Michelangelo Merisi 1571 - 1610 Andrea Paoletti
Il realismo della luce che modella i corpi Stile innovativo ed unico, mai visto nulla del genere Carattere irrequieto, indomito, anticonformista (problema per la Roma della controriforma) Non ha bottega ed alievi ma molti imitatori (Caravaggieschi) Uso della luce NUOVO che solo in parte (forse) deriva dalla conoscenza Veneti Uso dello spazio pittorico NUOVO: “Taglia le figure”. Anticipa la camera ottica e la fotografia, utilizza uno specchio e dei modelli ricreando scene viste realmente. Uso del messaggio religioso NUOVO: “Rivisitazione in chiave sociale/etica. Il messaggio divino si rivela attraverso gli umili Rinuncia al “bello” per il “vero” e ne esalta la drammaticità del messaggio “realismo drammatico”
La vita 1571 nasce a Milano da una famiglia povera (padre muratore) 1584 Inizia apprendistato presso un pittore milanese. 1588-92 Finito l’apprendistato non si bene cosa e dove vada, alcuni sostengono sua visita a Venezia, sicuramente la “rinnovatio Veneta” gli è nota 1592 Parte per Roma 1592-95 Dapprima mendicante, poi a bottega dal Cavalier d’arpino, principalmente impiegato per le nature morte, poi artista di strada (stanco delle nature morte dipinge soggetti, prev. Maschili) con alterne fortune fino a quando viene “scoperto”dal CARDINAL DEL MONTE. Il CARDINALE diviene il Mecenate e protettore dell’artista. Ne ammirava infinitamente le doti artistiche ed al contempo ne disprezzava il carattere ed i comportamenti. 1595-1606 viene processato e condannato per diffamazione, pestaggi, durante un soggiorno a Genova ferisce gravemente una persona, solo le sue “conoscenze” gli garantiscono l’incolumità. 1606 Uccide, per futili motivi un uomo (suo rivale in amore) che era un gendarme filo spagnolo. Fu condannato a morte per decapitazione, da chiunque lo avesse riconosciuto (dopo la sentenza molti suoi dipinti riguardano uomini decapitati, spesso con il suo volto) Inizia una lunga fuga, corredata da depistaggi, falsi riconoscimenti dovuti alle protezioni da parte del Cardinal del Monte e della marchesa Borromeo (amica infanzia) 1606-1607 Soggiorna a NAPOLI, dalla marchesa (Regno due Sicilie, fuori dalla giurisdizione papale) 1607 Fugge da Napoli a causa della scoperta papale del suo nascondiglio. Si rifugia a MALTA dove diviene cavaliere di Malta (sorta di Legione straniera). Venne arrestato per un litigio con un superiore e dovette fuggire. Venne espulso dall’ordine con disonore 1608-1609 Soggiorna a MESSINA da un vecchio amico pittore conosciuto a Roma e poi fa ritorno a NAPOLI. 1610 Da napoli (ospitato dalla marchesa) si sposta in gran segreto verso PORTO ERCOLE, colpito da malaria, non sapendo chi fosse i marinai lo abbandonano (forse sulla spiaggia, forse alle cure di alcuni monaci) che il giorno dopo ne certificano la morte. Ironia della sorte, proprio in quei giorni, il Papa con grande lavorio diplomatico dei suoi “protettori” stava preparando la GRAZIA all’artista che quindi avrebbe potuto fare ritorno a ROMA
Principali Opere 1595 Ragazzo morso da un ramarro 1596 Canestra di Frutta 1597 Santa Caterina 1598 Narciso 1599 Vocazione San Matteo e Giuditta e Oloferne 1600 Crocifissione San Pietro e Incredulità San Tommaso 1602 Deposizione di Cristo 1604 Morte della vergine 1605 Madonna del Pellegrino 1608-9 Adorazione dei pastori (incompleta) 1609 David con la testa di Golia 1610 Martirio di S.Orsola
Analisi opere
