con il titolo "Vita di un uomo". -La morte del fratello Costantino (1937) e del figlio Antonietto (1939) caratterizzano la prima raccolta poetica del dopoguerra, "Il dolore" (1947), al quale seguiranno "La terra promessa" (1950), "Un grido e paesaggi" (1952) e "Il taccuino del vecchio" (1961). Nel 1949 pubblica le prose in "Il povero e la città". Nel 1961 "Il deserto e dopo". Ungaretti attende l'edizione completa e definitiva dei suoi versi, pubblicati nel 1969 con il titolo "Vita di un uomo. Tutte le poesie". -Muore a Milano nella notte tra il 1 e il 2 giugno 1970. Nel 1974 esce il volume degli scritti critici con il nome "Vita di un uomo. Saggi e interventi".
NON GRIDATE PIU’ Cessate di uccidere i morti non gridate più, non gridate se li volete ancora udire, se sperate di non perire. Hanno l'impercettibile sussurro, non fanno più rumore del crescere dell'erba, lieta dove non passa l'uomo.
La poesia è stata scritta subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ed è proprio questo il tema principale. L'odio scatenato dalla guerra che continua a crescere inesorabilmente, l'odio degli uomini verso le loro vittime, che nonostante siano ormai morte, uccidono ancora, con le grida. L'ignoranza dell'uomo che invece dovrebbe stare in silenzio ed ascoltare il loro debole messaggio, debole e al tempo stesso essenziale per avere una possibilità di salvezza. La lirica è composta, nella prima quartina, da novenari; nella seconda da un endecasillabo, due settenari e un novenario. Nel primo verso è presente una analogia molto suggestiva, che "identifica" i vivi ai morti, e negli ultimi versi, una similitudine. Leggendo la lirica si può notare che è divisa in due parti, che trattano gli stessi argomenti, ma con due sfumature diverse: 1) La prima parte sottolinea le brutalità dell'uomo verso i suoi simili. 2) La seconda parte, invece, sottolinea la civiltà distruttrice dell'uomo, che non risparmia nessuno, ed è riconosciuta anche dalla natura. L’invito del poeta è quello di superare gli odii e le contrapposizioni.
SALVATORE QUASIMODO -Nato a Modica nel 1901. -Conseguito il diploma di geometra nel 1919, lascia la Sicilia alla volta di Roma, dove vive con Bice Donetti. -Sposata, nel 1926, la Donetti, nel 1929 si sposta a Firenze, dove, tra gli altri, conosce Eugenio Montale. -L’anno seguente esce “Acque e terre” il suo primo volume di liriche, subito accolto favorevolmente da pubblico e critica. -Vennero, “Oboe sommerso” (1932); “Erato e Apollion “(1936); la raccolta mondadoriana “Ed è subito sera” (1942); “Giorno dopo giorno” (1947); “La terra impareggiabile “(1958) e “Dare e avere” (1966). -Nel 1931, lasciata Firenze, il poeta è a Imperia, dove conosce Amelia Spezialetti. Dalla loro relazione, nel 1935, nasce Orietta Quasimodo. -Nello stesso anno, Quasimodo intreccia una burrascosa relazione con Sibilla Aleramo. -Troncato il legame con la nota scrittrice, nel 1936 Quasimodo incontra la danzatrice Maria Cumani: è la scoperta dell’amore autentico, coronato dalla nascita del figlio Alessandro e dal matrimonio, celebrato nel 1948. Ma, si sarà capito, Quasimodo era incapace di fedeltà coniugale e il poeta e la sua musa scelsero di vivere divisi. -Nel 1968, colpito da un ictus ad Amalfi, Quasimodo viene trasportato a Napoli dove muore.
ALLE FRONDE DEI SALICI E come potevano noi cantare Con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sull’erba dura di ghiaccio, al lamento d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento.
La poesia “Alle fronde dei salici” è stata scritta da Quasimodo durante il periodo della guerra contro i Nazisti. Quasimodo in questa poesia esprime tutto il suo odio verso gli “oppressori” e il sacrificio che fa per voto di non scrivere poesie. Alle fronde infatti sono appese le “cetre” che i poeti hanno messo da parte per quel periodo in modo da chiedere al Signore la grazia di far cessare il supplizio nazista. Un altro significato simbolico è il “piede straniero”, inteso come i soldati tedeschi che freddamente calpestano i sentimenti ( il cuore ) di tutto il popolo. Quasimodo, poi, fa dei riferimenti alla religione, usando altri significati simbolici come la “madre ( Maria ) che va incontro al figlio crocifisso ( Gesù )” oppure quando usa “l'agnello” come animale per rappresentare i lamenti dei bambini. Quasimodo nelle sue poesie usa molto spesso i riferimenti al Vangelo; questo probabilmente significa che ha vissuto una vita all'insegna della religiosità. Lo stesso fatto di “fare un voto” è simbolo di sottomissione a un dio, più precisamente, in questo caso, a Dio della religione Cristiana. Per poi tornare alla realtà, nella poesia, inserisce un elemento che quasi “stona” con i riferimenti biblici: “il palo del telegrafo”, messo quasi in antitesi con il “figlio crocifisso”, proprio per accentuare il legame tra il Vangelo e la vita moderna, grazie anche ad un enjambements che divide crocifisso da figlio per metterlo più vicino possibile al “palo del telegrafo”. Malgrado questo, la poesia è scorrevole e l'italiano usato è quasi quotidiano, nonostante alcuni significati simbolici e alcune metafore che potrebbero bloccare la scorrevolezza della poesia. Anche la struttura da una parte contribuisce a rendere immediato il messaggio, poiché essa è quasi assente: le frasi sono scollegate dal punto e immediate; dall'altra, per rispettare la struttura, l'autore ha collegato insieme più concetti nella stessa frase, rendendola lunga e forse anche un po' di ostacolo alla scioltezza nella lettura.
