L’idoneita’ delle imprese in edilizia

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L’idoneita’ delle imprese in edilizia DOTT. ING. DANILO G.M. DE FILIPPO

L’IDONEITà SECONDO LA NORMA idoneità tecnico-professionale art.89 c.1 lett.l) “possesso di capacità organizzative, nonché disponibilità di forza lavoro, di macchine e di attrezzature, in riferimento ai lavori da realizzare”.

…in riferimento ai lavori da realizzare Opera da realizzare Risorse disponibili Lavoratore autonomo Tempi di realizzazione

Definizione del contratto di appalto - art. 1655 c.c. Contratto mediante il quale una parte (detta appaltatore) assume, con organizzazione di mezzi propri necessari e con gestione a proprio rischio, l’obbligazione di compiere un’opera per un’altra parte (detta appaltante o committente) o di prestare un servizio, dietro pagamento di un corrispettivo.

Requisiti del contratto di appalto La “organizzazione dei mezzi” può anche risultare, in relazione alle esigenze del servizio o dell’opera dedotti in contratto, dall’esercizio del potere organizzativo e direttivo da parte dell’appaltatore, nei confronti dei lavoratori utilizzati nell’appalto. art.29 D.Lgs. n.276/2003

Requisiti del contratto di appalto Il “rischio di impresa” è il rischio di non coprire i costi sostenuti per l’esecuzione dell’opera o del servizio o, ancora, il rischio di non ricevere alcun corrispettivo dal committente per l’attività svolta (perché, ad esempio, l’opera non è stata eseguita “a regola d’arte” o nei termini stabiliti nel contratto).

Indici rivelatori di appalto illecito Mancanza in capo all’appaltatore della qualifica di imprenditore o di una organizzazione (tecnica ed economica) imprenditoriale Mancanza dell’effettivo esercizio del potere direttivo da parte dell’appaltatore Impiego di macchinari, attrezzature e capitali forniti dal committente (requisito non sempre rilevante) Natura delle prestazioni svolte non compatibili con quelle oggetto di appalto Corrispettivo pattuito in base alle ore effettive di lavoro e non riferito al risultato

Indici rivelatori di assenza di autonomia organizzativa Mancanza di una significativa esperienza nel settore interessato dall’appalto Mancanza di personale tecnicamente preparato per lo svolgimento della attività appaltata Svolgimento da parte dell’appaltatore di un’attività lavorativa diversa rispetto a quella che il dipendente dovrebbe eseguire presso il committente Prevalenza del lavoro rispetto al capitale o alle attrezzature utilizzate

Indici rivelatori di assenza di potere direttivo Medesimo orario di lavoro dei dipendenti del presunto appaltatore rispetto a quelli del committente Pagamento diretto delle retribuzioni da parte del committente Controllo diretto del lavoro svolto da parte del committente tramite propri dipendenti o un preposto, senza alcun preventivo accordo con l’appaltatore Decisione da parte del committente sul numero dei lavoratori da utilizzare nell’ambito dell’appalto Esercizio da parte del committente del potere direttivo, gerarchico e disciplinare

Definizione di subappalto Il subappalto è il contratto con il quale l’appaltatore cede ad un terzo (detto subappaltatore), previa necessaria autorizzazione del committente, l’esecuzione di una parte o dell’intera opera oggetto del contratto di appalto.

I soggetti dell’appalto

Impresa affidataria Impresa esecutrice Lavoratore autonomo Definizioni Impresa titolare del contratto di appalto con il committente che, nell’esecuzione dell’opera appaltata, può avvalersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi. Impresa esecutrice Impresa che esegue un’opera o parte di essa impegnando proprie risorse umane e materiali Lavoratore autonomo Persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell’opera senza vincolo di subordinazione

Impresa affidataria pura Impresa affidataria ed esecutrice in proprio La casistica Impresa affidataria pura Perché non esegue l’opera ma è titolare del contratto Impresa affidataria ed esecutrice in proprio Perché esegue l’opera ed è titolare del contratto Impresa affidataria, esecutrice e appaltante Titolare del contratto, esegue parte dell’opera e ne subappalta il resto Impresa esecutrice Esegue l’opera in subappalto Lavoratore autonomo Contribuisce all’opera con un affidamento

Il Decreto interministeriale sui documenti semplificati ORGANIGRAMMA DEL CANTIERE COMMITTENTE ……………………… RdL (eventuale) ……………… CSE …………………………….. IMP affidataria ed Esecutrice ……………………… IMP affidataria ed Esecutrice ………………… IMP affidataria …………………….. Incaricati gestione art.97 Lavoratore autonomo …………………………. IMP esecutrice subappaltatrice …………………………. IMP esecutrice subappaltatrice …………………………. Lavoratore autonomo subaffidatario ………………………………

l’idoneità tecnico professionale – ALLEGATO xvii Impresa esecutrice Iscrizione alla CCIAA con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto; Documento Unico di Regolarità Contributiva in corso di validità; Dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’articolo 14 del d.lgs. n.81/08; Documento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui all’articolo 29, comma 5, del d.lgs. n.81/08; Dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all’INPS, all’INAIL e alle casse edili, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato, applicato ai lavoratori dipendenti. (Nei cantieri la cui entità presunta è inferiore a 200 uomini-giorno e i cui lavori non comportano i rischi particolari contenuti all’allegato XI, il requisito richiesto viene soddisfatto mediante presentazione da parte delle imprese del DURC e dell’autocertificazione relativa al contratto collettivo applicato) Piano Operativo di Sicurezza.

l’idoneità tecnico professionale – ALLEGATO xvii Impresa affidataria (pura) Le imprese affidatarie dovranno indicare al committente o al responsabile dei lavori almeno il nominativo del soggetto o i nominativi dei soggetti della propria impresa, con le specifiche mansioni, incaricati per l’assolvimento dei compiti di cui all’articolo 97.

l’idoneità tecnico professionale – ALLEGATO xvii 1. Ai fini della verifica dell’idoneità tecnico professionale (…) le imprese affidatarie, ove utilizzino anche proprio personale, macchine o attrezzature per l’esecuzione dell’opera appaltata, dovranno esibire al committente o al responsabile dei lavori almeno: a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto b) documento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui all’articolo 29, comma 5, del presente Decreto Legislativo c) documento unico di regolarità contributiva di cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007 d) dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’articolo 14 del presente Decreto Legislativo Impresa affidataria esecutrice

l’idoneità tecnico professionale – ALLEGATO xvii Lavoratore autonomo iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto per cui è stato chiamato a fornire il proprio contributo; specifica documentazione attestante la conformità di macchine, attrezzature e opere provvisionali utilizzate; elenco dei dispositivi di protezione individuali in dotazione; documento unico di regolarità contributiva in corso di validità. Laddove l’artigiano venga chiamato a prestare la propria professionalità per lavori specialistici sottoposti a specifiche restrizioni, dovrà esibire anche gli attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria.

l’idoneità tecnico professionale Impresa affidataria non esecutrice esecutrice in proprio esecutrice e appaltante Impresa esecutrice Lavoratore autonomo Iscrizione alla CCIAA NO SI DURC (si solo negli appalti pubblici) Cassa Edile (dipende dal CCNL) Dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi DVR Nominativo soggetti ex art.97 Dichiarazione organico medio annuo POS Formazione specifica datore di lavoro, dirigenti, preposti ex art.97 Facoltativa (tranne nei casi previsti) Formazione lavoratori (nel DVR e nel POS) n.a. conformità di macchine, attrezzature e opere provvisionali Sorveglianza sanitaria (per il soggetto ex art.97)

Appalti, distacchi, associazioni, etc.

Appalti, distacchi, associazioni, etc. Le imprese cercano di ovviare alla loro inidoneità tecnico professionale con modalità non sempre lecite Idoneità Tecnica Carenze specifiche formative Carenze sulle attrezzature Professionale Insufficienza quantitativa e qualitativa di risorse umane

Appalti, distacchi, associazioni, etc. Idoneità Tecnica Assunzioni Formazione Subappalto Affidamento Associazionismo

Appalti, distacchi, associazioni, etc. Idoneità Professionale Assunzioni Formazione

LE Associazioni Temporanee d’Impresa

Non può essere costituita da soli lavoratori autonomi LE ATI Per associazione temporanea di imprese, o raggruppamento temporaneo di imprese, spesso indicate con gli acronimi ATI o RTI, si intende una forma giuridica nella quale più imprese si uniscono per partecipare insieme alla realizzazione di un progetto specifico. Lo specifico scopo può essere la partecipazione a gare d'appalto quando per le quali le singole imprese non possiedono, singolarmente, tutte le competenze operative, caratteristiche, categorie o classifiche richieste nel bando Acquisito l’appalto ciascuna impresa provvederà per la propria competenza e per la propria parte dell’opera Non può essere utilizzata per ovviare a carenze quantitative del proprio personale Non può essere costituita da soli lavoratori autonomi

Il distacco di personale

Il distacco in generale Il distacco si realizza quando un datore di lavoro per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l’esecuzione di una determinata attività lavorativa, anche parzialmente. Interesse del datore di lavoro distaccante: Interesse produttivo specifico, rilevante, concreto e persistente per tutto il periodo del distacco e non un mero interesse al corrispettivo per la fornitura di prestazioni lavorative Temporaneità del distacco: Non definitività, indipendentemente dalla durata del distacco, ma sempre funzionalmente alla persistenza dell’interesse del distaccante Irrilevanza del consenso del lavoratore tranne che in caso di mutamento di mansioni o di trasferimento ad oltre 50 km dalla sede cui è adibito o in edilizia Obbligo di comunicazione telematica, entro 5 giorni dal verificarsi del distacco

Il distacco in edilizia Preventivo consenso del lavoratore (anche in caso di adibizione a mansioni equivalenti o superiori) Sussistenza dell’interesse economico produttivo del distaccante, anche con riguardo alla salvaguardia della professionalità dei lavoratori distaccati, a che il lavoratore svolga la propria attività a favore del distaccatario Specifica esigenza con carattere di temporaneità del distaccatario ad acquisire professionalità per le quali presenta carenze organiche Obbligo di evidenziare, nella denuncia alla Cassa edile, la posizione dei lavoratori distaccati Non può essere utilizzata per ovviare a carenze meramente quantitative del proprio personale Non può essere utilizzata per livelli e mansioni poco qualificate Negli appalti pubblici è spesso utilizzato per aggirare il divieto di subappalto

Il distacco transnazionale

Ipotesi di distacco comunitario Da parte di un’azienda di un diverso stato membro presso una propria filiale italiana Da parte di un’azienda di un diverso Stato membro presso un’azienda italiana appartenente al medesimo gruppo di impresa Nell’ambito di un contratto commerciale (es. appalto di opere) stipulato con un committente italiano

Caratteristiche del distacco comunitario Sussistenza di un legame organico tra lavoratore distaccato ed impresa distaccante Esercizio del potere direttivo da parte dell’impresa distaccante Prestazione lavorativa di durata limitata (max 24 mesi) resa nell’interesse e per conto dell’impresa distaccante Esercizio di tutti i poteri tipici del datore di lavoro da parte del distaccante

Periodi massimi di lavoro e periodi minimi di riposo Condizioni di lavoro Nei confronti dei lavoratori inviati in Italia trovano applicazione durante il distacco le “medesime condizioni di lavoro” previste per i lavoratori italiani da leggi, regolamenti o disposizioni amministrative, nonché dai contratti collettivi nazionali di lavoro (per l’edilizia anche dai contratti provinciali) Periodi massimi di lavoro e periodi minimi di riposo Durata minima ferie annuali Tariffe minime salariali (comprese maggiorazioni per straordinario) Sicurezza, salute ed igiene sul lavoro

Verifiche ispettive in sede di primo accesso Modelli A1 ed elenco lavoratori distaccati Documenti di riconoscimento dei lavoratori distaccati e copia contratti individuali di lavoro Contratto commerciale tra committenza italiana e azienda distaccante e relative fatture Comunicazioni preventive di distacco all’estero (obbligatorie per la Romania) Documentazione in materia di sicurezza

La sicurezza sul lavoro – Distacco comunitario Istituto Normativo Impresa stabilita in Italia con lavoratori occupati stabilmente residenti in paese membro Impresa stabilita in Italia con lavoratori operanti in distacco Impresa non stabilita in Italia con lavoratori operanti in distacco intracomunitario Disciplina civilistica del contratto Legislazione scelta dalle parti. In assenza di scelta vale il principio “lex loci laboris” Legislazione scelta dalle parti. In assenza di scelta si applica la disciplina del paese di svolgimento abituale del lavoro Retribuzione e straordinario Normativa Italiana Cassa Edile Normativa Italiana se nel paese di stabilimento non esistano equivalenze Contribuzione Normativa del Paese Membro Buste paga Obbligatorie Facoltative Libri obbligatori Responsabilità solidale retribuzioni per appalto art.29 d.lgs. n.276/03 Applicabile Responsabilità solidale contribuzioni per appalto art.29 d.lgs. n.276/03 Non applicabile Tutela lavoro minorile Sicurezza, salute e igiene sui luoghi di lavoro

