INTERSCAMBIO CON IL GIAPPONE: PROCEDURE E OPPORTUNITÁ

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
(TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA)
Advertisements

TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
ECTS: la conversione dei voti Maria Sticchi Damiani Parte IV Conservatorio di Musica “N. Paganini” Genova, 2 maggio
PAUE 0506 IV / 1 A B P a = 30 P b = 35 t = 2, tc = 1 Questo può essere un equilibrio? No! Politiche di un paese importatore: una tariffa allimportazione.
ASSONAVE Lettera-Notiziario n. 2 – 2011 Edizione Flash Situazione del mercato mondiale al 31 Marzo 2011 * * Elaborata dallEnte Studi e Analisi Sistema.
Il monitoraggio della Congiuntura A cura di: Giuseppe Capuano - Economista Treviso, 7 maggio 2010.
XI Riunione Scientifica SIET Trieste, giugno, 2009
2° PROJECT CONSULTATION BOARD ITALIA Firenze 11 luglio 2013.
Giancarlo Capitani, NetConsulting Convegno Rapporto 2007 Milano, 7 giugno Slide 0 AITECH-ASSINFORM LICT in Italia nel 2006 – 2007 I ritardi e i.
1 Come spostare traffico dalla gomma alla rotaia Romeo Danielis Università degli Studi Trieste Quali ferrovie a Nord Est. Le proposte.
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
1 Tavolo del Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva Il ricorso agli ammortizzatori sociali nei territori colpiti dagli eventi sismici.
EPA 01/02 III/1 I consumi di prodotti agro-alimentari: differenziazioni nello spazio e nel tempo Cosa spiega le differenze nei consumi tra individui diversi…
EIE 0607 V / 1 sussidio unitario fisso allesportazione si avrà commercio se e solo se | P B AUT - P A AUT | > tc - P B = P A + tc – (A è il paese esportatore)
EIE 0607 III / 1 A B P a = 30 P b = 35 t = 2, tc = 1 Questo può essere un equilibrio? No! Politiche di un paese importatore: una tariffa allimportazione.
Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA 1 Presentazione di Riccardo Perugi Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA Firenze, 19 dicembre 2000.
IMPRESE & INNOVAZIONE Progetti ed opportunità per lindustria bresciana Brescia, 6 novembre 2007 dott. Saverio Gaboardi Consigliere Delegato AIB per la.
ESERCITAZIONE 2.
Paolo Angelucci – Presidente Assinform Smau Convegno inaugurale Smau Linnovazione ICT, una leva strategica per la competitività del Sistema Italia.
Edilizia al 2011: criticità&risorse ACEN ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI EDILI NAPOLI Centro studi G.R. novembre 2011.
IRES settembre 2004 Distribuzione del reddito e produttività Il calo della produttività, il declino dellItalia, la questione retributiva.
Retribuzioni, produttività e costo del lavoro: alcuni confronti internazionali Paola Naddeo Ires-Cgil Roma - 8 settembre 2004.
COMPLETAMENTI Mil.Tslc All
Gli strumenti di SIMEST per linternazionalizzazione delle imprese in America Latina Alessandra Colonna Responsabile Funzione Comunicazione e Rapporti con.
AZIONI E TECNOLOGIE PER RIDURRE LE EMISSIONI Automobile ed emissioni di CO2: quali scenari per la mobilità sostenibile? Mario Zambrini Milano, 16 dicembre.
Progetto miscele metano/idrogeno della Regione Lombardia Roberto Canobio Workshop immissioni ed emissioni Milano 16 dicembre 2008.
Istituto nazionale per il Commercio Estero LA FACILITAZIONE DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE -UNA VALENZA CRUCIALE E STRATEGICA PER IL MADE I N ITALY Complesso.
La situazione economica della Toscana nel 2011 Il 2011 dal punto di vista di imprese e settori Firenze, 5 giugno 2011 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana.
CO-SST 0 ASSONAVE Lettera-Notiziario n. 3 – 2011 Edizione Flash Situazione del mercato mondiale al 31 maggio 2011 * * Elaborata dallEnte Studi e Analisi.
V. Ranocchiari 28/01/2012 Lauto in Europa, oggi. E domani? Virgilio Ranocchiari, Consigliere CESE Convitto Nazionale - Roma 28 gennaio Dialogando.