EUGENIO MONTALE -Poeta italiano nato a Genova nel 1896. -Trasferitosi a Firenze nel 1929, diresse il gabinetto di Vieusseux. -Nel secondo dopoguerra, si iscrisse al Partito d’Azione e fu tra i redattori del giornale "Il Mondo". Nel 1965 gli è stato conferito il premio Nobel. -Fin dalla più antica lirica di "Ossi di seppia" (1925), "Meriggiare pallido e assorto", si configura già nell’aspro simbolo della "Muraglia", la solitudine dell’uomo, prigioniero di un mondo ostile. -Al centro della successiva raccolta, "Le Occasioni" (1939), sta la serie dei "Mottetti", che assumono la forma di un colloquio d’amore con Clizia, la donna lontana,ma nella parte finale del libro, la vicenda d'amore si salda con il preannuncio della tragedia della guerra. -Cerniera verso il terzo libro montaliano è “Finisterre” (1943). -Nella “Bufera e altro” (1956) tale follia omicida ha il suo cupo scenario in uno specchio scuro, privo di immagini. -Il lavoro poetico successivo alla “Bufera”, dal 1962 al 1970, è raccolto in “Satura”. -Dopo un breve intervallo di politica,Montale diventa collaboratore del "Corriere della sera" e si stabilisce l'anno dopo a Milano,dove muore nel 1981, avendo prima ottenuto la nomina a senatore a vita e, nel 1975, il Premio Nobel per la Letteratura.
LA PRIMAVERA HITLERIANA Né quella ch’a veder lo sol si gira DANTE (?) a Giovanni Quirini Folta la nuvola bianca delle falene impazzite turbina intorno agli scialbi fanali e sulle spallette, stende a terra una coltre su cui scricchia come su zucchero il piede; l'estate imminente sprigiona ora il gelo notturno che capiva nelle cave segrete della stagione morta, negli orti che da Maiano scavalcano a questi renai. Da poco sul corso è passato a volo un messo infernale tra un alalà di scherani, un golfo mistico acceso e pavesato di croci a uncino l'ha preso e inghiottito, si sono chiuse le vetrine, povere e inoffensive benché armate anch'esse di cannoni e giocattoli di guerra, ha sprangato il beccaio che infiorava di bacche il muso dei capretti uccisi, la sagra dei miti carnefici che ancora ignorano il sangue S’è tramutata in un sozzo trescone d'ali schiantate, di larve sulle golene, e l'acqua séguita a rodere le sponde e' più nessuno è incolpevole. Tutto per nulla, dunque? - e le candele romane, a san Giovanni, che sbiancavano lente l'orizzonte, ed i pegni e i lunghi addii forti come un battesimo nella lugubre attesa dell'orda (ma una gemma rigò l'aria stillando sui ghiacci e le riviere dei tuoi lidi gli angeli di Tobia, i sette, la semina dell'avvenire) e gli eliotropi nati dalle tue mani - tutto arso e succhiato da un polline che stride come il fuoco e ha punte di sinibbio... Oh la piagata primavera è pur festa se raggela in morte questa morte! Guarda ancora in alto, Clizia, è la tua sorte, tu che il non mutato amor mutata serbi, fino a che il cieco sole che in te porti si abbàcini nell'Altro e si distrugga in Lui, per tutti. Forse le sirene, i rintocchi che salutano i mostri nella sera della loro tregenda, si confondono già col suono che slegato dal cielo, scende, vince - col respiro di un'alba che domani per tutti si riaffacci, bianca ma senz'ali di raccapriccio, ai greti arsi del sud..
La poesia è articolata in tre momenti; il primo, che comprende le prime due strofe, si lega a una precisa situazione storica, la visita di Hitler a Firenze del 1938, che sancisce l’alleanza con del fascismo con il nazismo ed è il preannuncio della catastrofe che presto si abbatterà sul mondo. Il poeta contrassegna il Fuhrer e la parata fascista con termini estremamente duri e violenti, <<messo infernale>>,<<scherani>>,che traducono il suo sdegno intellettuale fedele ai valori di libertà propri della civiltà occidentale. Ma la sua polemica è altrettanto dura con la gente comune,dei bottegai che festeggiano la venuta dei “mostri”, inconsapevoli di essere complici delle carneficine che la guerra provocherà,ma non per questo meno colpevoli. Il secondo momento è costituito dalla terza strofa. La presenza del <<messo infernale >> e l’incombere dell’apocalisse bellica inducono il poeta a un cupo pessimismo, a ritenere che la sua fede nei valori della cultura e dell’intelligenza, che egli aveva proiettato allegoricamente nella donna salvifica, siano vanificati dalla situazione storica presente. Ma egli coglie già nel momento della separazione da Clizia un presagio di riscatto. Nell’ultimo momento (ultima strofa), si ha lo sviluppo dell’indizio. Il poeta supera la fare di sconforto con uno scatto della volontà: la salvezza è ancora cercata in Clizia. Se i valori dell’intelligenza e della cultura da lei rappresentati,sembravano essere impotenti dinanzi all’orrore della storia. La salvezza sembra essere garantita da Clizia che dovrà annullarsi nella luce divina, e questa salvezza non sarà più solo per il poeta, ma si estenderà all’umanità intera.