La terza declinazione, parte prima

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Transcript della presentazione:

La terza declinazione, parte prima Elementi fondamentali

La terza declinazione comprende la maggior parte dei nomi maschili, femminili e neutri del lessico latino. E’ estremamente variegata, complessa e presenta un numero considerevole di eccezioni.

Nonostante tutte le difficoltà e gli ostacoli posti dall’apprendimento della terza declinazione, non è mai morto nessuno … Dunque, take it easy…

La terza declinazione presenta due caratteristiche distintive: A)il nominativo singolare è caratterizzato dalla varietà notevole di terminazioni; ciò significa che non presenta un’unica terminazione fissa come nelle precedenti declinazioni (-a per la I, -us/-er/-um per la seconda), ma desinenze variabili (in consonante o in vocale). B)la desinenza del genitivo singolare in -IS

A proposito del nominativo Il nominativo presenta uscite varie: - è sigmatico (cioè si forma aggiungendo una –s alla radice del nome) nei nomi maschili e femminili con tema in consonante momentanea (c; g; b; p; d; t;esempio: pleb-s, (nominativo s.), pleb-is (genitivo s.) e con tema/radice in –i (es. civi-s); - è asigmatico (cioè non si aggiunge la –s allla radice/tema del nome) nei nomi maschili e femminili con tema in consonante liquida o nasale (l; r; m; n; es. pastor; pastoris) e in tutti i neutri (es. animal, animalis).

Data la varietà di uscite propria del nom Data la varietà di uscite propria del nom. singolare, non è un caso che la difficoltà maggiore posta dalla terza declinazione è l’individuazione del nominativo singolare. L’acquisizione di un lessico di base e la prassi costante della traduzione sono i presupposti per riuscire a superare questo primo importante ostacolo.

I TRE MODELLI DELLA TERZA DECLINAZIONE

I nomi della terza declinazione sono tradizionalmente ripartiti in tre gruppi o modelli. Essi presentano infatti terminazioni diverse nei seguenti casi: 1. ablativo singolare in – e oppure in –i 2. genitivo plurale in –um oppure in –ium 3. nominativo, accusativo e vocativo neutro, plurale in –a oppure in –ia.

Civis romanus sum!

Come faccio a stabilire se un sostantivo della terza declinazione ha l’ablativo in –e oppure in –i?

Parisillabi e imparisillabi

Devo applicare una regola empirica (pratica), stabilire cioè se un nome è parisillabo o imparisillabo.

PARISILLABI Un nome è parisillabo quando al nominativo e al genitivo singolare ha lo stesso numero di sillabe. Esempi: 1)ci-vis (nominativo), il cittadino, 2 sillabe. ci-vis (genitivo), del cittadino, 2 sillabe 2)vul-pes (nominativo), la volpe, 2 sillabe vul-pis (genitivo), della volpe, 2 sillabe

IMPARISILLABI Un nome è imparisillabo (= non parisillabo) quando al genitivo singolare presente una o due sillabe in più rispetto al nominativo singolare. Esempi: 1.pax, nominativo s., la pace, 1 sillaba; pa-cis, genitivo s., della pace, 2 sillabe. Il genitivo pa-cis ha una sillaba in più rispetto al nominativo pax. 2.con-sul, nominativo s., il console, 2 sillabe con-su-lis, genitivo s., del console 3 sillabe. Il genitivo con-su-lis ha una sillaba in più rispetto al nominativo con-sul.

Chiaro fin qui?

IL PRIMO MODELLO

. Al primo modello appartengono i nomi imparisillabi che hanno una sola consonante prima della –is del genitivo. Es. consulis (genitivo di consul) ha una sola consonante davanti alla –is del genitivo (la L) e dunque segue il primo modello. Mons, montis (il monte), al contrario, prima della –is del gen.singolare presenta due consonanti (NT) e segue un altro modello.