Riccardo Fuochi, Presidente Propeller Club Milano.
PIEMONTE ECONOMICO SOCIALE 2012 Presentazione di Maurizio Maggi 21 giugno 2013.
Scheda Ente Ente Privato Ente Pubblico. 2ROL - Richieste On Line.
I FINANZIAMENTI INTERNAZIONALI
LA GESTIONE DEGLI AMBIENTI CONFINATI
1 Guida per linsegnamento nei corsi per il conseguimento del CERTIFICATO DI IDONEITÀ ALLA GUIDA DEL CICLOMOTORE.
Bando Arti Sceniche. Per poter procedere è indispensabile aprire il testo del Bando 2ROL - Richieste On Line.
ORGANIZZAZIONE DEI PORTI MAGGIORI ITALIANI E LORO VALORE ECONOMICO
ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGISTICI
MERCATO UNICO e INTEGRAZIONE ECONOMICA EUROPEA Corso di politica economica - Prof. Roberto Fanfani.
ICE Istituto Nazionale per il Commercio Estero Regione Sicilia
Europa: crescita media annua nei periodi e (%)
Unità produttive e/o logistiche certificate ISO e OHSAS nellindustria chimica Evoluzione e struttura delle spese in sicurezza,
Luca Paolazzi Attraction Italy – first foreign investors forum Verona, 28 febbraio 2008 Torniamo a crescere e investire Luca Paolazzi Direttore Centro.
Un Piano Strategico per lo Sviluppo dei Sistemi ITS in Italia ROMA 13 Dicembre 2007 Prof. Giovanni Tesoriere I SISTEMI ITS A SUPPORTO DELLE POLITICHE SULLA.
CONFERENZA REGIONALE SULLE DINAMICHE ECONOMICHE E DEL LAVORO Martedì 7 giugno 2011 Sala conferenze di Palazzo Grandi Stazioni Fondamenta S.Lucia - Venezia.
Valutazioni ambientali strategiche (Cap
1 Fiepet 21 giugno 2010 I pubblici esercizi A cura dell’Ufficio Economico Confesercenti.
Tornare a crescere. Come? Giuseppe Giaccardi, Consulente di Strategia San Lazzaro 15 maggio 2014.
INTERSCAMBIO CON LA COREA DEL SUD: PROCEDURE E OPPORTUNITÁ
Il quadro congiunturale dei trasporti in Italia: movimenti, fatturato e prezzi Trasporto marittimo e trasporto su strada: un‘analisi integrata per lo studio.
Il trasporto marittimo
Competitività e attrattività dei territori italiani: la SICILIA _______________________________ Palermo, 9 giugno 2014 Area PTIE 1.
DA MILANO A NEW YORK Guida al mercato immobiliare della Grande Mela
FIDAPA– BPW ITALY Federazione Italiana Donne Arti Professione Affari DISTRETTO NORD EST Sezione di Cesena FIDAPA– BPW ITALY Federazione Italiana Donne.
Conoscere l’impresa I CAMBIAMENTI STRUTTURALI DELL’ECONOMIA BRESCIANA E GLI IMPATTI SUL MONDO DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE Intervento Dott. Gianfranco.
Conferenza stampa Camera di CommerCio di Perugia 24 settembre 2012 Congiuntura del settore manifatturiero e del settore CommerCiale CrusCotto di indiCatori.
Corso per Tecnico Superiore Retail e Marketing Intelligence Civitanova Marche Dicembre 2011 MODULO TECNICA COMMERCIO INTERNAZIONALE I FATTORI DI.
Introduzione Capitolo 1 adattamento italiano di Novella Bottini
1 Marzo 2012 Centro Studi Unindustria Il Sistema Tessile Moda e Abbigliamento nel Lazio.
1 Energia e industria in Italia Davide Tabarelli Cisl Civitavecchia 9 marzo 2011 marzo 2011.
1 Il metano nei trasporti: scenari politici, economici e sociali Davide Tabarelli LA GIORNATA DEL METANO PER I TRASPORTI Verona, 28 maggio 2014 Maggio.
Cremona, 29 ottobre I costi di produzione e di trasformazione del latte nel 2009 Il costo di produzione in Italia nel 2009 Il confronto con alcuni.
Lezione n. 02 L ’economia è lo studio dell’uomo nei suoi affari quotidiani Alfred Marshall Anno Accademico
IL GIOCO DEL PORTIERE CASISTICA. Caso n. 1 Il portiere nella seguente azione NON commette infrazioni.
Messico: Il gigante sconosciuto
ARGENTINA E BRASILE: COME INTERNAZIONALIZZARSI NELL'AMERICA LATINA PROTEZIONISTA 21 Marzo 2014 Informanager.
La competitività delle imprese in CAMPANIA 26 ottobre 2011.
Transcript della presentazione:

INTERSCAMBIO CON IL GIAPPONE: PROCEDURE E OPPORTUNITÁ Riccardo Terzoli

AGENDA Il Giappone: passato, presente e futuro Infrastrutture logistiche: Aeroporti Porti Infrastrutture terrestri Piani di sviluppo infrastrutturale Le procedure per l’interscambio con il Giappone Il sistema doganale in Giappone Particolarità e restrizioni Barriere tariffarie e non tariffarie

IL MIRACOLO GIAPPONESE Il Giappone ha la terza maggiore economia per prodotto interno lordo, è il quarto maggiore esportatore e il sesto maggiore importatore a livello mondiale. È l'unico stato asiatico del G8. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, sviluppo trainato da industria pesante, cantieristica navale, settore automobilistico, strumenti ottici e di precisione, elettronica, IT Crescita izanagi 1965-1970: tasso medio dell’11,3% Crescita bubble 1986-1991: tasso medio del 5,1%. Dagli anni Novanta alternanza di recessioni e riprese 2002: nuovo boom economico innescato dal settore delle apparecchiature elettroniche digitali, arrestatosi nell’ultimo trimestre del 2007

IL GIAPPONE E LA CRISI Il Giappone è stato duramente colpito dalla crisi internazionale: Indebolimento domanda interna in molti settori (es. costruzioni) Contrazione delle esportazioni, anche a causa dell’apprezzamento dello yen rispetto al dollaro e all’euro Tasso di disoccupazione in forte crescita (ottobre 2009: 5,1%) Deflazione PIL 2009: -5,7% Dicembre 2009: il Governo vara un Recovery Plan da 274 miliardi di dollari a sostegno dell’economia: Garanzia dei prestiti alle PMI Investimenti a sostegno dell’occupazione

WHAT’S NEXT? Nel 2012 si attende una crescita del PIL dell’1,1% (nominale) e del 2% (reale), supportato dagli investimenti pubblici per la ricostruzione della parte settentrionale del Paese colpita dallo tsunami Previsioni di crescita del PIL nominale del Giappone rispetto agli altri Paesi OCSE Previsioni di crescita del PIL reale del Giappone rispetto agli altri Paesi OCSE Fonte: OECD, dati previsionali

WHAT’S NEXT? Previsioni sull’andamento del tasso di disoccupazione in Giappone rispetto agli altri Paesi OCSE Previsioni sull’andamento del tasso di inflazione in Giappone rispetto agli altri Paesi europei Fonte: OECD, dati previsionali

I DISTRETTI INDUSTRIALI IN GIAPPONE... Biotecnologie IT Tecnologie ambientali Industria manifatturiera

... E NELLA SOLA PREFETTURA DI KANSAI Fonte: METI, Kansai Bureau of Economy, Trade and Industry

