ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CARLO UBERTINI” DI CALUSO (TO)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
SPECIE ARBOREE PRESENTI NELL’AREA DEL PARCO MICHELOTTI
Advertisements

CLASSE 4a A - 4a B anno sc SCUOLA ELEMENTARE DI RIVALTA
Prof. Bertolami Salvatore
Corso di Tecnica delle Costruzioni I - Teoria delle Esercitazioni
BIODIVERSITA' Rappresenta la varietà di forme viventi in un ambiente. Include la diversità genetica all’interno di una popolazione, il numero e la distribuzione.
TOPOGRAFIA Claudio Prigioni
Presentazione del progetto di Educazione Ambientale si espande”
Zone Fredde.
STUDIO DELLA STAZIONE Il concetto: area topograficamente definita dove dominano condizioni ecologiche uniformi e caratterizzate da una stessa vegetazione.
I PARCHI NAZIONALI DEL PIEMONTE SONO:
Rapporto Missione Pechino Situazione attuale La regione subito a Nord di Pechino (ad una distanza di circa Km dai quartieri più settentrionali) è
Presentiamo Campese CLASSE 4° a.s. 2007/2008.
Alla scoperta del nostro territorio
Il Madagascar Introduzione Introduzione La distribuzione della vegetazione.
REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA
IL CLIMA Il clima è la media delle condizioni meteorologiche che
IMPIANTO La pianta predilige i terreni di medio impasto, freschi, profondi, permeabili e di buona fertilita’ dislocati in.
Garzetta by Laura.
30/06/2008www.alternativaverde.it INTERPELLANZA N. 2 Consiglio comunale di Desio 30 giugno 2008.
Le zone climatiche.
SPERIMENTAZIONE DI INTERVENTI SOSTITUTIVI AL TAGLIO A RASO SOTTO ELETTRODOTTO 380 KV CAGNO-CISLAGO dr. for. Carlo Vanzulli.
Canna comune (Arundo donax)
Lezione 1. 30/09 Assegnazione del Sistema di Coordinate
Le misure indirette di lunghezza
BIODIVERSITA' QUERCIA Quercus è un genere delle Fagacee. Comprende gli alberi comunemente chiamati querce.
BIODIVERSITA’ ACERO.
Osservazione corso d’acqua via apriliana
Buglio in Monte è un paese di antiche origini
I.C. “C. Aschieri” - Scuola secondaria di primo grado
Corso di introduzione all’archeologia
Proposta per la realizzazione di una Piscina nel verde nella zona sud di Modena Larea di via Pavia.
FIUME BRENTA E FIUME ADDA
APPLICAZIONE DELL’INDICE DI FUNZIONALITÀ FLUVIALE (IFF)
G.A.T. PARCO DELLA MAREMMA
LE QUERCE: la Farnia la quercia del Nord America
PROVINCIA autonoma DI bolzano/alto adige
I.T.C.G. “Mattei”- Decimomannu- docente:Loi Annalisa – a.sc ’09
Rete Ecologica Regionale: definizione di un disegno di rete e condivisione del suo recepimento negli strumenti di pianificazione regionale e provinciale.
Misura Sviluppo e rinnovamento dei villaggi
POPOLAZIONI E COMUNITA’
GEOGRAFIA E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Che cosa è l’archeologia?
Progetto Orto Didattico
Ecco a voi il signor gambe lunghe: lo struzzo
AFI: ricarica delle falde e non solo
Le foreste La foresta è parte integrante e fondamentale dell'ecosistema, fornisce ossigeno per la sopravvivenza degli esseri aerobi, cibo per gli erbivori.
– LE SIEPI ED I FILARI INTERPODERALI NEL PAESAGGIO DELLA MACCHIA MEDITERRANEA -
Accesso al Parco da Stazione S.Paolo Area parcheggio biciclette Accesso al Parco da Via Carso Circuito di Ciclo-Cross per.
Concorso di idee “la rete ecologica che vogliamo ” Liceo Scientifico “A. Gramsci” Ivrea II B è un sito che rientra nell’area del SIC “LAGHI d’IVREA” comunemente.
MOLISE TERRITORIO CLIMI E VEGETAZIONE INSEDIAMENTI SITI UNESCO
Fattorie didattiche della Liguria Le fattorie didattiche sono aziende agricole che aprono le porte alle scuole e ai cittadini Nelle fattorie didattiche.
Stefano Piastra
1.
DESCRIZIONE DELLE OSSERVAZIONI DI CAMPAGNA Progetto “Bosco dei Dossi” Classi 4 A – 4 E a.s
La tecnica di impianto e di gestione delle FTB. Criteri di progettazione massimizzare la produttività minimizzare i costi di realizzazione e di gestione.
LA FLORA E LA FAUNA PARCO DEL SERIO.
CONTRADA ACQUALONGA FORMIA
ALESSANDRO ALFIERI RESPONSABILE RELAZIONI INTERNAZIONALI E POLITICHE EUROPEE DELLA PROVINCIA DI MILANO Il progetto di dialogo tra cittadini e Comuni del.
Il nostro quartiere La nostra scuola si trova nel quartiere della Clarina, nella zona sud di Trento, ai margini della città, tra città e campagna.
Ripercorrendo il Fiume… G.G.E.V. MONTAGNA. Dal 2010 ad oggi la condizione del fiume è ulteriormente peggiorata. Numerosi gli interventi che, analizzati.
Disabilità e voto Oggetti a muro Lungo una strada pedonale, gli oggetti, devono essere disposti in modo tale che una persona cieca o ipovedente riesca.
Concorso di idee “la rete ecologica che vogliamo” Liceo Scientifico “A. Gramsci” Ivrea I G OSA AREA DI STUDIO L’area scelta e’ quella limitrofa alla Scuola.
CONSIGLI COME SCEGLIERE UNA BUONA PEONIA. NON SOFFERMARSI SULLE DIMENSIONI Spesso l’ acquisto della peonia avviene quando la pianta è ferma Spesso accade.
Università degli Studi di Torino Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria, Forestale e Ambientale Aspetti economici relativi al tartufo nero IL TARTUFO.
RisparmiAMO l’energia L’IMPORTANZA DELLE PIANTE
Piano di Manutenzione Generale Aree Verdi Comune di Genova Assessorato Sistema Manutentivo e Relazioni con i Municipi Genova, Novembre Bando per.
Valorizzazione del bosco e sviluppo delle sue filiere mediante il coinvolgimento dei proprietari boschivi privati Grosotto – 1 dicembre 2015 Cologna –
Recupero di un’area boschiva del Parco dell’Alto Milanese Il Parco dell’Alto Milanese è un parco di interesse sovracomunale (PLIS) istituito nel 1987 con.
La rinascita della Via della Seta passa per Belluno
Percorso Botanico al parco Nilde Iotti
Transcript della presentazione:

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CARLO UBERTINI” DI CALUSO (TO) PROGETTO DI AMPLIAMENTO E SISTEMAZIONE DI UN CORRIDOIO ECOLOGICO NEI PRESSI DEL PARCO PROVINCIALE DEL LAGO DI CANDIA Nell’ambito della Progettazione partecipata della Rete Ecologica Locale PSR 2007 - 2013 Misura 323. Provincia di Torino Area pilota dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea CLASSE 4 A Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale A.S. 2013 - 2014 Docente coordinatore ROSANNA VIGLIOCCO Corso di Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore

Il progetto L’area del Parco del Lago di Candia è tutelata e curata, non si può dire così delle aree esterne. Ci è sembrato quindi particolarmente importante analizzare e proporre miglioramenti o completamenti di uno dei principali biocorridoi di quest’area, quello lungo il canale Traversaro. La nostra intenzione è di migliorare la rete ecologica del primo tratto scoperto del canale Traversaro. La parte presa in considerazione si trova tra la core area della palude del lago di Candia e il corridoio ecologico presente sullo stesso canale più a nord-est, canale che arriva alla core area della Dora Baltea. Il progetto prevede di aumentare la vegetazione nei tratti in cui manca e, dove è già presente, migliorarla o ampliarla. Per fare questo si utilizzeranno piante autoctone per poter riprodurre il bosco naturale lungo le sponde.

Lo stato di fatto In particolare proprio lungo in canale Traversaro, il principale corso d’acqua della zona, la copertura arbustiva e arborea delle sponde si interrompe per lunghi tratti. Si possono pertanto individuare: B A C D tratto A - per circa 60 m: sono presenti specie arboree e arbustive lungo il corso su entrambe le sponde creando una fascia compatta e continua; tratto B - a nord per circa 100 m: sulla sponda est si alternano pioppi e ontani piantati regolarmente, mentre la sponda ovest è nuda. Nel tratto più a sud i pioppi sono d’alto fusto, circa 20 metri, quindi vicini all’epoca del taglio; nel tratto più a nord sono di recente impianto; tratto C - a nord per circa 180 m in direzione nord-est : nessuna copertura arborea o arbustiva ripariale, mentre nel letto del torrente si ritrovano canne palustri; tratto D - a nord-est per circa 600 m: stesse caratteristiche del tratto 1 ma con ampiezza maggiore confluente con fasce boschive.

