PEIMAF - PIANO OPERATIVO RHO Azienda Ospedaliera “Guido Salvini” Dr

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PEIMAF - PIANO OPERATIVO RHO Azienda Ospedaliera “Guido Salvini” Dr PEIMAF - PIANO OPERATIVO RHO Azienda Ospedaliera “Guido Salvini” Dr. Martino Trapani D.M.P. RHO 16/03/2015 19/03/2015 26/03/2015

MAXIEMERGENZA: Una maxi-emergenza può essere definita come un evento di origine antropica, accidentale, naturale, che coinvolge un elevato numero di vittime (morti, feriti, danneggiati nei beni) e che, quindi, comporta un improvviso, anche se temporaneo, squilibrio tra le richieste di soccorso e le risorse immediatamente disponibili per esaudirle.

INCIDENTE INDIVIDUALE 50 CATASTROFE MAXIEMERGENZA 10 50 INCIDENTE MAGGIORE 1 10 INCIDENTE INDIVIDUALE Numero feriti:

In caso di catastrofi deve essere cambiata la filosofia del soccorso: La salvezza di molte vite richiede prioritariamente una lotta contro il tempo; Occorre quindi sfruttare nel modo migliore le risorse disponibili (persone e mezzi); E’ fondamentale riconoscere (TRIAGE) e successivamente soccorrere, prima i feriti più gravi, ma non quelli gravissimi, dal momento che è impossibile assistere, trasportare e curare tutte le vittime in tempi brevi. L’obiettivo principale è salvare più vite possibile.

QUADRO NORMATIVO MAXIEMERGENZA: DM del 17 maggio 1996. Linee guida n. 1/1996 sul Sistema di Emergenza Urgenza in applicazione del DPR 27 marzo 1992. DPR 27 Marzo 1992. Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza. GURI n. 76 del 31 marzo 1992. Presidenza Consiglio Ministri- Dipartimento Protezione Civile-Servizio Emergenza Sanitaria. Pianificazione dell’emergenza intraospedaliera a fronte di una maxiemergenza. Funzioni dell’unita di crisi nella fase preparatoria del piano. Settembre 1998 Criteri di massima per l’organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi. GURI n. 109 del 12 maggio 2001. Ciascuna struttura ospedaliera potenzialmente coinvolta in una maxi-emergenza deve dotarsi di un piano di emergenza per il massiccio afflusso di feriti (PEMAF).

Piano Emergenza Interno Massiccio Afflusso Feriti : Non è purtroppo un’evenienza rara che un ospedale si trovi, a seguito di una maxi-emergenza, a dover improvvisamente soccorrere un gran numero di feriti, con conseguente inadeguatezza di servizi calibrati per lo svolgimento del normale carico di lavoro delle urgenze; Occorre pertanto che la struttura ospedaliera coinvolta sia ben preparata ad affrontare la situazione di emergenza, perché una sua risposta anche solo parzialmente efficiente può incidere negativamente sull’ efficacia dell’ intera organizzazione dei soccorsi; Per limitare tali problematiche, ogni struttura ospedaliera deve disporre di strumenti operativi, attivi 24H/24H, il P.E.I.M.A.F. è lo strumento indicato in caso di catastrofe o disastro;

Piano Emergenza Interno Massiccio Afflusso Feriti (2): Il piano di emergenza predispone la catena di interventi da attuare all'interno dell'Ospedale per accogliere un massiccio afflusso di feriti. Esso deve consentire: l’accettazione contemporanea di un elevato numero di vittime (intendendo con tale termine feriti e deceduti). l’erogazione di cure corrette e qualificate e in ogni caso adeguate al tipo di lesione che presentano i feriti. La caratteristica fondamentale di questo tipo di piani è di dover essere puntuali e, parallelamente, di essere dotati di una certa flessibilità, in modo da lasciare un adeguato spazio decisionale per fronteggiare improvvise e imprevedibili variazioni che l’ evento stesso può generare. È indispensabile che tutto il personale che lavora nella struttura nosocomiale sia a conoscenza del PEIMAF e dei compiti assegnati alle singole figure (action cards), in modo da essere preparato sulle modalità operative da attivare in fase d’allarme. Il Presente PEIMAF è pubblicato con i relativi allegati sul sito intranet della DMP di RHO nella pagina qualità al seguente link: http://intranet.salvini.it/qualitaR.html