Canestra di frutta -1596- Natura morta che contiene già tutte le caratteristiche del Realismo Caravaggesco Cesto rappresentato nel modo più difficile (visione frontale) ma risolto in modo originale: base sporge, sfondo chiaro allontana oggetto Realtà assoluta nella rappresentazione: foglie vite,foglie pesca, mela toccata, acini uva schiacciati C. rappresenta la realtà per quella che è (cruda), senza abbellimento, dimostrando che il risultato artistico è indipendente dai temi rappresentati
Vocazione S. Matteo -1600- Scena evangelica:Gesù sceglie gabbelliere matteo come suo apostolo Doppio Ruolo della luce: reale e divina. in entrambi i casi seducente ed indagatrice. Uso innovativo/rivoluzionario“luce fotogr.” Gesù indica, pietro di spalle, matteo incredulo, paggi si voltano vecchio non si accorge di nulla, troppo preso nella conta dei denari Messaggio evangelico C. chiamata dio rivolta a tutti ma ognuno libero di aderirvi o no (salvezza o dannaz) Ambientazione: taverna malfamata, abiti contemporanei (solo cristo e pietro hanno tuniche “antiche”). SCENE SACRE AVVENGONO IN LUOGHI DELLA VITA COMUNE (Scandalo x contempor.) Realismo dei personaggi: Volto di Cristo ed apostoli è di persone comuni: umanizzazione dei santi e degli avvenimenti come attuali e possibili. Rappresentazione di scene sacre come scene di genere (es. Mangiafagioli) secondo una sorta di LAICIZZAZIONE del sacro (aureola messa dopo critiche committenti) per trasmettere con più forza il messaggio. Molte sue opere furono tacciate di blasfemia, altre furono modificate per evitare “problemi”
Morte della Vergine -1606- Ultimo dipinto Romano. Carmelitani scalzi rifiutano opere ritenuta Blasfema Utilizza come modello madonnna una prostituta morta affogata nel tevere (da qui ventre gonfio) Morte maria affrontata con scena umanissima, come funerale persone comune (no assunzione cielo come vuole la tradizione cattolica) Il dolore è rappresentato dai volti apostoli piangenti e con forza maggiore dal NON VOLTO della maddalena piegata in due dal dolore. Maria è una donna giovane (falso storico) sta a significare che chiunque puo’ essere Maria. Drappo rosso, veste rossa Maria e luce da SX tagliano diagonalmente il quadro. Luce ruolo indagatore, si sofferma sul dolore dei soggeti svelandoci solo cio’ che caravaggio vuole noi vediamo. Doppio ruolo luce reale proviene finestra, luce divina ci fa soffermare sul volto di Maria e la sua mano ci porta ad osservare la Maddalena in 1° pno C. a modo suo è profondamente religioso e nei suoi quadri “nasconde” messaggi evangelici molto forti. La beatitudine degli ultimi che saranno i primi è qui rappresentata dai volti dei santi come I piu’ dispetati poveri romani del ‘600
David con la testa di Golia -1609-10- Al tema della morte e della decapitazione si rifanno diverse opere del periodo della “fuga” Drammatico per la sua forza espressiva dalle tenebre (reali o della mente) emerge la figura di un giovane David con in trofeo la testa del gigante Golia Il Volto è probabilmente un autoritratto dell’artista che vedeva prossima la fine (o la cattura. Poteva essere decapitato da chiunque lo avesse riconosciuto) La realtà del volto e la verosomiglianza della rappresentazione della morte ne fanno un quadro di assoluto e drammatico realismo. La gestione della forza indagatrice della luce è TOTALE
Conclusione Eredità caravaggio è difficile da definire, non ha allievi ne bottega, MA HA molti ammiratori, estimatori e dopo la sua morte IMITATORI, che ne riproducono le cupe ambientazioni ed i drammi rappresentati MA SENZA LA FORZA ED IL MESSAGGIO RECONDITO di un REALISMO CRUDO MA RICCO DI UMANITA’. Insieme a Carracci ed all’accademia danno inizio al ridente periodo del BAROCCO che per un secolo farà “scuola” in tutta europa.
Alcune opere fondamentali
Crocifissione San Pietro 1600
Madonna del Pellegrino 1605
Incredulità San Tommaso 1600