CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO

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CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO
Transcript della presentazione:

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO Il programma illuministico e la nuova concezione dell’intellettuale Premesse sociali e culturali dell’Illuminismo L’Illuminismo e la critica alle costruzioni sistematiche della metafisica L’Illuminismo e la religione L’Illuminismo e il mondo storico L’Illuminismo e la politica

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO Il programma illuministico e la nuova concezione dell’intellettuale Immanuel Kant ha dato dell'Illuminismo (Scritti politici, 1784), una versione rimasta canonica e molto citata, anche se non corrisponde del tutto alla ricchezza di significati assunti sia in ambito britannico fin dal '600, sia in ambito francese nel '700. Egli scrive: «L'illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stessi è questa minorità se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! – è dunque il motto dell'illuminismo».

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO Il programma illuministico e la nuova concezione dell’intellettuale L'Illuminismo (Lumi in Italia, Lumières in Francia, Enlightenment in Inghilterra, Aufklaerung in Germania, Ilustración in Spagna) fu un movimento culturale e filosofico che, nato in Inghilterra intorno alla metà del XVII secolo, espresso principalmente da John Locke, si diffuse in Europa dall'inizio del XVIII secolo fino alla Rivoluzione francese. Esso fu: Una maniera peculiare di rapportarsi alla ragione Una battaglia contro tutto ciò che aveva ostacolato e ancora ostacolava il libero e critico uso dell’intelletto Un modo nuovo di concepire l’intellettuale Un nuovo modo di intendere il sapere, non più appannaggio di pochi, ma come un bene per tutti

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO Il programma illuministico e la nuova concezione dell’intellettuale In sintesi: L’esaltazione della ragione e della libertà, il rifiuto del dogmatismo e dell’autoritarismo, la critica del presente e la denuncia delle istituzioni oppressive, l’impegno nelle riforme, lo sforzo verso il progresso, la diffusione della cultura e la filantropia, costituiscono per gli illuministi altrettante manifestazioni concatenate di un unico atteggiamento globale di fronte al mondo.

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO Le premesse sociali e culturali dell’Illuminismo Illuminismo e borghesia: vi è un manifesto legame dell’illuminismo con la mentalità a gli ideali della borghesia Illuminismo e Rinascimento: l’Illuminismo si può delineare come un secondo Rinascimento. Rispetto ad esso mostra, però, maggiore originalità e radicalità. Illuminismo e Rivoluzione scientifica: l’Illuminismo si presenta come l’espressione più matura e consapevole della rilevanza culturale e sociale della Rivoluzione scientifica. Illuminismo e Razionalismo ed Empirismo: l’illuminismo ha forti legami col Razionalismo cartesiano, ma da esso si distacca per l’uso spregiudicato della ragione e per l’orientamento empirista; dall’Empirismo si differenzia per l’esaltazione del sapere scientifico a favore dell’uomo. La ragione che esso esalta, tuttavia, non è affatto qualcosa di assoluto e di onnipotente, ma di limitato e di esercitabile all’interno dell’esperienza possibile.

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO L’Illuminismo e la critica alle costruzioni sistematiche della metafisica Gli illuministi polemizzano contro lo “spirito di sistema” di Cartesio, di Spinoza, di Leibniz e conseguentemente Contro le metafisiche classiche e la loro pretesa di dire alcunché sulle sostanze ultime, sulle cause ultime, sui fini ultimi, sullo spirito, su Dio e la sua natura. Riguardo a Dio, tuttavia, emergono tre atteggiamenti: Uno deista, che ammette l’esistenza di un Dio architetto dell’universo, o orologiaio (Rousseau, Voltaire) Un altro materialista che nega l’esistenza di Dio (Meslier, D’Holbach), Un altro ancora agnostico che ritiene, cioè, l’esistenza di Dio né razionalmente dimostrabile, né razionalmente negabile (Condillac, Kant).

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO L’Illuminismo e la religione Gli strali antireligiosi degli illuministi si scagliano prevalentemente contro le religioni positive, dette anche storiche o rivelate. In particolare: Mosè, Gesù e Maometto sono accusati di impostura; Voltaire li chiama Les trois imposteurs (i tre impostori), rei cioè di grandi menzogne. L’ostilità degli illuministi verso le religioni nasce da una serie di ragioni:

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO L’Illuminismo e la religione Dalla mentalità fortemente razionalistica che non ammette verità che non superino il vaglio critico della ragione ( le verità di fede più che apparire meta-verità teologiche appaiono credenze irrazionali, assurde). Dalla persuasione che le religioni, alleate del potere politico, abbiano contribuito a lasciare i popoli nelle tenebre dell’ignoranza, dell’asservimento ai potenti, dell’accettazione supina di ogni forma di autoritarismo e sopraffazione. Dalla convinzione che abbiano intristito i popoli con la paura del peccato, del castigo, della dannazione eterna, allontanandoli da un sano rapporto con la natura.

