NOVECENTO NOVECENTO, SECOLO RICCO DI COMPLESSITA’, CONTRADDIZIONI CHE ATTRAVERSANO ANCHE IL PENSIERO FILOSOFICO E LE TEORIE SCIENTIFICHE. E’IL SECOLO DELLA PLURALITA’, E’IL SECOLO DELL’AVVENTO DELLA DIMENSIONE LOGICA E LINGUISTICA NEL PENSIERO FILOSOFICO. PER PRESENTARE E CONTESTUALIZZARE L’EVOLUZIONE DEGLI INDIRIZZI GEOGRAFICI CONTEMPORANEI SAREBBE NECESSARIO OFFRIRE UN QUADRO ANALITICO DI TUTTI I PASSAGGI NEVRALGICI CHE INTRESSANO LA STORIA DEL PENSIERO DEL NOVECENTO.
IL PARADIGMA STRUTTURALISTA E ‘ UNA DELLE PRIME NOVITA’ DEL PENSIERO SCIENTIFICO, SECONDO CUI LA REALTA’ E’ COSTRUITA IN STRUTTURE CHE INTERAGISCONO TRA DI LORO E CHE EVOLVONO NEL TEMPO. LO STRUTTURALISMO PRENDE IL VIA NEGLI ANNI QUARANTA NELLA LINGUISTICA PRIMA DI DIFFONDERSI ALLE SCIENZE SOCIALI. LA GEOGRAFIA NON E’ ESENTE DA QUESTA CONTAMINAZIONI.
DAL PUNTO DI VISTA GEOGRAFICO QUESTO SIGNIFICA CONCENTRARE L’ATTENZIONE SULLE RELAZIONI CHE ESISTONO TRA GLI ELEMENTI GEOGRAFICI, DANDO MINORE IMPORTANZA AGLI OGGETTI E ALLE LORO FORME. SONO LE FUNZIONI CHE DIVENTANO INTERESSANTI PER I GEOGRAFI. LE METAFORE VENGONO SEMPRE PIU’ MUTUATE DALLA MECCANICA RAZIONALE E DALLA MEDICINA: SI PARLA DI POLI, MAGNETI, ARTERIE, CAMPI DI FORZA, AREE GRAVITAZIONALI, POLI INDUSTRIALI ECC.
IL FUNZIONALISMO SEMBRA DIVENTARE LA CHIAVE DI LETTURA PER ECCELLENZA DELLE DIVERSE BRANCHE DEL SAPERE GEOGRAFICO: GEOGRAFIA URBANA, INDUSTRIALE, AGRARIA, DEI TRASPORTI ECC. IN PARTICOLARE LA GEOGRAFIA ECONOMICA E QUELLA REGIONALE STABILISCONO PROFICUI RAPPORTI CON L’ECONOMIA POLITICA FONDANDOSI SU STRUMENTAZIONI DI ISPIRAZIONE LOGICO-MATEMATICA E STATISTICA. COME ABBIAMO VISTO I NUMERI SONO SEMPRE STATI USATI IN GEOGRAFIA, MA ADESSO SONO LO STRUMENTO PER SCHEMI CONCETTUALI GENERALI.
SCIENZA NOMOTETICA? SIAMO NEL PERIODO DELLA PRIMA FASE DELL’INFORMATIZZAZIONE E GLI STRUMENTI LOGICO-MATEMATICI ENTRANO CON FORZA NEI METODI ANALITICI DELLE SCIENZE SOCIALI. LA GEOGRAFIA NON E’ ESENTE DA TUTTO QUESTO. LE POSSIBILITA’ DI CALCOLO FANNO RITENERE CHE TUTTO SIA MISURABILE E LO SFORZO DI COSTRUIRE MODELLI INTERPRETATIVI BASATI SULLE COORDINATE CARTESIANE FA RITENERE AI GEOGRAFI CHE SIA ARRIVATO IL MOMENTO DI FARE IL GRANDE SALTO E TRASFORMARE LA SCIENZA GEOGRAFICA IN UNA SCIENZA NOMOTETICA, CIOE’ CHE PRODUCE NORME, REGOLE. LA DESCRIZIONE VIENE TRASCURATA A SCAPITO DI MODELLI INTERPRETATIVI ESTREMAMENTE COMPLESSI: PER QUESTO SI PARLA DI RIVOLUZIONE QUANTITATIVA E DI NEW GEOGRAPHY (TERMINE CONIATO DA PETER GOULD).
L’AREA CULTURALE DI RIFERIMENTO E’ QUELLA ANGLOSASSONE E GLI STATUNITENSI BRIAN BERRY E PETER HAGGET SONO I PRINCIPALI ESPONENTI DI QUESTO FILONE. SIAMO IN PRESENZA DI IN NEOPOSITIVISMO CHE UTILIZZA GLI STRUMENTI DELLE SCIENZE ESATTE. IL FUNZIONALISMO REGIONALE E URBANO SONO I TERRENI DI MAGGIORE INTERESSE, PER QUESTO QUANDO SI PARLA DI REGIONE FUNZIONALE SI INIENDE UN INTERESSE PER L’AREA, PER LO SPAZIO PARTICOLARE, TRASCURANDO LA DIMENSIONE TERRITORIALE
IL METODO DEDUTTIVO SOPRAVANZA QUELLO INDUTTIVO IL METODO DEDUTTIVO SOPRAVANZA QUELLO INDUTTIVO. SI TRASCURA IL PARTICOLARE PUNTANDO SULLE GENERALIZZAZIONI CHE PERMETTANO LE COMPARAZIONI. L’ESATTEZZA DEL NUMERO SERVE A VEICOLARE L’IDEA CHE SIAMO IN PRESENZA DI UNA INTERPRETAZIONE REALE DEL MONDO. SU QUESTA STRADA SI MUOVE ANCHE LA GEOGRAFIA SISTEMICA
APPROCCIO SISTEMICO ALLA FINE DEGLI ANNI SESSANTA IL PENSIERO SCIENTIFICO VIENE INFLUENZATO DALLA TEORIA GENERALE DEI SISTEMI (VON BERTANLAFFY, 1968) CHE MUTUA DALLO STRUTTURALISMO L’IDEA DI ORGANICITA’ E EVOLUZIONE DEI SISTEMI, MUTUATA DALLE SCIENZE BIOLOGICHE.
OGNI SISTEMA, GRANDE O PICCOLO, E’VISTO COME UN COMPLESSO DI STRUTTURE CHE AGISCONO E INTERAGISCONO TRA DI LORO E CON L’AMBIENTE ESTERNO, ATTRAVERSANDO FASI DI CAMBIAMENTO E ADATTAMENTO CONTINUE VERSO UN OBIETTIVO PRECISO. L’INTERAZIONE CON l’AMBIENTE ESTERNO E LE CONTINUE TRASFORMAZIONI SONO LE SOSTANZIALI NOVITA’ DI QUESTO PARADIGMA.
REGIONE SISTEMICA L’INDIRIZZO SISTEMICO IN GEOGRAFIA SI CONCENTRA SULLO STUDIO DELLE REGIONI COME SISTEMI TERRITORIALI COMPLESSI. LA REGIONE SISTEMICA FUNZIONA COME UN INSIEME CHE AGISCE A CAUSA DELLE INTERDIPENDENZE DELLE SUE PARTI. SI STUDIANO IN PARTICOLARE GLI ASPETTI DELLA STRUTTURA, DEL FUNZIONAMENTO E DELL’EVOLUZIONE, SOTTOLINENADO IL CONTINUO DINAMISMO DEL SISTEMA.
INTERPRETAZIONI MARXISTE SEMPRE NELL’AMBITO DELLO STRUTTRUALISMO SI E’ SVILUPPATA UNA CORRENTE ID PENSIERO DEFINITA RADICAL GEOGRAPHY, ISPIRATA ALLE INTERPRETAZIONI MARXISTE. GLI STUDI DI QUESTA CORRENTE, RACCOLTA ATTRONO A POCHI CENTRI IN FRANCIA (PIERRE GEORGE E YVES LACOSTE; INGHILTERRA (DAVID HARVEY) e ITALIA (LUCIO GAMBI, GIUSEPPE DEMATTEIS, PASQUALE COPPOLA ECC..) SI CONCENTRANO SUL DIBATTITO TEORICO RELATIVO AI LEGAMI TRA GEOGRAFIA E MARXISMO E SULLA CRITICA DEL SISTEMA CAPITALISTICO E DEI SUOI RIFLESSI TERRITORIALI.
