Master Universitario DSA A.A. 2012-2013 Barbara Sini Ricercatrice Facoltà di Psicologia Università degli Studi di Torino. Laboratorio di Psicologia delle emozioni Psicoterapeuta Coordinatrice del Centro di Psicoterapia per l’Infanzia Areté – Istituto A. Adler di Torino
memoria L’insieme dei processi in base ai quali gli eventi del passato influenzano le risposte future
esperienza-dipendente Assioma di Hebb Le esperienze determinano la creazione, il mantenimento o il rafforzamento dei collegamenti neurali I circuiti cerebrali “ricordano” e apprendono dalle esperienze passate, attraverso una accresciuta probabilità di attivazione di determinati pattern di eccitazione (Kandel, Abel, 1995, ecc…) Sviluppo cerebrale esperienza-dipendente
Percezione e rappresentazione Memoria in forma di Rappresentazioni (si attivano circuiti simili a quelli attivati durante l’esperienza diretta): Percettive (vedo Torre Eiffel) Semantiche (leggo le parole Torre Eiffel) Sensoriali (sensazioni accessorie) Ciò che è immagazzinato nel cervello non sono “cose” ma “probabilità di attivazione di determinati profili neurali”.
Diverse forme di Memoria Siegel pag. 33 Memoria implicita Memoria esplicita Rappresentazioni somatiche Rappresentazioni percettive Rappresentazioni emozionali Rappresentazioni comportamentali Percezione di immagini e loro correlazione con altre sensazioni (tattili/uditive) Le associazioni neurali collegano automaticamente input a risposta emozionale Rappresentazioni semantiche Rappresentazioni autobiografiche / episodiche Sensazione interna di stare ricordando Coscienza
Modelli mentali o “schemi” Strutture cerebrali coinvolte nella memoria implicita: Componenti fondamentali della memoria implicita: PER VALUTARE RAPIDAMENTE SITUAZIONI E INTUIRE FUTURO SULLA BASE DELLE ESPERIENZE PASSATE ANCHE MOLTO PRECOCI Capacità di anticipare esito degli eventi. Amigdala, Altre regioni limbiche Nuclei della base Corteccia motoria Corteccia percettiva Ipotesi che siano coinvolte: cortecce somatosensoriale, orbitofrontale e cingolare anteriore). Sviluppo delle aree frontali: processi mnemonici evocativi con cui si possono richiamare alla mente madre e padre e soprattutto modello mentale della relazione con loro.
Memoria esplicita (ippocampo) Memoria semantica Memoria episodica (o autobiografica) Ruolo dell’IPPOCAMPO: anticipare esito degli eventi collocare le cose nello spazio (Mappa delle rappresentazioni) Simboli di fatti interni o esterni che possono essere espressi con parole o in forma grafica (NOETICA) Profondo senso di se stessi nel tempo (successione degli eventi nello spazio e nel tempo) (AUTONOETICA) Possibile solo se interazioni interpersonali tra il bambino e l’adulto che costruisce il racconto con lui.
Consolidamento corticale In caso di trauma cranico Amnesia retrograda: ippocampo non rievoca più ricordi non ancora consolidati Oppure Amnesia anterograda: WM e memoria implicita sono intatte per cui può apprendere ma non sa quando e come e non ha senso di sé nel tempo. Cc: Richiede attivazione, o un ripasso a livello inconscio, delle rappresentazioni: immagazzinamento nella corteccia associativa poi indipendente da ippocampo (Kandel, 1989) (Nel sonno consolidamento di ricordi espliciti)
Processi di sviluppo e asimmetria cerebrale Trevarthen (1990; 1996) Cervello = Sistema biemisferico in cui i due lati del cervello hanno funzioni complementari NEL BAMBINO LE FUNZIONI REGOLATIVE INTRINSECHE DELLA CRESCITA DEL CERVELLO SONO ADATTATE IN MANIERA SPECIFICA PER ESSERE ACCOPPIATE, ATTRAVERSO COMUNICAZIONI EMOZIONALI, ALLE FUNZIONI REGOLATIVE DI CERVELLI ADULTI PIÙ MATURI (DI PERSONE CHE “NE SANNO DI PIÙ”), APPRENDIMENTO CULTURALE CHE AVVIENE NON NEL SINGOLO MA IN COMUNITÀ DI CERVELLI
Specializzazioni funzionali: Emisfero sinistro Emisfero destro Processi rapidi, paralleli, olistici Rappresentazioni analogiche Comprensione verbale “Vede il mondo per ciò che è” Attenzione e azione rivolte verso l’interno Rappresentazioni del contesto e capacità mentalizzanti: espressioni facciali, teoria della mente, regolaz. corpo, rappr. Autobiogr. Processi lenti, lineari, sequenziali Rappresentazioni digitali Parole, costruzione di frase “Vede il mondo per unità di informazione scomposte” attenzione e azione rivolte all’esterno “Interprete” che con ragionamenti logici e sillogismi cerca di comprendere causa-effetto (Gazzaniga)
La mente è creata dall’insieme delle attività del cervello
In che modo? Ciascuno dei nostri emisferi percepisce preferenzialmente l’output dell’emisfero corrispondente di un’altra persona.
