essere-nel-mondo di un altro dal di dentro EMPATIA Per empatia si intende la capacità di essere-nel-mondo di un altro dal di dentro riuscendo ad immedesimarsi nella sua condizione e a penetrare la sua dimensione di interiorità. L’empatia è la capacità di: intuire leggere fra le righe di captare le spie emozionali, di cogliere anche i segnali non verbali Indicatori di uno stato d’animo intuire quale valore rivesta un evento per l’interlocutore, senza lasciarsi guidare dai propri schemi di attribuzione di significato.
Un ambiente educativo capace di agire in questo senso integra e sostiene la struttura della persona in difficoltà e allo stesso tempo crea un clima di fiducia
Rogers e l’empatia Per Rogers la comprensione empatica ha una posizione centrale all’interno della relazione educativa che significa innanzitutto “difendere e incrementare il potenziale di umanità dell’alunno”
Nell’ambito del rapporto didattico, sintonizzazione affettiva significa porre l’accento sul fatto che non tutti gli allievi hanno le stesse esigenze, i medesimi stili cognitivi, bisogni e tempi di apprendimento. Un insegnante dovrebbe avere un occhio di riguardo per gli allievi più emotivi o con difficoltà di apprendimento, tener conto del fatto che la maggior parte degli studenti non potrà soddisfare gli standard di apprendimento raggiunti da alcuni di loro particolarmente dotati
Disponibilità empatica La disponibilità empatica implica: rifiutare, da parte dell’insegnante, di leggere il mondo in modo egocentrico porsi in una condizione di apertura e disponibilità a mettersi in discussione, di introspezione, di autotrasformazione
Secondo la maggior parte degli psicologi- psicoanalisti l’apprendimento avviene sempre in un contesto affettivo-relazionale ed empatico
Bion e la teoria del contenimento La teoria del contenimento si basa sul contatto emotivo intercorrente tra madre e neonato, che rappresenta poi, a livello fantasmatico, la relazione tra terapeuta e paziente, e consiste nella presenza e capacità empatica della madre di entrare in sintonia con gli aspetti emozionali profondi del bambino, trasformandosi da contenitore biologico a contenitore mentale. È quindi attraverso la capacità contenitiva della madre che si favorisce nel bambino la capacità di pensare e di conoscere. Essendo alla base della capacità relazionale, tale funzione viene assolta, secondo Bion, anche dal terapeuta, il cui interesse centrale deve focalizzarsi sull’apparato per pensare, prima che sul contenuto del pensiero. Tale operazione è fondamentalmente di carattere emotivo-affettivo, perché può nascere solo ponendosi in sintonia con la stessa tonalità affettiva del paziente, o del figlio nel caso della madre. Si coglie in tal senso l’idea di un rapporto che deve essere costruito nella relazione, anziché interpretato. Il concetto di contenimento può essere assimilato a quello di holding di Winnicott e a quello di “pelle” della Bick.
Il contenimento a scuola Traducendo la teoria di Bion nel rapporto affettivo-educativo scolastico, l’insegnante deve essere capace di “contenere”, accogliendole, le ansie e incertezze dell’alunno per restituirne senso!