L’idea progettuale nasce dall’esigenza di fronteggiare e contrastare i fenomeni di disagio emergenti nella scuola. In effetti, sempre più, in questi.

Presentazione sul tema: "L’idea progettuale nasce dall’esigenza di fronteggiare e contrastare i fenomeni di disagio emergenti nella scuola. In effetti, sempre più, in questi."— Transcript della presentazione:

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3 L’idea progettuale nasce dall’esigenza di fronteggiare e contrastare i fenomeni di disagio emergenti nella scuola. In effetti, sempre più, in questi anni recenti, la scuola è stato il luogo in cui si è espresso il disagio psichico delle nuove generazioni: a tutti i livelli, dall’infanzia all’adolescenza.

4 La scuola è il luogo in cui si realizza l’incontro di tutti i bambini e gli adolescenti, e dove questi consumano più tempo nello stare insieme: luogo pertanto in cui si sviluppano relazioni, confronti, scambi affettivi, prove di socialità e di sfide.

5 L’educazione socioaffettiva è uno strumento che si propone di promuovere i comportamenti pro- sociali degli individui:  incrementando i sentimenti di accettazione e di fiducia in sé  aumentando le capacità di far fronte agli stress emotivi e alle relazioni interpersonali

6 L'educazione affettiva ha l'obiettivo di migliorare nell'individuo la conoscenza di sé e di facilitare nel gruppo la comunicazione tra i membri.

7  A livello individuale, si propone di sviluppare sentimenti di accettazione, di sicurezza e fiducia in sé e negli altri, delle capacità di risolvere problemi interpersonali e di affrontare situazioni di stress emotivo.  A livello di gruppo mira invece a promuovere comportamenti e atteggiamenti di collaborazione, solidarietà, mutuo rispetto, tolleranza per le diversità.

8 L'educazione socio-affettiva vuole trasmettere alcune competenze e capacità psicologiche ai ragazzi, in modo che essi stessi diventino capaci di affrontare meglio i problemi legati alla vita scolastica e familiare, andando più a fondo nella conoscenza e nella comprensione di se stessi e delle proprie interazioni con gli altri.

9 In questa prospettiva il contrasto al disagio diviene soprattutto “prevenzione del disagio” e dunque primariamente “promozione del benessere”. e dunque primariamente “promozione del benessere”.

10 DI COSA ABBIAMO PARLATO DURANTE LE NOSTRE GIORNATE INSIEME?

11 DI NOI STESSI! ABBIAMO PARLATO….

12 DEL NOSTRO CARATTERE, DEI NOSTRI PREGI E DIFETTI, DEI NOSTRI VALORI, DEI NOSTRI BISOGNI

13 DEI NOSTRI DUBBI, DI QUELLO CHE CI FA STARE BENE E QUELLO CHE CI FA STARE MALE

14 DELLA NOSTRA FAMIGLIA

15 DEI NOSTRI AMICI, DEI COMPAGNI, DEGLI INSEGNANTI, DELLE PERSONE CARE

16 DELLA COMUNICAZIONE

17 DEI NOSTRI DIRITTI E DEI NOSTRI DOVERI

18 DELLE EMOZIONI E DEI SENTIMENTI

19 DELLA DIVERSITA’, DEL PREGIUDIZIO, DELLA TOLLERANZA, DELLE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI

20 DELLE REGOLE DELLA CONVIVENZA CIVILE, DELLA CONVIVENZA CIVILE, DELLA LEGALITA’ DELLA LEGALITA’

21 DELL’AGGRESSIVITA’ E DELLA VIOLENZA, DEL BULLISMO

22 Sensibilizzarci all’ascolto dell’altro

23 Saper condividere esperienze e sentimenti

24 Vedere la vita in positivo e saper instaurare rapporti positivi con gli altri

25 Essere membri partecipativi ed efficaci di un lavoro di gruppo

26 Confrontare le nostre opinioni su temi di importanza sociale

27 Rispettare le norme sociali e la pluralità dei valori

28 Rifiutare ogni forma di violenza e vandalismo

29 Individuare le nostre capacità e punti di forza

30 Esprimere liberamente fantasie, curiosità, dubbi, ansie e vissuti

31 Approfondire i temi del rispetto, della solidarietà del gruppo, al fine di superare i pregiudizi, che sono causa di isolamento e di emarginazione

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