Corso 4 – Le funzioni della mente: La memoria

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
INTERVISTA AL GENIO DELLA PORTA ACCANTO
Advertisements

INTERVISTA AL GENIO DELLA PORTA ACCANTO
I PROCESSI PSICHICI.
MEMORIZZAZIONE DI MESSAGGI
ISTITUTO COMPRENSIVO “V. ALFIERI”
didattica orientativa
Cosa faremo? 1. MEMORIA Memoria come sistema multi-componenziale;
Università degli Studi di Teramo Facoltà di Agraria
Disturbi generalizzati dello sviluppo
AGNOSIA Difficoltà di riconoscimento limitate ad un canale sensoriale che non sono attribuibili a deficit percettivi elementari, a disordini oculo-motori,

Psicologia e Psicologia Cognitiva
Neuropsicologia delle emozioni
LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA
VIDEOSTIMOLAZIONE SESSUALE E POTENZIALI COGNITIVI
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
O C C O R R E non è E La scoperta, come la sorpresa, favorisce soltanto una mente ben preparata.
cittadino uomo Relazione daiuto obiettivo Spianare la strada La scuola.
Il processo di apprendimento non è accumulo nella mente di una serie di dati acquisiti a ttivare la partecipazione d dellalunno al processo che rende.
Lo sviluppo della memoria
Il Disturbo specifico di lettura
I presupposti del comportamento motivato
COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI - PSICOLOGIA
Disturbi dell’Apprendimento: L’apprendimento e lo sviluppo della mente
Corso Il punto cui siamo giunti 1. Qual è il tuo scopo in filosofia? Indicare alla mosca la via duscita dalla bottiglia (L. Wittgenstein, Ricerche.
Università degli Studi Palermo
l’intelligenza artificiale e la vita artificiale
Memoria e Memorie Antonio Ziello, Raffaele Rea , Sabrina Carpi
Modulo di Psicologia Sociale e dei Gruppi Insegnamento di Psicologia Sociale e di Comunità Antonio Nocera Corso di Laurea in Scienze delleducazione A.A.
Memoria Fonologica e DSA: trattamento specifico su un caso singolo
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
Psicologia dell’apprendimento
Sistemi educativi locali per la sostenibilità Limpegno della Provincia di Roma con la Rete dei L.E.A Tivoli, 13 novembre 2012.
“Educare per l’Autonomia, l’Autonomia per Educare ” La Comunicazione Aumentativa e Alternativa Marco Gagliotta Sant’Anastasia 27 marzo 2009.
La Memoria a Breve Termine
La memoria realizzato da Stefania Bozzolan
IL fantastico e misterioso MONDO DELLA MEMORIA
I principali sistemi di memoria umani
Decidiamo con il cervello o con la pancia?
Livelli di analisi in neuropsicologia
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
GIOCO O MATEMATICA? …. Questo è il dilemma. E SE FOSSERO… ENTRAMBI?!?
La teoria dello sviluppo sociocognitivo di Vygotskij
Stato dell'Arte, criticità e proposte future del Gruppo di Lavoro "Psicologia delle Disabilità" dell'Ordine degli Psicologi della Toscana a cura della.
I DISTURBI DI MEMORIA 2. I DISTURBI DI MEMORIA 2.
CURRICOLO VERTICALE DI SCIENZE UNA NECESSITA’ PIU’ CHE UNA ESIGENZA!!
Perché alcuni bambini non imparano come gli altri?
La Riabilitazione Logopedica del Traumatizzato Cranico -
La riabilitazione neuropsicologica Un approccio integrato.
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA' DI BOLOGNASEDE DI CESENA FACOLTA' DI PSICOLOGIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA CLINICA “Aspetti psicologico.
Corso di laurea triennale in Scienze Biologiche
MATURAZIONE E APPRENDIMENTO Dr.ssa Barbara Arfé Dipartimento di Psicologia e Antropologia Culturale Facoltà di Scienze della Formazione.
Sociologia dei consumi Prof. Maura Franchi Mappa cognitiva (per i frequentanti)
Legame tra fenomeni cerebrali e processi mentali
LA DISLESSIA EVOLUTIVA. Normalmente l’apprendimento è un processo abbastanza facile con tempi di maturazione sufficientemente definiti e conosciuti che.
Memoria.
Meccanismi cerebrali innati di rappresentazione degli animate living e atteggiamento intenzionale di D. C. Dennett Una connessione tra neuroscienze e.
PEDAGOGIA DELLA DISABILITA’ MODULO A II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo.
Master Universitario DSA A.A
SVILUPPOAPPRENDIMENTO QUALI POSSIBILI CONTAMINAZIONI? PSICOLOGIA NEUROSCIENZE EVENTI PSICHICI MANIFESTAZIONI QUADRO ESISTENZIALE FENOMENOLOGICO L’ATTIVITÁ.
Apprendimento e memoria
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
Comprensione testo scritto  presentazione orale
Memoria. Psicologia e metafore dei maestri antichi
4 – Le funzioni della mente: La memoria umana
LA PERCEZIONE.
Attività motorie e sportive per l'età evolutiva
Compilazione piani di studio 2015/2016 TUTOR: STEFANIA LA ROCCA MAIL: PAGINA E-LEARNING  PROGETTO.
La memoria – parte terza Eleonora Bilotta Dipartimento di Scienze dell’Educazione Università della Calabria, Cosenza, Italia Corso on-line.
Filippo Gomez Paloma Università degli Studi di Salerno
Transcript della presentazione:

Corso 4 – Le funzioni della mente: La memoria Excursus: La Memoria di Lavoro Sociale di dott. Marco Bracalenti La ML nei testi di un manuale. La mia ricerca sperimentale: il paradigma La Memoria di Lavoro Sociale: i risultati Slide tratte da: Anolli, L., Legrenzi, P. (2006). Psicologia generale. Bologna: Il Mulino.

LA ML NEI TESTI DI UN MANUALE

Figura del modello di Atkinson e Shiffrin REGISTRO SENSORIALE Visivo Acustico Aptico MAGAZZINO A BREVE TERMINE (MBT) Memoria temporanea di lavoro (ML) Processi di controllo Reiterazione Codifica Decisione Strategie di recupero RISPOSTA MAGAZZINO A LUNGO TERMINE (MLT) Magazzino permanente di memoria STIMOLO AMBIENTALE

Critiche al modello modale 1/2 Reiterazione e apprendimento a lungo termine  la reiterazione di item nella MBT non sempre facilita il passaggio nella MLT (Tulving, 1966). Evidenze neuropsicologiche  deficit MBT non causano deterioramento delle capacità intellettive/apprendimento a lungo termine/MLT (Basso et al, 1982).

Critiche al modello modale 2/2 Effetto recenza  tale fenomeno esiste anche a lungo termine: non è manifestazione di capacità limitate MBT! (Baddeley e Hitch, 1977) Codifica e modello modale  MBT=codifica fonologica/MLT=codifica semantica  distinzione ipersemplificata (Baddeley e Levy, 1971).

Diagramma della memoria di lavoro (Baddeley, 2000)

Evidenze anatomo-funzionali del modello di Baddeley Braver, 1997: Durante un compito di memoria di lavoro, aumenta l’attività neurale in due zone del cervello: Corteccia Prefrontale Dorsolaterale (BA 46)  Esecutivo centrale. Varie Aree Parietali  Sistemi Schiavi.

DA DOVE È PARTITA LA MIA RICERCA DI TESI…

Memoria di Lavoro e Abilità Sociali Fino a pochi anni fa, nessuno studio aveva indagato il rapporto tra ML e abilità sociali  dicotomia/correlazione inversa tra capacità “fredde” e capacità “calde” (Fox et al, 2005). Rosso/Giallo  Aree fronto-parietali laterali (=ML) Verde/Blu  Aree fronto-parietali mediali (=AB.SOCIALI)

Esempio di Abilità Sociali: la Teoria della Mente (ToM) 1/2 ToM  “Capacità di rappresentarsi gli stati mentali, propri ed altrui, e di comprendere che le persone intorno a noi possono avere stati mentali diversi dai nostri.” (Perner e Wimmer, 1983). Nonostante la semplicità di questo test, la ToM è costituita da più livelli…

Esempio di Abilità Sociali: la Teoria della Mente (ToM) 2/2 “Alessandra e Barbara sono ad un ricevimento. Alessandra, pensando che nessuno la stia vedendo, mette del veleno nel bicchiere di Barbara. In re- altà Barbara, che era dietro ad una tenda, l’ha vista, ma Barbara non vuole far sapere ad Alessandra che l’ha vista perchè Alessandra cercherebbe di ucciderla in altro modo. Barbara, senza farsi vedere da Alessandra, scioglie quindi nel suo bicchiere un antidoto che annulla l’effetto del veleno messo da Alessandra. Arriva in quel momento Cinzia e vede Barbara mettere una polverina (l’antidoto) in un bicchiere e pensa che sia del veleno. Barbara ha visto che Cinzia la stava guardando mentre metteva la polverina e Cinzia è consapevole di ciò. Passando vicino a Barbara, Cinzia le dice all’orecchio: «Ah, hai messo il veleno!». Barbara esce. Cinzia pensa che Barbara voglia avvelenare Alessandra e, per aiutare Barbara, mette, pensando di non essere vista da Alessandra, quel bicchiere sulla tavola al posto dove sederà Alessandra. Alessandra in realtà ha visto Cinzia spostare il bicchiere.” Barbara che cosa pensa che Alessandra creda ci sia nel bicchiere in cui Alessandra ha messo il veleno? (Confalonieri, 2009)

Evidenze di una Memoria di Lavoro “Sociale” Meyer, 2012 (studio di fMRI): i soggetti dell’esperimento dovevano svolgere un compito di memoria di lavoro (“metti in ordine i nomi dei tuoi amici che compaiono sullo schermo”), che però era sociale (“in base all’aggettivo che compare”)  si attivano tutte le aree fronto-parietali, sia laterali che mediali.

