La comunicazione.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Perché ti voglio bene.
Advertisements

Un Don per amico La storia di Don Luigi Palazzolo.
Il “viene” : Dio che è Padre, Figlio e Spirito.
Anno B 4 ottobre 2009 Domenica XXVll tempo ordinario Musica: Cantico.
SAN PIETRO APOSTOLO.
Solennità della Santa CROCE
Gioia Romano e Gian Piero Abbate
IL RITIRO E’ ARTICOLATO IN QUESTA MANIERA
“Da Lui, il Maestro, tutta la luce….”
Salmo (139).
I RAGAZZI DELLE CLASSI V DEL “CESARE BATTISTI” RACCONTANO : “IL NOSTRO VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL MONDO DEL VOLONTARIATO”
LA COMUNICAZIONE E LE FUNZIONI LINGUISTICHE
L’uomo sul mare di nebbia,
V DOMENICA DI QUARESIMA
Salmo 8 O Signore, Signore nostro, quant’è magnifico il Tuo Nome in tutta la terra! Tu hai posto la Tua maestà nei cieli. Dalla bocca dei bambini e dei.
Salmo 8 Al maestro del coro Su "I torchi" Di Davide.
Pensavo a te e così mi sono detto: perche non esprimere delle riflessioni con immagini che scaldano il cuore?
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
Dialogando con il Padre nostro.
Un Natale differente.
Che piacevole esperienza il gruppo riflessioni degli alunni di quarta A Salsasio a.s
Racconto dellamico Ruggero Accendi i tuoi altoparlanti E lunedì 10 marzo 2014, sono le h.
Parola di Vita Maggio 2009 "Usate bene i vari doni di Dio: ciascuno metta a servizio degli altri la grazia particolare che ha ricevuto" (1 Pt 4,10).
Quando ti sei svegliato questa mattina ti ho osservato e ho sperato che tu mi rivolgessi la parola anche solo poche parole, chiedendo la mia opinione o.
Pietà, mistero, autorità e libertà
Pensa a qualcosa di grande . . .
La missione dei dodici Fratelli di Gesù «LECTIO DIVINA »
Iniziò tutto quel giorno, un giorno semplicissimo di dicembre, incasinato come tutti gli altri… chi l’avrebbe mai detto che da quel giorno sarebbe cambiata.
“Rallegrati, Miriam, il Signore è con te!”
Il carrellino rosso.
Ufficio Catechistico Diocesano Bologna
Schede per la Festa dei cresimandi 2010
Mosè.
“Mamme… per sempre” Tu li hai amati prima ancora di noi.
La Creazione. La Creazione La Bibbia, composta da tanti libri scritti in epoche successive, inizia col libro della Genesi. E proprio agli inizi troviamo.
Saper volare con le ali della vita…
Momenti nella vita Ci sono momenti nella vita quando ti manca cosi’ tanto qualcuno che avresti voglia di toglierlo dai tuoi sogni e abbracciarlo davvero!!
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
Forse Dio vuole....
12°incontro
LA SAMARITANA I 5 MARITI PARTE SECONDA (Gv 4, 16-26)
Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò;
Credenti, illuminati, testimoni il vangelo del cieco nato
4° quar A «Va’ a Sìloe» e lavati! significa: “Inviato”.
Omelia di don Ferruccio IV domenica di Quaresima Anno A
Quello che la Bibbia dice sull’origine del mondo
Un gruppo di venditori americani furono invitati ad un Convegno.
Hai invitato anche me! Festa di Prima Comunione.
Viviamo in un momento di allarme ecologico. Alcuni scienziati ci pongono di fronte prospettive catastrofiche e sembra che, solo a causa dell’attuale situazione.
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA di Paulo Coelho.
La Gobba del Cammello.
LA BELLEZZA DI ESSERE IN LUI
50.ooo a.C. … l’uomo ha iniziato a parlare! Unico tra le creature può esprimere e dare forma ai suoi pensieri, ai suoi desideri, alle sue emozioni attraverso.
4° incontro La Bibbia inizia con il racconto della GENESI parola che vuol dire generare E ci viene spiegato che Dio è il creatore del cielo.
Tempo di attesa e di speranza
Veglia Pasquale.
Carissimo, mio unico bene,
8° incontro
Il mio compleanno. Il mio compleanno In questi giorni le persone fanno molte spese. Come sai, sta arrivando di nuovo la data del mio compleanno. Tutti.
Era natale natale. Ciao mi chiamo Marzi vengo dall’area 151, mi sento un po’ disorientato … Normale, non sono di questa terra. Ma ditemi… La vita è sempre.
Un giorno:.
I DIECI COMANDAMENTI.
Inno di lode a Dio. Inno di lode a Dio GESU’ TU SEI UN AMICO DAVVERO SPECIALE LA DOMENICA MATTINA HAI SEMPRE UN SACCO DI COSE BELLE DA DIRE PROPRIO.
“Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona”
novembre 2015 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella Solennità di Tutti i Santi 1 novembre.
La creazione nella Bibbia
Chiamati ad adorare “Venite, adororiamo e prostriamoci; pieghiamo le ginocchia davanti al Signore nostro Creatore. Poiché Lui è il nostro Dio; noi siamo.
V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a Gv 11, b-45.
TI CHIAMO PER NOME! Chi ti vuole bene conosce il tuo nome.
Transcript della presentazione:

La comunicazione

Cinquantamila anni fa… 50.ooo a.C. … l’uomo ha iniziato a parlare! Unico tra le creature può esprimere e dare forma ai suoi pensieri, ai suoi desideri, alle sue emozioni attraverso il linguaggio.

Che cosa vuol dire “comunicare”? Dal latino communico, cioè mettere in comune un dono: comunicare vuol dire accogliere qualcosa dell’altro e lasciare all’altro qualcosa di sé.

L’uomo ha bisogno di comunicare Comunicare significa entrare in relazione con un altro per trasmettergli un messaggio dotato di senso.

Il paese dei silenzi “Ciascuno cercava invano di comunicare con parole e gesti, ma erano cose incomprensibili per gli altri. Così, pian piano, era sceso il silenzio e ognuno se ne stava in disparte intento alle proprie faccende. Anna era triste: aveva tante cose belle nella testa, ma, senza le parole per dirle, le sembravano tutte inutili.”

Come si comunica? non verbale verbale Comunicazione L’uomo può esprimersi utilizzando diversi canali: l’espressione del viso, un gesto, un brano musicale possono essere strumenti per comunicare un messaggio. Le parole sono lo strumento più utilizzato nella comunicazione, in forma orale o scritta.

il sistema delle parole e delle regole per usarle Bastano le parole? Le parole non sono solo un suono materiale: esse devono essere strumento per trasmettere un significato. Perché avvenga la comunicazione occorre utilizzare un codice, chiamato lingua il sistema delle parole e delle regole per usarle

“Dare un nome alle cose” Genesi 2, 4-7 Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata - perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo e faceva salire dalla terra l'acqua dei canali per irrigare tutto il suolo -; allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.

Genesi 2, 18-20 Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche

Dare un nome alle cose significa attribuire loro un’identità.

«Ci resta un’ultima cosa da fare, adesso, ragazzo: darti un nome «Ci resta un’ultima cosa da fare, adesso, ragazzo: darti un nome. Sei qualcuno, ora: non sei più il ragazzetto cieco assetato di racconti, di incantesimi di dèi e di eroi. Tu sei un maestro, ora. Hai il privilegio di sceglierti da te il tuo nome.» Da Il ragazzo con la cetra

Di fronte alle cose che contano vogliamo saper dare un nome, per conoscerle e farle nostre: le persone, gli oggetti, i ricordi, i progetti, i desideri. Dando un nome alle cose le “addomestichiamo” e le rendiamo parte di noi: il nome è una chiave per accedere alla conoscenza della realtà.

Chi comunica? Perché avvenga un atto comunicativo ci voglio almeno due persone: un mittente e un destinatario. Mittente (dal latino mittere = mandare)  chi produce un messaggio Destinatario (dal latino destinare = assegnare)  colui al quale è rivolto il messaggio

La comunicazione verbale Un messaggio formato da parole e dotato di senso compiuto si chiama testo. Può essere orale o scritto. Un testo orale è formato da fonemi, un testo scritto è formato da grafemi.

Fonemi e grafemi I fonemi sono le più piccole unità sonore distintive di una lingua. Se in una parola un fonema è cambiato con un altro, cambia anche il significato della parola (pelle/belle). I grafemi sono i segni utilizzati per trascrivere i fonemi. Non c’è corrispondenza esatta tra fonemi e grafemi: c/g possono avere suono duro (casa/gara) o dolce (cena/giro) e/o possono essere suoni chiusi (pésca, bótte) o aperti (pèsca/bòtte) s/z possono avere suono aspro (santo/azione) o dolce (asola/zanzara)