Le imprese straniere in italia

Le imprese straniere in italia Obblighi Integrale verifica dell’idoneità tecnico professionale Iscrizione alla Cassa Edile (ad esclusione di Germania, Francia ed Austria) Integrale applicazione del Testo Unico per la Sicurezza

l’idoneità tecnico professionale Impresa affidataria non esecutrice esecutrice in proprio esecutrice e appaltante Impresa esecutrice Lavoratore autonomo Iscrizione alla CCIAA NO SI DURC o similare (si solo negli appalti pubblici) Cassa Edile (dipende dal CCNL) Dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi DVR Nominativo soggetti ex art.97 Dichiarazione organico medio annuo POS Formazione specifica datore di lavoro, dirigenti, preposti ex art.97 Facoltativa (tranne nei casi previsti) Formazione lavoratori (nel POS) n.a. conformità di macchine, attrezzature e opere provvisionali Sorveglianza sanitaria (per il soggetto ex art.97)

L’utilizzo degli artigiani

L’utilizzo degli artigiani Lavoratore autonomo che assume un incarico affidatogli da una committenza (che, verosimilmente, è rappresentata da un’impresa esecutrice) ed è in grado di portarlo a termine autonomamente, con le proprie forze ed utilizzando proprie attrezzature. Situazione regolare Il lavoratore autonomo, ingaggiato dall’impresa, agisce, in base a precisi indici rivelatori, da lavoratore subordinato nei confronti dell’impresa stessa. Situazione irregolare. Presenza di lavoro subordinato. Obbligo d’assunzione da parte dell’impresa Pluralità di lavoratori autonomi di cui solo uno tra questi ha assunto le obbligazioni contrattuali e gli altri operano, di fatto, con vincolo di subordinazione nei confronti del primo obbligato, in presenza o meno di contratto formale. Situazione irregolare. Presenza di lavoro subordinato. Obbligo d’assunzione da parte del lavoratore autonomo preminente

L’utilizzo degli artigiani Pluralità di lavoratori autonomi ciascuno con un proprio contratto che ripartisce l’opera in singole lavorazioni evidentemente disgiunte. Situazione regolare se le singole lavorazioni sono chiaramente identificate nel contratto, sono disgiunte le une dalle altre e possono realmente essere realizzate in piena autonomia organizzativa Pluralità di lavoratori autonomi, anche provvisti di un proprio contratto che ripartisce l’opera in singole lavorazioni disgiunte, ma che, nei fatti, operano in maniera unitaria ed organica, anche se in assenza dei vincoli di subordinazione Situazione irregolare. Presenza di società di fatto. Obblighi delle imprese Pluralità di lavoratori autonomi, provvisti di un unico contratto, ma aggregati secondo le forme associative ammesse dalla legge Si è sostanzialmente in presenza di un’impresa esecutrice e la situazione è da ritenersi regolare se viene dato pieno adempimento alle corrispondenti misure previste dal d.lgs. n.81/08.

L’utilizzo degli artigiani – indici rivelatori Indici rivelatori subordinazione Presenza di direttive tecniche e di poteri di controllo da parte dell’impresa o di altro soggetto; Inserimento del lavoratore autonomo nella organizzazione aziendale ed assoggettamento al potere gerarchico; Esecuzione delle lavorazioni con materiali ed attrezzature dell’impresa; Pagamento di una retribuzione fissa a scadenze prestabilite basate sulle ore di lavoro svolte e sulla effettiva presenza; Osservanza di un orario di lavoro; Mono-committenza; Assenza di un rischio di impresa e di una autorganizzazione in capo all’artigiano;

L’utilizzo degli artigiani – indici rivelatori Caratteri lavoro autonomo Consistere in un’opera o in un servizio; Svolgersi senza vincolo di subordinazione; Essere compensata da un semplice compenso e non dalla retribuzione; Essere effettuata sotto la responsabilità dell’artigiano per eventuali vizi e difformità dell’opera;

L’aggregazione di artigiani

L’aggregazione di artigiani Autonomo che assume altri autonomi (p.e. a t.d.) Pro Permette collaborazioni “a scadenza” Libertà di operare anche individualmente Intercambiabilità Contro Pieno adempimento al T.U. e alla legislazione sociale in materia di lavoro

L’aggregazione di artigiani classiche forme societarie di persone (sas, snc ed ss) Poco attinenti a soggetti già in possesso di uno status giuridico quale quello di impresa individuale artigiana Associazioni in partecipazione Prevede la partecipazione dell’associato agli utili dell’associante. L’associato è equiparato al lavoratore e pertanto l’associazione è considerata impresa. L’associante deve dare completa attuazione al d.lgs. n.81/08 Consorzio (o società consortile) “esterno” con scopo di acquisire l'opera ed eseguirla in modo unitario il Consorzio agisce come una società, con propri Datore di Lavoro, dipendenti, struttura dirigenziale e organizzativa. Il Datore di Lavoro del Consorzio deve dare completa attuazione al d.lgs. n.81/08 e conseguentemente avrà propri SPP, medico competente, ecc. In attuazione, ancora, a quanto previsto dal Titolo IV del d.lgs. n.81/08 realizza un POS relativo alle lavorazioni oggetto dell’appalto

