Approfondimenti Gli OGMOGM Significato storico delle fermentazionifermentazioni

Gli OGM Si tratta di organismi geneticamente modificati in modo non naturale, attraverso azioni di ingegneria genetica. Vengono chiamati anche organismi transgenici. Il patrimonio genetico della specie OGM viene modificato tramite tecniche di ingegneria genetica, con l’inserimento, l’eliminazione o la modifica di caratteri genetici Anche in natura avvengono mutazioni genetiche, ma a seguito di fatti naturali quali incroci tra individui della stessa specie, selezione naturale, isolamento genetico, ….

Il primo OGM fu ottenuto nel 1973 ad opera di Cohen e Boyer che riuscirono a clonare un gene di rana all’interno di un batterio di Escherichia coli Solo 2 anni dopo Boyer, dopo che ha fondato la Genetech, ha commercializzato somatostatina e insulina prodotti da E.coli Aziende che utilizzano prodotti OGM, secondo Greenpeace (2013), risultano essere Hershey’s (Toblerone, Kit-Kat, Baci), Mars (M&M’s, cioccolato Nestle, Nesquik), Coca Cola (Coca Cola, Sprite, Minute Maid), Pepsi, Knorr, Lipton, Parmalat, i cereali della Kellog’s (corn flakes, All-Bran, …..), Heinz (Ketchup), Hellman’s (maionese), Pringles (patatine varie)

Sperimentazione per il recupero delle antiche varietà di uva

Il significato storico delle fermentazioni La fermentazione è un processo bio-chimico in cui una sostanza viene modificata grazie all’azione di batteri, lieviti o funghi. In pratica la molecola ingerita dal microrganismo non viene totalmente utilizzata ma una parte viene solo modificata e poi rimessa nell’ambiente (ad esempio il glucosio viene utilizzato in piccola parte e per il resto rimesso nell’ambiente sottoforma di alcool etilico) Nel corso della storia, le fermentazioni sono state ampiamente utilizzate da molti popoli: ancora oggi circa un terzo delle bevande utilizzate al mondo sono frutto di fermentazioni, prime tra tutte le birre e i vini. È grazie anche alla fermentazione che le popolazioni preistoriche dedite a caccia e raccolta sono potute diventare società stanziali di agricoltori e allevatori

Le popolazioni che vivevano di caccia, pesca e raccolta erano popolazioni nomadi, che inseguivano le mandrie nelle loro migrazioni e cacciavano gli animali che erano necessari alla loro sopravvivenza. Un po’ per volta, alcuni cacciatori hanno imparato ad allevare il bestiame, prima portandolo verso pascoli verdi, con una migrazione che potremmo definire circolare (si parte da un punto, si percorrono delle strade ma dopo un anno si è ancora al punto di partenza), poi raccogliendo l’erba destinata al nutrimento della mandria

Questo ovviamente sposta l’interesse per una casa fissa e spazi “di proprietà” Ma a questo punto anche la raccolta deve essere di tipo stanziale: nasce l’agricoltura Ma caratteristica di un campo agricolo è la produzione dei grandi quantità di cibo in pochissimi giorni, per cui nasce anche l’esigenza di raccogliere velocemente (schiavismo) e di conservare per tempi lunghi. Si ricorre alla coltivazione di vegetali in grado di assicurare un buona produzione ma anche in grado di essere immagazzinati per tempi lunghi: l’ideale sono i cereali, i cui semi secchi possono essere consumati ma anche conservati per tempi lunghi

Peraltro i cereali sono anche piante presenti nei luoghi di vita delle prime civiltà, ossia le savane africane. Anche la frutta viene raccolta, ma la conservazione è più ardua: forse si inizia con l’essicazione al sole di alcuni frutti, per passare successivamente alla conservazione mediante fermentazione. Ancora oggi vino, sidro, …. sono ottenuti per fermentazione semplice di frutta raccolta e lasciata in botti dove l’azione di batteri, lieviti, funghi, trasformano gli zuccheri in alcool Un po’ più complesso il ciclo della birra, che prevede la produzione di malto a partire da sementi di cereali: nonostante ciò la birra sembra essere stata la prima bevanda fermentata usata dall’uomo