Tratto A e D

Tratto B

Tratto C

Generalità sull’intervento Nei tratti A e D si tratta di rilevare esattamente le piante presenti e ampliarne l’area Nel tratto B, si tratta di eliminare i pioppi attualmente presenti, non autoctoni, quando arriveranno ad un’età economica in modo da non scontrarsi con i proprietari privati. Rinfoltire e allargare la copertura sulla sponda est, e di ricostituirla sulla sponda ovest dov’è assente. Nel tratto C tutta la copertura arbustiva e arborea è da piantare.

Alberi Specie individuate sono tra gli alberi: Acero campestre (Acer campestre L.) Ontano (Alnus glutinosa (L.) Gaertn.) Carpino bianco (Carpinus betulus L.) Frassino maggiore (Fraxinus excelsior L.) Ciliegio a grappoli (Prunus avium L.) Farnia (Quercus robur L.)

Arbusti Arbusti E tra gli arbusti: Biancospino (Creataegus monigyna Jacq.) Evonimo (Euonymus europaeus L.) Frangola (Frangula alnus Mill. Rhamnus frangula L.) Salicone (Salix capraea L.) Viburno (Viburnum opulus L.) 9

I sesti di impianto Il progetto prevede impianti differenziati nei tratti A, B, C, e D definiti precedentemente. Per il tratto C si propone delle piante su 2 file distanti 1,5 metri, con distanze sulla fila di 1 metro per le essenze arbustive e 2 metri per le essenze arboree. Nel tratto affiancato dalla strada asfaltata si procederà alla creazione di un’unica fila. L’aspetto regolare è dovuto alla necessità, almeno nel primo e secondo anno, di contenere la vegetazione spontanea Sulla fila piante della stessa specie si alterneranno a gruppi di 5, in modo che competono tra loro in modo simile. L’aspetto artificiale dell’impianto dovrebbe annullarsi nell’arco di qualche anno con l’espansione in volume degli arbusti, le fallanze, lo sviluppo di specie spontanee.

Nel tratto B simile copertura sulla sponda ovest del canale Nel tratto B simile copertura sulla sponda ovest del canale. Sulla sponda est, dove sono presenti i pioppi di due diverse età alternati a ontani. È prevista l’inserimento della seconda fila di piante e la sostituzione dei pioppi appena possibile, con un’alternanza di specie arboree. Nei tratti A e D è possibile procedere ad un infoltimento della vegetazione già presente e un allargamento della fascia vegetata in base delle essenze presenti. 11

Impianto e cure post-impianto Una volta stabilita sulla carta la posizione delle piante si provvede ad uno squadro del terreno posizionando dei picchetti dove si scaveranno le future buche. Ogni buca della profondità di circa 70 cm si posiziona del letame maturo, poi uno strato di terra e poi la piantina a circa 15 cm di profondità. Nella stessa buca si posiziona una canna e attorno alla piantina e alla canna si posiziona una protezione per arbusti (shelter) per evitare l’attacco alle piantine da parte di animali selvatici. La protezione rende anche le piante più visibili evitandone il danneggiamento durante lo sfalcio delle infestanti. Successivamente si ricopre la buca utilizzando uno strato di terra soffice fino al colletto delle piantine, rincalzando leggermente tutto intorno la pianta.

Sottopasso In aggiunta agli interventi di riforestazione lungo il corridoio ecologico del canale Traversaro, riteniamo opportuno proporre un attraversamento sicuro e asciutto sotto la strada che divide il confine nord della palude e l’area del progetto Si propone un sottopasso a tenuta d’acqua, in quando la presenza della falda acquifera ad un livello molto alto potrebbe facilmente portarne l’allagamento. Si ipotizza una larghezza di 1,5 - 2 metri e una profondità di 1 metro.

La Provincia di Torino per la possibilità di partecipare al progetto. Ringraziamenti Si ringraziano il Dott. LUCA IORIO, Provincia di Torino, per le spiegazioni, le discussioni, i materiali forniti; l’Arch. DANIELA SANFRATELLO, Studio Sferalab, per l’organizzazione degli incontri,delle attività e i consigli; il Prof. DARIO GRUA per i consigli sulla progettazione e le informazioni sulle essenze botaniche. La Provincia di Torino per la possibilità di partecipare al progetto.