27 gennaio 2008 IL PERCORSO INTERIORE

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Transcript della presentazione:

27 gennaio 2008 IL PERCORSO INTERIORE Se dovessimo ripensare al percorso interiore di Etty Hillesum, attraverso le pagine del “Diario”, a quali riflessioni finali possiamo giungere? Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008 1

confrontiamo le nostre risposte con i testi di Etty Hillesum 26 gennaio 2008 confrontiamo le nostre risposte con i testi di Etty Hillesum Non la si può certo accusare di essersi con rassegnazione piegata al “dolore della storia”. Infatti… (testo 1) Ha saputo, pur giovane, riflettere sulle responsabilità degli uomini. Infatti… (testi 2 e 3) Ha maturato nel cuore la certezza del senso e della bontà della vita, nonostante tutto. Infatti… (testi 4, 5 e 6) Ha vissuto la dimensione della preghiera, come luogo privilegiato per incontrare Dio. Infatti… (testo 7 e 8) Qual è la sua più grande eredità? Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008

27 gennaio 2008 Dio, certe volte non si riesce a capire e ad accettare ciò che i tuoi simili su questa terra si fanno l’un l’altro, in questi tempi scatenati. Ma non per questo io mi rinchiudo nella mia stanza, Dio: continuo a guardare le cose in faccia e non voglio fuggire dinanzi a nulla, cerco di comprendere i delitti più gravi, cerco ogni volta di rintracciare il nudo, piccolo essere umano che spesso è diventato irriconoscibile. In mezzo alle rovine delle sue azioni insensate. Io non me ne sto qui, in una stanza tranquilla ornata di fiori , a godermi Poeti e Pensatori glorificando Iddio, questo non sarebbe proprio tanto difficile, né credo di esser così estranea al mondo come dicono inteneriti i miei buoni amici… Io guardo il tuo mondo in faccia, Dio, e non sfuggo alla realtà per rifugiarmi nei sogni – voglio dire che anche accanto alla realtà più atroce c’è posto per i bei sogni -, e continuo a lodare la tua creazione, malgrado tutto! Di sera, dopo cena. Maggio 1942 (p. 112) torna alle riflessioni Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008 3

27 gennaio 2008 Naturalmente non si potrà mai riparare al fatto che alcuni ebrei collaborino a far deportare tutti gli altri. Più tardi la storia dovrà pronunciarsi su questo punto. 28 luglio, le otto e mezza di sera, (p. 191) torna alle riflessioni Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008 4

27 gennaio 2008 So quel che ci può ancora succedere. Adesso io sono separata dai miei genitori e non li posso raggiungere, anche se si trovano a due ore di viaggio da qui: ma so esattamente in che casa abitano, so che non patiscono la fame e sono circondati da molte persone ben disposte verso di loro. E anche loro sanno dove sto io. Ma potrà venire un tempo in cui non saprò più niente, e i miei genitori saranno deportati e moriranno miseramente, chissà dove: so che può succedere. Le ultime notizie dicono che tutti gli ebrei saranno deportati dall’Olanda in Polonia, passando per il Drenthe. E secondo la radio inglese, dall’aprile scorso sono morti 700.000 ebrei, in Germania e nei territori occupati. Se rimarremo vivi, queste saranno altrettante ferite che dovremo portarci dentro per sempre. Eppure non riesco a trovare assurda la vita. E Dio non è nemmeno responsabile verso di noi per le assurdità che noi stessi commettiamo: i responsabili siamo noi! Sono già morta mille volte in mille campi di concentramento. So tutto quanto e non mi preoccupo più per le notizie future: in un modo o nell’altro so già tutto. Eppure trovo la vita bella e ricca di significato. Ogni minuto. Lunedì mattina, le dieci, [29 giugno 1942] (pag. 134) torna alle riflessioni Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008 5

26 gennaio 2008 1° luglio di pomeriggio (p. 136) E io credo in Dio, anche se tra breve i pidocchi mi avranno divorata in Polonia. luglio 1942, sabato mattina, le nove, (p. 146) In un campo di lavoro so che morirei in tre giorni. Mi coricherei, morirei, eppur non troverei ingiusta la vita. lunedì 4 agosto 1941, le due e mezzo di pomeriggio (p. 51) Sono pronta a tutto, a ogni luogo di questa terra nel quale Dio mi manderà, sono pronta in ogni situazione e nella morte a testimoniare che questa vita è bella e piena di significato, e che non è colpa di Dio, ma nostra, se le cose sono così come sono, ora. torna alle riflessioni Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008 6