FOREIGN ACCESS ZONES In Giappone non esistono zone franche (Free Trade Zone). Con la “Law on Extraordinary Measures for the Promotion of Imports and Facilitation of Foreign Direct Investment” del 1992 sono state create 22 “Foreign Access Zones” (FAZ), che offrono agevolazioni e vantaggi alle aziende giapponesi e estere, ovvero: Prestiti a interessi ridotti Esenzione dalle imposte locali sugli immobili e la proprietà Tassi di interesse garantiti vs. eventuale deprezzamento dello yen Garanzie da parte di fondi del Governo Servizi di consulenza alle aziende straniere Fonte: MLIT.

INTERSCAMBIO COMMERCIALE GIAPPONE Principali prodotti esportati: macchinari e apparecchiature autoveicoli, rimorchi e semirimorchi computer, prodotti di elettronica, ottica e apparecchiature elettromedicali 1° 3° 21° 2° Principali paesi partner (export): Cina USA Corea del Sud L’Italia è al ventunesimo posto Elaborazioni DGF su dati ICE, 2011 all year

INTERSCAMBIO COMMERCIALE GIAPPONE Principali prodotti importati: prodotti delle miniere e delle cave prodotti chimici prodotti alimentari 3° 1° 21° 2° Principali paesi partner (import): Cina USA Australia L’Italia è al ventunesimo posto Elaborazioni DGF su dati ICE, 2011 all year

INTERSCAMBIO ITALIA-GIAPPONE: EXPORT Nei primi 7 mesi del 2012 rispetto al 2011 le esportazioni italiane verso il Giappone sono aumentate del 22%, trainate da articoli di abbigliamento e prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Elaborazioni DGF su dati ICE, 2011 all year

INTERSCAMBIO ITALIA-GIAPPONE: IMPORT Nei primi 7 mesi del 2012 rispetto al 2011 le importazioni italiane dal Giappone sono diminuite del 18,8% Elaborazioni DGF su dati ICE, 2011 all year

PRINCIPALI PRODOTTI SCAMBIATI IT-JP - EXPORT Elaborazioni DGF su dati ICE, 2011 all year

PRINCIPALI PRODOTTI SCAMBIATI IT-JP - IMPORT Elaborazioni DGF su dati ICE, 2011 all year

INFRASTRUTTURE LOGISTICHE Infrastrutture capillari e moderne: Obiettivi e risultati dal 1997: Promozione dell’utilizzo di soluzioni IT nella logistica/trasporti  NACCS Miglioramento della rete stradale/autostradale e ferroviaria e delle infrastrutture portuali e aeroportuali  Nuovo aeroporto Centrair Miglioramento dei Container Terminals  “Super-Hub Port” Initiative EDI & One Stop Service per le procedure doganali Scelta del trasporto ferroviario rispetto al camionistico per motivi di tutela ambientale Luglio 2009: adozione della Comprehensive Logistics Policy Outline (2009-2013)

AEROPORTI E TRAFFICO AEREO Asahikawa Shin-Chitose Hakodate Aomori Akita Sendai Fukushima Narita Niigata Komatsu Toyama Haneda Shizuoka Naha Centrair Osaka Kansai Miyazaki Kagoshima Nagasaki Fukuoka Qita Kitakyushu Hiroshima Yonago Okayama Takamatsu Matsuyama Okinawa Fonte: MLIT, Civil Aviation Bureau Tre strutture che servono le tre principali aree: Aeroporto di Narita, Tokyo, il primo per traffico cargo internazionale (70% del totale) Aeroporto del Kansai, Osaka Nel 2005 inaugurato il Chubu Centrair International Airport, che ha sostituito per il traffico internazionale l’aeroporto di Nagoya Nel 2006 inaugurato il Shin Kita Kyushu Airport, quarto aeroporto in Giappone ad operare 24h su 24h dopo Kansai, New Chitose e Chubu