PEMAF Ospedali della Regione Lombardia AREA EXPO:

PEMAF Ospedali della Regione Lombardia AREA EXPO:

LE FASI DEL PEIMAF: Il PEIMAF si articola intorno ai tre momenti principali della gestione di un massiccio afflusso di feriti al Pronto Soccorso dell’Ospedale, questi momenti sono: la ricezione e la diffusione dell’allarme; la preparazione di spazi, personale e attrezzature che precede l’accesso dei feriti; l’assistenza ai feriti al momento del loro arrivo;   Questi tre momenti vedono impegnati operatori con compiti di carattere sanitario a fianco di operatori con compiti di carattere logistico e organizzativo che devono essere coordinati all’interno di una precisa catena di comando.

LE FASI DEL PEIMAF: 1) Allarme e allertamento, con attivazione dell'Unità di Crisi e sistema a cascata; 2) Attivazione del piano, con: Sospensione attività ordinarie (blocco codici bianchi, ambulatori, attività chirurgica ordinaria in B.O. e assistenza anestesiologica extra B.O., ecc.; Preparazione di aree di triage, stabilizzazione, trattamento, aree accessorie (ricezione parenti, stampa ecc.); 3) Gestione dell'emergenza: ricezione delle vittime e triage; stabilizzazione dei feriti; attivazione dell’area verde (da T90); movimentazione dei feriti verso i servizi di diagnostica/terapia; trasferimenti verso altri ospedali mediante ambulanze o elisoccorso; ricovero in Unità Operative di base/specialistiche; dimissione dei Pazienti; 4) Fine dell'emergenza; 5) Ripristino materiale; 6) Feedback e revisione critica;

FASE ALLARME: AREU ALLERTA Richiesta SOS Altre Centrali Operative Zona 118 Zona evento Richiesta SOS PREFETTURA e PROTEZIONE CIVILE AREU ALLERTA Unità di Crisi Centrale Operativa OSPEDALE

FASE ALLARME: Alla ricezione dell’allarme, attraverso un telefono presidiato h24 (Triage del PS), viene contattato il DDMP o Reperibile della DMP che dopo verifica e conferma procede con l’attivazione del PEIMAF; La convocazione componenti dell’Unità di Crisi tramite il centralino dell’ospedale, utilizzando il seguente messaggio : “E’ in atto una maxiemergenza, è pregato di recarsi immediatamente in Ospedale presso la Direzione Medica di Presidio”; La procedura delle chiamate a cascata per la mobilitazione dei reparti e del personale reperibile a seconda delle risorse umane ed i servizi disponibili in ospedale nelle diverse fasce orarie e giorni della settimana, tramite: il Responsabile di PS, i Medici di Guardia, il Servizio Infermieristico e il Triage del PS, utilizzando il seguente messaggio : “E’ in atto una maxiemergenza, si prega di attivare il piano PEIMAF”; La Portineria dell’Ospedale, utilizzando il seguente messaggio : “E’ in atto una maxiemergenza, è pregato di recarsi immediatamente in Ospedale presso il Pronto Soccorso”; AREU TRIAGE PS DMP PEIMAF SISTEMA CASCATA

UNITA’ DI CRISI: Rappresenta il nucleo direzionale sanitario e coordina l’attività dell’Ospedale per tutta la durata dell’emergenza. E’ composta dai seguenti membri: Il Direttore Medico di Presidio (DDMP), o Suo delegato, che la presiede; Il Direttore Amministrativo di Presidio, o Suo delegato; Il Direttore del Dipartimento Urgenza/Emergenza o un Suo delegato; Il Responsabile Medico del Pronto Soccorso, o Suo delegato; Il Responsabile Sitra o Suo delegato; Il Responsabile dell’Area Tecnico/Patrimoniale; Il Responsabile dell’Ufficio Stampa o Suo delegato; Il Responsabile del Servizio Farmaceutico o Suo delegato; Il Responsabile dell’Area Sistemi Informativi o Suo delegato; Il Responsabile del Servizio di Psicologia Ospedaliera o Suo delegato; Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o Suo delegato; Il Responsabile dell’Ufficio Marketing e Comunicazione;