OGGETTO DI STUDIO SONO I SISTEMI INEGUALI, ADOTTANDO IL MODELLO INTERPRETATIVO CENTRO-PERIFERIA E GLI SQUILIBRI ECONOMICI. QUESTO INDIRIZZO SI FONDAVA SULLE CONCEZIONI DEL MATERIALISMO STORICO MARXIANO E ATTRIBUIVA GRANDEI MPORTANZA ALLA DIMENSIONE ECONOMICA E ALLA PRODUZIONE DELLO SPAZIO DA PARTE DELLE STRUTTURE SOCIALI.
CRISI DELLO STRUTTURALISMO ANNI SETTANTA: IN TERMINI EPISTEMOLOGICI AVANZA IL POST-STRUTTURALISMO CHE DECOSTRUISCE L’OGGETTIVITA’ DELLA CONOSCENZA. ALCUNI ELEMENTI DI SVOLTA CHE CI CONDUCONO AL POSTMODERNISMO: L’AVVENTO DELLA SOCIETA’ POSTMODERNA LA GLOBALIZZAZIONE DELL’ECONOMIA IL RUOLO DOMINANTE DELLA COMUNICAZIONE LO SVILUPPO DELLE CONOSCENZE GENETICHE LA CRISI DEL SISTEMA SOCIALISTA L’AFFERMARSI DEL PARADIGMA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE
UNA PRIMA IMPOSTAZIONE CONSIDERA IL RUOLO DEL SOGGETTO, DI CUI ABBIAMO GIA’ PARLATO, NELLA DINAMICA DELLA CONOSCENZA: NON ESISTE PIU’ UN SAPERE OGGETTIVO, L’OSSERVATORE, IL RICERCATORE, CONDIZIONA LA RICERCA CON IL SUO PUNTO DI VISTA. ALLO STESSO MOMENTO IL RUOLO DEL SOGGETTO PONE UNA DIVERSA INTERPRETAZIONE DEL RAPPORTO SOGGETTO/AMBIENTE ESTERNO CHE INTERGISCONO CONTINUAMENTE (IN QUESTO L’APPROCCIO SISTEMICO AVEVA ANTICIPATO QUALCOSA). QUESTO TIPO DI SOCIETA’ DIFFICILE DA LEGGERE CON SEMPLICITA’ HA BISOGNO DI UNA CONOSCENZA OLISTICA, ONNICOMPRENSIVA E FORTEMENTE INTERDISCIPLINARE.
PRIMI SEGNI DI CRISI PRIMA CHE IL POSTMODERNISMO FOSSE ACCETTATO IN GEOGRAFIA, BISOGNA RICORDARE CHE, DOPO L’UBRIACATURA QUANTITATIVA, MOLTI GEOGRAFI REAGISCONO RIFUGIANDOSI NEL SOGGETTIVISMO E NELLA GEOGRAFIA DELLA MENTE. NEOPOSITIVISTI BEN NOTI COME BUNGE, HARVEY, OLSSON, GOULD HANNO RIPENSAMENTI CHE LI PORTANO, PER STRADE DIVERSE, AL RIFIUTO DEL MODELLO QUANTITATIVO.
ANZITUTTO SI SVILUPPA LA GEOGRAFIA DELLA PERCEZIONE CHE VALORIZZA LA PERCEZIONE INDIVIDUALE PRIMA CHE COLLETTIVA DEL PAESAGGIO: L’ESERCIZIO CHE ABBIAMO FATTO SUL PERCORSO DA CASA E’UNO STRUMENTO DI ANALISI UTILE AD ESEMPIO. L’ATTENZIONE VIENE RIVOLTA ALLA PSICOLOGIA AMBIENTALE. DALL’ALTRA PARTE SI RIVALORIZZA LA FENOMENOLOGIA E SI DA VITA AD UNA GEOGRAFIA UMANISTICA: UN APPROCCIO SECONDO CUI LA MIGLIORE CONOSCENZA GEOGRAFICA POSSIBILE E’ QUELLA DELL’ESPERIENZA SOGGETTIVA.
UN OPERA DI GRANDE CAMBIAMENTO IN QUESTO SENSO E’ TOPOPHILIA DI Y FU-TUAN. CON LA GEOGRAFIA UMANISTICA VENGONO RIVALUTATI GLI SCRITTI LETTERARI E IL RUOLO DEI SIMBOLI: SI PARLA DI PAESAGGIO SIMBOLICO, DI SPAZIO VISSUTO (Armand Frémont), PRENDE FORZA LA GEOGRAFIA CULTURALE.
