Cattedrale di San Vigilio –Trento- inizio 1212

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il Duomo di Prato e il suo museo
Advertisements

Il Duomo di Cefalù.
Bagnoli Irpino Arte e Cultura.
LA CUBA.
B R I N D I S I Il centro storico 16/03/20091Carmelo Anastasio.
BASILICHE PALEOCRISTIANE LUCiA TUDiNi SiMONA SESTiTO ESTHER FiORESE.
Sviluppo di Savona dal Medioevo al Rinascimento
Le cattedrali.
Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano.
A SPASSO PER MILANO.
EDIFICI CRISTIANI.
Tour dell'arte 2012.
Storia di Firenze Realizzato da lily artù funny_girls bimba
LADIES AND GENTLEMAN… LA 2B PRESENTA… LA GITA!!! ANNO SCOLASTICO 2001/2002.
L'arco: un particolare non trascurabile
L’arte gotica L’arte gotica è nata intorno alla metà del XII secolo, proseguì fino al XIV, ed ebbe origine in una regione attorno a Parigi chiamata Ile-de-France.
Il santuario di SAN VALENTINO in agro a VEZZANO a cura della dott.ssa Maria Dionigia Carli.
La gita in treno Alla scoperta di Hasta: antica città romana
TORINO Storia Vediamo qui di seguito i principali passaggi della storia di Torino: - III secolo a.C.: Taurisci e Liguri fondano il primo nucleo della città,
Iglesias città fortificata
Treviso Porta S.Tommaso Porta Santi Quaranta San Nicolò PiazzaVittoria
IL CAMPANILE DI GIOTTO.
Basilica di San Vincenzo
Visita guidata a RAGUSA Ibla
Ex Convento e Chiesa di Santa Chiara in Urbino
Fecchio Alberto Ex Direttore dell’INAIL di MN.
Santa Maria di Castello
SGUARDO AI PARTICOLARI
ARCHITETTURA ROMANICA
L’ARCHITETTURA ROMANICA
ROMANICO IN TOSCANA Prof.ssa Zaira Chiaese.
ARTE ROMANICA I cantieri emiliani Prof.ssa Zaira Chiaese.
Basilica di San Marco Prof.ssa Zaira Chiaese.
Edoardo Stancanelli Classe 1i Scuola G.G.BELLI Ricerca
BASILICA DI S. MARCO EVANGELISTA AL CAMPIDOGLIO (PIAZZA VENEZIA)
Cimabue Maestà (Madonna di Santa Trinità)
I.C.S De Amicis -Bolani di REGGIO CALABRIA EDUCAZIONE AMBIENTALE
Il Duomo di Andria fu costruito da Goffredo d’Altavilla, tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo, su una chiesa preesistente dedicata a San.
IL ROMANICO Nel XI (1000) e XII (1100) secolo l’umanità era molto superstiziosa Da un lato credeva di cadere vittima del male e dall’altra temeva il giudizio.
9 novembre 2014 Dedicazione della basilica Lateranense a Roma Dedicazione della basilica Lateranense a Roma Musica: “Andiamo alla Casa di Dio” (sinagoga.
DUOMO DI PISA L’incarico di costruire il Duomo fu affidato all’architetto Buscheto dal vescovo Guido da Pavia (1064). Il Duomo di Pisa è detto anche chiesa.
L’ Istituto Professionale di Stato “F.S. CABRINI” di Taranto
RAFFAELLO Raffaello è nato nel 1483 a Urbino. Dopo un periodo di apprendistato dal Perugino, Raffaello si sposta in varie città, dalla città di Castello.
Posizione: Erice è situato sulla cima di Monte San Giuliano.
Di Delonte, Cini, Urbinelli, Fiori
Complesso conventuale di S.Maria dell’ Assunta
Basilica di San Crisogono
VIDEO. VIDEO Basilica Sant’Angelo in Formis - Capua Montecassino esercitò notevole influenza. Absidi, navate e navatelle sono state affrescate da maestri.
6 Ottobre 2011 Inizio anno catechismo Ricordo di S.Francesco.
Il Sacro Monte di Ghiffa (o Sacro Monte della Santa Trinità) è inserito nel gruppo dei Sacri Monti prealpini inseriti nel 2003 nell’elenco dei "Patrimoni.
Lavoro svolto da: Ansalone Lavinia Giraldi Edoardo Marroni Eva
STILE GOTICO SUL LUOGO SI TROVAVA IN ORIGINE UN TEMPIO PAGANO DEDICATO A GIOVE.
SAN JUAN DE LETRAN SAN GIOVANNI IN LATERANO
MUSEO VIRTUALE Roma Imperiale
Teatro Marcello.
Viaggio di istruzione a
Cappella Bacci - Basilica di San Francesco (Arezzo)
Ferrara nel
GITA LODI Gli alunni di 1^A hanno visitato la città di Lodi
Almeida Alvarez, Lorena Xhixha Merita
ARTE ROMANICA.
Monforte d’Alba – Cappella di S. Stefano - La cappella di S. Stefano si trova in frazione Perno, poco distante dal centro urbano. E’ situata su un piccolo.
Visita in Vaticano I Patti Lateranensi del 1929 convertirono la Città del Vaticano in uno Stato indipendente, il più piccolo e influente del mondo. Il.
FIRENZE Storia della città
Brevi cenni storici « 14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15 né si accende una lampada per metterla.
MONUMENTI APERTI 9/10 maggio 2015 CHIESA SAN FRANCESCO ORISTANO.
Arguello Chiesa di S. Frontiniano La chiesetta, antica parrocchiale, è realizzata in pietra: la sua datazione è imprecisata, ma sembra risalire al XII.
Il vescovo a cui la Dirigente Scolastica, in un precedente incontro aveva illustrato il progetto, si è reso disponibile ad incontrare i ragazzi. In occasione.
VIAGGIO D’ISTRUZIONE A LECCE II classi dell’Istituto Comprensivo Bova Marina - Condofuri.
La basilica di San Giorgio. Storia La storia della Basilica è legata alla storia di Ferrara fin dalle sue origini. La prima chiesa fu edificata intorno.
Transcript della presentazione:

Cattedrale di San Vigilio –Trento- inizio 1212

Veduta dall'alto del duomo 

Il Duomo di San Vigilio, teatro del Concilio di Trento, è una imponente fabbrica romanica, iniziata nel 1212 da Adamo d'Arogno, appoggiata al bell'edificio pubblico del Castelletto. Architetti dell'edificio furono famiglie di artefici campionesi (Adamo d'Arogno prima, Egidio e Bonino da Campione poi). L'edificio attuale ha preso il posto di una serie di edifici religiosi che a partire dal VI secolo (quando fu creata fuori dalla cerchia muraria una cappella cimiteriale sul luogo di sepoltura di S. Vigilio, terzo vescovo di Trento martirizzato nel 400) si sono sovrapposti sullo stesso luogo.   La leggenda narra che la campana della torre di San Romedio, che spicca graziosa dalle merlature a coda di rondine che ornano la cornice del Castelletto, abbia rintoccato da sola per annunciare a Vigilio, vescovo evangelizzatore di Trento, la sua morte.

Facciata occidentale. Sulla destra si notano i segni del campanile meridionale, non ultimato.

Lato settentrionale della cattedrale, con la fontana del Nettuno

È la principale chiesa cittadina ed è stata edificata sull'area in cui era originariamente presente un antico tempio dedicato a san Vigilio, da cui prende il nome e che è il patrono della città Il principe vescovo Uldarico II (1022-1055) iniziò la costruzione del palazzo vescovile e la riedificazione della cattedrale. Quest'ultima aveva tre navate, con pilastri impostati su blocchi di base provenienti da resti romani, inoltre si iniziò anche la costruzione di una cripta. Altemanno (1124-1149) proseguì la costruzione della cripta (che esiste tuttora) che verrà consacrata nel 1145. Ma se con Uldarico II la costruzione procedeva riadattando e utilizzando i resti romani, con Altemanno vennero aperte nuove cave, facendo così cessare la dipendenza dai resti classici.