FASE ALLARME: CONTESTO 1 Feriale/diurno 8-17 CONTESTO 2 Feriale17-22 L’immediata situazione di emergenza impone una procedura rapida e coordinata, in particolare la tempestiva informazione del personale (15-30 min.), rendendo possibile effettuare le procedure operative nei successivi 15 minuti; La procedura delle chiamate a cascata prevede 3 contesti di attivazione: CONTESTO 1 Feriale/diurno 8-17 CONTESTO 2 Feriale17-22 Sabato e Festivi 8-22 CONTESTO 3 Notturno 22-8 P.S. LAB. RAD. T.I. TRIAGE PS U.C. CENTRALINO OSPEDALE M.G. RESPONSABILE PS Personale servizio/ REP. MEDICO GUARDIA UU.OO. S.I.P.O. PORTINERIA OSPEDALE

ATTIVAZIONE PIANO PEIMAF: Il presente piano operativo ha la finalità di garantire un’adeguata e rapida risposta relativamente ai pazienti: a prognosi certamente infausta a breve termine (codici rossi); con patologie a prognosi favorevole (codici gialli); con lesioni modeste o ambulatoriali (codici verdi) con l’attivazione da T. 90 dell’area codici verdi. I pazienti, appena arrivati in ospedale, devono essere suddivisi in gruppi in base alla scheda triage predisposta nell’atrio del PS ad opera del personale deputato a questa funzione. Lo strumento che si è scelto per trasformare il PEIMAF in azioni precise e coordinate tra loro è quello delle Action Cards, ovvero di schede sintetiche che vengono distribuite agli operatori sulla base del loro ruolo e che li guidano nell’assolvere i compiti previsti attraverso indicazioni sequenziali semplici e non interpretabili.

AREE PEIMAF IDENTIFICATE P.O. RHO : TRIAGE ATRIO PRONTO SOCCORSO AREA ROSSA PRONTO SOCCORSO AREA GIALLA AREA VERDE POLIAMBULATORIO 1° P. ALA OVEST ATTIVAZIONE AREA DA T90

AREA CODICI VERDI (1): L’area trattamento dei codici verdi è stata identificata nella zona del Poliambulatorio (primo piano Ala Ovest), che sarà utilizzata per lo svolgimento dell’attività ambulatoriale “da T. 90”; In quest’area lavoreranno per la gestione dei pazienti a bassa intensità di cure, a seconda del contesto di attivazione, Medici di guardia interdivisionale/pronta disponibilità, Infermieri, OSS del Pronto Soccorso, eventuali Volontari e Psicologo; L’area verrà organizzata al fine di poter gestire il maggior numero di codici verdi sfruttando al massimo le strutture e i materiali già presenti; Alla predetta area afferiranno unicamente pazienti in età adulta. I pazienti in età pediatrica continueranno ad essere assistiti presso il PS Pediatrico.

AREA CODICI VERDI (2): I locali sono dotati di 1 postazione con attacco ossigeno e in quelli identificati come ambulatori è presente un computer collegato al sistema di PS; In considerazione delle frequenti problematiche informatiche che si possono presentare in occasione del piano PEIMAF e in considerazione di un massiccio afflusso di feriti è possibile procedere al passaggio della modalità manuale della documentazione clinica assegnando al singolo paziente un barcode con l’attribuzione di un braccialetto codice colore. Il materiale in aggiunta verrà allestito entro T. 90 dall’Infermiere in collaborazione con un OSS del PS, recuperando i carrelli predisposti esclusivamente per il PEIMAF, contenenti le dotazioni di farmaci, materiale per medicazioni, immobilizzazioni, ecc., posizionati c/o il Deposito esterno di Pronto Soccorso (piano seminterrato Ala Ovest)  

