L’unificazione italiana Lezioni d'Autore
Il grande processo geopolitico che trasforma un insieme di piccoli Stati locali in un unico Stato di portata europea. