La nostra visione “Ispirare, stimolare, facilitare e promuovere continuamente e in tutte le sue forme le attività umanitarie delle Società Nazionali, con l’obiettivo di prevenire e alleviare le sofferenze umane e contribuire così al mantenimento e alla promozione della dignità umana e della pace nel mondo”. Articolo 4 (Obiettivo generale), Statuto (2007)
Che cos’è la Strategia 2020? La Strategia 2020 dà voce alla determinazione congiunta della Federazione Internazionale e delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa di affrontare le sfide umanitarie a cui l’umanità dovrà far fronte nel decennio 2010 - 2020. - La S2020, basata sulle necessità e sulle vulnerabilità delle diverse comunità nelle quali operiamo e guidata dai diritti e dalle libertà che spettano a tutte le persone, ha come obiettivo finale quello di portare benefici a tutti coloro che confidano in noi, per costruire un mondo più umano, dignitoso e pacifico; - La S2020 invita tutti i nostri membri, volontari, dipendenti e persone che ci supportano a partecipare, con creatività ed innovazione, alla realizzazione pratica di questa strategia, e quindi fare la differenza che conta.
Il nostro mondo sta cambiando: trends 2020 Globalizzazione Sistema umanitario e di sviluppo Urbanizzazione Donne come fattore del cambiamento Incertezza economica Cambiamenti demografici Fede e cultura Scienza e tecnologia Cambiamento degli stili di vita e dei rischi per la salute Migrazioni Cambiamento climatico ed incremento dei disastri naturali Violenza Sistema Internazionale Comunità Volontariato Queste sono alcune delle variabili che secondo noi incideranno sul futuro delle comunità di interesse per la Croce Rossa e che ci richiedono quindi di essere preparati. (Vedi documento “STRATEGY 2020_GLOBAL TRENDS”) Sistema Internazionale Trends: a) tendenza ad uno spostamento del benessere relativo dall’Occidente verso l’Oriente; b) la rilevanza dei più grandi Paesi in via di sviluppo orienterà il sistema internazionale verso una configurazione di tipo più multi-polare. c) alcuni Paesi, soprattutto nell’Africa Sub-Sahariana, continueranno ad essere più vulnerabili a shock/emergenze. d) aumento dell’eterogeneità del panorama internazionale dovuto all’aumento di potere/rilevanza di attori non statali (es. business groups, gruppi religiosi, altre aggregazioni della società civile ed anche network della criminalità, ecc.). e) prominenza della regionalizzazione. Implicazioni per la Croce Rossa: Dobbiamo rinnovare la rilevanza e rinvigorire la promozione dei Principi Fondamentali come il ponte che colma la distanza tra divisioni locali e globali. L’Africa continuerà a necessitare di un’attenzione prioritaria. Visto l’aumento delle capacità nelle altre parti del mondo, dobbiamo incoraggiare nuove forme di partnership per la condivisione delle risorse (“cooperazione sud-sud”) tra le Società Nazionali, ad esempio tra Asia ed Africa. Sistema umanitario e di sviluppo Il numero di attori continuerà ad aumentare, soprattutto nei ruoli di nicchia basati sulla specializzazione dei servizi, sulla specializzazione tecnica o sul focus geografico. Molti attori proverranno dagli stessi Paesi in via di sviluppo. Come conseguenza dei punti (a) e (b), sarà di fondamentale importanza il lavoro in rete e la creazione di coalizioni ed alleanze tra attori . La dimensione e la portata delle organizzazioni saranno importanti per mantenere influenza nell’ambito umanitario e dello sviluppo. Accelerazione del trend verso la professionalizzazione, in quanto strumento per mostrare risultati ed accountability. I modelli di finanziamento (sia statali che individuali) stanno cambiando. Statali: alla tradizionale preminenza dell’economia USA ed Europea sta concorrendo l’emergere delle economie asiatiche e dell’America Latina, quindi la tradizionale logica di finanziamento legata alla storia coloniale ed alla politica estera cambierà. I finanziamenti provenienti da queste nuove fonti presenteranno differenti limiti ed opportunità e saranno avvantaggiate quelle organizzazioni che hanno già avviato un dialogo con questi soggetti emergenti. Privati: internet e le reti di telefonia mobili consentono agli individui di effettuare donazioni in maniera più semplice, veloce e specifica che in passato. I donatori saranno più interessati ad investimenti nella riduzione del rischio disastri e nello sviluppo. Continuerà l’attenzione verso i Paesi meno sviluppati, con conseguente orientamento verso di loro di finanziamenti, mentre gli altri Paesi in via di sviluppo dovranno fare affidamento soprattutto su fonti interne al Paese e/o private. Il lavoro delle Società Nazionali deve essere più strettamente allineato con i piani di sviluppo nazionali Le Società Nazionali avranno bisogno di generare una più elevata porzione di risorse internamente ai rispettivi Paesi, basata sul prevedibile impegno delle Società Nazionali a fornire servizi che possano rispondere ad una definita proporzione di bisogni/vulnerabilità La dipendenza dalla Società Nazionali situate nella parte più ricca del globo quali principali partners/donatori dovrà ridursi soprattutto da parte dei Paesi del sud del mondo che non vedranno più assicurato un flusso di risorse provenienti dal nord del mondo Gli standard, la qualità, il reporting e l’accountability dovranno essere rafforzati Importanza di una voce più forte nel rappresentare l’interesse della comunità nella definizione dei piani di sviluppo nazionali e nelle politiche internazionali di aiuto, così come dei partenariati con altri attori nello stesso campo Globalizzazione (definizione: interconnessione e quindi interdipendenza del sistema di commercio e finanziario globale, che trova fondamento nella libera circolazione di merci/beni, servizi, conoscenza ed innovazione, e plasmato da un sistema di comunicazione rapido ed aperto) Il profilo di coloro che sono in condizione di vulnerabilità può cambiare radicalmente L’erogazione di servizi in risposta ai bisogni da parte delle Società Nazionali deve essere affiancato da una maggiore azione di advocacy rivolta ai pubblici poteri per regolamentare il mercato e fornire una rete di sicurezza per la fascia più economicamente vulnerabile della comunità Cambiamenti demografici I trend della natalità, della mortalità e quelli migratori stanno modificando la dimensione assoluta e relativa e la composizione delle popolazioni. Questi cambiamenti da un lato offriranno opportunità economiche e sociali, dall’altro porranno serie sfide. La crescita della popolazione mondiale sta rallentando, ma si stima un aumento di circa 1/5 tra il 2009 ed il 2025. L’incremento della popolazione si verificherà soprattutto in Asia ed in Africa (50 Paesi registreranno un incremento della popolazione di più di 1/3), con conseguente situazione di stress delle risorse, infrastrutture e servizi. b) I miglioramenti delle condizioni di salute della popolazione e del sistema sanitario, stanno determinando un aumento della longevità della popolazione, incidendo sul profilo demografico. Nell’emisfero nord si concentrano i paesi in cui le persone al di sotto dei 30 anni costituiscono meno di 1/3 della popolazione, che saranno quindi interessati da un calo della produzione di reddito/ricchezza del Paese e da un sovraccarico del sistema familiare. I Paesi in cui le persone al di sotto dei 30 anni costituiscono circa i 2/3 della popolazione, sono concentrati soprattutto nell’Africa Sub-Sahariana, insieme ad Afghanistan e Pakistan. In questi Paesi, laddove le aspirazioni dei giovani dovessero essere disattese, si potrebbero verificare disordini, cambiamenti politici e situazioni di violenza. c) Il collegamento tra identità e demografia tenderà a divenire più rilevante. Gruppi minoritari di carattere etnico-religioso con differenti schemi di fertilità, spesso più elevati, incideranno sulla composizione della popolazione, con il rischio di scatenare cambiamenti politici e/o tensioni sociali se tale cambiamento non sarà affrontato con adeguata attenzione/sensibilità. Le Società Nazionali devono assicurare una base di volontari e membri che rifletta la diversità della società, provenienti quindi sia dalla fascia giovane che da quella adulta/anziana della popolazione e dai diversi gruppi sociali, etnici e religiosi. I servizi della Società Nazionale devono tenere conto dei cambiamenti demografici, ad esempio per supportare le persone anziane in condizione di vulnerabilità e coinvolgere in maniera proficua i giovani. In questo modo verrà promossa l’inclusione sociale. Volontariato I trend economici, sociali, demografici, educativi indicano dei cambiamenti nelle modalità con cui le persone svolgono attività di volontariato. Le persone oggi hanno ruoli multipli, questo fa si che la loro appartenenza non sia limitata alla sola comunità in cui risiedono, ma si estenda alle reti basate su interessi comuni (incluse le “comunità virtuali” attraverso internet). Il miglioramento dello stato di salute e l’incremento della longevità della popolazione, determinerà un numero maggiore di persone adulte/anziane che avranno più tempo, energia e capacità per svolgere attività di volontariato. Al contrario i giovani saranno sempre più soggetti ad una pluralità di richieste del loro tempo e delle loro energie. Aumenteranno forme di volontariato a breve termine e non-istituzionalizzate I volontari avranno aspettative più alte in termini di supporto e riconoscimento Tendenza ad una maggiore professionalizzazione del volontariato Tendenza ad un maggior riconoscimento da parte dei Governi del valore/importanza del volontariato per riuscire a rispondere ai bisogni della comunità. Ciò alimenterà richieste per una maggiore regolamentazione del volontariato, che potranno avere effetti positivi o negativi. 1) Le Società Nazionali devono sostenere/sollecitare un “ambiente” che favorisca/faciliti il volontariato e che rimuova le barriere esistenti per una cultura generalizzata del volontariato. 2) Internamente le Società Nazionali devono aggiornare il loro supporto ai volontarie ed adattarsi all’evoluzione delle preferenze per assicurarsi di restare la prima scelta per chi vuole svolgere attività di volontariato. Salute Una delle principali conseguenze dell’accresciuta aspettativa di vita, del cambiamento degli indici di natalità e degli altri principali trend sociali ed economici, è un cambiamento sostanziale degli schemi delle malattie e delle cause di mortalità. In generale è in aumento l’incidenza delle malattie non trasmissibili rispetto a quelle trasmissibili, con un passaggio da alti tassi di fertilità e di mortalità a bassi tassi di fertilità e mortalità. Gli stili di vita saranno più determinanti rispetto alle future malattie e disabilità Riconsiderare la strategia dedicata al settore salute, passando da programmi focalizzati su specifiche malattie a programmi dedicati alla promozione di stili di vita sani, affrontando i principali fattori di rischio prevalenti nelle specifiche comunità, mantenendo al contempo misure di preparazione epidemica e pandemica in caso di improvvise necessità Donne come fattore di cambiamento L’empowerment delle donne continuerà ad influenzare il cambiamento del panorama globale. Le donne impiegate nel settore agricolo sono oggi responsabili della metà della produzione alimentare a livello mondiale e saranno ancora più importanti per il futuro della sicurezza alimentare L’aumento dell’occupazione femminile potrebbe mitigare parte degli effetti dell’invecchiamento della popolazione Evidenze suggeriscono che un maggior empowerment politico delle donne ed il loro coinvolgimento in posizioni di leadership modifica positivamente le priorità (es. in favore di programmi sociali, maggiore accountability, ecc.) Nuove pressioni economiche continueranno a sommarsi ad alcune persistenti attitudini e pratiche discriminatorie nei confronti delle donne e le esporranno ad ulteriori vulnerabilità e rischi, quali ad esempio lo sfruttamento sessuale. 