27 gennaio 2008 Un anno fa ero proprio una moribonda, con le mie sieste di due ore e il mio mezzo chilo di aspirine al mese, era una situazione da far paura. Ormai è “letteratura antica”, mi sembrano così lontani i problemi che avevo allora. Ho dovuto percorrere un cammino faticoso per ritrovare quel gesto intimo verso Dio, la sera alla finestra, per poter dire: ti ringrazio, Signore. Nel mio mondo interiore regnano tranquillità e pace. E’ stato proprio un cammino faticoso. Ora sembra tutto così semplice e così ovvio. Questa frase mi ha perseguitata per settimane: “Bisogna osar dire che si crede”. Osar pronunciare il nome di Dio. 11 gennaio, le undici e mezzo di sera (p. 96) torna alle riflessioni Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008 7

27 gennaio 2008 E quando la burrasca sarà troppo forte e non saprò più come uscirne, mi rimarranno sempre due mani giunte ed un ginocchio piegato. E’ un gesto che a noi ebrei non è stato tramandato di generazione in generazione. Ho dovuto impararlo a fatica. E’ l’eredità più preziosa che io abbia ricevuto dall’uomo di cui ho già quasi dimenticato il nome, ma la cui parte migliore continua a vivere in me. Com’è strana la mia storia – la storia della ragazza che non sapeva inginocchiarsi. O con una variante: della ragazza che aveva imparato a pregare. E’ il mio gesto più intimo, ancora più intimo dei gesti che ho per un uomo. Non si può certo riversare tutto il proprio amore su una persona sola. 10 ottobre 1942, sabato sera (p. 235-6) torna alle riflessioni Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008 8

La sua eredità più grande.. 26 gennaio 2008 La sua eredità più grande.. “…Solo riconoscendo che il male è dentro di noi, solo disseppellendo ‘da pietre e sabbia’ quel Dio che riposa dentro in ognuno di noi, è possibile testimoniare anche nell’orrore più nero un raggio di luce, il senso di una vera umanità”. (E. Buia) “Disseppellire Dio da pietra e sabbia” di Elena Buia (leggi la recensione online) Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008

26 gennaio 2008 Tempi angosciosi "Mio Dio, sono tempi tanto angosciosi. Stanotte per la prima volta ero sveglia al buio con gli occhi che mi bruciavano, davanti a me passavano immagini su immagini di dolore umano. Ti prometto una cosa, Dio, soltanto una piccola cosa: cercherò di non appesantire l’oggi con i pesi delle mie preoccupazioni per il domani – ma anche questo richiede una certa esperienza. Ogni giorno ha già la sua parte. Cercherò di aiutarti affinché tu non venga distrutto dentro di me, ma a priori non posso promettere nulla. Cosa salvare di questi tempi Una cosa, però, diventa sempre più evidente per me, e cioè che tu non puoi aiutare noi, ma che siamo noi a dover aiutare te, e in questo modo aiutiamo noi stessi. L’unica cosa che possiamo salvare di questi tempi, e anche l’unica che veramente conti, è un piccolo pezzo di te in noi stessi, mio Dio. Forse possiamo anche contribuire a disseppellirti dai cuori devastati di altri uomini. Per modificare le circostanze attuali Sì, mio Dio, sembra che tu non possa far molto per modificare le circostanze attuali ma anch’esse fanno parte di questa vita. Io non chiamo in causa la tua responsabilità, più tardi sarai tu a dichiarare responsabili noi. E quasi a ogni battito del mio cuore, cresce la mia certezza: (…) tocca a noi aiutare te, difendere fino all’ultimo la tua casa in noi. Esistono persone che all’ultimo momento si preoccupano di mettere in salvo aspirapolveri, forchette e cucchiai d’argento – invece di salvare te, mio Dio“. (Etty Hillesum, Diario 1941-1943, Adelphi, pp. 169-170). Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008

“Tocca a noi aiutare te”, 26 gennaio 2008 “Tocca a noi aiutare te”, o Dio? “Sono parole sconcertanti in un momento in cui tutti, al contrario, hanno parlato della morte di Dio. Questa sua affermazione è molto importante perché significa che Etty ha capito che il raggio di luce e di amore da lei portato nel campo di sterminio testimonia la presenza di Dio nel campo di sterminio stesso. Ha capito anche che la presenza di Dio non è la salvezza materiale, ma è salvare il nucleo di amore, di capacità, di rispetto e di riconoscimento dell’umanità degli altri che lei cerca di riportare alla luce. In questo modo è sicura di difendere la presenza di Dio nel campo di concentramento. E’ una concezione di Dio molto raffinata, molto profonda, ma molto vera”. “Scaraffia: Etty maestra di canto corale” (leggi l’intervista online) LUCETTA SCARAFFIA torna ai percorsi Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008