QUALI SONO GLI ELEMENTI DEL CRITICISMO POSTMODERNO: - SVILUPPO DELLE ANALISI CRITICHE DELLE ARTI FIGURATIVE, PREVALE UN RAGIONAMENTO ESTETICO NELL’INTERPRETAZIONE DEL MONDO SVILUPPO DELLE ANALISI NEI CONFRONTI DEL CONTESTO STORICO MODERNO ANDATO IN CRISI SVILUPPO DELLA CRITICA DI CONTESTI CULTURALI DI RIFERIMENTO CHE AIUTINO A LEGGERE TUTTO: E’ LA CRITICA DELLE METANARRAZIONI E LA VALORIZZAZZIONE DELLA FRAMMENTAZIONE VEDIAMO QUESTO COME RICADE NELLA GEOGRAFIA
QUESTI SONO I PRIMI SEGNALI DI UNA TRASFORAZIONE LA GEOGRAFIA SI INTERESSA AL DISCORSO ESTETICO, PERCHE’ NEGLI STUDI URBANI ADESSO SI VALORIZZANO I SEGNI IMPRESSI SUL TERRITORIO DALL’ARCHITETTURA E DALLA PIANIFICAZIONE, IN CONSIDERAZIONE DEL CONTESTO CULTURALE CHE LI HA PRODOTTI IL POSTMODERNISMO AFFONDA LE SUE RADICI NELLA CRITICALETTERARIA NEL MONDO AMERICANO (CON UNA DISTINZIONE TRA OPERE MODERNE E POSTMODERNE) IN REALTA, LA SUA CONSACRAZIONE LA ABBIAMO SUCCESSIVAMENTE CON IL POST-STRUTTURALISMO SORTO IN FRANCIA (DERRIDA E BARTHES, PRIMA, POI LACAN, BAUDRILLARD, FOUCAULT, DELEUZE ECC.).
QUESTA CORRENTE DI PENSIERO ATTACCA IL PARADIGMA STRUTTURALISTA CHE SI FONDAVA SU PRETESE SCIENTIFICHE CHE COSTRUIVANO MODELLI INTERPRETATIVI DI VERITA’ E OGGETTIVITA’. IL RECUPERO DELLA DIMENSIONE QUOTIDIANA TANTO NELLA INTERPRETAZIONE STORICA CHE POLITICA: SIAMO DOPO IL 1968 FRANCESE. LA SUA MATRICE E’ COMUNQUE LINGUISTICO-TESTUALE CON UNA DOMINANZA DELLA SOGGETTIVITA’ INTERPRETATIVA. E’ PROPRIO FOUCAULT CHE PARLA DELLA RELAZIONE TRA CONOSCENZA E POTERE CONTRO LA NEUTRALITA’ OBIETTIVA DEL SAPERE.
IL POSTMODERNISMO TRATTIENE DI QUESTO PENSIERO LA CORRELAZIONE TRA POTERE E CONOSCENZA, DENUNCIANDO LA DIMENSIONE POLITICA DELLE RAPPRESENTAZIONI, COMBATTENDO L’IDEOLOGIA DISCORSIVA DOMINANTE E CERCANDO DI VALORIZZARE LA DIFFERENZA, LA POLIVOCALITA’ E IL PLURALISMO. L’ATTENZIONE SI SPOSTA SEMPRE DI PIU’ VERSO LA CONDIZIONE DELL’ALTRO, DEGLI ESCLUSI, DELLE MINORANZE NON EGEMONI. CON LYOTARD IL POSTSTRUTTRUALISMO CONVEGE NEL POSTMODERNISMO.
