Dio e il problema del male

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Di domenica in domenica scopriamo "la carità del Cristo" : Lui ci offre la sua Parola, ci consegna la sua offerta, e ci dona in nutrimento il suo corpo.
Advertisements

Domenica XXI Tempo Ordinario
18 ottobre 2009 Domenica XXlX Musica: Canto bizantino in lingua greca
Celebrazione della Prima Confessione
di Arvo Pärt, invita all’incontro con Gesù
Il fine dell’uomo: dare gloria a Dio, conoscerlo e amarlo
Via Crucis facciamo compagnia a Gesù quando è triste e solo
PAOLO Filippesi 2 Umiltà del CRISTIANO e Umiltà di DIO.
PARROCCHIA SAN VALENTINIANO VESCOVO
“Andando fate discepoli … “(Mt 28,20)
Dialogando con il Padre nostro.
“Nessuno ha amore più grande di
Catechesi comunitaria
Musica: Karl Britten Seconda domenica dopo Natale 2 gennaio 2010 Chiesa di Nostra Signora degli Angeli - LA PORZIUNCOLA -SArenal-Maiorca.
Trinità: il Dio vivo dell’amore.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo nella XX Domenica del Tempo Ordinario.
nelle varie apparizioni.
13.00 Visita pastorale di Benedetto XVI Alla Parrocchia romana di San Giovanni Battista De la Salle al Torrino Omelia della Messa domenica 4.
Gloria ed esaltazione di Cristo Quando sarò elevato da terra,
Parrocchia di Trecate.
QUARESIMA Con Gesù Cristo… …verso la Risurrezione.
Saper volare con le ali della vita…
Entriamo nel mistero della " Grande Settimana" con la Parola di Dio ed i Riti. Ecco Gesù Cristo acclamato, condannato, crocifisso ! Gesù Cristo infinitamente.
7 TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICHE
2° incontro.
Pregare...? Io pregare?.
ACCETTA GESU’ CRISTO! By Fratello Giuseppe.
Litanie al Sacro Cuore di Gesù
È un messaggio di luce e di fuoco quello della trasfigurazione di Cristo. La chiesa lo porta in lei, e lo confida oggi ad ogni assemblea, ad ogni.
che la creatura viva nella Divina Volontà
13.00.
Parola di Vita Aprile 2014.
REDATTO DAGLI ALUNNI DELLA CLASSE 5^ SEZ. A PLESSO VIA DE CARO I.C. “A. MALERBA” – CATANIA Anno scolastico
MATTEO 6,1-18 “State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non avrete ricompensa presso.
16.00 Anno della Fede Papa Francesco ha dedicato l’Udienza Generale di mercoledì 10 aprile 2013 in Piazza San Pietro al Credo Senso e portata salvifica.
C’e’ speranza??? appunti di un cammino verso il sacramento della Confermazione guidati dal Papa Benedetto XVI all’Agorà di Loreto 2007.
Riflessioni sulla preghiera
QUARESIMA.
LA FOLLIA DI DIO Sieger Köder.
Parola di Vita Febbraio 2010.
PERCORRIAMO LA VIA DELLA CROCE
Proprio di questa luce della fede vorrei parlare, perché cresca per illuminare il presente fino a diventare stella che mostra gli orizzonti del nostro.
Qual è la casa di Dio? La chiesa? oppure l'uomo? by Martina Ciabatti.
LA BELLEZZA DI ESSERE IN LUI
SIGNORE DOLCE VOLTO DI PENA E DI DOLOR
Parola di Vita Parola di Vita Dicembre 2011 Dicembre 2011.
La Famiglia come centro dell’Amore
Via Crucis per la famiglia
9.00.
14.00 Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi, Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo,
G I O R N D N A T L E Ascoltando “Che daremo al bimbo della mamma” (Pop. Catalana) pensiamo alla nostra offerta.
Santa Margherita di Antiochia di Pisidia vergine e martire
La Libertà Libertà e Felicità Liberi con… Liberi da… Liberi per…
Osanna al figlio di Davide!.
COME POSSO ESSERE SICURO DELLA MIA FEDE.
CON IL VOLTO SANTO DI GESÙ
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella XII c Domenica del Tempo.
Ascoltiamo il “Canto degli uccelli” (popolare catalana)
La religione e la fede *.
III domenica di avvento - A
21 TEMPO ORDINARIO Anno B Pregare ascoltando il “Pie Jesu” di Marcel Olm, ci mette a fianco di Gesù.
Atto di fede Mio Dio, perché sei verità infallibile, credo tutto quello che tu hai rivelato e la tua santa Chiesa ci propone a credere. Credo in te,
DIO NON E’ UNA RELIGIONE MA UNA RELAZIONE
9.00 Resurréxi et adhuc tecum sum, alleluia: Son risorto e sono sempre con te, alleluia: posuísti super me manum tuam, alleluia: tu hai posto su di.
La Comunione dei Santi. Dopo queste cose vidi una grande folla che nessuno poteva contare, di tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue; questi stavano.
«Se qualcuno vuol venire dietro a me» (Marco 8,34-38) PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA – BARI Anno Pastorale
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 30 dicembre 2015 in piazza San Pietro Il Natale del Giubileo della Misericordia Papa.
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 16 dicembre 2015 in piazza San Pietro I segni del Giubileo Papa Francesco Udienza.
Il centro è un concetto dinamico: “quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32). È il punto di gravitazione, non dunque un punto statico:
IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE I IL MISTERO DEL PECCATO.
Transcript della presentazione:

