Malattie Cardiovascolari A cura di Daniele Favilla 2°B
Cosa sono? Le malattie cardiovascolari sono un gruppo di patologie a carico del cuore e/o dei vasi sanguigni. Ogni anno le malattie cardiovascolari uccidono più di 4,3 milioni di persone in Europa e sono causa del 48% di tutti i decessi (54% per le donne, 43% per gli uomini). Le principali forme di malattie cardiovascolari sono le malattie cardiache coronariche e l’ictus.
Fattori di rischio Numerosi aspetti riguardanti gli stili di vita, come fumo, dieta, attività fisica e consumo di alcolici, sono responsabili di questo quadro. Ogni anno il fumo di sigaretta uccide più di 1,2 milioni di persone. Per quanto riguarda la dieta sta peggiorando quella dei Paesi dell’Europa del Sud (come l’Italia), del Centro e dell’Est. Negativi anche i livelli di attività fisica: quasi ovunque si tende a seguire stili di vita sedentari e a fare poco sport. Oltre agli stili di vista scorretti, ci sono fattori di rischio per le malattie cardiovascolari di tipo patologico o fisiologico, come il diabete, l’ipertensione.
Infarto mioCARDICO Un attacco di cuore (infarto del miocardio) si verifica quando si blocca il flusso di sangue diretto ad una parte del cuore: se il flusso sanguigno non viene ripristinato in tempi brevi, la sezione del cuore si danneggia per la mancanza di ossigeno e comincia a morire.
cause Gli attacchi cardiaci si verificano sopratutto a causa di grasso che si accumula nel corso degli anni lungo le arterie coronariche (le arterie che forniscono sangue e ossigeno al cuore) formando delle placche. Alla base di un infarto di norma c’è una di queste placche che si rompe formando un coagulo di sangue lì dove c’è stata la rottura, se il coagulo è abbastanza grande si può bloccare il flusso di sangue che passa attraverso l’arteria. Un attacco di cuore rappresenta la fine di un processo che si evolve in genere per molte ore. Col passare dei minuti il tessuto cardiaco viene privato del sangue, si deteriora e muore.
sintomi Il più comune sintomo di infarto è rappresentato da un dolore o un fastidio al petto(una fitta al centro del petto) che dura per pochi minuti o scompare per poi ripresentarsi.
diagnosi La diagnosi di infarto viene fatta in base ai sintomi, alla storia medica personale e ad i risultati dei test diagnostici. ECG (Elettrocardiogramma): Questo test rileva e registra l’attività elettrica del cuore. Determinati cambiamenti nell’aspetto delle onde elettriche sono segnali importanti di un infarto del miocardio. Analisi del sangue: Durante un attacco cardiaco le cellule del muscolo cardiaco esplodono, lasciando alcune proteine nel sangue. Gli esami del sangue consentono di misurare la quantità di queste proteine nel sangue. Livelli di queste proteine nel sangue superiori alla media sono la prova di un attacco cardiaco
terapia Durante un attacco di cuore, occorre agire immediatamente. Chiamate urgentemente assistenza medica(118) Assumere farmaci tipo: Aspirina che inibisce la coagulazione del sangue, contribuendo così a mantenere il flusso di sangue attraverso l’arteria ostruita. Antidolorifici per alleviare il dolore Nitroglicerina dilata temporaneamente i vasi sanguigni arteriosi, migliorando il flusso di sangue dal e verso il cuore.
Interventi chirurgici Angioplastica: L’angioplastica d’emergenza dilata le arterie coronarie ostruite, lasciando che il flusso di sangue arrivi più liberamente al cuore. Intervento chirurgico di bypass coronarico Il bypass coinvolge le arterie situate oltre quelle ostruite (bypassando la sezione ostruita), ripristinando il flusso di sangue al cuore.
prevenzione La terapia farmacologica è diventata una parte sempre più importante per ridurre il rischio di un secondo infarto e per aiutare il cuore danneggiato a funzionare meglio. Diversi fattori nello stile di vita svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel recupero di un infarto.