COLLEGAMENTI AEREI Fonte: Kansai International Airport, 2008

COLLEGAMENTI AEREI ITALIA/GIAPPONE Milano Voli giornalieri da Milano e da Roma sull’aeroporto di Narita 4 voli* la settimana da Roma sull’aeroporto di Osaka Roma Okinawa Narita Da settembre 2010 la Japan Airlines ha tolto i propri servizi su Milano/Roma Voli giornalieri da Narita sugli aeroporti di Milano e da Roma 4 voli la settimana da Osaka sull’aeroporto di Roma Osaka * compreso volo cargo

PROGETTI DI SVILUPPO AEROPORTUALE Costanti investimenti per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete aeroportuale: Nuova pista di 2.500 m all’aeroporto di Narita Narita Rapid Railway per un migliore accesso all’aeroporto Progetti per la diminuzione dell’inquinamento acustico Misure per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, in linea con l’obiettivo del 6% entro il 2012 sottoscritto dal governo giapponese a Kyoto  progressiva sostituzione della flotta con aeromobili “fuel efficient”) Fonte: MLIT, Civil Aviation Bureau

PORTI E TRASPORTO MARITTIMO Oltre 60 Container Ports Circa il 99,7% delle merci import/export transitano dai porti, così come il 38,7% della distribuzione interna Three Major Bays = 35% di tutto il traffico cargo del Giappone: Tokyo Bay (6 porti, inclusi Yokohama e Tokyo) Osaka Bay (5 porti, inclusi Kobe e Osaka) Ise Bay (5 porti, inclusa Nagoya) Fonte: MLIT, Ports and Harbors Bureau

COLLEGAMENTI VIA MARE ITALIA/GIAPPONE Servizio per il Giappone via Singapore, Hong Kong, Pusan, Shanghai e Kaoshung Transit Time: da 38 a 44 giorni Venezia Trieste Genova La Spezia Napoli Taranto Yokohama Nagoya Kobe

“SUPER-HUB PORT” INITIATIVE Obiettivo: rafforzare la competitività a livello internazionale dei principali porti giapponesi, su modello di quelli cinesi Con i “Super-hub Port”, Taglio dei costi di circa il 30% Diminuzione dei tempi di scarico container da 3-4 giorni a 1 giorno Come? “Mega - Container Terminals” per creare economie di scala e garantire maggiore flessibilità Consolidation of terminal operators Soluzioni IT all’avanguardia e automatizzazione delle procedure per garantire operatività 24/24 Miglioramento dei collegamenti con i servizi feeder Tre “Super-hub Ports”: Keihin Port (Tokyo e Yokohama) Nagoya e Yokkaichi Hanshin Port (Kobe e Osaka)

“SUPER-HUB PORT” INITIATIVE

IL “SUPER-HUB PORT” DI HANSHIN Composto dai porti di Osaka e Kobe Principale gateway per l’import/export dell’area del Kansai Molo antisismico con un pescaggio di 16 m, che può accogliere navi fino a 100.000 tonnellate Riduzione delle tariffe portuali (grazie alle economie di scala) e semplificazione delle procedure di pagamento Attualmente movimentati 3,9 milioni di TEUs/anno Target: 4,2 milioni di TEUs Fonte: METI, Kansai Bureau of Economy, Trade and Industry

LA RETE FERROVIARIA E LO SHINKANSEN

TRASPORTO FERROVIARIO Fukuoka (FT) Kitakyushu (FT) Nigata (FT) Kanazawa (FT) Kalgaya (FT) Tokyo (FT) Kamagawa (FT) Kostigaya (FT) Freight Service Routes Exclusive Passenger Service Routes Freight Terminal (FT) Kagoshima (FT) Sapporo (FT) Morloka (FT) Hiroshima (FT) Takamatsu (FT) Osaka (FT) Nagoya (FT) Kooriyama (FT) Solo lo 0,8% delle merci viaggia su rotaia, mentre su gomma vengono movimentati il 42% dei beni Una delle priorità del Governo è favorire il trasporto cargo su ferrovia o via mare rispetto alla spedizione via camion per maggiore tutela dall’ambiente  costruzione Freight Terminal su tutto il territorio Fonte: MLIT, Railway Bureau; e Japan Freight Railway Company; OECD