1) Le donne devono essere maggiormente coinvolte nella nostra leadership e nel management a tutti i livelli 2) Le nostre strategie, i nostri programmi e le nostre attività devono essere più esplicitamente basate su una politica di promozione dell’eguaglianza di genere Urbanizzazione Trend: Sulla base dei trend attuali, entro la metà degli anni 20 del XXI secolo, si registrerà un aumento del 50% della parte di popolazione mondiale residente in centri urbani Il rapido incremento della popolazione urbana solleva preoccupazioni di carattere economico, sociale ed ambientale Il movimento di popolazione dalle aree rurali verso le città comporterà una riduzione del supporto sociale tradizionalmente garantito dalla famiglia I flussi migratori internazionali implicano una tendenza verso una popolazione urbana multiculturale, che a sua volta in alcuni casi può determinare la creazione di aree urbane culturalmente distinte/”quartieri ghetto” con possibili conseguenze in termini di tensioni sociali Fattori ambientali associati ad infrastrutture al di sotto degli standard possono tradursi in un più elevato livello di rischio di alcune aree urbane sovraffollate in caso di disastri naturali Il nostro approccio centrato sulla comunità e sul volontariato deve adattarsi ai centri urbani in cui la natura delle comunità è diverso rispetto a quella delle comunità nelle aree rurali ed in cui nuove forme di organizzazione sociale saranno necessarie per fronteggiare più alti livelli di esclusione sociale e violenza Cambiamento climatico Il cambiamento climatico aumenterà il rischio di disastri naturali La degradazione ambientale e degli ecosistemi, associate all’aumento della popolazione, aumenteranno al vulnerabilità umana in alcuni contesti Necessità di investire nell’espansione delle capacità nazionali e locali di preparazione e risposta ai disastri e di associare questo investimento con un aumento dei programmi di riduzione del rischio disastri come nostro contributo all’adattamento al cambiamento climatico. Per quanto riguarda la mitigazione del cambiamento climatico, è necessaria un’azione di mobilitazione sociale per promuovere l’adozione di stili di vita rispettosi dell’ambiente ed un’azione di advocacy per coloro i quali sono maggiormente vulnerabili rispetto alle conseguenze umanitarie del cambiamento climatico. Migrazioni Secondo i dati dell’International Organisation for Migration, nel 2010 i migranti internazionali rappresentavano il 3% della popolazione mondiale, cioè 200 milioni di persone, di cui 30 milioni migranti “irregolari”. I flussi migratori rappresentano un trend destinato ad aumentare Affrontare la cause della migrazione non-volontaria/forzata Fornire assistenza e protezione alle persone migranti in condizione di vulnerabilità Violenza I network della criminalità organizzata (specialmente quelli connessi con il traffico e lo sfruttamento degli esseri umani e con il narco-traffico ), la proliferazione di armi di piccolo calibro, forme di risentimento ed esclusione dovute alle divisioni interne alla società, potranno combinarsi tra loro in varie modalità generando nuove e più persistenti forme di violenza Violenza di genere (es. a livello globale almeno 1/3 delle donne ha sperimentato un episodio di violenza fisica nella sua vita Sviluppare un approccio olistico per azioni volte a costruire una “cultura della non violenza e della pace” Affrontare le specifiche cause della violenza nei singoli contesti Assistere e proteggere le vittime di violenza e coloro che sono esposte al rischio - Spiritualità, Fede e cultura Evidenze dimostrano come in situazioni di incertezza le persone cercano il significato della vita. Possono trovarlo nella scienza, nella famiglia, nella religione, dalle sue manifestazioni più benevole a quelle più violente. L’aumento di gruppi basati sulla fede in tutte le principali tradizioni religiose è una manifestazione di questo trend. Ci sono buone ragioni per ritenere che la spiritualità e la religione giocheranno un ruolo importante nel definire il nostro futuro to find a way of engaging on “spiritual” matters with the members and volunteers of our National Societies and the communities they serve, perhaps in the context of promoting social inclusion, and while maintaining our secular stance and adherence to the Fundamental Principles Conclusione Alla luce di questi trend, l’implicazione principale per la Croce Rossa è la necessità di essere aperta la cambiamento. Deve costruire e sostenere la capacità di monitorare e comprendere gli sviluppi futuri nonché di sviluppare approcci innovativi in un mondo in costante cambiamento. Questo implica anche la necessità di un sistema globale di gestione dell’informazione e delle consocenze che garantisca interventi locali basati sulle innovazioni e adeguatamente valutabili per poter apprendere dall’esperienza.