Processi di comunicazione emisferica: Sinistro-sinistro Destro-destro Invio di simboli digitali –decodifica di rappresentazioni e ricerca e comprensione del significato RISONANZA MENTALE Invio di segnali non verbali – uso delle percezioni sociali della comunicazione non verbale per compiere processi fondamentali Regola risposte del corpo Registra “marker somatici” Rappresentazioni autobiogr. Genera risposte emozionali primarie SINTONIZZAZIONE EMOTIVA
Comunicazione emozionale e sintonizzazione affettiva diventano dunque il terreno in cui si sviluppano le capacità cognitive del bambino (Trevarthen, 1997)
Coesione, esperienza soggettiva e sistemi complessi Stati della mente Coesione, esperienza soggettiva e sistemi complessi
Coesione funzionale “STATO DELLA MENTE” L’insieme dei pattern di attivazione all’interno del cervello in un determinato momento: “STATO DELLA MENTE” Gli stati della mente permettono al cervello di raggiungere una coesione funzionale Organizzare in maniera efficace le sue attività in risposta a determinate esperienze. (no se trauma)
Gli stati della mente sono processi dinamici Le nostre vite soggettive emergono da stati della mente estremamente sensibili alle interazioni sociali: poiché siamo sistemi aperti e dinamici siamo formati da sottosistemi di livello inferiore e siamo parte del sistema più ampio della società in cui viviamo Sensibilità al contesto Cambiamento di stati della mente Es1 Passeggiata sulla spiaggia poi “fuori i soldi!” Es2 Ritorno a casa dei genitori sentirsi bambino sollecitare atteggiamenti genitoriali del passato
Teoria delle dinamiche non lineari dei sistemi complessi (o teoria della complessità) Il cervello è un sistema complesso il cui funzionamento è organizzato dai suoi stessi processi: possiede dunque capacità di “auto-organizzazione”
Caratteristiche dei sistemi dinamici: Hanno proprietà autoorganizzative Sono non-lineari Hanno pattern emergenti con caratteristiche ricorrenti
1. Hanno proprietà autoorganizzative Sviluppo = movimento dalla semplicità alla complessità il sistema massimizza la complessità e la sua stabilità quando applica pattern comportamentali già sperimentati a situazioni nuove e leggermente diverse (Pattern = attrattori): Stato della mente = Attrattore La probabilità di attivazione di un particolare stato della mente dipende sia dalle esperienze precedenti sia dal contesto e dalle condizioni ambientali del momento: La complessità è incrementata da un equilibrio tra CONTINUITÀ e FLESSIBILITÀ
Capacità di cambiamento e adattamento CONTINUITÀ FLESSIBILITÀ È legata alla forza di stati precedentemente acquisiti, e quindi alla probabilità di una loro ripetizione; implica Similarità Familiarità Prevedibilità Grado di sensibilità del sistema nei confronti delle condizioni ambientali; coinvolge: Variabilità Novità Incertezza Regolazione delle emozioni valuta coerenza dell’attività del sistema psicopatologia: squilibrio tra continuità e flessibilità (es. rigidità)
2.I sistemi dinamici sono non-lineari Minime variazioni negli input possono portare a cambiamenti notevoli e imprevedibili negli output del sistema (cfr. Meteo) C’è sempre un “rumore di fondo”: attivazioni casuali che possono o meno essere rinforzate dalle interazioni con l’ambiente Es. attribuzione di pericolo a ogg insignificanti (ossess-comp) Es. Psicoterapia
3 I sistemi dinamici hanno pattern emergenti con caratteristiche ricorrenti Ogni istante il sistema è caratterizzato da un incredibile livello di libertà e nello stesso tempo di coesione. Emergenti: flusso costante di stati che evolvono nel tempo Ricorrenti: gli effetti delle componenti di un determinato stato ritornano ad influenzare ulteriormente la formazione dello stato della mente Il Sé è perpetuamente creato
Il sistema raggiunge un equilibrio tra continuità e flessibilità grazie a capacità di modificare i VINCOLI Vincoli interni Vincoli esterni Stabilità e distribuzione delle connessioni sinaptiche a livello dei diversi circuiti cerebrali Esperienze sociali e comunicazioni emotive con gli altri Il sistema evolve con l’emergere di una serie di stati del sé che possiedono una loro COESIONE e CONTINUITÀ