IL PROBLEMA DI FONDO SU CUI IL DIBATTITO E’ANCORA VIVO E’ SE SIAMO IN PRESENZA DI UN NUOVO MODO DI INTERPRETARE LA CONOSCENZA OPPURE SE SIAMO IN PRESENZA DI UN CAMBIAMENTO EPOCALE DELLA NOSTRA REALTA’ CHE MERITA LA DEFINIZIONE DI EPOCA POST-MODERNA, COME SE LA MODERNITA’ CHE CI HA ACCOMPAGNATO PER LUNGO TEMPO NON ESISTESSE PIU’
IN QUESTO PERIODO SI CONCENTRA ANCHE UNA FORTE CRITICA DEL POSTMODERNISMO, NELLA FIGURA DI DAVID HARVEY CHE SEGNALA COME QUESTA FASE DEL CAPITALISMO MATURO NON E’ALTRO CHE UN NUOVO VOLTO DELLA DIVISIONE MONDIALE DEL LAVORO CHE COMPRIME LA DIMENSIONE SPAZIO-TEMPORALE. IN QUESTE TRASFORMAZIONI IN ATTO L’ATTENZIONE E’ CONCENTRATA SULLE SOCIETA’. IL POSTMODERNISMO È DUNQUE LA LOGICA CULTURALE DEL TARDO CAPITALISMO. IL SUO TESTO THE CONDITIONE OF POSTMODERNITY, TRADOTTO IN ITALIA CON LA CRISI DELLA MODERNITA’, E’ UN ATTACCO VIOLENTO AL POSTMODERNISMO.
I 3 FILONI DI PENSIERO POST-MODERNO SECONDO CLAUDIO MINCA E’ POSSIBILE PROVARE A SINTETIZZARE IL POSTMODERNO IN TRE FILONI DI PENSIERO: IL PRIMO SI RIFA’ ALL’INFLUENZA DEL PENSIERO DI DERRIDA E BARTHES CHE SI FONDA SULLA DECOSTRUZIONE DEI TESTI E DEI DISCORSI GEOGRAFICI. IL SECONDO APPROCCIO SI RIFA’ AL PENSIERO DI FOUCAULT E AL RAPPORTO CHE SI STABILISCE TRA POTERE E CONOSCENZA, PUNTANDO SULLA VALORIZZAZIONE DELLE MINORANZE, DELL’ALTRO. IL TERZO APPROCCIO SI RIFA’ AL CRITICO JAMESON CHE SULLA SCIA DELLA TRADIZIONE MARXISTA CHE SI OCCUPERA’ DI CITTA’ POSTMODERNA E DI SOCIETA’ E CULTURA DELl’ECONOMIA POSTMODERNA.
TEMI DI STUDIO SECONDO DEAR E’ POSSIBILE INDIVIDUARE ALCUNI TEMI DI STUDIO POSTMODERNI I PAESAGGI CULTURALI, CON PARTICOLMARE RIFERIMENTO AGLI STUDI DELLA CITTA’ E DEGLI SPAZI URBANI I PAESAGGI ECONOMICI ESPRESSIONE DELL’EPOCA POSTFORDISTA E DELL’ACCUMULAZIONE FLESSIBILE LE DISPUTE TEORICHE SUL CONCETTO DI SPAZIO E SUI PROBLEMI DEL LINGUAGGIO GEOGRAFICO LA CRISI DELLA RAPPRESENTAZIONE NEL DISCORSO GEOGRAFICO IL RUOLO DELLA POLITICA E L’INFLUENZA DEI DISCORSI FEMMINISTI E POSTCOLONIALI LA COSTRUZIONE DELL’INDIVIDUALITA’ LA QUESTIONE AMBIENTALE INTESA COME PROBLEMA CULTURALE
I PAESAGGI CULTURALI E ECONOMICI (1 e 2) SONO OGGETTI D’INDAGINE POSTMODERNA E RIENTRANO NEL FILONE DI STUDI DI JAMESON (POSTMARXISTA). LE DISPUTE TEORICHE E LA CRISI DELLA RAPPRESENTAZIONE (3 e 4) FANNO RIFERIMENTO AD UN ATTEGGIAMENTO POSTMODERNO CHE AFFONDA LE RADICI NEL POSTSTRUTTURALISMO I PROBLEMI DEI RAPPORTI TRA IDENTITA’ E DIFFERENZA, INFLUENZATO DAL PENSIERO DI FOUCAULT, ACCORPANO INVECE GLI ULTIMI TEMI.
PER SAPERNE DI PIU’ Harvey D. (1992) La crisi della modernità, Il Saggiatore, Milano Claval P. (1972) Evoluzione del pensiero geografico, FrancoAngeli, Milano Minca C. (2000), a cura di, Introduzione alla geografia postmoderna, Cedam, PAdova