Strategia 2020 (S2020) Approvata dall’Assemblea Generale della Federazione Internazionale a Nairobi nel Novembre del 2009 Rappresenta il quadro strategico di riferimento per tutte le 187 Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa del mondo e per il Segretariato della Federazione Internazionale Ispira e guida la definizione di piani strategici, di piu’ corta durata, in ogni Società Nazionale Si pone degli obiettivi da sviluppare e raggiungere nel decennio 2010 - 2020 Si basa su 3 Obiettivi strategici e tre Azioni facilitatrici La Strategia 2020 è il prodotto di un ampio processo di consultazione interno al Movimento Internazionale (che ha coinvolto le Società Nazionali, ad esempio mediante consultazioni su base regionale), e con i nostri partner esterni; Sulla strada verso il 2020, le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sono intenzionate a fare di più, farlo meglio, e raggiungere maggiori risultati, basandosi sui risultati precedentemente ottenuti. La S2020 prende infatti le mosse dai risultati ottenuti e dalle lezioni apprese dall’implementazione della Strategia 2010; La S2020 orienta le Società Nazionali nella definizione della loro missione e nell’elaborazione di piani strategici, per affrontare le specifiche vulnerabilità che le riguardano, essa orienta inoltre il Segretariato della Federazione Internazionale nella definizione delle sue priorità operative a supporto delle Società Nazionali; - La Federazione Internazionale riporterà i progressi della S2020 all’Assemblea Generale con cadenza biennale. Sarà svolta una valutazione di metà percorso (2015) ed una valutazione finale (2019).
Vision 2020 1 Obiettivo strategico Salvare le vite, proteggere i mezzi di sostentamento e facilitare il recupero a seguito di disastri e crisi 2 Obiettivo strategico Promuovere uno stile di vita sano e sicuro 3 Obiettivo strategico Promuovere l’inclusione sociale e una cultura della non violenza e della pace 2 Azione facilitatrice Avvalerci di una diplomazia umanitaria per prevenire e ridurre la vulnerabilità in un mondo globalizzato 3 Azione facilitatrice Essere una Federazione Internazionale che funzioni efficacemente Questa visione è incentrata su 3 obiettivi strategici che si rafforzano a vicenda, i quali a loro volta si fondano su altrettante azioni facilitatrici; Gli Obiettivi strategici definiscono “cosa facciamo” per aiutare le persone vulnerabili e contrastare le cause profonde della loro vulnerabilità, definendo gli effetti che prevediamo di raggiungere. Le Azioni facilitatrici descrivono il “come lavoriamo” per applicare questa strategia e quindi raggiungere i tre Obiettivi strategici. Ogni azione facilitatrice è associata a specifici risultati. Esse rappresentano quindi gli strumenti da utilizzare per poter favorire il raggiungimento degli Obiettivi della S2020. Il primo obiettivo strategico rinnova il nostro impegno a essere gli attori principali nell’azione umanitaria, riconoscendo che, quando si verifica un disastro o una crisi, salvare vite, limitare sofferenze, danni e perdite, nonché stimolare un rapido recupero, diventano il nostro imperativo. Il secondo e terzo obiettivo ci impegnano a fare di più per promuovere lo sviluppo, attraverso la prevenzione e la riduzione delle cause di vulnerabilità. Tutto il nostro lavoro si ispira agli ideali umanitari contenuti nei nostri valori e Principi Fondamentali e, allo stesso tempo, cerca di promuovere lo sviluppo. “sviluppo” significa la possibilità per ciascuno di raggiungere il massimo delle proprie potenzialità, di vivere con dignità una vita produttiva e creativa, sulla base delle proprie necessità e scelte, pur adempiendo ai propri obblighi e realizzando i propri diritti. Per riuscire a fare questo è indispensabile che lo sviluppo sia “sostenibile”, attraverso un uso responsabile delle risorse, in modo tale che i bisogni attuali possano essere soddisfatti senza dover compromettere la capacità di rispondere ai bisogni delle generazioni future. Come possiamo raggiungere i nostri obiettivi strategici? La considerazione primaria è di alleviare le sofferenze e le vulnerabilità evitabili, utilizzando tutti i mezzi a disposizione, cerchiamo quindi di organizzarci in modo efficace ed efficiente attraverso 3 azioni facilitatrici; La prima azione facilitatrice si basa sul requisito imprescindibile di avere Società Nazionali forti come fondamenta per tutto ciò che facciamo. La seconda azione facilitatrice è volta al rafforzamento della coerenza e dell’impatto della nostra voce collettiva. La terza azione facilitatrice ha lo scopo di utilizzare tutte le capacità della Federazione Internazionale per massimizzare l’accesso ed ottenere i migliori risultati per le persone che vogliamo aiutare. 1 Azione facilitatrice Costruire forti Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa
Primo obiettivo strategico Salvare vite, proteggere i mezzi di sostentamento e facilitare il recupero a seguito di disastri e crisi Effetti previsti: • Capacità di preparazione efficace per una risposta adeguata e tempestiva ai disastri e alle crisi • Riduzione del numero dei morti, perdite, danni o altre conseguenze dannose di disastri e crisi • Ristabilimento e miglioramento del funzionamento della comunità a seguito di un disastro o di una crisi In un disastro o una situazione di crisi, l’assistenza umanitaria e la protezione devono essere tempestive, adeguate alle esigenze che sono state identificate per mezzo di analisi specifiche, proporzionate all’ampiezza della crisi, e garantite in primis alle persone più vulnerabili, nel rispetto della loro dignità e dei loro diritti; Il nostro sistema di gestione dei disastri fa leva su volontari addestrati e organizzati a garantire un’allerta ed un’azione tempestiva , supportati da riserve di emergenza dei beni essenziali, da una logistica ed un sistema di comunicazione efficaci. La nostra risposta comprende il fornire i servizi essenziali per la salute, la nutrizione, l’acqua e l’igienizzazione, la fornitura di rifugi di emergenza ed il ristabilimento dei legami familiari. Ciò è seguito, nel più breve tempo possibile, dal recupero, che deve avvenire in modo da consentire che le società ricostruite siano più inclusive e deve comprendere misure che riducano la vulnerabilità nei confronti di futuri disastri; Le Società Nazionali si sono impegnate a darsi supporto reciproco ed a sviluppare capacità di risposta alle emergenze. Vi è una precisa connessione tra capacità globali, regionali, nazionali e locali della Federazione Internazionale, con l’obbligo statutario da parte del Segretariato della Federazione di “organizzare, coordinare e dirigere l’azione di soccorso internazionale” quando necessario. Sfruttando le capacità complementari delle Società Nazionali, assicuriamo che in ogni momento siano disponibili strumenti efficaci e capacità d’azione affidabili; ciò ci consente di affrontare il crescente numero globale di disastri, più grandi anche in termini di dimensioni.