BIBLIOGRAFIA 1/2 PUBBLICAZIONI DEL 1996 26 gennaio 2008 BIBLIOGRAFIA 1/2 PUBBLICAZIONI DEL 1996 - Hillesum E, Diario (1941-1943), Adelphi PUBBLICAZIONI DEL 1999 - Neri Nadia, Un'estrema compassione. E. Hillesum testimone e vittima del lager, Mondadori B. PUBBLICAZIONI DEL 2000 - Boella Laura, Le imperdonabili. E. Hillesum, C. Campo, I. Bachmann, M. Cvetaeva, Tre Lune - Lebeau Paul, E. Hillesum. Un itinerario spirituale Amsterdam 1941-Auschwitz 1943, Ed. Paoline - Germain Sylvie, E. Hillesum. Una coscienza ispirata, Edizioni Lavoro - Dreyer Pascal, E. Hillesum. Una testimone del Novecento, Edizioni Lavoro PUBBLICAZIONI DEL 2001 - Hillesum E., Lettere 1942-1943, Adelphi   PUBBLICAZIONI DEL 2002 - Tommasi Wanda, L’intelligenza del cuore, EMP PUBBLICAZIONI DEL 2003 - Granstedt Ingmar, Ritratto di E. Hillesum,   Ed. Paoline   Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008

BIBLIOGRAFIA 2/2 PUBBLICAZIONI DEL 2004 26 gennaio 2008 BIBLIOGRAFIA 2/2 PUBBLICAZIONI DEL 2004 - Noccelli M. Giovanna, Se amare è chiedere troppo, Pro Sanctitate PUBBLICAZIONI DEL 2005 - AA.VV., Forme del destino. E. Hillesum,  Palomar di Alternative - Capovilla N., Tusset E., Nei sandali degli ultimi. In Terra Santa con E. Hillesum, Ed. Paoline - Frank Evelyne, Con E. Hillesum. Alla ricerca della felicità, un cammino inatteso, Gribaudi - Semeraro Michael Davide, E. Hillesum: Dio matura, La Meridiana PUBBLICAZIONI DEL 2006 - Ferrière P., Meeûs-Michiels I., E. Hillesum, Ed. Paoline    PUBBLICAZIONI DEL 2007 - Hillesum E., Pagine mistiche tradotte e commentate da Cristiana Dobner, Ancora - Merlatti Graziella, E. Hillesum. Un cuore pensante, Ancora   torna ai percorsi Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008

SITOGRAFIA 1/2 PER APPROFONDIRE LA FIGURA E L’OPERA DI ETTY HILLESUM: 26 gennaio 2008 SITOGRAFIA 1/2 PER APPROFONDIRE LA FIGURA E L’OPERA DI ETTY HILLESUM: SITO UFFICIALE DEL “Centro Studi Etty Hillesum” a Gent (Belgio) (da questo sito sono state attinte quasi tutte le fotografie e le immagini presenti in questo ipertesto) Recensioni e interviste dedicate alla vita e all’opera di E. Hillesum a cura di RaiLibro, settimanale di letture e scritture “Salva Dio in te stesso” – Un messaggio di Etty Hillesum (a cura di M. Giovanna Noccelli pubblicato presso il sito del Centro Nazionale Opere Salesiane) M. Giovanna Noccelli: studi su Etty Hillesum Una mostra dedicata ad E. Hillesum (Roma genn. / febb. 2002): il programma “Scrivere e materia in Etty Hillesum” (a cura di Silvia Garonzi) Etty Hillesum: La nonviolenza in Auschwitz (a cura di “Giovani e missioni”) Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008

26 gennaio 2008 SITOGRAFIA 2/2 PER APPROFONDIRE “LA GIORNATA DELLA MEMORIA” E LA SHOAH: “Scuola e Shoah”: l’iniziativa del Ministero della Pubblica istruzione (genn. 2008) Panorama regionale degli eventi ed iniziative organizzati per la Giornata della Memoria – 27 gennaio 2008 – nelle Scuole di ogni ordine e grado della Lombardia L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la “Giornata della memoria” (27/1/2008) Il sito dell’Associazione italiana “Olokaustos” Suggerimenti di lettura sulla “Shoah” segnalati dall’Università di Catanzaro Sito ufficiale del campo di Westerbork Sito ufficiale di Yad Vashem (Gerusalemme) torna ai percorsi Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008

L’eredita’ oggi, in un liceo a lei intitolato 26 gennaio 2008 L’eredita’ oggi, in un liceo a lei intitolato Clic su immagine per collegamento a ETTY HILLESUM LYCEUM a Deventer (Olanda) Liceo "M. Curie" - 26 gennaio 2008