FARE GRUPPO PER ESSERE CHIESA

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Transcript della presentazione:

FARE GRUPPO PER ESSERE CHIESA d. Tonino - Fossano 2014 Masaccio

Flashback 1 DIO NON È UN SOLITARIO

NON VUOLE L’UOMO SOLITARIO Flashback 2 NON VUOLE L’UOMO SOLITARIO

Durer

NON È FACILE NON ESSERE SOLI Palma il giovane

«Meglio essere in due che uno solo … PERÒ … «Meglio essere in due che uno solo …

se cade, non ha nessuno che lo rialzi …

Invece in due se cadono, l'uno rialza l'altro.

Se si dorme in due, si sta caldi

ma uno solo come fa a riscaldarsi?» (Qo 4,9-12)

Flashback 3 GESÙ FA GRUPPO

IL SUO GRUPPO È LO SPECCHIO DI OGNI GRUPPO DI CHIESA

1. «NON VOI AVETE SCELTO ME. IO VOI» (Gv 15,16) «Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli -, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni (Mc 3,13-19)

«Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì» (Mt 9,9). CON CHIAMATE DIVERSE

2. «DODICI» PERSONE E DODICI PERSONALITÀ DIVERSE «Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè «figli del tuono»; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì» (Mc 3,16-19).

NELLA CHIESA È LUI CHE SCEGLIE Non solo per interesse Non solo per simpatia Non solo per amicizia Non solo per servizio Non solo per … Ma per stare con lui per predicare per scacciare i demoni E TUTTI DIVERSI!

3. DEDICA LORO MOMENTI PARTICOLARI DI SCUOLA «Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo» (Mt 13,36). Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?» (Mt 17,19).

… MOMENTI PARTICOLARI DI SCUOLA Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'» (Mc 6,31) «Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro:  «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme…» (Mt 20,17)

4. LI AVVIA GRADUALMENTE ALLA MISSIONE «Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri» (Mc 6,7) «Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi» (Lc 10,1).

PERCHÉ A DUE A DUE?

5. AFFRONTA I MOMENTI DI CRISI LA SETTA: «Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi» (Lc 9,49).  LO SFASAMENTO DEL FINE: «Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove …» (Mc 1,35-38). «E subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva» (Mc 6,45).

… I MOMENTI DI CRISI IL CARRIERISMO: «Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e …: «Di' che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». … «Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli» (Mt 20,20.21). IL POTERE: «Nacque poi una discussione tra loro, chi di loro fosse più grande. Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me …» (Lc 9,46-48 – Mc 9,33-36 – Mt 18,1-5).

6. RICONOSCE E VALORIZZA I SUCCESSI «I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. …    Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli. In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. … E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete» (Lc 10,17-24).

7. CONOSCE PAURE E TRADIMENTI «Cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto … Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo.  Ma egli: «Va' dietro a me, Satana!»  (Mc 8,31-33).

QUESTO VI COMANDO: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI (Gv 15,17) 8. DÀ UN COMANDAMENTO NUOVO QUESTO VI COMANDO: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI (Gv 15,17)

QUESTO È IL MIO COMANDAMENTO: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI COME IO HO AMATO VOI. 

COME IO HO AMATO VOI!

GLI UNI GLI ALTRI «Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell'amore fra voi e verso tutti» (1 Ts 3,12) Caritas carità ? «A due a due»!

SE VIVE E CAMMINA COME QUELLO DI GESÙ UN GRUPPO È CRISTIANO SE VIVE E CAMMINA COME QUELLO DI GESÙ

1. MOTIVAZIONE Una risposta alla SUA chiamata Tutte le altre motivazioni sono buone se partono da questa, se sono pazientemente accompagnate a partire da questa, se sono mantenute e rafforzate a partire da questa.

2. LA DIVERSITÀ DI PERSONE E PERSONALITÀ Non solo una ricchezza ma un atto di fede Il primo gruppo di catechisti, in Antiochia, dove per la prima volta i discepoli di Gesù furono chiamati cristiani (At 11,26), era testimonianza di diversità (At 13,1).

3. TESTA E PIEDI INSIEME Preparazione: pregare, studiare, fare non in sequenza ma in contemporanea

4. DIFFICOLTÀ E INSUCCESSI SONO UNA PALESTRA I cristiani non fanno gruppo perché sono buoni e bravi, ma per imparare a essere buoni e bravi, e per testimoniare che si può

Gioire dei successi non è peccare di orgoglio. Dà coraggio. 5. NON SOLO IL «MEA CULPA» Gioire dei successi non è peccare di orgoglio. Dà coraggio.