Secondo obiettivo strategico Promuovere uno stile di vita sano e sicuro Effetti previsti: • Miglioramento dello stato di salute delle persone, delle comunità e dei sistemi di salute pubblica per l’intera popolazione • Riduzione dell’esposizione e della vulnerabilità alle minacce naturali o causate dall’uomo • Maggiore adozione di stili di vita eco-sostenibili da parte delle comunità L’intento consiste nel rafforzare la capacità delle comunità di adattarsi e di fronteggiare disastri, crisi e cambiamenti socio-economici. Possiamo realizzare ciò aiutando le persone ad avere le migliori condizioni di salute possibili e a prevenire o ridurre i rischi laddove possibile. Ciò consentirà loro di godere di uno stile di vita migliore e più sicuro, che sia anche rispettoso dell’ambiente; Un buono stato di salute (legato ad un benessere psico-fisico, mentale e sociale) ci permette di godere appieno dei nostri diritti umani. Le nostre attività di promozione della salute hanno l’obiettivo di ridurre la vulnerabilità individuale e delle comunità. Una salute migliore passa attraverso un accesso sempre più esteso ai servizi primari e di salute pubblica, una qualità maggiore nei servizi e l’adozione di misure sociali, comportamentali ed ambientali che determinino un buono stato di salute (ciò implica una certa influenza sulle politiche pubbliche e sulla mobilitazione sociale, per agire sui fattori locali che hanno la più alta probabilità di ridurre le vulnerabilità, quali l’educazione alla salute, la lotta all’abuso di fumo, alcolici e altre sostanze, ecc); La riduzione del rischio di disastri comprende strategie locali per riconoscere e gestire i rischi, nonché ridurre esposizione e vulnerabilità. Inizia con un lavoro, svolto insieme alle comunità, che consiste nel tracciare uno schema delle principali minacce esistenti a livello locale e nell’analizzare gli schemi di vulnerabilità; Il nostro contributo nell’affrontare l’avanzata dei cambiamenti climatici avviene attraverso la promozione di misure di adattamento (azioni con lo scopo di ridurre la vulnerabilità delle comunità ai cambiamenti ambientali) e di mitigazione (comportamenti rispettosi dell’ambiente e che contribuiscano a ridurre il riscaldamento globale che causa i cambiamenti climatici, che comprendono la riduzione dell’”impronta di carbonio”). Noi stessi daremo il buon esempio attraverso una gestione coerente con questi impegni e queste strategie all’interno della Federazione Internazionale.
Terzo obiettivo strategico Promuovere l’inclusione sociale e una cultura della non violenza e della pace Effetti previsti: • Maggiore comprensione da parte delle persone dei Principi Fondamentali e riduzione di stigma e discriminazione • Riduzione dei livelli di violenza e una più pacifica riconciliazione delle disparità sociali • Piena integrazione delle persone che non hanno accesso ai benefici generali alla portata della maggioranza della comunità I principali fattori di vulnerabilità traggono origine anche da privazione e da ingiustizie, emarginazione, alienazione, o solitudine, ignoranza e povertà. Possono trovare espressione nella violenza contro se stessi e contro gli altri e si amplificano in conflitti ancora più grandi; All’interno delle comunità vi sono gruppi di persone, spesso nascoste, incapaci di godere dei benefici generali alla portata della maggioranza della società, a causa dello svantaggio sociale o economico, dello scarso accesso alle informazioni, dell’atteggiamento pubblico di stigma o discriminazione nei loro confronti, ecc; Nel contesto del nostro mandato promuoviamo l’applicazione pratica dei Principi Fondamentali, l’inclusione sociale attraverso le nostre attività, combattiamo attivamente il pregiudizio ed incoraggiamo il rispetto per le diverse prospettive, incoraggiamo lo sviluppo di capacità che permettano di comunicare, mediare e distendere le tensioni in maniera pacifica; La composizione ed il lavoro delle Società Nazionali sono il riflesso tangibile della diversità delle popolazioni con le quali lavorano, che includono quindi rappresentanti dei gruppi vulnerabili. Ci impegniamo affinché l’uguaglianza sia una realtà a tutti i livelli nella nostra organizzazione e nel nostro lavoro (assenza di discriminazione nell’assegnazione delle risorse o nella partecipazione e nell’accesso ai servizi ed ai ruoli decisionali); Lavoriamo per facilitare la piena inclusione delle persone svantaggiate nelle loro comunità, supportando lo sviluppo ed il mantenimento dell’autonomia e del benessere di coloro che sono resi vulnerabili a causa dei loro svantaggi, chiediamo un maggiore accesso ai servizi pubblici per tali gruppi, forniamo un ambiente in cui le persone emarginate si sentano benvenute ed al sicuro e dove sia loro attribuito un ruolo effettivo nella partecipazione al nostro lavoro.
