STORIA DEL GIUBILEO
GIUBILEO EBRAICO Il Giubileo degli antichi Ebrei era l’anno santo (yōbēl, «del capro», perché la festività era annunciata dal suono di un corno di capro). La legge di Mosé lo aveva fissato come un anno particolare per il popolo ebraico : "Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel Paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un Giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. Il cinquantesimo anno sarà per voi un Giubileo; non farete né semina, né mietitura di quanto i campi produrranno da sé. Né farete la vendemmia delle vigne non potate. Poiché è il Giubileo, esso vi sarà sacro; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi. In quest'anno del Giubileo, ciascuno tornerà in possesso del suo" (Libro del Levitico). In questo anno avveniva la restituzione delle terre agli antichi proprietari, l’ estinzione dei debiti, la liberazione degli schiavi e il riposo della terra.
IL SIGNIFICATO DEL GIUBILEO NEL NUOVO TESTAMENTO Nel Nuovo Testamento Gesù è Colui che porta a compimento l'antico Giubileo, in quanto è venuto a "predicare l'anno di grazia del Signore" (Isaia)
«Il Giubileo, comunemente, viene detto "Anno santo", non solo perché si inizia, si svolge e si conclude con solenni riti sacri, ma anche perché è destinato a promuovere la santità di vita. E' stato istituito infatti per consolidare la fede, favorire le opere di solidarietà e la comunione fraterna all'interno della Chiesa e nella società, richiamare e stimolare i credenti ad una più sincera e coerente professione di fede in Cristo unico Salvatore». (Dal sito ufficiale del Vaticano) ANNO SANTO
Fu Papa Bonifacio VIII, nel 1300, ad indire il primo Giubileo Fu Papa Bonifacio VIII, nel 1300, ad indire il primo Giubileo. Fu talmente tanta la gente che arrivò a Roma che Bonifacio prolungò l’indulgenza per l’intero anno. Parteciparono al Giubileo anche: Dante, Cimabue, Giotto, Carlo di Valois, fratello del re di Francia, con sua moglie Caterina. Dante scrive «come i Roman per l’esercito molto, / l’anno del Giubileo, su per lo ponte / hanno a passar la gente modo colto, / che da l’un lato tutti hanno la fronte / verso ’l castello e vanno a Santo Pietro; / da l’altra vanno verso il monte...» (canto XVIII dell’Inferno). Inizialmente si stabilì che dovesse esserci un Giubileo ordinario ogni 100 anni. STORIA DEL GIUBILEO
STORIA DEL Giubileo In seguito a numerose richieste Clemente VI fissò la scadenza ogni 50 anni. Urbano VI decise di spostare la cadenza a 33 anni, in riferimento al periodo della vita terrena di Gesù. Paolo II, con una Bolla del 1470, stabilì che in futuro il Giubileo si svolgesse ogni 25 anni.
GIUBILEO ORDINARIO STRAORDINARIO Il Giubileo può essere: ordinario, quando è legato a scadenze canoniche; straordinario, quando viene indetto per circostanze particolari. Gli Anni Santi ordinari, celebrati fino ad oggi, sono 26. Il primo Giubileo straordinario risale al XVI secolo. Gli ultimi Anni Santi straordinari degli ultimi due secoli: 1933, indetto da Pio XI per il XIX centenario della Redenzione, 1983, indetto da Giovanni Paolo II per i 1950 anni della Redenzione. 1987, indetto da Giovanni Paolo come Anno Mariano. Papa Francesco ha indetto il prossimo Giubileo straordinario dall’ 8 dicembre 2015 fino al 20 novembre 2016. GIUBILEO ORDINARIO STRAORDINARIO
PORTA SANTA L'inizio ufficiale del Giubileo avviene con l'apertura della porta santa della basilica di San Pietro. Le porte sante delle altre 3 basiliche vengono aperte nei giorni successivi.
IL PELLEGRINAGGIO Con la nascita del Giubileo la pratica già esistente del pellegrinaggio si diffonde sempre più. Il termine pellegrinaggio deriva dal latino peregrinus, da per + ager (i campi). Tre sono gli elementi che lo caratterizzano: strada, centro (luogo sacro) e l’incontro con il mistero. Alcune religioni privilegiano la strada, cioè il percorso, che deve essere difficile, per invitare alla penitenza. Altre privilegiano il luogo sacro, dove avviene l’incontro con il mistero. Il pellegrino che decide di partire si prepara al distacco che anticamente prevedeva di pensare, tra le altre cose, al sostentamento della famiglia che rimaneva a casa.
PELLEGRINAGGI E RELIGIONI In tutte le grandi religioni esistono forme di pellegrinaggio. Nelle religioni arcaiche i miti individuano il riferimento ad un avvenimento primordiale. In quelle storiche, i luoghi sacri sono legati ad avvenimenti importanti: Lumbini, luogo di nascita del Buddha; il Parco delle gazzelle a Sarnath, vicino a Benares, dove è avvenuto il sermone delle Quattro Verità del Buddha; la Ka'ba della Mecca nella quale è conservata la Pietra Nera; in Israele, le manifestazioni di hanno reso santi : Sichem, Mamre, Bersabea, Betel, Gàlgala; all'epoca dei Re, Gerusalemme diventa il centro spirituale di Israele; fino al II secolo, i cristiani per difendere la storicità di Gesù contro gli attacchi dei pagani, individuano i luoghi della Sua vita che diventeranno centri di pellegrinaggio; accanto ai luoghi biblici prenderanno posto anche le tombe dei Martiri.
PELLEGRINAGGIO NELL’ ANTICO TESTAMENTO Si può dire che l’intero Antico Testamento non è forse nient'altro che un "diario di viaggio" che vuole accompagnare il pellegrino terreno verso la vera "terra promessa", cioè la patria celeste.
PELLEGRINAGGIO NEL NUOVO TESTAMENTO Nel Nuovo testamento essere pellegrini significa: il seguire Gesù , credere in Lui, obbedire ai suoi insegnamenti, assumere il Suo atteggiamento, il Suo stile, il Suo destino. Significa convertirsi. La meta non è il luogo ma la Persona, che ha "distrutto il Tempio" sostituendolo con il Suo Corpo. Per il N.T. i pellegrinaggi possiedono valore nel momento in cui misura in cui diventano una maniera per andare verso Cristo.
CONCLUSIONI Per i cristiani, quindi, i pellegrinaggi non sono solo un fenomeno socio-culturale. La Chiesa è pellegrina perché cammina lungo un percorso che deve essere prima di tutto spirituale, verso un cambiamento che è anche rinnovamento: la conversione.
Mazzantini Maria Angela