LA STRUTTURA DEL RACCONTO Una storia può essere narrata in due diversi modi: Seguendo l’ordine cronologico (prima – dopo) e logico (causa – effetto) delle vicende. FABULA: dal latino, racconto Seguendo una successione arbitraria scelta dall’autore. INTRECCIO. Il racconto, in questo modo, è più interessante
Per creare l’intreccio, l’autore può utilizzare: ANALESSI o flashback (dall’inglese, lampo all’indietro; termine della cinematografia): rievocazione di vicende avvenute tempo prima PROLESSI o flashforward: (salto in avanti) anticipazione di avvenimenti futuri Entrambi possono essere fatti solo da un NARRATORE ONNISCIENTE, cioè che sa tutto
LO SCHEMA NARRATIVO La fabula di solito si struttura così: ANTEFATTO: ciò che precede l’inizio della fabula vera e propria SITUAZIONE INIZIALE: vengono presentati il tempo e il luogo in cui si sviluppa la storia e i personaggi ESORDIO: momento in cui succede qualcosa che rompe l’equilibrio iniziale e mette in moto la fabula
PERIPEZIE: momento in cui il protagonista affronta avventure e supera ostacoli SPANNUNG: momento di massima tensione, totale capovolgimento della situazione iniziale SOLUZIONE O SCIOGLIMENTO: conclusione in cui tutti gli enigmi trovano una risposta
L’INCIPIT L’INIZIO ha un ruolo fondamentale in una storia: consente al lettore di entrare nella vicenda. Può essere: DESCRITTIVO NARRATIVO IN MEDIAS RES, dal latino “in mezzo alla situazione”, nel cuore della storia senza nessuna informazione preliminare
IL FINALE Anch’esso molto importante perché rappresenta la conclusione della storia, il momento in cui l’opera si separa dal lettore. Può essere: Con morale Aperto: lascia aperta la possibilità per l’autore di immaginare un proseguimento
Tronco: improvviso, non dà informazioni sul destino dei protagonisti A sorpresa: ribalta completamente ciò che il lettore aveva creduto di capire durante la narrazione