Prima azione facilitatrice Costruire forti Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Federazione Internazionale efficace Diplomazia Umanitaria Forti Società Nazionali Come? 1. Società Nazionali ben funzionanti 2. Valorizzare l’azione dei giovani 3. Valorizzare le comunità e il servizio di volontariato
Prima azione facilitatrice Costruire forti Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa 1. Una Società Nazionale forte è una Società Nazionale che funziona bene, cioè con: Protezione della propria integrità e sostegno allo sviluppo organizzativo Pianificazione responsabile dei servizi offerti (analisi dei bisogni, sistema di monitoraggio e valutazione del lavoro svolto) Gestione solida e trasparente delle risorse, sostenibilità Leadership e chiara divisione dei ruoli di direzione/gestione Comunicazione interna efficace Network di unità locali con membri e volontari reclutati in base ai 7 Principi Fondamentali Apertura alla condivisione delle conoscenze con altre Società Nazionali Abilità di advocacy Le Società Nazionali di CR/MR aderiscono agli Statuti del Movimento Internazionale, deve essere riconosciuta dal suo Governo sulla base delle Convenzioni di Ginevra e, nella legislazione nazionale, come società di soccorso volontario autonoma, ausiliaria delle pubbliche autorità nel campo umanitario. Deve rispettare ed essere guidata dai Principi Fondamentali e dal Diritto Internazionale Umanitario; Una Società Nazionale che funziona bene ha una serie di caratteristiche essenziali che la rendono efficace e fornisce servizi affidabili, concepiti all’interno di un Piano Strategico basato sull’analisi dei bisogni e delle vulnerabilità, nonché sui diritti della comunità alla quale rivolge il suo operato e tenendo in considerazione le capacità e le risorse che possono essere ottenute in maniera sostenibile. Questi criteri devono essere accompagnati da un sistema di monitoraggio e valutazione del lavoro svolto; Una Società Nazionale che funziona bene aspira a sostenere i costi della propria struttura organizzativa, attraverso iniziative e partenariati propri ed una solida e trasparente gestione delle risorse; Le Società Nazionali reclutano i propri membri, personale e volontari da svariati ambienti, che riflettono le caratteristiche delle comunità nelle quali operano, senza alcun tipo di considerazione legata al sesso, all’appartenenza etnica, all’orientamento sessuale, alla classe sociale o al credo religioso o politico. Attraverso gli organi di direzione e gestione, i membri, i volontari ed il personale sono in grado di partecipare in modo significativo agli importanti processi decisionali.
Prima azione facilitatrice Costruire forti Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Valorizza l’azione dei giovani, come investimento per il presente e per il futuro della Società Nazionale e della comunità: Educazione e formazione Strumenti, network e strutture della gioventù Ruolo attivo nella leadership Partecipazione nelle attività, nella direzione e nella gestione della SN 3. Valorizza le persone, come risorsa più importante per il loro stesso sviluppo potenziamento servizio volontario come chiave per la costruzione di una comunità, attraverso: Prestare particolare attenzione ai giovani è un investimento fondamentale, non solo per il presente, ma anche per il futuro. La sicurezza e la protezione dei giovani che si trovano in condizioni di vulnerabilità devono essere affrontate tenendo a mente i loro bisogni specifici dettati dall’età e dal sesso. Nel riconoscimento delle loro abilità come innovatori, agenti di cambiamento, ambasciatori interculturali, intermediari tra pari, i giovani vengono educati, dotati di strumenti ed incentivati a svolgere un ruolo attivo nella leadership e nella partecipazione attiva nella direzione, nella gestione e nei servizi della Società Nazionale. Comunità forti e coese costituiscono il requisito essenziale perché le Società Nazionali possano operare. Le comunità non rappresentano obiettivi, ma punti di partenza e le Società Nazionali servono le comunità dall’interno. In ogni comunità esiste infatti una capacità che può essere mobilitata ed organizzata nei servizi di una Società Nazionale per raggiungere i più vulnerabili. Costruire le capacità delle unità locali è quindi essenziale, poiché esse costituiscono parte integrante della comunità; Il servizio volontario è la vera essenza della costruzione di una comunità, in quanto promotore della fiducia e della reciprocità e poiché incoraggia le persone ad essere cittadini responsabili; Le Società Nazionali si impegnano a migliorare le qualità, gli standard, le capacità di fidelizzazione dei volontari, creando un ambiente che li accolga apertamente e li includa socialmente. Ciò comporta il fornire loro momenti di formazione, supervisione, valutazione regolare e riconoscimento del servizio reso, opportunità di sviluppo, protezione assicurativa, supporto psico-sociale ed una struttura locale di appoggio adeguata alle attività che svolgono; Formazione Supervisione e valutazione Riconoscimento per il lavoro svolto Opportunità di sviluppo Tutela e protezione
Prima azione facilitatrice Costruire forti Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Effetti previsti: • Maggiori capacità sostenibili delle Società Nazionali su scala nazionale e locale • Una cultura più forte del servizio volontario nella società ed una partecipazione più attiva dei giovani all’interno della Società Nazionale e per gli interessi della comunità • Maggiori servizi delle Società Nazionali per le persone più vulnerabili sviluppo sostenibile: attraverso un uso responsabile delle risorse, in modo tale che i bisogni attuali possano essere soddisfatti senza dover compromettere la capacità di rispondere ai bisogni delle generazioni future.