CONTESTO 1 feriale/diurno (ore 08-17): (1) Sistema di chiamata: Il Centralino , convoca l’ Unità di Crisi, utilizzando il seguente messaggio : “E’ in atto una maxiemergenza, è pregato di recarsi immediatamente in Ospedale presso la Direzione Medica di Presidio”; La mobilitazione dei reparti e del personale viene disposta dal DDMP o dal Suo delegato, fatta eccezione la fascia oraria dalle 8.00 alle 8.30 in cui deve essere contattato il Reperibile DMP e SITRA; Il Responsabile del Pronto Soccorso, provvederà a contattare i Medici di guardia delle UU.OO., utilizzando il seguente messaggio : “E’ in atto una maxiemergenza, si prega di attivare il piano PEIMAF”; I Medici di guardia delle UU.OO., provvedono a convocare il personale medico invitandolo a recarsi presso il Pronto Soccorso per ritirare le action cards e alla pronta dimissione dei pazienti dimissibili; Il Servizio Infermieristico valuterà le necessità di personale infermieristico e di supporto, assegnerà la destinazione in considerazione delle priorità ed effettuerà se necessario il trattenimento in servizio del personale in turno in base alla situazione organizzativa e alla durata della mobilitazione;

CONTESTO 1 feriale/diurno (ore 08-17): (2) Sospensione attività ordinarie: DMP provvederà a formalizzare la sospensione delle attività ordinarie dei Servizi (blocco codici bianchi, ambulatori, attività chirurgica ordinaria in B.O. ed assistenza anestesiologica extra B.O.); Il Pronto Soccorso provvederà a bloccare l’ammissione dei soggetti con patologie non urgenti e al rinvio al domicilio degli utenti ambulatoriali mediante apposita modulistica “rinvio rapido dal triage”; Allestimento in PS dell’area ROSSA e GIALLA; Allestimento di un’area triage di emergenza all’interno dell’atrio del PS. Il personale sanitario deputato a questa funzione opererà in risposta alla modalità di presentazione e alla situazione assistenziale condivisa;

CONTESTO 1 feriale/diurno (ore 08-17): (3) ENTROT90 Arrivo del personale nel punto di ritrovo, presso il Pronto Soccorso, salvo diverse disposizioni ricevute telefonicamente; L’Operatore Sanitario del PS recupera la busta “PEIMAF” sita in Pronto Soccorso presso la cassaforte del locale infermeria, per aprire i locali dedicati all’area dei codici verdi. Due operatori si recano nel deposito esterno del Pronto Soccorso a prendere i carrelli “PEIMAF” contenenti le dotazioni per allestire gli ambulatori; Il personale in servizio del Poliambulatorio prepara i locali per accogliere i codici verdi inviati dal PS.

CONTESTO 1 feriale/diurno (ore 08-17): (4) DA T90 Attivazione degli Ambulatori presso l’area verde; Trasferimento e accompagnamento dei pazienti con codice verde a cura dell’ Operatore Sanitario del PS e dei 2 operatori del Poliambulatorio agli ambulatori dell’area verde; Eventuale trasferimento di pazienti in condizioni cliniche stabili degenti in PS e in attesa di ricovero, in numero di 2 nei seguenti reparti (anche in sovrannumero al numero di letti ordinariamente attivi): Verificato il rientro a condizioni di normalità cioè ricoverato l’ultimo Codice Rosso può essere dichiarato il cessato allarme. Medicina 4 Cardiologia Ginecologia Medicina 3 Ortopedia Chirurgia

CONTESTO 2- feriale (17.00-22.00) sabato e festivi (ore 8.00- 22.00) CONTESTO 3- Notturno (22.00- 8.00): (1) T0 Sistema di chiamata: Il Centralino , convoca l’Unità di Crisi, utilizzando il seguente messaggio : “E’ in atto una maxiemergenza, è pregato di recarsi immediatamente in Ospedale presso la Direzione Medica di Presidio”; La Portineria, contatta i Reperibili Medici e Infermieristici del Presidio, secondo l’elenco di chiamata reperibili, utilizzando il seguente messaggio : “E’ in atto una maxiemergenza, è pregato di recarsi immediatamente in Ospedale presso il Pronto Soccorso”; Il Responsabile del Pronto Soccorso provvederà a contattare i Medici di guardia delle UU.OO., utilizzando il seguente messaggio : “E’ in atto una maxiemergenza, si prega di attivare il piano PEIMAF”; I Medici di guardia delle UU.OO., provvedono alla pronta identificazione dei pazienti dimissibili e si rendono disponibili a raggiungere il Pronto Soccorso in attesa dei reperibili;