6. NON SCORAGGIARSI PER ABBANDONI E COMPORTAMENTI INASPETTATI

A FONDAMENTO E RIFERIMENTO 7. L’AMORE A FONDAMENTO E RIFERIMENTO

E QUI PUÒ …

AMORE UNA PAROLA DAI MOLTI COLORI ÈROS: L’AMORE RICEVUTO FILÌA: L’AMORE CONTRACCAMBIATO AGÀPE: L’AMORE DONATO

ÈROS L’AMORE RICEVUTO Tutto ciò che dà MERAVIGLIA GIOIA PIACERE senza nostro merito Amore eros

Deus caritas est “Il cristianesimo, secondo Friedrich Nietzsche, avrebbe dato da bere del veleno all’eros, che, pur non morendone, ne avrebbe tratto la spinta a degenerare in vizio”. Con ciò il filosofo tedesco esprimeva una percezione molto diffusa: la Chiesa con i suoi comandamenti e divieti non ci rende forse amare la cosa più bella della vita? (3).

“La fede biblica non costruisce un mondo parallelo o un mondo contrapposto rispetto a quel originario fenomeno umano che è l'amore, ma accetta tutto l'uomo intervenendo nella sua ricerca di amore per purificarla, dischiudendogli al contempo nuove dimensioni” (8). Hugo van der Goes

CREATI PER LA BELLEZZA E LA GIOIA

PER QUESTO È INSOPPRIMIBILE IN NOI IL DESIDERIO DI PARADISO

DARE NEL GRUPPO IL MEGLIO DI NOI STESSI CREANDO UN CLIMA E UN LUOGO BELLO E SERENO

IMPEGNARSI A TUTTO CIÒ CHE INCANTA, SORPRENDE, RALLEGRA OCCHI E CUORE BELLEZZA SIMPATIA DISPONIBILITÀ ALLEGRIA GRATUITÀ … IMPEGNARSI A TUTTO CIÒ CHE INCANTA, SORPRENDE, RALLEGRA OCCHI E CUORE

NO AL NARCISISMO

NO A BANALITÀ E SUPERFICIALITÀ

“Tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode… … Tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri” (Fil 4,8)

AMICIZIA AMORE RICAMBIATO Amore amicizia TU MI DAI IO TI DO

“Un amico fedele è rifugio sicuro: chi lo trova, trova un tesoro” (sir 6,14)

“Se vuoi farti un amico, mettilo alla prova e non fidarti subito di lui” (Sir 6,7)

VIA L’ALTRO COME UN LADRO

VIA L’ALTRO COME UNA MINACCIA

VIA UNA FALSA IMMAGINE DI SE STESSI

INVECE L’ALTRO È DONO RISORSA

PERCHÉSENZA L’ALTRO SIAMO NUDI

STRETTI INFELICI MESCHINI INSODDISFATTI SENZA L’ALTRO: STRETTI INFELICI MESCHINI INSODDISFATTI

INVECE CON L’ALTRO...

PERCIÒ: DARE E RICEVERE LEALTÀ FEDELTÀ DISPONIBILITÀ DISCREZIONE SINCERITÀ GENEROSITÀ STIMA ATTENZIONE PAZIENZA …

“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare a sua vita per i propri amici” (Gv 15,13). “Non vi chiamo più servi … ma vi ho chiamato amici” (Gv 15,15)

AGÀPE AMORE DONATO Amore dono

DARE A CHI NON PUÒ RIDARE

DONARE A CHI PUÒ SOLO CHIEDERE

DARE A CHI NON HA NIENTE PER FARSI AMARE

DARE CON CAMBIALE IN BIANCO

TROVARE SEMPRE IL MODO DI VENIRE IN AIUTO

L’AMORE SEMPRE E PER SEMPRE

METTERE IN CAMPO GRATUITÀ GENEROSITÀ DISINTERESSE

FIDARSI DEL “C’è più gioia nel dare che nel ricevere” (Atti 20,35) “Così povera ha gettato più di tutti” (Mc 12, 41-44)

L’EROS E L’AMICIZIA DEGENERANO SENZA L’AMORE DONO L’EROS E L’AMICIZIA DEGENERANO

VIA L’EGOISMO!

VIA L’OPPORTUNISMO!

VIA LA FALSITÀ!

«Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34)

FARE GRUPPO COME QUELLO DI GESÙ È FARE ESPERIENZA DI CHIESA

L’ESPERIENZA DI CHIESA È L’UNICO LINGUAGGIO PER COMUNICARE LA CHIESA

«ANDATE IN TUTTO IL MONDO E PROCLAMATE IL VANGELO A OGNI CREATURA» (Mc 16,15)

«ANDATE!»

Buon gruppo! Buon viaggio! Buon lavoro!