Workshop 1 Workshop 1 «Sostenere le imprese e ridurre gli oneri amministrativi mantenendo gli standard di tutela: efficacia delle misure e potenziamento.

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Transcript della presentazione:

Workshop 1 Workshop 1 «Sostenere le imprese e ridurre gli oneri amministrativi mantenendo gli standard di tutela: efficacia delle misure e potenziamento della funzione di vigilanza» Rapporteur: Tommaso De Nicola – INAIL, Direzione Centrale Prevenzione SEMINARIO «SOSTENERE CRESCITA E COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE PROMUOVENDO SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO IN TEMPI DI CRISI» Roma, 4-5 Dicembre 2014

2 Il nuovo quadro strategico sulla salute e sicurezza sul lavoro milioni di lavoratori Garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro ai circa 217 milioni di lavoratori della Comunità Obiettivo strategico della Commissione europea, che a tale fine opera in stretta collaborazione con gli Stati membri, le parti sociali, le altre istituzioni e gli altri organismi comunitari, a cominciare dall’ Agenzia europea per la salute e sicurezza sul lavoro

3 Il nuovo quadro: LE 3 SFIDE FONDAMENTALI Strategia Europea 2020 intelligente, sostenibile e inclusiva In linea con la Strategia Europea 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, il quadro strategico individua le sfide fondamentali comuni ai paesi dell’UE: 1)migliorare l’attuazione delle norme in materia di salute e sicurezza esistenti 2)migliorare la prevenzione delle malattie professionali affrontando i rischi attuali, nuovi ed emergenti 3)far fronte all’allungamento della vita lavorativa previsto del Libro Bianco della Commissione sulle pensioni e al conseguente invecchiamento della forza lavoro

4 Tra gli obiettivi strategici da raggiungere attraverso azioni da attuare o sviluppare in stretta collaborazione con gli Stati membri, le parti sociali e gli altri soggetti interessati: O IRAOiRA  fornire un sostegno concreto alle piccole e microimprese al fine di agevolare l’adempimento degli obblighi di legge in materia di SSL, ad esempio con l’adattamento della piattaforma web Online Interactive Risk Assessment (OiRA)  migliorare l’applicazione della SSL da parte degli Stati membri (per esempio, valutando l’efficienza degli ispettorati del lavoro nazionali)  semplificare la legislazione esistente, eliminando gli oneri amministrativi inutili  migliorare la raccolta dei dati statistici ed elaborare approcci comuni al fine di individuare e misurare i rischi per la salute dei lavoratori Il nuovo quadro: GLI OBIETTIVI STRATEGICI

5 INTERVENTO: Francisco Jesús Alvarez Hidalgo  In tutta Europa le PMI hanno maggiori difficoltà nell’attuare le disposizioni e sopportano costi di adeguamento per la SSL mediamente più alti  Occorrono quindi soluzioni più pratiche per le PMI, soprattutto per la valutazione dei rischi  Il miglioramento e la semplificazione della regolamentazione in questo settore però non può significare deregulation: i livelli di tutela dei lavoratori devono mantenersi sempre elevati.

6 INTERVENTO: Francisco Jesús Alvarez Hidalgo  Spesso però succede che nelle varie legislazioni nazionali vengono aggiunti elementi ed oneri ulteriori, non previsti dalla legislazione comunitaria  C’è bisogno su questo tema di parità di trattamento delle imprese negli Stati Membri, anche per la tutela della concorrenza

7 piccole e medie imprese  Le piccole e medie imprese svolgono un ruolo cruciale e fondamentale per la creazione di posti di lavoro in Europa.  È interesse comune promuovere e sostenere la loro capacità di competere sui mercati internazionali. sforzi per ridurre la burocrazia e gli oneri amministrativi inutili per le imprese Europee  Il gruppo sulla riduzione degli oneri amministrativi - il cosiddetto Gruppo Stoiber - è stato istituito nel 2007 per assistere la Commissione europea negli sforzi per ridurre la burocrazia e gli oneri amministrativi inutili per le imprese Europee. INTERVENTO: Heidi Rønne Møller