Dio e il problema del male Si può credere in Dio vivendo l’esperienza del male e del dolore? Dio è perfetto, ma il mondo, sua creatura, è pieno di sofferenza. Poteva Dio creare un mondo senza il male, la sofferenza, il dolore? C’è il male, Dio è il sommo bene, quindi non dovrebbe esserci il male. È questa per la fede in Dio la sfida più grande e più profonda. Il problema del male come si concilia con l’esistenza di Dio?

Dio e il problema del male Obiezione di fondo Dio è il sommo bene, sommo bene significa bene infinito. Un bene infinito può mettere un limite a sé? No, ora il male è un limite del bene, se esiste Dio che è il bene infinito non dovrebbe esistere il male. Allora se esiste il male non è vero che esiste un bene infinito, ma il bene infinito è ciò che chiamiamo Dio, dunque Dio non dovrebbe esistere. Dall’esistenza del male si deduce la non esistenza di Dio.

Dio e il problema del male Il bene infinito di Dio non può essere intaccato dal male, la creatura di Dio è buona ma non infinitamente buona. Obiezione: ma se Dio è bontà infinita potrebbe far si che la sua creatura, creata secondo il criterio della sua bontà non sia mai toccata dal male e invece è toccata dal male, quindi perché Dio vuole e permette questo male? Torniamo al punto di partenza.

Dio e il problema del male Quindi tra un Dio onnipotente e l’esperienza del male sembra esserci una contraddizione insolubile, espressa già nell’antica Grecia dallo stoico Epicuro: Dio vuole eliminare il male, ma non può (allora non è onnipotente) Dio lo può eliminare, ma non vuole (allora non è buono) Dio non può e non vuole eliminarlo (allora non è né onnipotente né buono) Dio può e vuole eliminarlo (ma allora perché continua ad esserci il male?)

Dio e il problema del male L’argomento è bello ed è affascinante ma è un antropomorfismo, cioè con questo ragionamento attribuisco al modo di agire di Dio ciò che è proprio dell’uomo. In Dio volere e potere sono il suo stesso essere e la sua volontà, Dio coincide con la sua bontà, in Dio c’è solo il bene, e se io attribuisco a Dio una onnipotenza e una cattiva volontà oppure una buona volontà ma una impotenza, Dio non è più Dio e io sto interpretando Dio con le mie categorie , attribuisco categorie umane a Dio. Già il filosofo Feurbach sosteneva che: “l’uomo crea Dio a sua immagine e somiglianza”. Invece in Dio tutto è uno, semplice, assolutamente identica è la sua bontà, la sua volontà, la sua onnipotenza.

Dio e il problema del male Davanti al male, ad una sofferenza, non devo immediatamente tirare in ballo Dio, il punto di partenza non è Dio, dobbiamo chiederci prima di tutto che cos’è il male. Il male è la privazione di un bene dovuto, ma non una qualsiasi privazione è male. La privazione della vista in un soggetto che avendo gli occhi, la facoltà visiva, dovrebbe vedere , si dice male, la cecità è un male fisico. Se io limito o privo della libertà personale (che è un bene dovuto) ad un individuo condannato per omicidio, in questo caso è per un bene più grande: proteggere la società dagli assassini o potenzialmente tali.

Dio e il problema del male Domanda: se il male è la privazione di un bene dovuto ad un soggetto, il male può togliere completamente il bene di questo soggetto? No, perché toglierebbe se stesso, se il male corrompesse tutto il bene non esisterebbe più come male. Il male è come un parassita è attaccato all’organismo di cui si nutre ma non può corroderlo fino in fondo. Non esiste il male assoluto, non esiste il male come principio, il male è sempre relativo al bene. Se c’è il male è sicuro che c’è il bene.

