Piano nazionale per la riduzione del tasso di errore

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Transcript della presentazione:

Piano nazionale per la riduzione del tasso di errore La soglia minima al di sotto della quale il tasso di errore è considerato ‘tollerabile’ dalla UE corrisponde al 2%; A livello europeo, il tasso in questione ha fatto registrare nell’annualità 2011 una percentuale del 7,7 %; Nel giugno 2013, la DG AGRI ha sollecitato le autorità nazionali ad integrare il documento del maggio 2013 con una attenta analisi delle principali cause di errore e individuazione di azioni correttive/preventive da attuarsi per ognuno di 21 PSR italiani, indipendentemente dal livello del tasso di errore calcolato per ciascuno di essi; L’Autorità di gestione del PSR del Lazio, la Regione presentasse un tasso di errore inferiore al 2%, ha provveduto ad informare le autorità nazionali e comunitarie sulle principali azioni correttive poste in essere a seguito di alcuni rilievi fatti dalla Corte dei Conti europea nell’ambito di un audit relativo alla Misura 123 svoltosi tra il 28-30/11/2011e il 16- 20/01/2012 e conclusosi formalmente nel luglio 2012.

Azioni correttive finalizzate alla riduzione del tasso di errore

“Verificabilità e Controllabilità delle Misure (VCM)” l’iniziativa messa in atto dal MIPAAF, in raccordo con l’AGEA e le Regioni, in tema di “Verificabilità e Controllabilità delle Misure (VCM)” finalizzato alla valutazione ex-ante delle verificabilità e controllabilità delle misure inserite nei PSR 2014-2020; Il sistema in argomento si basa, essenzialmente sull’analisi degli impegni/criteri/obblighi (ICO) afferenti a talune misure del PSR 2007-2013, tra cui, in particolare, le misure 112, 121 e 214 e si basa su due fasi: prima fase in cui l’AdG del PSR inserisce a sistema, per ogni misura del PSR, i singoli ICO e, per ciascuno di questi, descrive tutti gli elementi necessari per il controllo e le relative modalità di verifica (documentale/visiva/informatizzata); Seconda fase l’Organismo Pagatore entra a sistema e analizza le informazioni inserite dall’AdG, esamina anch’esso gli eventuali rischi connessi alla verifica degli ICO previsti nell’ambito di ciascuna misura, li valida oppure invita l’AdG a una loro rivisitazione