OPPENHEIM Egli si concentra sulla libertà come libertà sociale (ovvero come relazione di individui o gruppi che interagiscono nella società) ed è in questo significato definita, ex negativo, come assenza di impossibilità fisica e di punibilità. La libertà diventa dunque un concetto triadico, nel quale, cioè, sono posti in relazione un agente che agisce, un agente rispetto al quale quell’agente è libero di agire e un’azione che l’agente risulta libero di compiere Libertà sociale non coincide con la libertà di scelta (o d’azione), dal momento che “la libertà sociale indica una relazione tra due agenti, laddove la libertà di scelta designa una relazione tra un agente e un’azione o specie d’azione, effettiva o potenziale Dimensions of Freedom (1961)
RAWLS sulla libertà Rawls costruisce il primo principio della sua teoria della giustizia: questo principio afferma che “ogni persona ha un eguale diritto al più ampio sistema totale di eguali libertà fondamentali compatibilmente con un simile sistema di libertà per tutti”. sulla libertà Rawls costruisce il primo principio della sua teoria della giustizia: questo principio afferma che “ogni persona ha un eguale diritto al più ampio sistema totale di eguali libertà fondamentali compatibilmente con un simile sistema di libertà per tutti”. Egli recupera nella sua definizione l’idea della libertà come concetto triadico, sostenendo che “vi sono vari tipi di agenti che possono essere liberi [...], [...] molti tipi di condizioni che li vincolano, e innumerevoli generi di cose che essi sono liberi o non liberi di fare”. Egli recupera nella sua definizione l’idea della libertà come concetto triadico, sostenendo che “vi sono vari tipi di agenti che possono essere liberi [...], [...] molti tipi di condizioni che li vincolano, e innumerevoli generi di cose che essi sono liberi o non liberi di fare”. Abbiamo quindi un rapporto di duplice natura con la tradizione metaetica precedente: da un lato, di rottura ideologica, nel senso che viene rigettata l’impostazione che rendeva fini a sé stesse le analisi linguistiche sui concetti etici, dall’altro, di continuità logico-epistemologica, nel senso che l’analisi linguistica costituisce momento rispetto alla discussione sul valore morale di questi concetti. Abbiamo quindi un rapporto di duplice natura con la tradizione metaetica precedente: da un lato, di rottura ideologica, nel senso che viene rigettata l’impostazione che rendeva fini a sé stesse le analisi linguistiche sui concetti etici, dall’altro, di continuità logico-epistemologica, nel senso che l’analisi linguistica costituisce momento rispetto alla discussione sul valore morale di questi concetti. A Theory of Justice
MAC CALLUM “ogniqualvolta è in discussione la libertà di un qualche agente o gruppo di agenti, si tratta sempre della libertà da qualche vincolo, restrizione, interferenza o barriera al fare, non fare, diventare o non diventare qualcosa. Tale libertà è dunque sempre di qualcosa (un agente o più agenti), da qualcosa, di fare, non fare, diventare o non diventare qualcosa: è una relazione triadica. Assumendo il modello ‘x è (non è) libero da y di fare (non fare, diventare, non diventare) z’, x sta per gli agenti, y per le condizioni di impedimento quali vincoli, restrizioni, interferenze e barriere, e z per le azioni o condizioni di carattere o di circostanza” “ogniqualvolta è in discussione la libertà di un qualche agente o gruppo di agenti, si tratta sempre della libertà da qualche vincolo, restrizione, interferenza o barriera al fare, non fare, diventare o non diventare qualcosa. Tale libertà è dunque sempre di qualcosa (un agente o più agenti), da qualcosa, di fare, non fare, diventare o non diventare qualcosa: è una relazione triadica. Assumendo il modello ‘x è (non è) libero da y di fare (non fare, diventare, non diventare) z’, x sta per gli agenti, y per le condizioni di impedimento quali vincoli, restrizioni, interferenze e barriere, e z per le azioni o condizioni di carattere o di circostanza” verrebbe allora meno la distinzione libertà negativa/libertà positiva, che non sarebbe altro che il frutto di una confusione terminologica. verrebbe allora meno la distinzione libertà negativa/libertà positiva, che non sarebbe altro che il frutto di una confusione terminologica.
