Sebastiano Pulvirenti 1 Tra Innovazioni e sperimentazioni: dal cantiere alla ricerca di identità
Sebastiano Pulvirenti 2 Organizzazione degli incontri provinciali Spazio caffè (raccolta preliminare quesiti) Spazio introduttivo (isp. coordinatore) Spazio di puntualizzazione (in base ai quesiti) Spazio dibattito Spazio conclusioni
Sebastiano Pulvirenti 3 Ambiti di discussione Il quadro evolutivo delle Riforme Il curricolo tra provvisorietà e sperimentabilità Organizzazione del tempo scuola Cittadinanza e Costituzione (stato dell’arte) La valutazione Dai quesiti … (risposte specifiche, approfondimenti)
Sebastiano Pulvirenti 4 I processi di Riforma tra … autonomia delle Istituzioni scolastiche e dimensione europea dell’istruzione
Sebastiano Pulvirenti 5 Dalla programmazione alla progettazione Dalla didattica di tipo trasmissivo alla situazione formativa Autonomia come esercizio di flessibilità e di ricerca Aula come ambiente di apprendimento Libertà di insegnamento/libertà di libera scelta educativa per le famiglie Scuola come luogo di vita e di apprendimento Autonomia e didattica
Sebastiano Pulvirenti 6 Linee di tendenza per una dimensione europea dell’istruzione Considerare l’istruzione come “iniziale” e mai conclusiva (percorsi di istruzione come strumenti per sviluppare altre competenze) Sviluppare le competenze chiave Considerare lo svantaggio sociale ed educativo: compensazione/sostegno/ recupero
Sebastiano Pulvirenti 7 Le questioni di tipo tecnico Il concetto di competenza Progettare e valutare Il rapporto tra Conoscenze, Abilità e Competenze Il curricolo I contenuti Documentazione L’organizzazione di classe Valorizzazione e disseminazione
Sebastiano Pulvirenti 8 Riferimenti normativi per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione Legge 28 marzo 2003, n°53 Decreto legislativo 19 febbraio 2004, n° 59 Allegati A,B,C e D del Decreto legislativo 19 febbraio 2004, n° 59 (Indicazioni Nazionali) D.M. 31 luglio 2007 (Sperimentazione biennale Indicazioni per il curricolo) Dal 2009/2010: Indicazioni nazionali aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo su Atto di indirizzo)
Sebastiano Pulvirenti 9 Il quadro sinottico del cambiamento La revisione degli Ordinamenti scolastici Regolamenti attuativi dell’art. 64 della legge 133/2008 Le Indicazioni nazionali/per il curricolo Dalla transitorietà del 2004 alla sperimentalità del 2007 La valutazione della condotta e degli apprendimenti
Sebastiano Pulvirenti 10 Iscrizioni e tempo scuola C.M. N° 4 del Schema di regolamento riorganizzazione rete scolastica e utilizzo risorse … Schema di regolamento revisione assetto ordinamentale … 18 dicembre 2008
Sebastiano Pulvirenti Fino a 50 ore (a richiesta) Flessibilità organizzativa e tempo scuola Scuola dell’infanzia 40 ore (Tempo normale) 25 ore (solo ore del mattino, a richiesta)
Sebastiano Pulvirenti Flessibilità organizzativa e tempo scuola Scuola primaria: Classe prima 24 ore 27 ore 28/29/30 ore 40 ore
Sebastiano Pulvirenti Flessibilità organizzativa e tempo scuola Scuola primaria: dalla seconda alla quinta classe 27 ore 28/29/30 ore 40 ore
Sebastiano Pulvirenti Flessibilità organizzativa: quale modello? Scuola secondaria di 1° grado 30 ore (Tempo ordinario) Minimo 36 ore (Tempo prolungato) Massimo 40 ore (Tempo prolungato) su autorizzazione
Sebastiano Pulvirenti 15 “Cittadinanza e Costituzione” Verso la sperimentazione nazionale della nuova disciplina (ex lege 169 del ) Il progetto sperimentale della Commissione Corradini Schema di DM Le tappe: parere favorevole del CNPI, con osservazioni, nella seduta del
Sebastiano Pulvirenti 16 “Cittadinanza e Costituzione” Quali modelli formativi in Europa? Materia autonoma obbligatoria od opzionale Argomenti integrati in una o più discipline Tematica educativa trasversale (in tutte le discipline)
Sebastiano Pulvirenti 17 “Cittadinanza e Costituzione” Il modello italiano Materia autonoma con un proprio curricolo, con un solo docente responsabile (insegnante di storia) e con una valutazione specifica dell’apprendimento Fase transitoria sperimentale cui le scuole possono o meno aderire con delibera formale del coll. docenti Da parte delle scuole aderenti: nomina di un docente coordinatore della sperimentazione che sarà “assistita” a livello nazionale e regionale
Sebastiano Pulvirenti La valutazione degli apprendimenti Legge 169 del C.M. n° 10 del
Sebastiano Pulvirenti La valutazione del comportamento Legge 169 del D.M. n° 5 del
Sebastiano Pulvirenti 20 Il ritorno al voto Un percorso lungo ma costante e progressivo Dalla legge 517/77 (giudizi) all’O.M. 236/1993 (A,B,C,D,E) alla CM n° 491 del 1996 (ottimo, distinto, buono, sufficiente, insufficiente alla legge 169/2008 (uso della scala decimale)
Sebastiano Pulvirenti 21 La valutazione degli apprendimenti Valutazione formativa Valutazione periodica e finale Il processo di regolazione: progettazione/valutazione/progettazione
Sebastiano Pulvirenti 22 La valutazione sul rendimento scolastico degli studenti – Scuola Primaria (Legge 169/2008) Valutazione intermedia e finale degli apprendimenti e certificazione delle competenze Valutazione espressa con voto numerico in decimi illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione Bocciatura solo in casi eccezionali e con voto unanime dell’équipe pedagogica
Sebastiano Pulvirenti 23 La valutazione del comportamento degli studenti nelle scuole secondarie di 1° e 2° grado In sede di scrutinio intermedio e finale Valutazione espressa con voto numerico in decimi Responsabilità collegiale (Consiglio di classe) Votazione positiva: Minimo 6 Concorre alla valutazione complessiva Valutazione del comportamento nel periodo in cui lo studente è a scuola e durante le attività educative fuori sede
Sebastiano Pulvirenti 24 La valutazione del rendimento scolastico degli studenti – Scuola Secondaria di 1° grado Valutazione intermedia e finale degli apprendimenti, certificazione delle competenze, esito finale esame conclusivo Valutazione espressa con voto numerico in decimi Ammissione alla classe successiva con valutazione minima di 6 in tutte le discipline con decisione del Consiglio di classe, a maggioranza
Sebastiano Pulvirenti 25 La valutazione del rendimento scolastico degli studenti – Scuola Secondaria di 1° grado Esame conclusivo del primo ciclo La valutazione complessiva in decimi è accompagnata da una certificazione analitica dei traguardi di competenza conseguiti e del livello globale di maturazione raggiunto Valutazione espressa con voto numerico in decimi