Questi nomi presentano: 1)l’ablativo singolare in –e; 2)il genitivo plurale in –um; 3)nominativo, accusativo e vocativo dei nomi neutri in -a

Decliniamo dux, ducis (m.) Singolare Plurale n. dux, il comandante duc-es, i comandanti g. duc-is, del comandante duc-um, dei comandanti d. duc-i, al comandante duc-ibus, ai comandanti Acc. duc-em,il comandante (c.ogg.) duc-es, i comandanti (c.ogg.) v. dux, o comandante duc-es, o comandanti Abl. duc-e, con il comandante, vari complementi duc-ibus, con i comandanti, vari complementi

Osservazioni Da notare: - la desinenza – es è comune al nominativo, accusativo e vocativo plurali. - la desinenza –is del genitivo singolare può essere confusa con la desinenza –is del dativo/ablativo plurali dei nomi della prima e della seconda declinazione; - la desinenza –um del genitivo singolare può essere confusa con la desinenza dell’accusativo singolare dei nomi maschili della seconda declinazione (es. lupum, il lupo, c.ogg.) e con la desinenza del nominativo e accusativo singolare dei nomi neutri della seconda declinazione (es. donum, il dono).

DUNQUE, MASSIMA ATTENZIONE NELLA TRADUZIONE!

Decliniamo nomen, nominis (neutro) Singolare Plurale N Nomen, il nome nomin-a, i nomi G nomin-is, del nome nomin-um, dei nomi D nomin-i, al nome nomin-ibus, ai nomi Ac nomen, il nome (c.ogg.) nomin-a, i nomi (c. ogg.) V Nomen, o nome nomin-a, o nomi Ab nomin-e, con il nome, a causa del nome, vari complementi nomin-ibus, con i nomi, a causa dei nomi, vari complementi

Osservazioni Da notare: - i nomi neutri imparisillabi del primo modello hanno, come i maschili e i femminili l’ablativo singolare in –e e il gen. pl. in –um. - al singolare l’accusativo è uguale al nominativo (nomen … nomen); - lo stesso si verifica per il vocativo; - al plurale nominativo, accusativo e vocativo hanno un’unica desinenza -a

Anche qui, massima attenzione nella traduzione!

I neutri in –us della terza declinazione Al primo modello appartengono una serie di nomi neutri il cui nom.sing. esce in –us; Tra i più ricorrenti: - facĭnus, facinoris: fatto, impresa, misfatto; - foedus, foederis, patto; alleanza; - frigus, frigoris, il freddo; - genus, generis, genere, stirpe, famiglia; - ius, iuris, diritto, legge; - corpus, corporis, corpo; - tempus, temporis, tempo, stagione; - munus, muneris, dono, incarico; - scelus, sceleris, delitto; - onus, oneris, peso, carico; - vulnus, vulneris, ferita. - opus, operis, opera.

Decliniamo un nome neutro (imparisillabo) in –us: genus, generis, la stirpe casi Singolare Plurale n. genus, la stirpe gener-a, le stirpi g. gener-is, della stirpe gener-um, delle stirpi d. gener-i, alla stirpe gener-ibus, alle stirpi acc. voc. genus, o stirpe gener-a, o stirpi abl. gener-e, con la stirpe, a causa della stirpe, vari complementi gener-ibus, con le stirpi, a causa delle stirpi, vari complementi.

Vale sempre la solita raccomandazione: massima attenzione nella traduzione!

To sum up. The main topics. In questa prima parte abbiamo affrontato i seguenti argomenti: 1.Caratteristiche generali della terza declinazione (varietà di terminazioni al nom./ gen. s. in -is); 2.Nomi parisillabi e imparisillabi; 3.I nomi imparisillabi del primo modello e rispettive desinenze; 4.Esempi di declinazione (dux, ducis, m. ; nomen, nominis, n.); 5. I neutri in –us. Esempio di declinazione: genus, generis.