PROGETTO «VIOLENZA SULLE DONNE. CONOSCERE PER PREVENIRE»

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PROGETTO «VIOLENZA SULLE DONNE. CONOSCERE PER PREVENIRE» ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Classi coinvolte 3F - 3 J - 3L - 3LX - 2N - 3N

VIOLENZA SULLE DONNE. CONOSCERE PER PREVENIRE progetto promosso dal Centro Armonia in collaborazione con il CF Parisi a cura di: Dott.ssa Anna Maria Costantino Dott.ssa Serena Giannone Dott.ssa Flavia Patronaggio

COS’ È LA VIOLENZA DI GENERE? Una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne che comprende tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica - comprese le minacce di compiere tali atti - la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata (Convenzione di Istanbul, 2011).

Alcune forme di violenza per la loro natura “invisibile”, spesso rischiano non solo di non essere riconosciute dalla vittima come violenza, anche a fronte di uno stato di malessere e disagio psichico, ma addirittura di essere scambiate come esibizione di comportamenti “d’amore”.

Il radicamento di stereotipi, l’assenza di chiare informazioni circa il fenomeno della violenza di genere e l’atteggiamento tollerante presente nel nostro contesto culturale verso i comportamenti violenti, creano le precondizioni sufficienti affinché tale fenomeno continui a sussistere e a non essere riconosciuto.

ECCO PERCHÈ: Il progetto è stato pensato ed attuato al fine di far maturare nei ragazzi un pensiero critico circa i modelli di relazione tra i sessi ed il loro possibile codificarsi attraverso stereotipi, rappresentazioni e convenzioni sociali, che spesso si rifanno ancora alla struttura simbolica patriarcale dei rapporti tra uomo e donna.

OBIETTIVI DEL PROGETTO Realizzazione di un percorso orientato a fornire ai ragazzi gli strumenti cognitivi ed emotivi e le strategie funzionali necessarie a riconoscere le situazioni potenzialmente a rischio, ed informare circa le risorse presenti sul territorio che possono offrire aiuto alle vittime di violenza.

I VERTICI DELL’INTERVENTO: Conoscenza del fenomeno della violenza di genere rispetto alle molteplici forme in cui si può presentare. Esplorazione degli stereotipi di genere presenti. Riconoscimento dei modelli comportamentali basati su stereotipi legati al genere maschile e femminile. Valorizzazione delle differenze di genere nel rispetto dei ruoli. Informazione sulla Rete Antiviolenza presente sul territorio e sui servizi che la costituiscono.

Sollecitazione degli stereotipi di genere Attivazione emozionale Sensibilizzazione e informazione sulle forme e manifestazioni del fenomeno Education peer : i ragazzi partecipanti al progetto sensibilizzano gli altri compagni Creazione da parte dei ragazzi di una campagna informativa contro la violenza di genere Presentazione della Rete Antiviolenza

IN CONCLUSIONE Dall’analisi dei temi e delle rappresentazioni emerse durante i primi incontri è stato possibile rilevare come, in questo contesto, la violenza di genere sia ancora un fenomeno in gran parte disconosciuto e sottostimato. Tuttavia la risposta agli stimoli forniti durante gli incontri successivi è stata pregna di interesse, curiosità e coinvolgimento. Ragazze e ragazzi, infatti, hanno partecipato attivamente con un significativo investimento emotivo e cognitivo che è stato evidenziato dalla ricchezza e dall’accuratezza dei lavori prodotti.

È stata pertanto riscontrata, a conclusione del progetto, una maggiore consapevolezza rispetto alla violenza, non come un fenomeno estraneo, ma come qualcosa che li può riguardare da vicino e da cui CI SI PUO’ PROTEGGERE.

Cosa è la violenza di genere

«La violenza è la retorica della nostra epoca» José Ortega y Gasset Cosa è la violenza di genere? Essa è caratterizzata da azioni fisiche, sessuali, di coercizione economica e psicologica che hanno lungo all’interno di una relazione intima attuale o passata. Si tratta di atteggiamenti che comportano, nel tempo, danni sia di natura fisica sia di natura psicologica ed esistenziale .

ROSARIA APREA, MISS CAMPANIA, PICCHIATA PER LA SECONDA VOLTA. L’uomo, scarcerato a novembre, aveva il divieto di avvicinarsi. A maggio scorso l’aveva ridotta in fin di vita prendendola a calci e pugni. Non è bastato il divieto di avvicinamento alla casa dell’ex fidanzata, che gli era stato imposto dopo essere stato scarcerato per decorrenza dei termini della custodia cautelare, né il pensiero delle condizioni della ragazza, madre di suo figlio, dopo l’aggressione del maggio scorso in cui l’aveva riempita di calci e pugni, distruggendole la milza e riducendola quasi in fin di vita, è stato di nuovo arrestato per aver nuovamente percosso Rosaria Aprea, che continuava a molestare anche via sms. L’ultimo elemento che il caso di Rosaria Aprea mostra con drammatica evidenza è che le donne, a causa di un iter legale spesso più lungo delle misure cautelative, come l’ordine di protezione, rimangono spesso senza tutela. “A volte non possono far altro che pregare di non essere ammazzate, perché manca un sistema di protezione. E l’irreversibilità della denuncia prevista dalla legge sul femminicidio, rischia persino di aggravare questo aspetto”

Roma: donna incinta picchiata e aggredita con acido. Arrestato compagno Ha aggredito la compagna incinta, colpendola anche sulla pancia e lanciandole contro suppellettili, coltelli da cucina e dell’acido muriatico che la donna ha evitato.  È quanto è successo, secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine, ad Anzio, sul litorale di Roma. L’uomo, un italiano di 38 anni, è stato arrestato dai carabinieri. È accusato di lesioni personali, rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale.  La donna, 37 anni, è stata ricoverata con un trauma cranico e diverse contusioni con 21 giorni di prognosi. Secondo le prime analisi non rischierebbe di perdere il bambino.

Forme di violenza La violenza economica comprende qualsiasi comportamento volto ad impedire alla donna di acquistare una propria indipendenza economica (ricerca di lavoro, privazione o controllo dello stipendio …) La violenza fisica comprende qualsiasi atteggiamento che ha come fine l’intenzione di far del male o di spaventare la vittima. Le manifestazioni vanno da atti come calci, schiaffi, morsi, pugni, strangolamenti fino all’uso di mezzi di offesa e lesione. La violenza sessuale comprende tutti gli atteggiamenti legati alla sfera sessuale, molestie, costrizione ad avere rapporti sessuali con terzi, costrizione alla prostituzione. La violenza psicologica è costituita da comportamenti intimidatori, minacciosi e denigratori da parte del partner o ex partner. Essa comprende ricatti e deprivazioni. Spesso implica cambiamenti morali, psicologici, disturbi mentali, depressione, abuso di sostanze stupefacenti o alcol, tutti effetti che la violenza psicologica può provocare.

LO STALKING Cosa è lo stalking? E’ un termine inglese che indica il comportamento di un individuo che vuole limitare la libertà di qualcuno, perseguitandolo fino a procurargli stati di ansia e paura. Si può dunque arrivare a compromettere il regolare svolgimento della quotidianità.

LEGGE CONTRO LO STALKING L’art. 612 bis del Codice Penale, al primo comma, punisce la condotta di chiunque minaccia o molesta un individuo al fine di procurargli timore per la propria incolumità. La pena detentiva, per questo reato, va dai sei ai quattro anni. Il secondo comma prevede l’aumento della pena se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da una persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa. Il comma successivo prevede l’ulteriore aumento della pena se il reato è commesso ai danni di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona in stato di disabilità.

‘’FEMMINICIDIO’’ Soltanto lo scorso anno in Italia si sono verificati più di 100 "femminicidi". Questo termine è ormai entrato a far parte del nostro linguaggio quotidiano, poichè i mass-media ci informano costantemente di episodi violenti che ledono la donna. Attraverso il Decreto legge del 14 agosto 2013, n. 93 convertito in Legge il 15 ottobre 2013 n. 119, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 15 agosto 2013 Dl. n.242, vengono inasprite le pene quando: il delitto di maltrattamenti in famiglia è perpetrato in presenza di un minore di anni 18; il delitto di violenza sessuale è consumato ai danni di donne in stato di gravidanza; il fatto è consumato ai danni del coniuge, anche divorziato o separato, o del partner.

Materiale prodotto dalle alunne della Classe 3J