…Perché è nata la mia ricerca? Primo studio SWM! NO controllo! Studio di fMRI! Esigenza di verificare/indagare risultati di Meyer (2012) su argomento nuovo  Inserimento compito di controllo (ML cognitiva)  Utilizzo altra tecnica (EEG) per verificare hp Meyer (2012) 

La memoria di lavoro sociale: uno studio elettrofisiologico Presentata da: Marco Bracalenti Relatore: Prof. Giuseppe di Pellegrino In collaborazione con: Dott. Antonio Cataldo & Stefania Prostrati ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÁ DI BOLOGNA CAMPUS DI CESENA SCUOLA DI PSICOLOGIA E SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN NEUROSCIENZE E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA

La Memoria di Lavoro Sociale: uno studio EEG 1/5 SCOPO  Misurare il correlato EEG di un compito di ML sociale, e confrontarlo con quello di un compito di ML “cognitiva” (=compito di alfabetizzazione). Memoria di Lavoro  Aumento ritmo THETA (θ) Abilità sociali  Aumento ritmo ALFA (α) EEG (Elettroencefalogramma)  strumento che permette la registrazione dell’attività elettrica del cervello, misurando la differenza di potenziale elettrico registrato da elettrodi posti sul viso rispetto a quello registrato da elettrodi posti sullo scalpo.

La Memoria di Lavoro Sociale: uno studio EEG 2/5 MATERIALI E METODI  20 soggetti; questionario di valutazione dei propri amici; EEG; 2 compiti di ML (sociale-cognitivo). PROCEDURA/1  I soggetti dovevano compilare un rating di valutazione dei propri amici: dovevano cioè prima scegliere 10 persone da loro conosciute molto bene, e poi assegnare una valutazione (0-100) su quanto ognuna di queste persone fosse rappresentata da un totale di 96 aggettivi (x es: “SIMPATICO”, assegna un valore da 0 a 100 su quanto è simpatico Andrea, poi su quanto lo è Sara, eccetera…) PROCEDURA/2  Una volta montato l’EEG, il soggetto svolgeva, in maniera casuale, due compiti di ML.

La Memoria di Lavoro Sociale: uno studio EEG 3/5 + 1 sec FISSAZIONE 1sec REGOLA 6 sec INTERVALLO 1° SARA? S N ~2 sec PROBE 5 sec INTERTRIAL 3 sec CODIFICA C alfabet - simpatico MARCO SARA LUCA FABIO Aumento ritmo Theta  Aumento attività neurale fronto-parietale laterale (ML) (Gevins et al, 1997) Aumento ritmo Alfa  Aumento attività neurale fronto-parietale mediale (Ab. Sociali) (Scheeringa et al, 2008) Aumento ritmo Theta Aumento attività neurale fronto-parietale laterale (ML) (Gevins et al, 1997) RISULTATI. L’EEG mette in evidenzia come il ritmo cerebrale “Theta” aumenti, in maniera del tutto simile, durante l’esecuzione di entrambi i compiti. Al contrario, il ritmo cerebrale “Alfa” aumenta solo nel compito di ML sociale, non nel cognitivo.

La Memoria di Lavoro Sociale: uno studio EEG 4/5 DISCUSSIONE. L’aumento del ritmo Theta è associato alla ML classica = aumento di attività neurale fronto-parietale laterale (Gevins et al, 1997)  il fatto che le Theta aumentino allo stesso modo in entrambi i compiti, significa che tutti e due erano compiti in grado di reclutare i processi di ML. L’aumento del ritmo Alfa è associato alle abilità sociali = aumento di attività neurale fronto-parietale mediale (Scheeringa et al, 2008)  il fatto che le Alfa aumentino soltanto nel compito sociale, significa che soltanto questo compito, e non l’altro, va a reclutare processi legati alle capacità di cognizione sociale, come ad esempio di teoria della mente. Confermati i risultati di Meyer (2012)  avviene un aumento di entrambi i ritmi cerebrali indagati soltanto durante lo svolgimento del compito di ML sociale, il che significa che solo durante tale compito il soggetto recluta entrambi i network di aree: mediali e laterali.

La Memoria di Lavoro Sociale: uno studio EEG 5/5 PROSPETTIVE FUTURE  La ML è molto plastica: l’allenamento della ML classica è in grado non soltanto di incrementare gli stesso processi di memoria di lavoro, ma di generare miglioramenti anche in altre funzioni ad essa legate, come ad esempio l’intelligenza fluida = aumento del Q.I. (Jaeggi et al, 2008). Un allenamento simile della ML sociale, potrebbe portare miglioramenti anche alle abilità sociali più in generale?  E questo potrebbe funzionare anche in quei soggetti che soffrono di un disturbo che colpisce le capacità di interazione sociale (=autismo)?

Grazie per l’attenzione!