8 IL GRUPPO STOIBER  Composto da 15 membri, erano rappresentati anche i sindacati, i Datori di Lavoro ed alcune Organizzazioni non governative (ONG)  È stata data particolare priorità alle piccole e medie imprese (PMI) esonerare le piccole e medie imprese dalla normativa  4 dei 15 membri del gruppo non erano d'accordo sulle raccomandazioni di esonerare le piccole e medie imprese dalla normativa  Dubbi sulla reale trasparenza e rappresentatività del gruppo INTERVENTO: Heidi Rønne Møller

9 CI PONIAMO DELLE “DOMANDE”:  La salute e la sicurezza sono un onere amministrativo ?  Il rischio può essere valutato solo sulla base delle dimensioni della società ? INTERVENTO: Heidi Rønne Møller

10 IL CONTESTO necessità di ridurre le spese per gli enti pubblici  Crisi economica nel Regno Unito: necessità di ridurre le spese per gli enti pubblici e per aiutare l'industria britannica diventare più competitiva  Forte preoccupazione dell’opinione pubblica per gli «eccessi» nell’applicazione della normativa su salute e sicurezza INTERVENTO: Geoffrey Podger “RIDURRE GLI ONERI AMMINISTRATIVI PER LA SALUTE E SICUREZZA PUR CONSERVANDO LA PROTEZIONE: L'ESPERIENZA DEL REGNO UNITO”

11 AIUTARE LE PICCOLE E LE MEDIE IMPRESE AD AFFRONTARE GLI OBBLIGHI GIURIDICI imprese a bassissimo rischio Il riferimento è soprattutto per le imprese a bassissimo rischio:  Informatizzazione della valutazione del rischio ed esempi  Fornitura di una guida semplificata sul sito web HSE percorsi separati per le PMI  Nuova progettazione del sito web HSE con percorsi separati per le PMI aziende ad alto rischio o oggetto di una denuncia  Si effettuano controlli soprattutto nelle aziende ad alto rischio o oggetto di una denuncia che giustificava un’inchiesta INTERVENTO: Geoffrey Podger

12 APPROCCIO ALLE IMPRESE A MAGGIOR RISCHIO  L‘ispezione  L‘ispezione viene approfondita quando giustificata dagli alti rischi operativi, indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa l'industria nucleare (nuovi impianti, smantellamento e difesa dei siti esistenti)  Disciplina separata prevista esclusivamente per l'industria nucleare (nuovi impianti, smantellamento e difesa dei siti esistenti)  Ispezioni tipo «blitz» per le aree ad alto rischio (ad esempio le costruzioni) INTERVENTO: Geoffrey Podger

13 I RISULTATI DEI CAMBIAMENTI NEL REGNO UNITO uno dei migliori risultati in termini di sicurezza  Il Regno Unito continua ad avere nell'Unione Europea uno dei migliori risultati in termini di sicurezza.  Le modifiche e la semplificazione dei regolamenti e delle linee guida hanno migliorato l’efficacia nell’applicazione delle disposizioni, riducendo i costi per le aziende a basso rischio. INTERVENTO: Geoffrey Podger

14 esonerare alcune tipologie di lavoratori autonomi una questione ancora controversa Proposta di modifica alla legge al fine di esonerare alcune tipologie di lavoratori autonomi dalla legge in materia di salute e sicurezza nel caso in cui la loro attività non abbia la potenzialità di danneggiare gli altri: una questione ancora controversa. INTERVENTO: Geoffrey Podger

15 1.EFFICACIA DELLE MISURE STRATEGIA: PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE 2010–13 15 % 1.ridurre del 15 % gli infortuni invalidanti e mortali 2.ridurre i rischi professionali di malattia professionale 3.sviluppo di sistemi di monitoraggio dei danni, dei rischi e delle attività di prevenzione INTERVENTO: Luciano Marchiori

16 INTERVENTO: Luciano Marchiori Verifica d’efficacia: attività di prevenzione delle ASL % di aziende ispezionate LEA 5% (Livelli Essenziali di Assistenza)

17 RISULTATI INFORTUNI: calo degli infortuni in azienda del 20 %  I risultati hanno evidenziato nelle aziende ove vengono svolte dalla ASL indagini a seguito di infortunio grave negli anni seguenti vi è un calo degli infortuni in azienda del 20 % rispetto al gruppo di controllo Progetto INSULA - INAIL- Regioni Indagine Nazionale sulla Salute sul Lavoro, % 37 %11 % 7,5 %  Il 44 % dei datori di lavoro ritiene che l’ispezione del lavoro sia stata un momento costruttivo, il 37 % di routine, l’ 11 % repressiva, il 7,5 % fonte di problemi economici  E’ condivisa la necessità di una semplificazione normativa, soprattutto per le microimprese INTERVENTO: Luciano Marchiori