RETE STRADALE Collegamento ininterrotto tra la prefettura di Aomori e la prefettura di Kagoshima Entro il 2012 costruzione di altri 623 km di autostrade e potenziamento infrastruttura nell’area metropolitana di Tokyo Tohoku Expressway Hokuriku Expressway Tomei Expressway Sapporo Chuo Expressway Meisin Expressway Chugoku Expressway Sanyo Expressway Other Expressway Aomori Okinawa Niigata Sendai Naha Kyoto Hiroshima Tokyo Nagoya Fukuoka Osaka Kagoshima Fonte: MLIT; OECD

ACCESSO AL MERCATO GIAPPONESE Registrazione Tutte le aziende che intendono effettuare operazioni di importazione in Giappone devono essere registrate presso il Legal Affairs Bureau locali. Le aziende straniere che intendono intraprendere operazioni commerciali devono essere presenti in Giappone o con una filiale o con una società controllata. Il Giappone ha aderito alla Convenzione sul Carnet ATA (Admission Temporaire): possibili operazioni di temporanea importazione per merci destinate all’esposizione durante fiere internazionali e campioni commerciali.

NACCS = Nippon Automated Cargo Clearance System IL SISTEMA NACCS NACCS = Nippon Automated Cargo Clearance System Gestione automatica delle import/export declarations e delle procedure doganali, fino al pagamento dei dazi e delle tasse tramite trasferimento elettronico dei fondi. Base = EDI Circa il 99% delle operazioni doganali per il trasporto via aerea e il 95% di quelle per il trasporto via mare sono gestite tramite NACCS New Chitose Tomakomai Sendai Niigata Naha Komatsu Narita Haneda Centrair Tokyo Okayama Hiroshima Yokohama Nagoya Kanmon Kobe Osaka Fukuoka Kansai Nagasaki

NACCS - AIR

NACCS - OCEAN

IL PROCESSO DI SDOGANAMENTO PER MERCI SOTTOPOSTE A QUOTA Day 0 Day 1 Day 2 Day 2 Day 3 Spedizioniere in Italia Spedizioniere in Giappone DOGANA Spedizioniere in Giappone Destinatario finale Ricezione dati dal mittente Sdoganamento Consegna della merce Arrivo delle informazioni Preparazione dell’alert Istruzioni per la consegna Quota rispettata? Coincidono Scansione documenti Categoria 1 Pre-alert PPWK/Ispezione fisica HS Code Verifica alert Classificazione Sottrazione numero pezzi dalla quota Inserimento dati a sistema NACCS

DAZI E ONERI Normalmente alle merci importate viene applicata la General Rate; tuttavia ad alcuni prodotti vengono applicate Temporary Rates I dazi sono ad valorem. Su alcune tipologie di prodotti (es. bevande alcoliche e cereali) si applicano tuttavia dazi specifici o dazi composti (ad valorem + specifici) Advance Classification Ruling: su richiesta dell’importatore, la Dogana giapponese fornisce informazioni anticipate sull’aliquota daziaria che verrà applicata al bene importato  snellimento procedura e migliore pianificazione dei costi per l’importatore Nel 2007 il tasso medio era pari all’1,7% (ma 10,1% sui prodotti agricoli e 4,6% su prodotti ittici, a difesa della produzione nazionale) Consumption Tax: equivalente alla nostra IVA. Aliquota pari al 5% del valore CIF/CFR della merce maggiorato dei diritti doganali. Si applica anche ai beni prodotti in Giappone, non solo a quelli importati

IMPORT DECLARATION Secondo quanto dichiarato dalla Dogana giapponese, il 90% delle procedure di importazione vengono effettuate in formato elettronico. Il Customs form C-5020: deve essere sottoscritto da chi importa le merci o dal suo customs broker deve essere presentato in triplice copia deve essere accompagnato da: fattura commerciale documento di trasporto packing list eventuale certificato di assicurazione certificazione dell’avvenuto pagamento dei dazi (se dovuti) certificato di origine o form A licenze e certificati ad hoc per merci sottoposte a restrizioni all’importazione