Il campanile di san Romedio ed il Castelletto del Vescovo sul lato orientale

Abside della cattedrale

Il vescovo Federico Vanga (Friederich Wanger) (1207-1218) decise di ricostruire interamente il duomo dalle fondamenta, affidando il progetto alle maestranze comacine guidate da Adamo d'Arogno, come attesta una lapide murata nel basamento dell'abside, che recita in latino come nell'anno 1212, alla presenza del Vescovo Federico Vanga, il maestro della diocesi di Como Adamo d'Arogno, incominciò e fabbricò questa chiesa poi conclusa dai suoi figli e nipoti. La costruzione iniziò nel 1212, ma alla morte del Vanga in Terrasanta i lavori andarono in crisi. Il progetto di Federico Vanga venne comunque sostanzialmente rispettato dai suoi successori che ne proseguirono la costruzione, mantenendone i caratteri principali stabiliti nel progetto, ovvero: Tre navate scompartite da colonne a fascio Transetto sporgente munito di tiburio Navata maggiore terminante ad est della crociera con un presbiterio molto profondo e con un'abside semicircolare Due campanili in facciata, ne fu ultimato solo uno. Questo si può notare dalla facciata, che risulta incompleta dove doveva sorgere il secondo campanile, e dall'interno con una scala che si ferma alle mura; ciò dà alla facciata un aspetto asimmetrico (nella chiesa della SS. Trinità in via S.Trinità, è visibile un'incisione di entrambi i campanili, ai piedi di un altare laterale). Porta laterale a nord dotata di protiro. Capitelli a forma di bocciolo. Nel 1236 morì il maestro Adamo d'Arogno a cui successe il figlio Enrico di Fono d'Arogno, nel frattempo i fondi cominciarono a mancare e quindi il cantiere procedette a rilento. Alla fine del Duecento il transetto settentrionale venne ornato con un rosone detto ruota della fortuna per il motivo iconografico rappresentato. 

Lapidazione di S. Stefano, bassorilievo trecentesco

Il rosone con la Ruota della Fortuna

L'intero rosone rappresenta una ruota con dodici raggi, costituiti dalle esili colonnine che terminano con capitelli vegetali, che terminano con archi che intersecandosi suddividono l'apertura in dodici petali. Al centro, sul fulcro della ruota, è rappresentata una figura coronata e vestita con una lunga tunica: la fortuna, che poggia le mani su un cerchio decorato a motivi vegetali, probabilmente la vite simbolo della Vita. Al di sopra, un re, riconoscibile dalla corona, leva al cielo due coppe, mentre lungo tutta la ruota, che gira in senso antiorario, sono rappresentate le dodici figure che scendono e risalgono a seconda del girare della sorte benigna o avversa.  

Lato orientale della cattedrale Lato orientale della cattedrale. Da sinistra: il transetto meridionale, l'abside, il Castelletto del Vescovo con il campanile di san Romedio e, a destra, la Torre Civica

Tra il 1305 e il 1307, Egidio da Campione diresse i lavori realizzando il fianco meridionale del duomo e la parte inferiore dei campanili. Nel 1321 il figlio di Egidio, Bonino da Campione, realizzò il rosone sulla facciata e aggiunse elementi ormai gotici. Al di sotto del rosone si allunga il protiro della Porta del Vescovo, mentre a sinistra, una nicchia ospita la Madonna degli Annegati, copia dell'originale duecentesco spostato all'interno della chiesa, così chiamata per l'antica usanza di porre ai suoi piedi i cadaveri recuperati dalle acque dei fiumi. Nella lunetta del portale, il Cristo pantocratore duecentesco, in atteggiamento maestoso e severo, con i simboli degli evangelisti, mostra ancora tracce dell'originaria decorazione policroma. Il portale fu restaurato all'epoca del Principe Vescovo Bernardo Clesio, che vi fece aggiungere il proprio stemma, le sette verghe legate in un fascio. Sempre sotto Bernardo Clesio, Lucio da Como innalzò la cupola. Nel 1511 venne incoronato al Duomo l'imperatore Massimiliano d'Asburgo che trasferì ad Innsbruck la sua residenza ufficiale nel Tirolo. La chiesa dal 1545 al 1563 ospitò il Concilio di Trento. Nel 1682 ad opera di Giuseppe Alberti venne realizzata la Cappella del Crocefisso, una struttura barocca inserita nelle forme quasi totalmente romaniche, mentre nel 1739 venne realizzato il baldacchino dell'altare maggiore d'inspirazione berniniana, demolendo il precedente altare romanico.