Seconda azione facilitatrice Avvalerci di una diplomazia umanitaria per prevenire e ridurre la vulnerabilità in un mondo globalizzato Effetti previsti: • Maggiore accesso al supporto delle persone vulnerabili e attenzione più tempestiva nei confronti delle situazioni e delle cause di vulnerabilità • Maggiore appoggio pubblico e più risorse per affrontare le vulnerabilità • Maggiore riconoscimento delle prospettive delle comunità all’interno del sistema di assistenza umanitaria e di sviluppo internazionale e degli accordi di cooperazione Cerchiamo di prevenire e ridurre la vulnerabilità, usando in maniera appropriata il nostro ruolo ausiliario delle pubbliche autorità, in modo tale da riuscire ad avere un maggior contatto con le persone vulnerabili ed attirando l’attenzione sulle cause e le potenziali conseguenze delle vulnerabilità emergenti. La nostra diplomazia umanitaria è quindi uno sforzo multi-direzionale che evidenzia i bisogni ed i diritti delle persone vulnerabili, cercando di convincere i decision-maker e gli opinion-leader ad agire, nell’interesse delle persone vulnerabili e nel pieno rispetto dei Principi Fondamentali; Funzione ausiliare: i Governi hanno la responsabilità primaria di affrontare le vulnerabilità che esistono nei loro Paesi ed il principale compito ausiliario delle Società Nazionali di CR/MR è di fornire loro il supporto necessario per rispettare tale impegno. Il ruolo ausiliario consente alle Società Nazionali di CR/MR di creare il proprio spazio umanitario neutrale ed imparziale all’interno del quale raggiungere i vulnerabili ed operare in loro favore, consente di avere un posto privilegiato nei forum decisionali su questioni interne alle loro competenze, nonché l’accesso alle risorse a disposizione per le azioni umanitarie; Advocacy e comunicazione: A livello locale, nazionale, regionale e mondiale, la nostra voce collettiva è utilizzata per attirare l’attenzione dei decision-makers, degli opinion-leaders e della società civile, sui bisogni di assistenza e protezione nei confronti delle persone vulnerabili. Facciamo pressione per un’azione che possa affrontare le cause della vulnerabilità e della sofferenza e che possa prevenire le vulnerabilità future, dando un tempestivo avvertimento sulle questioni emergenti; Una cultura incentrata sulla comunicazione costruisce le capacità delle Società Nazionali, permettendo loro di essere viste, ascoltate, utilizzate e dotate di maggiori risorse per operare in favore dei vulnerabili; La nostra azione di advocacy è sostenuta da una Federazione Internazionale ben informata e collegata, che mette a sua volta in connessione tutte le Società Nazionali, per assicurare una voce forte sui nostri obiettivi comuni; Cooperazione e condivisione delle risorse: siamo impegnati nella cooperazione a livello mondiale, regionale ed all’interno dei singoli Paesi con i nostri partner (ONU, istituzioni finanziarie, reti professionali, istituzioni accademiche, gruppi non-governativi, settore privato, ecc). Il nostro impegno presuppone anche la volontà di essere leader quando siamo nelle migliori condizioni per poterlo fare. Cerchiamo quindi di lavorare con un forte grado di complementarietà con coloro che accettano standard comuni e buone pratiche. Il nostro partenariato è guidato dai Principi Fondamentali e da criteri etici ben chiari.