CONTESTO 2- feriale (17.00-22.00) sabato e festivi (ore 8.00- 22.00) CONTESTO 3- Notturno (22.00- 8.00): (2) T0 Sospensione attività ordinarie: Il Pronto Soccorso provvederà a bloccare l’ammissione dei soggetti con patologie non urgenti e al rinvio al domicilio degli utenti ambulatoriali mediante apposita modulistica “rinvio rapido dal triage”; Allestimento in PS dell’area ROSSA e GIALLA; Allestimento di un’area triage di emergenza all’interno dell’atrio del PS. Il personale sanitario deputato a questa funzione opererà in risposta alla modalità di presentazione e alla situazione assistenziale condivisa;

CONTESTO 2- feriale (17.00-22.00) sabato e festivi (ore 8.00- 22.00) CONTESTO 3- Notturno (22.00- 8.00): (3) ENTROT90 Arrivo del personale reperibile nel punto di ritrovo, presso il Pronto Soccorso, salvo diverse disposizioni ricevute telefonicamente; Il Servizio infermieristico di Presidio, allertato dal responsabile SITRA valuterà le necessità di personale infermieristico e di supporto, assegnerà la destinazione in considerazione delle risorse reperite e delle priorità di impiego ed effettuerà se necessario il trattenimento in servizio del personale in turno in base alla situazione organizzativa e alla durata della mobilitazione. L’Operatore Sanitario del PS recupera la busta “PEIMAF” sita in Pronto Soccorso presso la cassaforte del locale infermeria, per aprire i locali dedicati all’area dei codici verdi. Due operatori si recano nel deposito esterno del Pronto Soccorso (seminterrato Ala Ovest) a prendere i carrelli “PEIMAF” contenenti le dotazioni per allestire gli ambulatori;

CONTESTO 2- feriale (17.00-22.00) sabato e festivi (ore 8.00- 22.00) CONTESTO 3- Notturno (22.00- 8.00): (4) DA T90 Attivazione degli Ambulatori presso l’area verde; Trasferimento e accompagnamento dei pazienti con codice verde a cura dell’ Operatore Sanitario del PS e del personale reperibile agli ambulatori dell’area verde; Negli ambulatori saranno presenti gli operatori (medici e infermieri) come da action cards assegnate dal Responsabile e Coordinatore di PS; Eventuale trasferimento di pazienti in condizioni cliniche stabili degenti in PS e in attesa di ricovero, in numero di 2 nei seguenti reparti (anche in sovrannumero al numero di letti ordinariamente attivi): Verificato il rientro a condizioni di normalità cioè ricoverato l’ultimo Codice Rosso può essere dichiarato il cessato allarme. Medicina 4 Cardiologia Ginecologia Medicina 3 Ortopedia Chirurgia

CONCLUSIONE: Le Maxi-Emergenze non sono prevedibili, così colgono impreparati sia le vittime che i soccorritori; La loro gestione non è una cosa semplice, anche perché la maggior parte degli operatori che intervengono non hanno esperienza diretta; (per fortuna!) E’ opinione consolidata che il buon successo della gestione ospedaliera per un afflusso di massa di persone è il risultato della piena consapevolezza di prevederne il rischio e di saperlo affrontare con una adeguata predisposizione di piani operativi di contrasto;

CONCLUSIONE: Nella successione delle varie fasi di pianificazione vanno tenute nel debito conto tutti gli aspetti e le ricadute organizzative sui servizi anche quelli non di “prima linea” ma di supporto; Un piano che si rispetti non è credibile se non si considera anche la necessità di effettuare prove periodiche di attivazione o simulazione per verificarne l’efficacia; Il tempo è la risorsa più avara: si lotta per ridurre gli sprechi, ma non saranno mai i minuti prima dell’arrivo dei feriti che ci mancheranno per essere pronti, ma quelli che non abbiamo impiegato, in tempo di pace, per programmare la nostra risposta in condizioni di emergenza.

Grazie dell’attenzione Solo un organizzazione che sia in grado di reagire ai cambiamenti, alla complessità e all’incertezza in tempi rapidi, assume le caratteristiche di “Strategia aziendale vincente”.