LABORATORI DEI SAPERI SCIENTIFICI

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il Diagramma di Gowin Problem Solving.
Advertisements

LABORATORIO SCIENTIFICO
Gli effetti del calore.
TITOLAZIONE ACIDO-BASE
La propagazione del calore
Motivazioni/Obiettivi
Il Calore e la Temperatura
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
di Federico Barbarossa
La dilatazione.
PREMESSA Per effettuare il raccordo tra scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado occorre assicurare le seguenti azioni: Conoscenza esperienze pregresse.
PROGETTO DI EDUCAZIONE SCIENTIFICA
La relazione sulla prima esperienza di laboratorio
Istituto comprensivo Falconara Centro
CAMBIAMENTI PERMANENTI
Piccoli esperimenti “casalinghi”
Progetto Continuità I colori della Terra
Scopo dell’esperimento
53° C.D. Laboratorio Scientifico Laboratorio realizzato con i Fondi PON FESR Il Referente Il Dirigente Scolastico Carmela Secondulfo Anna Spina.
Che cosa hanno di diverso un corpo freddo e un corpo caldo?
Laboratori espressivi e Indicazioni nazionali
Scuola secondaria di primo grado “J.F.Kennedy” Ponteromito
Attività continuità scuola dell’Infanzia – scuola Primaria
Propagazione del calore
Piano ISS Insegnare Scienze Sperimentali Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia.
CLASSIFICAZIONE E PROPRIETÀ DEI MATERIALI
Istituto Comprensivo “F. Jovine” - Scuola Secondaria di I grado
CLASSI PRIME SECONDARIA DI PRIMO GRADO
METODO SCIENTIFICO LE SCIENZE
PROPRIETA’ TERMICHE TEMPERATURA DI FUSIONE
Calore e temperatura.
Liceo Classico "Tito Livio"
Vuoi conoscere CALORE E TEMPERATURA?
LA LUCE Come si propaga.
I principio della Termodinamica
“UN ALUNNO FELICE… …È UN ALUNNO CHE TROVA UN SENSO IN CIÒ CHE FA A SCUOLA.” Jacques Lévine.
1 PROGETTO SCIENZA e TECNOLOGIA DIDATTICA e METODOLOGIA LABORATORIALE Copyright © Dale Carnegie & Associates, Inc.
Stati di aggregazione della materia
Didattica della fisica
Prof.ssa Grazia Paladino
POTENZIAMENTO SCIENTIFICO
Scuola primaria Montaltissimo Percorso curricolare scientifico LSS “SCIENZIATI SI DIVENTA” Insegnante Raffaelli Pamela a. s classi I II III.
Laboratorio tematico Trieste, 27 novembre 2014 L’apprendimento scientifico tecnologico nella scuola primaria e secondaria di primo grado Istituto Comprensivo.
Classe III B Scuola Primaria di Gallicano a. s. 2013/2014
LE TRASFORMAZIONI FISICHE DELL’ACQUA
LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO “PROGETTO ACQUA”
Finalità generale della scuola: sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale.
La decisione di quale percorso da intraprendere nel futuro non è così scontata e rapida. Richiede tempo per riflettere, raccogliere informazioni, valutare.
1 PRIMA SCIENZA PONTEDERA 4 DICEMBRE 2014 PROGETTAZIONE E DOCUMENTAZIONE DEL PERCORSO Cristina Duranti.
Acqua dal bicchiere, acqua dal cielo Scuola Primaria di Gallicano
Descrizione a livello didattico per allievi di scuola elementare-media dei fattori che influenzano la variazione di livello dell’acqua contenuta in un.
Progettare attività didattiche per competenze
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO E RELAZIONE EDUCATIVA “ Progetto sulla misura svolto in continuit à tra i tre ordini ” ISTITUTO COMPRENSIVO SV 1 a.s. 2013/2014.
LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO Classe V
L’ acqua e la sua tensione superficiale
Istituto comprensivo Trento 5 Scuola primaria “Francesco Crispi”
INCOMPRIMIBILITA’ L’acqua, come tutti i liquidi, non è comprimibile, cioè non è possibile ridurne il volume esercitando sulla sua superfice una pressione.
COSA C’E’ IN UNA GOCCIA DI ACQUA? Il nostro viaggio alla scoperta dell’acqua è partito da una domanda: COSA C’E’ IN UNA GOCCIA DI ACQUA?
ISTITUTO COMPRENSIVO G.MARITI FAUGLIA
Responsabili scientifici: Franco Ghione, Mauro Casalboni, Giovanni Casini Gruppo di lavoro dell’Istituto. Laboratorio Tempo.
Scuola cantiere di innovazione V Seminario Nazionale per l’accompagnamento delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del.
DETERMINAZIONE DELLA DENSITA’ DI UN CORPO
Istituto Omnicomprensivo Carsoli (AQ) Ins. Maria Letizia D’Alessandro
Calore e temperatura sono la stessa cosa??? La propagazione del calore… Il calore si trasmette in tre modi differenti a seconda delle caratteristiche.
TEMPERATURA E DILATAZIONE TERMICA
Istituto comprensivo Giovanni Cena Anno scolastico 2015/16 Classe 1°C.
CALCOLO DELLA DENSITA’ DI ALCUNI SOLIDI E ALCUNI LIQUIDI DI ZITO GIACOMO E CONSOLI ANDREA.
Massa d’aria in movimento:
Transcript della presentazione:

LABORATORI DEI SAPERI SCIENTIFICI 2013-2014 ISTITUTO COMPRENSIVO “G.MARITI” Corso della Repubblica, 125 – Fauglia (PI) LABORATORI DEI SAPERI SCIENTIFICI 2013-2014 SCUOLA: Secondaria 1° grado di Fauglia CLASSE/SEZIONE: 1D e 1E TITOLO PERCORSO: CALORE E TRASFORMAZIONI

DIARIO DI BORDO SCIENZE TEMPI: 4h di preparazione e 2h di svolgimento. METODOLOGIA: Riproduzione sperimentale di alcuni fenomeni fisici, condotta da alunni della Scuola Secondaria per alunni della Scuola Primaria; discussione aperta su ciò che è stato osservato; formulazione di ipotesi da parte degli alunni della Primaria e successivi chiarimenti e/o conferme da parte dei ragazzi della Secondaria. DESCRIZIONE DEL PERCORSO: Nell’ambito delle iniziative per la continuità verticale, è stata programmata un’attività che potesse interessare le classi ponte di Scuola Primaria e Scuola Secondaria. Essa ha riguardato esperienze di laboratorio scientifico relative alla dilatazione termica di solidi, liquidi e gas e alla propagazione del calore per conduzione. I ragazzi delle classi prime della Scuola Secondaria, al termine del loro percorso di studio sul tema del calore e delle trasformazioni che esso determina sulla materia, hanno incontrato gli alunni della quinta classe della Scuola Primaria con lo scopo di coinvolgerli in alcune attività laboratoriali che hanno ritenuto particolarmente significative nel loro processo di apprendimento. DIARIO DI BORDO SCIENZE

LA DILATAZIONE TERMICA NEI SOLIDI 1 2 LA DILATAZIONE TERMICA NEI SOLIDI La sferetta di metallo passa attraverso l’anello. La sferetta viene riscaldata sulla fiamma di un fornellino a gas. La sferetta di metallo, dopo essere stata riscaldata, non passa più dall’anello. Se ne deduce che la sferetta si è dilatata, cioè è aumentata di volume. 3

LA DILATAZIONE TERMICA NEI SOLIDI Osservazione dell’allungamento di una sbarretta di metallo sottoposta a calore, con l’uso di un dilatoscopio lineare. fiamma sbarretta Una sbarretta di metallo è posizionata sulla fiamma che si sviluppa da uno stoppino, imbevuto di alcool, inserito in un tubicino del dilatoscopio. Si osserva lo spostamento graduale dell’ago sul disco e si intuisce che la sbarretta si sta allungando. I ragazzi illustrano la struttura del dilatoscopio e ne spiegano il funzionamento.

LA DILATAZIONE TERMICA NEI LIQUIDI I ragazzi colorano l’acqua con un colorante alimentare… …e ne riempiono completamente una provetta che chiudono con un tappo di gomma forato, nel cui foro è inserito un tubicino di vetro vuoto e aperto alle due estremità; il tubicino pesca nell’acqua colorata. L’acqua nella provetta viene riscaldata sulla fiamma del fornellino a gas. L’acqua sale pian piano nel tubicino e si comprende che il suo volume sta aumentando.

LA DILATAZIONE TERMICA NEI GAS I ragazzi usano una provetta chiusa da un tappo di gomma forato, nel cui foro è inserito un tubicino di vetro vuoto e aperto alle due estremità, precisando che la provetta sembra vuota ma che in effetti è piena d’aria. Immergono l’estremità libera del tubicino nell’acqua contenuta in un becher per dimostrare che non si verifica alcun fenomeno. Lasciando il tubicino immerso, si può osservare che quando l’aria si raffredda si contrae, richiamando acqua nel tubicino. Riscaldando però la provetta, ovvero l’aria in essa contenuta, ecco comparire delle bolle nell’acqua: l’aria si è dilatata ed è finita in parte nell’acqua.

LA DILATAZIONE TERMICA NEI GAS L’aria che si riscalda aumenta di volume e gonfia la pellicola di plastica che chiude la provetta. L’aria che si raffredda diminuisce di volume e la pellicola si sgonfia.

LA CONDUZIONE DEL CALORE IN UN METALLO I ragazzi hanno utilizzato dei fermagli, fissandoli con poche gocce di cera su una sbarretta di metallo e lasciando solidificare la cera. Per far comprendere come si propaga il calore in un materiale conduttore, hanno poi posto un’estremità della sbarretta sulla fiamma del fornellino e hanno fatto osservare come i fermagli cadessero uno dopo l’altro, al fondersi in successione dei blocchetti di cera.

COMMENTO Sappiamo che la conduzione di attività sperimentale costituisce di per sé un valido strumento per l’apprendimento delle scienze. Quando sono i ragazzi stessi ad eseguire esperienze scientifiche, e soprattutto quando lo fanno in piccolo gruppo, si aggiungono i valori dell’acquisizione di abilità, manualità e precisione operativa, della collaborazione e del confronto e si affina il linguaggio utilizzato. In particolare, in questo caso, i ragazzi della Scuola Secondaria si sono sentiti maggiormente motivati per aver dovuto riproporre ai più piccoli le attività che avevano svolto e ciò che avevano compreso.