ROSSEAU "Ciascuno di noi mette in comune la sua persona e tutto il suo potere sotto la suprema direzione della volontà generale; e noi tutti formando un unico corpo riceviamo ciascun membro come parte indivisibile del tutto. (...) Affiché dunque il patto sociale non sia una vana formula, esso deve racchiudere tacitamente questo impegno, il quale solo può dare forza agli altri: che chiunque rifiuterà di obbedire alla volontà generale, vi sarà costretto da tutto il corpo; ciò non significa altro, se non che lo si costringerà ad essere libero“ "Ciascuno di noi mette in comune la sua persona e tutto il suo potere sotto la suprema direzione della volontà generale; e noi tutti formando un unico corpo riceviamo ciascun membro come parte indivisibile del tutto. (...) Affiché dunque il patto sociale non sia una vana formula, esso deve racchiudere tacitamente questo impegno, il quale solo può dare forza agli altri: che chiunque rifiuterà di obbedire alla volontà generale, vi sarà costretto da tutto il corpo; ciò non significa altro, se non che lo si costringerà ad essere libero“ Nell'Emilio, il grande romanzo dell'educazione, la questione della libertà si pone con la grande, antica metafora dell' "albero del suo giardino": educare, infatti, è forzare la natura, Potare l'albero, dare una direzione ai suoi rami. Nell'Emilio, il grande romanzo dell'educazione, la questione della libertà si pone con la grande, antica metafora dell' "albero del suo giardino": educare, infatti, è forzare la natura, Potare l'albero, dare una direzione ai suoi rami. Ma nella natura umana non c’è un programma che diriga i “rami”in una direzione precisa. La libertà è quindi il campo di indeterminazione della mia natura: la mancata pienezza del mio essere. Ma nella natura umana non c’è un programma che diriga i “rami”in una direzione precisa. La libertà è quindi il campo di indeterminazione della mia natura: la mancata pienezza del mio essere. Contratto Sociale ; L’Emilio
"Vi sono due specie di dipendenze: quella dalle cose, che è della natura; quella dagli uomini, che è della società. La dipendenza dalle cose, non avendo alcuna legge morale, non nuoce affatto alla libertà, e non genera alcun vizio; la dipendenza dagli uomini, essendo disordinata, li genera tutti, ed è per essa che il padrone e lo schiavo si corrompono scambievolmente". "Vi sono due specie di dipendenze: quella dalle cose, che è della natura; quella dagli uomini, che è della società. La dipendenza dalle cose, non avendo alcuna legge morale, non nuoce affatto alla libertà, e non genera alcun vizio; la dipendenza dagli uomini, essendo disordinata, li genera tutti, ed è per essa che il padrone e lo schiavo si corrompono scambievolmente". L'immagine metafisica della natura umana che otteniamo è dunque chiaramente sdoppiata su due registri diversi: L'immagine metafisica della natura umana che otteniamo è dunque chiaramente sdoppiata su due registri diversi: 1. L'identità "genetica" dell'uomo che non si può cambiare: Rousseau dice che questo non nuoce affatto alla libertà. 2. La dipendenza dagli uomini. Sarò libero se non avrò persone da cui dipendo, se non avrò persone che dipendono da me. Se non sarò né servo né padrone. Libertà è responsabilità; un padrone sceglie invece per noi liberandoci da entrambe. Libertà è responsabilità; un padrone sceglie invece per noi liberandoci da entrambe.
OMNIS DETERMINATIO EST NEGATIO La vita è nella sua più intima natura creatrice di legami. Ma essa consiste nel determinare e determinarsi: quindi creando legami crea identità. La vita è nella sua più intima natura creatrice di legami. Ma essa consiste nel determinare e determinarsi: quindi creando legami crea identità. Questo è il principio spinoziano per cui tutte le volte che qualcosa o qualcuno viene determinato in un certo modo, il prezzo da pagare è che non sarà determinato ad essere in altro modo, e a qualcos'altro o a qualcun'altro sarà negato questo diritto. Questo è il principio spinoziano per cui tutte le volte che qualcosa o qualcuno viene determinato in un certo modo, il prezzo da pagare è che non sarà determinato ad essere in altro modo, e a qualcos'altro o a qualcun'altro sarà negato questo diritto.