L’aggregazione di artigiani Cooperativa d’artigiani Pro Possibilità di strutturarsi anche con dipendenti Sgravi fiscali Contro Prevalenza d’artigiani Perdita dell’etichetta personale (eccetto i soci-lavoratori) Patto di non concorrenza Note FONDAMENTALE E’ LA VERIFICA DEL DURC

Associazioni temporanee d’impresa Le forme impossibili Associazioni temporanee d’impresa Raggruppamenti temporanei d’impresa Associazioni e raggruppamenti temporanei DI SCOPO Collaborazioni occasionali Collaborazioni a progetto Voucher

La situazione e il precipizio

Ieri, oggi.. e domani?– statistiche nazionali sulle imprese 2007 – operazione “10.000 cantieri” 1 lavoratore al nero ogni 1,5 cantieri = 1 lavoratore al nero ogni 6 lavoratori Dimensione media imprese: 5 Autonomi per cantiere: 1 2012 – operazione “Mattone sicuro” 1 lavoratore al nero ogni 10 cantieri = 1 lavoratore al nero ogni 28,5 lavoratori Dimensione media imprese: 3 Autonomi per cantiere: 3 ,5 2014 1 lavoratore al nero ogni 4 cantieri = 1 lavoratore al nero ogni 8 lavoratori Dimensione media imprese: 2 Autonomi per cantiere: 4

La parcellizzazione delle imprese – dati Toscana Flussi migratori -52% +30% -24%

La parcellizzazione delle imprese – dati Siena/Toscana 2007 2014 Soggetti tutelati Soggetti formati Soggetti informati Soggetti «consapevoli» Soggetti non tutelati Soggetti non formati Slealtà

La «spirale» del settore edile Contingenza economica Crisi del settore Massimo ribasso negli appalti Pressione fiscale e normativa Concorrenza sleale Sparizione imprese strutturate Disoccupazione Lavoro nero Improvvisazione Evasione Concorrenza sleale Sparizione imprese Collasso

L’asse «committente-tecnico-impresa» Nell’ultimo anno, si è innescato un meccanismo «clientelare» tra tecnici e imprese: Il tecnico, chiamato a consigliare il committente, propone solo imprese a cui è «fidelizzato» e, attraverso l’uso di lavoratori autonomi, «aggira» la maggior parte degli obblighi in materia di sicurezza sanciti dal Testo Unico. Il tecnico in questione, poi, viene «gratificato» dall’impresa.

L’asse «committente-tecnico-impresa» Concorrenza sleale tripla Vengono tagliate fuori le imprese strutturate Vengono tagliati fuori professionisti coscienziosi Si crea disoccupazione La direttiva comunitaria Si va nella direzione opposta a quanto voluto dalle norme di recepimento comunitario Sicurezza Si creano cantieri a maggior rischio infortunio

Come si muovono gli organi ispettivi Ispezioni «a vista» Principio della insicurezzairregolarità Principio della «coerenza» del prezzo Dietro un ribasso eccessivo si annidano: mancanza di sicurezza, lavoro nero concorrenza sleale Verifiche sul rispetto dell’art.90 TUSL Presenza del coordinatore per la sicurezza Frequenza dell’asse tecnico/impresa

Come invertire la tendenza Ragionamento politico a fronte di analisi costi/benefici e «spacchettamento» dei grandi appalti Criterio del massimo ribasso Maggiore informazione sugli obblighi legati ai lavori edili Regole per i committenti Obblighi del committente, «natura» del coordinatore, definizione di lavoro autonomo Modifiche al testo unico con allineamento ai principi europei Superamento dell’art. 27 TUSL come modificato dalla legge 69/2013 Legge di accesso al settore Riordino e istituzione dell’agenzia ispettiva unica Riorganizzazione dell’attività di vigilanza sulla sicurezza e sul lavoro

Legge di accesso al settore Il sistema di qualificazione delle imprese La patente a punti in edilizia Una norma che regolamenti i requisiti minimi di accesso al settore, così come avviene per gli installatori e impiantisti per effetto del D.M. n.37/08 (L.46/90)