Dio e il problema del male Il male esiste, Dio esiste, come si mettono insieme Dio e il male? Dio ha liberamente scelto di creare il mondo, non è stato costretto, non era necessario che lo creasse perché Dio è perfetto in se stesso, la creazione non toglie e non aggiunge nulla a Dio. Dio ha creato il mondo e l’uomo per un atto d’amore, ma non lo ha creato innocente, perfetto, ma libero come Egli è perché non c’è amore senza libertà, volersi bene è possibile solo se si è liberi di volersi bene, di scegliere e decidere di volersi bene, quindi posso anche decidere di non amare, di non contraccambiare il bene ricevuto, quindi posso scegliere consapevolmente o inconsapevolmente il male facendomi portatore di male e di sofferenza.

Dio e il problema del male La libertà include in se stessa anche la capacità di non volere il bene, la sua negazione. E purtroppo questo è successo ed è stato all’origine di tutti i nostri mali. Il mondo pensato da Dio non è un mondo da fiaba, zuccherato e, tutto sommato, infantile, ma un mondo reale, nel quale l’uomo è davvero signore, padrone, responsabile delle proprie scelte, decisioni ed azioni. Dio creando un mondo e una creatura umana libera, ha scelto una vicenda umana dove di fatto le creature autonomamente e liberamente si avvilissero nel peccato, è stato chiamato all’esistenza un essere in quanto signore dei suoi atti avesse la capacità di decidere contro Dio, contro i suoi simili, contro la natura creata, ma al tempo stesso è stato chiamato all’esistenza un essere capace di amore compassionevole, capace di vincere il male scegliendo il bene, scegliendo Dio.

Dio e il problema del male La Rivelazione di un Dio che assume nel Figlio la condizione umana, non ci spiega il perché del male e della sofferenza che ci coinvolge e ci segna indelebilmente, però noi possiamo comprendere questa realtà non togliendola, e Dio non ce la toglie, ma comprendendola come la comprende Dio stesso. Allora dobbiamo rifarci alla Parola di Dio e in particolare al libro dell’Apocalisse di san Giovanni al Cap. 13,8.

Dio e il problema del male In cui viene presentato Gesù “l’Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo,” gloriosamente immolato nello stesso atto creatore di Dio. La gloria della sofferenza si manifesta in qualsiasi sofferenza, di tutto, ovunque si manifesti una fibra di sofferenza quella è la sofferenza gloriosa di Cristo. Questo non si spiega perché è il fondamento, c’è o non c’è, altrimenti ho bisogno di un altro fondamento per spiegare il fondamento.

Dio e il problema del male Si piange dentro il massimo della sofferenza e dentro il massimo della gioia è questa la commozione perché tutti e tutto è trascinato verso l’Agnello immolato dalla fondazione del mondo. L’Agnello immolato e glorioso ci sta trascinando verso il senso più profondo delle cose, della gioia come della sofferenza, della vita come della morte e questo senso profondo pieno compimento della nostra creaturalità è Cristo immolato e glorioso: “Quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me”. (Gv 12,32)

Dio e il problema del male Dobbiamo con-prendere (prendere insieme) le realtà del male, del dolore, della sofferenza e della morte, come le comprende Dio Padre. Dio in un medesimo ed eterno atto creatore , genera il Figlio agnello immolato e glorioso. Il nostro mondo, la nostra esistenza è inserita fin dall’eternità nel sangue prezioso ed immacolato di Cristo. “Gioie e dolori, fatiche e speranze nel sacro calice noi deponiamo: accettale Signore e benedici”.

Dio e il problema del male “La croce è la strada , il traguardo è la Pasqua. La vita di gioia ci è data già da ora. Quando uno è convinto che Dio esiste, che Dio è Padre ed è l’approdo di tutti gli esseri da Lui creati e Gesù Cristo è risorto primizia della nostra vittoria sul male, sulla sofferenza e sulla morte, non può non essere che allegro. Questa è la nostra fortuna: avere un Padre nel cielo che non muore mai, è eterno, onnipotente, avere un Salvatore che alla fine ci salva da ogni guaio e infine avere nella Chiesa un’appartenenza che non viene mai meno, quando si ha la possibilità di cominciare sempre d’accapo dopo ogni sbaglio, ogni peccato, quando si è in cammino verso la vita eterna nella gloria di Dio”. (Card. G. Biffi)