18 2.POTENZIAMENTO DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA MANTENENDO GLI STANDARD DI TUTELA MIGLIORAMENTO ORGANIZZATIVO DEI RAPPORTI TRA P.A.  Attuazione Art. 8 del D.Lgs. 81/08 (SINP)  Rinnovo accordo quadro di collaborazione INAIL- Regioni per flussi informativi e strumenti di sorveglianza INTERVENTO: Luciano Marchiori  Realizzazione di azioni per la semplificazione di procedure e la adeguata disponibilità e tempestività delle conoscenze dei dati per una vigilanza maggiormente mirata  Banca dati delle prescrizioni  Sistema informativo per la rilevazione delle attività di vigilanza dei servizi delle P.A  Sviluppo web registri esposti a cancerogeni

19 PNP : PREVENIRE INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI STRATEGIE  Perfezionamento dei sistemi e degli strumenti di conoscenza dei rischi e dei danni da lavoro  Rafforzamento del coordinamento tra Istituzioni e partenariato economico-sociale e tecnico-scientifico  Miglioramento dell’efficacia delle attività di controllo e della compliance da parte dei destinatari delle norme INTERVENTO: Luciano Marchiori

20 INTERVENTO: Luciano Marchiori CONCLUSIONI  E’ garantito il sistema istituzionale di governo previsto dal D.Lgs 81/08;  Il sistema di prevenzione delle Regioni garantisce i livelli di vigilanza concordati con lo Stato la crisi produttiva attuale  Gli indicatori di salute, compatibilmente con la crisi produttiva attuale, depongono per un contesto favorevole semplificazione  Il miglioramento dell’efficacia e la semplificazione vanno ricercate in una maggiore integrazione delle banche dati della PA e in un miglioramento del coordinamento definendo competenze e ruoli  Possibili interventi di semplificazione già con il quadro normativo esistente  E’ garantito il sistema istituzionale di governo previsto dal D.Lgs 81/08;  Il sistema di prevenzione delle Regioni garantisce i livelli di vigilanza concordati con lo Stato la crisi produttiva attuale  Gli indicatori di salute, compatibilmente con la crisi produttiva attuale, depongono per un contesto favorevole semplificazione  Il miglioramento dell’efficacia e la semplificazione vanno ricercate in una maggiore integrazione delle banche dati della PA e in un miglioramento del coordinamento definendo competenze e ruoli  Possibili interventi di semplificazione già con il quadro normativo esistente

21 TUTELA GLOBALE DEL LAVORATORE:  RICERCA  PREVENZIONE  RIABILITAZIONE  REINSERIMENTO SOCIALE E LAVORATIVO  FUNZIONE CENTRALE: ASSICURAZIONE INTERVENTO: Giuseppe Lucibello

22 IN GENERALE: RIDUZIONE DEI PREMI E CONTRIBUTI ASSICURATIVI EX LEGE 147/2013 (SULLA BASE DELL’ ANDAMENTO INFORTUNISTICO AZIENDALE) LA MISURA DELLA RIDUZIONE INTERVENTO: Giuseppe Lucibello 2014  per l'anno 2014 pari al 14,17% 2015  per l'anno 2015 pari al 15,38% 2014  per l'anno 2014 pari al 14,17% 2015  per l'anno 2015 pari al 15,38%

23 FOCUS: ARTIGIANI  RIDUZIONE DEI PREMI PER GLI ARTIGIANI LAVORATORI AGRICOLI DIPENDENTI  RIDUZIONE DEI CONTRIBUTI DOVUTI PER L’ ASSICURAZIONE DEI LAVORATORI AGRICOLI DIPENDENTI SETTORE EDILE  RIDUZIONE DEL PREMIO PER IL SETTORE EDILE LA MISURA DELLA RIDUZIONE INTERVENTO: Giuseppe Lucibello  da un minimo del 7,08 % ad un massimo del 20 %