RESTRIZIONI ALL’IMPORTAZIONE Riguardano beni che potrebbero avere un “negative effect” sull’industria, l’economia, l’igiene, la salute pubblica o la sicurezza del Giappone Sono regolate da norme specifiche, quali ad esempio: Law concerning Wildlife Protection and Hunting Poisonous and Harmful Substance Control Law Pharmaceutical Affairs Law Law Concerning Screening of Chemical Substances and Regulation on their Manufacture Food Sanitation Law Normalmente per l’importazione sono necessari speciali permessi  occorre verificare che l’importatore giapponese abbia ottenuto il via libera prima di procedere alla spedizione della merce!

CERTIFICAZIONI AD HOC: ALCUNI ESEMPI Certificato CITES per calzature in pelle pregiata e pellami di specie animali protette dalla Convenzione di Washington (o Dichiarazione di Washington qualora il pellame non rientri nella fattispecie della Convenzione); Certificato sanitario per gli animali vivi; Certificato fitosanitario di quarantena per piante, semi, vegetali, frutta; Certificato di analisi rilasciato da laboratori italiani riconosciuti dalle autorità giapponesi per tutti i prodotti alimentari, comprese le bevande, i recipienti, i piatti e i bicchieri destinati agli alimenti, i prodotti farmaceutici; Certificato di qualità per apparecchi elettrici, rilasciato dall’I.M.Q. (Istituto per il marchio di qualità); Certificato di registrazione dello stabilimento produttivo per i salumi. Per una settantina di prodotti (es. armi, calzature, sostanze stupefacenti, prodotti ittici, animali e piante, prodotti citati nell’accordo di Washington, merci prodotte o spedite da determinati Paesi) è necessaria l’approvazione all’importazione da parte del METI.

BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Barriere all’ingresso dei prodotti MADE IN ITALY: Settore alimentare: Formaggi: dazio medio pari a circa il 22% Vini: il dazio applicato è inversamente proporzionale al prezzo, con ricadute più significative per i vini a medio o basso prezzo misure di natura fitosanitaria che impediscono l’ingresso di una serie di prodotti ortofrutticoli per timore della diffusione della mosca mediterranea della frutta Mobili: Standard molto restrittivi sull’utilizzo della formaldeide nel comparto dei mobili Pellami e calzature: sistema delle Tariff Quota (TQ): ogni anno vengono stabilite delle quote massime per l’importazione, poi distribuite fra i richiedenti. i dazi variano per i pellami dal 12% al 16% per quelli importati entro il limite (o quota) fissato, mentre sono del 30% per quelli al di fuori del contingente. Per le calzature in pelle aliquota del 17,3%-21,6% per quelle importate entro il limite, mentre ammonta al 30% o a 4.300 yen/paio (il valore maggiore dei due) per le importazioni extra quota

BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Cosmetici: l’azienda esportatrice deve ottenere una licenza dal prefetto competente e presentare una Notification of Importation of Cosmetic Product e un certificato rilasciato dal produttore estero. La documentazione va redatta in giapponese Dal 2000, il produttore è ritenuto responsabile circa la compatibilità degli ingredienti utilizzati con le Positive e Negative List Government procurement: le società europee possono accedere alle gare di appalto per la realizzazione di opere pubbliche, ma mancanza di trasparenza delle procedure e obbligo di tradurre tutta la documentazione in giapponese regolamenti dei singoli Fire Department comunali relativi alle specifiche dei materiali da costruzione Prodotti della meccanica: obbligo di compilazione in fase di sdoganamento di minuziosi moduli descrittivi su funzioni e standard applicati Abbigliamento: limiti alla percentuale di formaldeide consentita nei prodotti di abbigliamento destinati ai bambini sotto i due anni