Dettaglio del portale all'ingresso settentrionale Nella lunetta del portale, il Cristo pantocratore con i simboli degli evangelisti, mostra ancora tracce dell'originaria decorazione policroma

Una colonna annodata, ofitica (elemento architettonico, costituito da una coppia di colonnine unite insieme da un "nodo“), fa bella mostra di sé nel protiro meridionale nel transetto del Duomo, la cui strana foggia potrebbe indicare la teologia della trinità (Padre e Figlio legati dallo Spirito). Da notare che alla base della colonnina di destra vi sono due fanciulli, che secondo la leggenda sarebbero i figli dell'architetto Adamo d'Arogno, i figli di Adamo, che continuarono la costruzione dopo la morte del padre. Il Duomo sarebbe collegato al Palazzo delle Albere tramite un condotto sotterraneo, per permettere al cardinale Madruzzo di sfuggire alle lamentazioni del popolo di fedeli. Attualmente la via che collegava la villa al centro urbano è interrotta dalle ferrovie dello stato.

Le colonne annodate del Duomo di Trento Ce ne sono più di una, in particolare una presenta una doppia annodatura.

Pianta del Duomo di Trento ?

Duomo di Trento- navata centrale

Baldacchino Barocco

Concilio di Trento in Duomo

  Trento - Piazza Duomo e la Torrre civica  che una sapiente opera di restauro sta riportando agli antichi splendori, salvaguardando il caratteristico assetto urbanistico dove gli aspetti rinascimentali si alternano a quelli medioevali.

Piazza del Duomo È il salotto della città, piccolo, elegante, accogliente. Qui sorge la Fontana del Nettuno e le Case Cazuffi-Rella, due palazzi attigui abbelliti da facciate policrome affrescate con figure mitologiche e floreali, tra gli scorci più suggestivi di tutta la città. Appena sotto, i portici e i locali per il caffè del mattino e l’aperitivo della sera. Al centro della piazza fa bella mostra di se la Fontana di Nettuno costruita su progetto dello scultore Francesco Antonio Giongo. 

La fontana del Nettuno 

La fontana del Nettuno si trova in piazza Duomo a Trento, nel luogo dove era consueto installare la "macchina dei fuochi" per la festa di san Vigilio, e fu costruita su progetto dello scultore Francesco Antonio Giongo di Lavarone fra il 1767 e il 1769. Per questa fontana lo scultore ideò un sistema di scorrimento dell'acqua senza interruzioni. La statua del Nettuno originaria è opera di Stefano Salterio da Como, ma a causa dei danni subiti nel tempo essa è stata spostata alla fine del 1939 nel cortile del vicino palazzo Thun, mentre sulla fontana è presente dal 1945 una copia in bronzo realizzata nel 1942 da Davide Rigatti.

Via Belenzani È la strada più elegante di tutta Trento. Inizia da Piazza del Duomo, proprio accanto le Case Cazuffi-Rella e prosegue fino all’Università degli Studi. Al civico 20 sorge Palazzo Geremia, splendido edificio rinascimentale all’esterno e gotico all’interno. Ospita numerosi eventi culturali e l’ufficio del sindaco. Palazzo Pretorio Anche questo storico edificio sorge in Piazza del Duomo. È sormontato dalla massiccia mole della Torre Civica. Austero e regale al tempo stesso, lo decorano fitte merlature realizzate in conci di pietra calcarea, come il resto della costruzione.

Palazzo Pretorio E’ uno dei vari edifici che si affacciano sulla piazza principale e la sua visita è consigliata a tutti gli amanti di mostre di arte sacra, infatti al suo interno è contenuto tutto il “tesoro” di arte sacra della diocesi.

Sul tragitto che dal castello porta a piazza Duomo, si incontrano splendidi edifici nobiliari, come il seicentesco Palazzo Trautmannsdorf, con i grotteschi mascheroni alle finestre; Palazzo del Monte, affrescato con scene delle Fatiche di Ercole,e Palazzo Galasso, detto anche del Diavolo, perché secondo la leggenda, fu costruito in una sola notte nel 1602 per vincere una scommessa con Satana. Su via Belenzani, si susseguono palazzi rinascimentali con le facciate affrescate, che accompagnano fino alla bella cattedrale romanica di San Vigilio, patrono della città. Al centro della piazza, troneggia la settecentesca Fontana del Nettuno; su un lato, si ammirano gli straordinari affreschi che ornano le Case Rella, dette anche Case ai Portici. Sulla facciata sinistra sono raffigurate scene con personaggi della mitologia classica, su quella destra, campeggiano i temi della Virtù, della Fortuna, del Tempo, i Trionfi dell’Amore, Apollo e Abbondanza.