24 OT24 -OSCILLAZIONE PER PREVENZIONE: ANDAMENTO DELLA RIDUZIONE PER PREVENZIONE MINOR PREMIO INTERVENTO: Giuseppe Lucibello  TOTALE €

25 BANDO ISI Dal 2010 ad oggi sono stati messi a disposizione: 2010€ 60 milioni  per il 2010: € 60 milioni 2011€ 205 milioni  per il 2011: € 205 milioni 2012€ 155 milioni  per il 2012: € 155 milioni 2013€ 307 milioni  per il 2013: € 307 milioni € 267 milioni 2014 A tali somme si aggiungeranno € 267 milioni destinati alla predisposizione del nuovo Avviso Pubblico ISI 2014 di imminente pubblicazione INTERVENTO: Giuseppe Lucibello

26 TIPO DI RISCHIO Distribuzione percentuale dei progetti ammessi per TIPO DI RISCHIO Bando ISI 2011, 2012, 2013 Rischio altoRischio medioRischio basso INTERVENTO: Giuseppe Lucibello

27 DIMENSIONE AZIENDALE Distribuzione percentuale dei progetti ammessi per DIMENSIONE AZIENDALE Bando ISI 2011, 2012, 2013 % INTERVENTO: Giuseppe Lucibello

28 POTENZIAMENTO DELL’ ATTIVITÀ DI VIGILANZA E RISULTATI OTTENUTI  L’INAIL si è dotato di un sistema di vigilanza basato sullo sviluppo di strumenti tecnologici sempre più innovativi e sull’incremento delle banche dati esterne  L’informatizzazione del sistema consente anche di studiare i fenomeni, attraverso l’analisi dei dati provenienti dall’attività ispettiva e ricondotti nella banca dati “Osservatorio dei Lavoratori Regolarizzati”  Gli output del processo di intelligence sono gestiti all’interno di un Sistema Integrato specializzato per la raccolta, la selezione ed il monitoraggio delle posizioni a rischio  Il tutto è finalizzato ad innalzare la capacità di vigilanza sull’attuazione delle norme in materia di lavoro e di legislazione sociale e, quindi, per garantire la tutela assicurativa dei lavoratori, elevare il grado di fedeltà contributiva e favorire la coesione e l’equità sociale INTERVENTO: Giuseppe Lucibello

29 INTERVENTO: Paolo Onelli SSL  La Salute e Sicurezza sul Lavoro (SSL) contribuisce allo sviluppo economico dei Paesi  È sbagliato considerare la SSL un ONERE eccessivo  Una economia fondata su SSL e sul rispetto della persona è più forte rispetto a quella fondata sullo sfruttamento  Semplificare è un atto dovuto, in particolare per le PMI, ma in Italia occorre molta attenzione, per la concorrenza di norme e sanzioni amministrative e penali

30 INTERVENTO: Danilo Papa  Situazione molto frammentata in Italia per l’attività di vigilanza, con un numero elevato di enti competenti in materia  Una criticità è rappresentata dalla disomogeneità dei comportamenti ispettivi.  Complicata anche l’applicabilità in concreto di molte norme (es. sospensione dell’attività imprenditoriale per la reiterazione di violazioni della stessa indole nell’arco di 5 anni, nel caso di constatazione da parte di enti diversi)

31 INTERVENTO: Danilo Papa  In questo senso interviene opportunamente la recente Legge delega di Riforma Lavoro  Previsione dell’ Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, con funzioni anche di coordinamento dell’attività di vigilanza in materia di SSL, di competenza delle ASL e delle ARPA  Maggiore garanzia di omogeneità delle attività ispettive e di coordinamento delle funzioni ora attribuite a vari enti

32 CONCLUSIONI WORKSHOP 1 semplificazione  La semplificazione non riguarda gli adempimenti ma gli strumenti per poter adempiere piccole e micro imprese ed aziende a basso rischio  Maggiore attenzione per le piccole e micro imprese ed aziende a basso rischio, comprese quelle di medio- grandi dimensioni  Vigilanza  Vigilanza sempre più mirata attraverso l’utilizzo integrato delle banche dati e maggiormente indirizzata verso attività ad alto rischio o aziende già sanzionate prevenzione  La prevenzione non è un onere ma un investimento, anche in termini di efficientamento dei processi produttivi e di competitività delle imprese.