Positivismo e “Gründertum” Perdita del “Gesamtkunstwerk” Specializzazione della scienza Copie meticolose degli stili del passato e applicazione in modo arbitrario sulle opere d’arte Legittimazione dei fondatori capitalisti tramite stili nobili del passato Morris in Inghilterra rifiutò il progresso industriale e vedeva l’ideale nell’artigianato del medioevo La casa come occasione di realizzare il Gesamtkunstwerk. Costruzione, arredi e anche quadri dello stesso artista.
Pittura come decorazione I quadri hanno un posto fisso nella stanza, p.e. nelle nicchie o sopra una porta (esempio Palazzo Stoclet) Non ha valore spirituale, non ha significato come quadro singolo. Ha un valore puramente decorativo. Simpatizza con il simbolismo, soprattutto per il carattere emotivo dei colori. Essi vengono impegnati per evocare determinate emozioni soprattutto da H.van de Velde. La critica parlò di “emozioni prescritte”, “Imperativi di emozione” ecc.
Palais Stoclet - Speisesaal
Richard Wagner und Arthur Schopenhauer Wagner vedeva nella musica l’unica arte in grado di raggiungere lo spettatore in modo immediato, senza l’impiego dell’intelletto. Nella pittura questo effetto viene soltanto raggiunto tramite un’immersione spirituale per arrivare “all’essenza interiore delle cose”. Dualismo tra consapevolezza e nostalgia per lo stato dell’inconsapevolezza. Anche Schopenhauer è dell’opinione che il mondo visibile è solo apparenza, che lascia traspirare la verità eterna immanente nelle cose. Il compito dell’artista è quindi di staccarsi totalmente dalle sue relazioni reali e di contemplare l’oggetto presente, di “dimenticare la sua volontà e di perdersi nell’oggetto”. L’opera d’arte non dovrebbe essere creata davanti all’oggetto, ma solo dopo una riflessione. La creazione dovrebbero succedere con l’aiuto del ricordo.
L’interiorità Il processo della creazione dal ricordo, lontano dalle relazioni reali includendo i desideri, che nel mondo reale rimanevano insoddisfatti. Il compromesso ancor oggi valido era di pensare in modo positivista nelle necessità quotidiane, politiche e economiche e separatamente crearsi un regno estetico, una “casa per l’anima”. La fondazione dei vari gruppi di artisti come enclavi di bellezza e stile di vita (Darmstadt, Worpswede e.a.). L’infanzia e le favole come luoghi originari, non sporcati dalla crudele realtà.
La nascita dello stile nella pittura Il rinnovamento dell’artigianato parte da Londra, il nuovo stile della pittura parte da Parigi. Come costellazione di base possiamo quindi notare la tensione tra il mondo romanico e quello germanico. A Parigi si rimprovera gli impressionisti di raffigurare soltanto la superficie del mondo come quintessenza del comportamento scientifico-razionale. Nella rappresentazione di riflessi di luce e impressioni momentanee non c’era, secondo i critici, la responsabilità per gli oggetti, per la natura e per la vita. A partire degli anni 70 Paul Cézanne (1839-1906) cercò di trovare una soluzione per le due richieste principali: spazio e oggetto. I suoi quadri non sono delle composizioni nel senso classico, ma dei tentativi di raffigurare l’essenza indistruttibile del mondo, “la riduzione dell’oggetto alle sue caratteristiche più essenziali, per i quali l’apparenza individuale non ha nessun significato.
Paul Cézanne – Mont St. Michel
Paul Cézanne
Seurat e Bernard Anche Georges Seurat (1859-1891) ed Emile Bernard (1868-1945) con i loro soggetti poco profondi e molto semplificati per evidenziare il tipico negli oggetti raffigurati sono influenzati da Schopenhauer che vede la divisione nell’apparenza esterna e il significato interiore. Solo il significato interiore vale per l’arte. La deformazione della forma naturale, criticata dai positivisti, è quindi giustificata perché è l’unico modo per visualizzare il vero significato delle cose.
Paul Seurat – Badende bei Asnières
Paul Seurat – La Grande Jatte
Emile Bernard – Bretoninnen auf der Wiese