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO L’Illuminismo e la religione Queste critiche si trovano in Manoscritti clandestini, condannati e proibiti dall’autorità politica e religiosa, composti tra il 1706 e il 1748, circolanti in Francia, costituiti da un centinaio di opuscoli. Famoso fu Le Testament de Jean Meslier che molto impressionò Voltaire (vedi dispensa). Nell’ambito della critica alle religioni occorre distinguere due orientamenti: uno più moderato di tipo deista e uno più estremista di tipo ateo (vedi dispensa).

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO L’Illuminismo e il mondo storico Il rapporto tra Illuminismo e storia è uno dei temi più importanti e discussi dagli studiosi. Le linee generali si possono così sintetizzare: Antropocentrismo contro teocentrismo ebraico-cristiano che ha come suo corollario l’antiprovvidenzialismo. Giudizio profondamente negativo sul passato, soprattutto sul Medioevo, visto come dominato da superstizione, ignoranza, violenze e patimenti di ogni sorta. Solo pochi periodi si salvano da questo radicale pessimismo storico.

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO L’Illuminismo e il mondo storico Quanto però al futuro, gli Illuministi tendono ad assumere un atteggiamento ottimistico, purché domini la ragione! In questo contesto prende avvio la moderna ricerca storiografica del francese Pierre Bayle che volendo far valere il principio dell’acribia storica, cioè di un’indagine storica accurata e ben vagliata sulle testimonianze e sulle fonti, rigetta come inattendibili tutte quelle forme storiografiche costruite ad arte per dimostrare una tesi o difendere una tradizione o giustificare una prassi; o quelle incentrate prevalentemente sulla politica, sulla diplomazia o sulle imprese militari in quanto parziali

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO L’Illuminismo e la politica Concetto politico basilare dell’Illuminismo è quello secondo cui la politica è da intendersi come uno strumento a servizio della pubblica felicità. I punti salienti di tale concezione sono: La speculazione filosofica intesa come strumento tendente a raggiungere obiettivi pratici di portata sociale. L’idea che la politica debba avere come obiettivo un impegno riformatore nel presente: alla pratica millenaria della politica come arte di difesa e di offesa e come tecnica di dominio, gli illuministi contrappongono l’idea, già di per sé rivoluzionaria, di una politica a servizio dell’uomo e dei suoi diritti naturali di base. La ripresa di quest’ultimo concetto (diritti naturali di base) come idea forza per smuovere le energie sociali e cambiare la storia. Tra i diritti più caratteristicamente e originalmente propugnati e difesi vi è quello alla felicità.

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO L’Illuminismo e la politica La felicità viene intesa come quella situazione in cui gli uomini soddisfano in pace tra di loro i propri bisogni materiali e spirituali. Eguaglianza di tutti gli uomini di fronte alla legge: eguaglianza giuridica. Difesa strenua (vedi Voltaire) della libertà di pensiero, di parola e di stampa. Rigetto del fanatismo e difesa della tolleranza, intesa come rispetto delle diverse credenze religiose e come metodo di universale coesistenza.

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO L’Illuminismo e la politica Progetto di uno stato laico stato di diritto secondo cui in esso non devono governare gli uomini ma le leggi Diritto inalienabile di proprietà privata, considerata come un diritto naturale Promotori delle idee politiche, sociali ed economiche illuministe furono: in Francia Voltaire, D’Holbach, Diderot, Helvétius, Montesquieu, D’Alembert; a Milano Cesare Beccaria (autore Dei delitti e delle pene del 1764), i fratelli Pietro e Alessandro Verri; a Napoli Ferdinando Galiani, Antonio Genovesi, Gaetano Filangieri.

CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO L’Illuminismo e la cultura Strumento principe per la diffusione del pensiero illuminista fu L'Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri (Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers). Fu una vasta enciclopedia pubblicata dal 1751 al 1772 in nove volumi, in lingua francese, alla cui redazione collaborò un consistente gruppo di intellettuali sotto la direzione di Denis Diderot e con la collaborazione di Jean-Baptiste Le Rond d'Alembert. Essa rappresenta un importante punto di arrivo di un lungo percorso teso a creare un compendio universale del sapere, nonché il primo esempio di moderna enciclopedia di larga diffusione e successo, cui guarderanno e si ispireranno nella struttura quelle successive. La sua introduzione, il Discorso Preliminare, di d’Alembert è considerata un'importante esposizione degli ideali dell'Illuminismo, nel quale viene altresì esplicitato l'intento dell'opera di incidere profondamente sul modo di pensare e sulla cultura del tempo.