Cos’è Si tratta di un metodo didattico per insegnare la matematica utilizzato a Singapore. Consiste nell’insegnare meno concetti, ma in modo più approfondito. Il metodo consta nel suo sviluppo di tre passi fondamentali: concreto, pittorico e astratto Adottato in seguito da molti paesi, come gli USA, il Canada, Israele, Gran Bretagna.
storia Prima di sviluppare un metodo proprio, Singapore importava i libri di matematica da altri Paesi. Nel 1982 l’Istituto di Singapore per lo Sviluppo dei Curriculum pubblicò la sua prima serie di libri di testo per la scuola primaria. Negli anni successivi è stato osservato un grandissimo miglioramento nel rendimento degli studenti. Per ben tre volte Singapore si è classificato al primo posto nella valutazione dello standard accademico internazionale (1995, 1999, 2003)
Caratteristiche In contrasto ai tradizionali curricoli matematici, questo metodo si basa sull’imparare meno argomenti più dettagliatamente. Gli studenti giungono a padroneggiare l’argomento prima di passare al livello successivo. Questo permette di prevenire il bisogno di ri-insegnare agli studenti quelle abilità l’anno seguente. Al termine della scuola primaria gli studenti sapranno padroneggiare divisioni e moltiplicazioni di frazioni, e svolgeranno senza sforzo difficili problemi a più passaggi.
Sistema a tre passaggi I concetti matematici vengono sviluppati attraverso tre passaggi: concreto, pittorico, astratto Questo sistema è basato sul lavoro dello psicologo statunitense Jerome Bruner, il quale, negli anni ‘60, affermava che le persone imparassero attraverso 3 stadi: prima manipolando oggetti reali, trasferendosi poi alle immagini e infine ai simboli.
Concreto Innanzitutto agli studenti verrà offerta un’esperienza di apprendimento attraverso i sensi, utilizzando oggetti concreti o materiale di tutti i giorni, come gettoni, dadi, o segnacarte. Successivamente impareranno a contare questi oggetti disponendoli in una fila (allineandoli) A questo punto impareranno operazioni aritmetiche di base, come l’addizione e la sottrazione aggiungendo o rimuovendo gli oggetti dalla linea.
Pittorico Il secondo passaggio, quello pittorico, consiste nel disegnare dei diagrammi chiamati “bar-models”, ovvero modelli a barre, per rappresentare specifiche quantità di oggetti Per esempio, una piccola barra rettangolare potrebbe rappresentare 5 gettoni, mentre una barra lunga il doppio ne rappresenterebbe 10. Visualizzando la differenza tra le due barre, gli studenti potrebbero imparare a risolvere problemi di addizione aggiungendo una barra all’altra, che, in questo caso, permetterebbe di ottenere una soluzione di 15 gettoni. Lo stesso metodo può essere utilizzato per risolvere altri problemi, di sottrazione, moltiplicazione e divisione. Come strumento, le barre sono considerate più efficaci dell’approccio “fai a mente e poi controlla”.
Astratto Una volta imparato a risolvere I problemi matematici tramite le barre, gli studenti potranno passare al terzo stadio, risolvendo I problemi in modo astratto, utilizzando numeri e simboli.
Problema