La prospettiva metodologica della Didattica Breve in un’ottica di individualizzazione del processo educativo Firenze 18 marzo 2010 – Roberto Crosio.

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La prospettiva metodologica della Didattica Breve in un’ottica di individualizzazione del processo educativo Firenze 18 marzo 2010 – Roberto Crosio

La DB compie trent’anni. Come è mutato il quadro culturale L’obiettivo si è spostato rispetto agli anni ’80 e ’90. Oggi il concetto di disciplina è in discussione, come pure l’impianto curricolare e la programmazione per obiettivi Oggi si tende a parlare di conoscenze, abilità / capacità e di competenze; i contenuti disciplinari sono oggetto di progettazione di percorsi all’interno dei curricoli di istituto, non più di programmi nazionali. Si parla anche di assi culturali e di nuovo obbligo di istruzione, di competenze chiave di cittadinanza e di livelli di competenza L’abbandono dell’ottica disciplinare si è accompagnata a: - un certo disorientamento nei riferimenti organizzativi della programmazione - una certa genericità < obsolescenza> degli assetti epistemologici dei saperi < statuti > - uno scarso rispetto delle gerarchie formalizzate dei concetti e delle propedeuticità - una tendenza a privilegiare tematiche complesse da destrutturare e modellizzare - la difficoltà nel cogliere i margini disciplinari e le trasversalità 4. Fare Didattica Breve oggi è innanzitutto un invito a distinguere: - ingredienti ( argomenti, elementi codificati, grandezze distintive, categorie di fondo e variabili ) - Proceduralità, relazioni tra elementi, gerarchie, propedeuticità, funzioni nucleari - Segmentazioni dei percorsi di insegnamento ( in moduli, unità, lezioni, blocchi ) - Individuando relazioni di sistema e sequenze opportune di argomenti - Ricorrenze, pertinenze, strutturalità, invarianze…….. - Convergenze, focalizzazioni, tematizzazioni, attualizzazioni, ricontestualizzazioni

1) Le origini, ( la DB è una sorta di analisi disciplinare inizialmente applicata a programmi di carattere universitario o comunque estesa alle sole classi finali della secondaria superiore ) 2) La sua evoluzione nella scuola degli anni Ottanta e Novanta è legata al recupero di qualità e allo studio guidato 3) Emerge via via l’importanza delle strategie di insegnamento, attente non solo alla scomposizione dei contenuti, ma anche alle operazioni mentali richieste nel processo educativo. Si afferma un interesse di carattere psicocognitivo 4) L’ estensione di alcune delle sue logiche ai livelli scolari inferiori ( scuola primaria e secondaria di primo grado ). La DB si interpreta come priorità data alle operatività fondanti dell'apprendere in situazione e ai nuclei fondanti dei saperi 5) La più moderna interpretazione della DB infine riguarda lo spostamento dell'attenzione alle competenze dei quattro assi culturali e non tanto alle conoscenze strettamente disciplinari 6) La DB si lega ai concetti di distillazione dei contenuti e di riaggregazione modulare, privilegiando strumenti agili ed efficaci di presentazione ( ipertestualità, lavagna interattiva multimediale, mappe concettuali e cognitive, facilitatori..... )

Valenze transdisciplinari Strategie didattiche e cognitivismo Metodo di studio Valenze transdisciplinari Ricerca di crescente autonomia Strategie didattiche e cognitivismo

DB e scuola ospedaliera: una delle prospettive di intervento nella complessità strutturale del problema DB DISCIPLINARE INTERESSE Compiti sfidanti autonomia metacognizione Situazioni a-didattiche nuclei fondanti Motivazione intrinseca strutturalità flessibilità PROCESSI ripassi sistematici Materiale tratto dalla vita reale ferri del mestiere Meravigliarsi trasversalità Simulazioni risparmi temporali Ricostruibilità rapida discipline Conoscenze vs competenze Formati didattici interattivi Studio guidato cooperazione COMUNICAZIONE Espressione di sé MEDIAZIONE Didattica dell’errore Setting in microassetto web, chat, mail ambienti condivisi comunicazione partecipazione esterna Laboratorio STRATEGIE focalizzazione degli stimoli visibilità dei prodotti apprendistato cognitivo TIC, LIM multimedialità PRODOTTI RUOLO DOCENTE

I concetti chiave della Didattica Breve DIDATTICA BREVE ( D.B.): Complesso di tutte le metodologie che, agli obiettivi della didattica tradizionale  ( rispetto del rigore scientifico e dei contenuti delle varie discipline) aggiunge anche quello della drastica riduzione   del tempo necessario al loro insegnamento ed al loro apprendimento. La DB non è una didattica frettolosa e puramente divulgativa; al contrario è una didattica giocata tutta sulla pulizia dei ragionamenti e sulla loro essenzialità. RICERCA METODOLOGICO-DISClPLINARE   (RMD):    E' la ricerca operata dai singoli docenti ( ricercatori disciplinaristi ) relativa ai metodi di insegnamento e di studio più validi, che permetteranno di trasmettere in modo ottimale ed abbreviato i contenuti di una materia. La RMD parte dai contenuti disciplinari, passa attraverso una riflessione sui metodi di trasmissione degli stessi ed approda alla contrazione degli stessi contenuti nella DB. La sua logica si sintetizza nella sequenza " contenuti - metodi - contenuti " OBIETTIVI PRIORITARI DELLA DB:  Trasferibilità rapida dei contenuti,   ricostruibilità rapida della disciplina, creazione negli studenti di strumenti espressivi propri, di logiche di ragionamento pulite e lineari, miglioramento delle loro capacità logico-espressive. CONTRAZIONI TEMPORALI: Con la DB si possono realizzare contrazioni temporali dell'ordine del 50% del tempo tradizionalmente impiegato nelle attività tradizionali. COME IMPIEGARE IL RISPARMIO TEMPORALE: Con l'attuazione di raccordi culturali con la materia degli anni precedenti ( ripasso e controllo dei prerequisiti ), con la fissazione di abilità di base carenti ( progetto accoglienza ), con l'allargamento delle attività di recupero e di studio guidato soprattutto nei primi armi del corso.           

Rapporto tra studio guidato e insegnamento in DB 100 % Contenuti Contenuti Contenuti DB Contenuti DB CONTENUTI DB STUDIO GUIDATO 50 % STUDIO GUIDATO STUDIO GUIDATO STUDIO GUIDATO Primo anno Secondo anno Terzo anno Quarto anno Quinto anno Il perfezionamento delle abilità di base è propedeutico a qualsiasi insegnamento dei contenuti disciplinari. Si programma, all'inizio di ogni corso di studi, un periodo più o meno lungo di "accoglienza" per rinforzare metodologie di studio e padronanza dei processi metacognitivi ( modulo zero ). Nei primi anni va ridotto al minimo l'insegnamento dei contenuti disciplinari a vantaggio del perfezionamento delle abilità logico-procedurali e linguistico-espressive. I vari contenuti disciplinari andranno progressivamente essenzializzati ed approfonditi nel triennio con l'adozione della DB.

IL METODO DELLA DB - sequenza di fasi Si parte dai contenuti proposti sequenzialmente Si opera una scansione attenta dei singoli elementi costitutivi dei vari argomenti previsti nella programmazione A questo punto emerge la logica profonda della disciplina nelle sue strutture di fondo ricomponibili in forma essenziale ed elegante La ricerca sui contenuti suggerisce nuove riaggregazioni con possibili contrazioni temporali Lo studente acquisisce maggior autonomia ed è padrone della materia nelle sue varie parti. Si organizza da solo il ripasso

Inventario degli argomenti tipizzati La Distillazione prevede, un'altra importante categoria distintiva: la tipologia degli  argomenti. Ogni blocco tematico, ogni lezione, ogni evento didattico si regge su una serie di processi e operazioni; interventi da parte del docente, che poi diventano altrettanti compiti di analisi e di pianificazione dello studio da parte dell'alunno. Tali operazioni, che assumono visibilità  nel distillato verticale del programma ( DSTV ) e in quello orizzontale della lezione ( DSTH ) sono di diverso tipo. Nell'inventario degli argomenti vengono indicate le possibili "operazioni mentali“ messe in campo e le abilità richieste ( come requisiti operazionali ) che di volta in volta guidano il procedere di una spiegazione o l'impostazione dello studio di un argomento. La presente tabella richiama alcune possibili analogie tra l'inventario degli argomenti di una materia scientifica con la sua possibile applicazione ad una disciplina umanistica. Ogni programmazione ( annuale, mensile, curricolare ) deve essere esaminata anche dal punto di vista delle tipologie di argomenti più frequentemente rintracciabili  nelle  varie parti nel distillato. Questo esame permette di avere un'idea più precisa delle tappe del cammino da percorrere e delle difficoltà da affrontare, ma abitua soprattutto a individuare con precisione dove sono situati gli snodi tematici più ardui da affrontare sotto il profilo logico e metodologico. Nella colonna dell’inventario sono inserite tutte quelle operazioni di carattere cognitivo ed operativo, esplorativo e metacognitivo che caratterizzano la presentazione dei vari argomenti della disciplina. Ne consegue un aiuto a pianificare le modalità più congrue per strutturare il discorso didattico. Lo studente del resto riceve dall’esemplificazione di queste strategie un input positivo ( apprendistato cognitivo ) che può ripresentarsi anche nella fase di studio guidato.

Inventario degli argomenti tipizzati METODI, OPERAZIONI, ABILITA’RICERCATE. ( esempi ) INVENTARIO DESCRIZIONE Conoscenze e abilità di base che un allievo deve necessariamente possedere prima di iniziare lo studio di un argomento o l’inizio di un’attività; competenze procedurali di bassa complessità PRQ Prerequisiti: Corretta presentazione di leggi scientifiche, di articoli di legge, di modalità regolative di processi, esposizione di tesi in base a dati informativi caratterizzanti, argomentazioni nucleari ……. DEF Definizioni ( Area umanistica ) DEF sto Definizione storica, contestualizzazione , biografia. DEF cul Contestualizzazione culturale. DEF lin Appartenenza ad un codice linguistico DEF ret Definizione retorico-stilistica. ( Area trasversale ) DEF cro Determinazione cronologica

Dimostrazione. DIM OSS Osservazione APPL Applicazione ANA Analisi Traduzione in termini linguistici dell’esemplificazione di uno stato, di una legge di natura, di un fenomeno, di sistematica osservazione di rapporti. Analisi testuale: operatività. Presentazione di un testo pertinentizzato, che racchiude temi particolarmente significativi. Tematizzazione DIM Dimostrazione.             Verifica di dati informativi o interpretativi, Esemplificazione mirata utilizzabile per una generalizzazione, convergenza, polarità concettuale. OSS Osservazione                                                     Procedimento risolutivo complesso, che utilizza dati al fine di elaborarli opportunamente. Elaborazione di un testo dopo opportuna pianificazione e revisione APPL Applicazione Top-down: decifrazione componenti di un problema complesso, analisi di dati e loro categorizzazione. Analisi testuale: scoperta guidata di significati. Decifrazione della struttura interna del testo.        Scansioni, rapporti, connessioni di parti.   Livello semantico e sintattico, stilistico, retorico. ANA Analisi Interpretazione della pertinenza di analisi e di procedure . Prospezione di scelte risolutive Valutazione critica del messaggio artistico. INTR Interpretazione                                                   

Valutazione critica della significatività di uno o più dati in relazione al processo dimostrativo o risolutivo. Attribuzione di importanza ad un esito conoscitivo condiviso. Valutazione critica ( anche ideale, valoriale ) di un messaggio artistico, della significatività di un evento storico, della congruenza di una legge. VAL Valutazione.                                                      Chiarimento delle modalità di scelta dei percorsi e delle strategie di ricerca. Presentazione di opzioni tra procedure Approccio ai problemi, logiche di insieme, focalizzazioni. Modalità per destrutturate problemi complessi e per configurarli a partire dall’aggregazione di dati informativi ( bottom-up) MET Metodologia.                                                      Logiche concettuali, mappe cognitive, processi, percorsi, gerarchizzazioni........ Approssimazione come utilizzo di logiche convergenti, aggregazione di ambiti esperienziali ( disciplinari ) contigui. APPROX Approssimazione.                                      Allargamento, estensione della logica risolutiva ad altri contesti problematici, trasferimento di logiche a campi di indagine limitrofi, impiego dell’analogia di casi, della similarità… GENER Generalizzazione.                                       .

Seriazione di dati significativi, in vista dell’individuazione della struttura essenziale di un fenomeno naturale, di prodotto artistico o culturale Es. Traccia di fabulae, intrecci, schemi narrativi, riassunti per scansioni narrative, sistemi di personaggi, funzioni ......... SINT Sintesi.                                                               Logiche distintive, divergenze, contrasti , divaricazioni, opposizione di modelli, distinzione di aree semantiche di un testo. ANT Antinomie, confronti.                                            Indagine sulle relazioni tra variabili di un fenomeno o più fenomeni Variabilità di componenti in relazione all’asse temporale.  Tassonomie descrittive e funzionali (relazioni) dei fenomeni.     Impiego di rappresentazioni come matrici, diagrammi cartesiani.......... tabelle categoriali RAPm Rapporti multipli.                                          

Esempi di distillazione Ambiente e paesaggio ( 3^ elementare ) La regina delle nevi ( fiaba di Andersen ) La tartaruga senza gusco ( 2^ elementare) Equazioni e funzioni I tempi della storia e gli spazi della Storia Una distillazione in Storia: totalitarismo Distillazione di un’opera artistica (mito e storia ) Il romantico come categoria concettuale spontanea L’immaginario letterario - Un sistema – programma Una mappa testuale – E. Montale, I limoni Distillare una pagina di un testo scientifico Progettazione di un modulo per competenze ( modello D. Maccario )

L’immaginario letterario e le sue pertinenze

L’immaginario letterario e le sue pertinenze

L’immaginario letterario e le sue pertinenze

Il concetto di nucleo fondante di una disciplina Ciò che di un sapere è essenziale nel suo processo di costituzione Categorie ricorrenti di una disciplina Elementi strutturanti delle conoscenze In grado di orientare la scelta dei contenuti dell’insegnamento e dell’apprendimento I nuclei fondanti sono dunque concetti fondamentali che ricorrono in vari punti di una disciplina ed hanno valore strutturante e generativo di conoscenze

Nella ricerca didattica in matematica, sono fornite le indicazioni su quali concetti costituiscono momenti di rottura nel processo cognitivo, quali ostacoli cognitivi ci possono essere nell'apprendimento di un determinato concetto, a quale età gli studenti possono padroneggiare il simbolismo algebrico, quali campi di esperienza possono favorire il passaggio dall'empirico al teorico, quali strumenti possono supportare gli studenti nella formulazione di congetture e dimostrazioni.

ambiti operativi nella scuola primaria Area artistica – linguistico – espressiva Comunicazione Espressione Linguaggi Codici Aree disciplinari e ambiti operativi nella scuola primaria Area storico – geografico – sociale Ambienti Economie Società Culture Spazio Tempo Verbale Artistico - musicale Area matematico – scientifico Tecnologica Notazioni simboliche Modelli Quantificazioni, Grandezze, Misure Relazioni Artistico - iconografico Corporeo cinestesico

Rispondono alla domanda Se …. allora M

Il processo di scrittura Il testo espositivo- argomentativo Grafo rappresentativo della proceduralità Le fasi di ideazione e di revisione

Discipline umanistiche e discipline scientifiche Materie scientifiche Materie umanistiche Discipline logico – formali Sperimentali, tecnico – progettuali Precisi statuti disciplinari. Saperi storico-letterari Scienze umane, arti….. Statuti disciplinari meno univoci Si occupano di oggetti e fenomeni della natura e della loro formalizzazione. Si occupano di oggettivazioni dello spirito, depositati in testi e monumenti ( fonti ). Sapere ipotetico – deduttivo Sapere di tipo interpretativo Monosemia, unicità delle definizioni Polisemia legata a tutta la testualità. Proliferare di metalinguaggi critici Testualità referenziale e regolativa priva di connotazioni legate alla soggettività Testualità narrativa, espositiva, argomentativa… di tipo connotante, capace di esaltare la soggettività dell’interprete. Massima semplificazione dei principi Pochi principi e molte applicazioni. Pluralità delle teorie interpretative. Pari legittimità dei metodi di indagine. Estrema varietà di documenti. Linearità nelle sequenze logico – argomentative ( definizioni, descrizione di processi, risoluzioni…) Varietà dei percorsi testuali. La coerenza è ricercata all’interno del libero progetto compositivo o interpretativo. Codificazione univoca della ricerca scientifica: osservazione > misurazione > sperimentazione > ipotesi > dimostrazione > legge > nuova osservazione…… OGGETTIVITA’ DELLA LEGGE Codificazione non univoca della ricerca: pluralità di metodi ed approcci, libertà di scelta nei criteri di inclusione delle pertinenze disciplinari…. SOGGETTIVITA’ DELLE IMPOSTAZIONI DI RICERCA Procedimenti assiomatici e Ipotetico - deduttivi. Procedimento analogico, associativo, destrutturante e ristrutturante….