Terza azione facilitatrice Essere una Federazione Internazionale che funzioni efficacemente Come? Cooperazione all’interno del Movimento Internazionale di CR/MR mandati complementari dei membri del Movimento: Lead Role Lead Agency Collaborazione per mezzo di partenariati e alleanze strategiche Buon funzionamento del Segretariato Governance responsabile Siamo una Federazione Internazionale composta da Società Nazionali uguali gerarchicamente e, nell’insieme, siamo più forti della somma delle singole parti. Abbiamo la responsabilità collettiva dei progressi verso gli obiettivi che ci siamo prefissati con la S2020, continuando a modernizzare i nostri metodi di lavoro, nel modo più efficiente possibile, sia individualmente come Società Nazionali all’interno di un Paese, o insieme attraverso partenariati e accordi per la condivisione di risorse e capacità all’interno del Movimento Internazionale; Cooperazione all’interno del Movimento Internazionale: la cooperazione all’interno del Movimento si basa sui mandati complementari dei suoi membri (divisione coordinata del lavoro) ed è finalizzata all’ampliamento del contributo generale del Movimento Internazionale a rispondere ai bisogni umanitari. I ruoli dei membri del Movimento Internazionale sono identificati negli Statuti del Movimento Internazionale. Questi sono integrati dall’Accordo sull’organizzazione delle attività internazionali dei membri del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Accordo di Siviglia, 1997) e dalle sue Misure Supplementari, adottate nel 2005, che definiscono i ruoli e le responsabilità della leadership temporanea in relazione all’organizzazione delle operazioni internazionali di soccorso in situazioni di emergenza. Lavorando insieme le Società Nazionali portano avanti alleanze basate su piani strategici, attraverso una serie di regole per l’armonizzazione, in linea con i loro sistemi. Quando insorgono gravi bisogni non previsti, alleanze operative ad hoc possono aumentare il contributo collettivo per affrontare il problema concreto. Alleanze globali vengono formate a livello internazionale per stabilire standard e norme, far pressione sulla base di posizioni comuni e mobilitare impegni e risorse globali per una causa specifica. Buon funzionamento del Segretariato: il Segretariato appoggia gli organi di governo e lo sviluppo delle Società Nazionali e dei loro servizi, coordina e dirige le azioni di soccorso internazionale, facilita e conduce le alleanze e i partenariati su richiesta e conduce la diplomazia umanitaria internazionale. E’ organizzato per svolgere le sue funzioni con efficienza, imparzialità, professionalità e rispettabilità, attraverso una struttura geograficamente decentralizzata. Allo stesso tempo vi è una gestione strategica ed una supervisione dalla sede centrale, così che le strategie operative abbiano una consistenza globale. Il Segretariato si è assunto impegni precisi per supportare le Società Nazionali nell’implementazione della S2020; Governance responsabile: il principale obiettivo di una buona gestione è di assicurare che gli obiettivi definiti siano raggiunti, che si ottenga una riuscita efficace e che i valori e la reputazione dell’organizzazione siano mantenuti integri. Impegno per la razionalizzazione dei meccanismi di governo della Federazione Internazionale, assicurando al contempo un’ampia partecipazione delle Società Nazionali ed una stretta collaborazione con le stesse.
Terza azione facilitatrice Essere una Federazione Internazionale che funzioni efficacemente Responsabilità e credibilità verso volontari, membri, interlocutori, i cui principi comprendono: Definizione di standard precisi Apertura verso monitoraggio e relazione attività Condivisione trasparente delle informazioni Partecipazione effettiva dei beneficiari Uso efficiente/efficace delle risorse Misurazione progressi fatti Conformità, copertura, efficienza, impatto Il modo in cui ogni singola Società Nazionale opera ha un certo impatto sulla credibilità e la reputazione delle altre Società Nazionali e dell’intera Federazione Internazionale. Siamo inoltre responsabili nei confronti dei destinatari dei nostri servizi, dei nostri membri, volontari e degli altri nostri interlocutori; “Conformità”: valuta la misura in cui aderiamo ai nostri Principi Fondamentali e valori, le politiche e le linee guida che indicano come svolgere il nostro servizio, i codici comportamentali che sostengono la nostra integrità ed il modo in cui ci relazioniamo con i nostri beneficiari, partner ed interlocutori; “Copertura”: stabilisce come rispondiamo a vulnerabilità e necessità ben definite, all’interno di precise aree geografiche o gruppi e comunità; “Efficienza”: stabilisce in che misura i nostri servizi impiegano nel miglior modo possibile le risorse umane, finanziarie e materiali a nostra disposizione; “Impatto”: stabilisce il grado e la sostenibilità dei cambiamenti che il nostro operato determina all’interno delle comunità nelle quali operiamo.
Terza azione facilitatrice Essere una Federazione Internazionale che funzioni efficacemente Effetti previsti: • Meccanismi di cooperazione, coordinamento e appoggio più solidi, per ottenere risultati strategici • Miglioramento della pianificazione, della gestione dei risultati e della responsabilità nei confronti delle attività della Federazione Internazionale • Maggiore contributo da parte della Federazione Internazionale per il soddisfacimento, a livello globale, nazionale e locale, dei bisogni derivanti dalla vulnerabilità
I nostri valori PERSONE LEADERSHIP INTEGRITA’ DIVERSITA’ INNOVAZIONE Nel sostenere i nostri Principi Fondamentali, condividiamo una serie di valori che guidano il nostro lavoro: Le persone: rafforziamo le capacità delle persone e delle comunità di lavorare in un clima di solidarietà, per trovare soluzioni sostenibili alle proprie necessità e agli elementi di vulnerabilità più pressanti. L’integrità: lavoriamo in conformità con i nostri Principi Fondamentali in maniera trasparente e responsabile. Il partenariato: come membri del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, e guidati dai suoi Statuti, cooperiamo con i poteri pubblici, e con altre organizzazioni, in conformità con i Principi Fondamentali, senza compromettere i nostri emblemi né l’indipendenza, l’imparzialità e la neutralità che essi rappresentano. La diversità: rispettiamo la diversità delle comunità con cui lavoriamo, così come quella dei nostri volontari, membri e personale, sulla base della non discriminazione e dei nostri principi di imparzialità, unità e universalità. La leadership: dimostriamo la nostra leadership e cerchiamo l’eccellenza nel nostro lavoro, richiamando l’attenzione sui diritti, le necessità e le vulnerabilità delle comunità e sui fattori che sono la causa di queste. L’innovazione: ci ispiriamo alla nostra storia e tradizione comune, ma allo stesso modo ci impegniamo a trovare soluzioni creative e durature ai problemi che minacciano il benessere e la dignità umana, in un mondo in costante cambiamento. INNOVAZIONE PARTNERSHIP
Fare di più.Fare meglio.Ottenere un maggiore impatto.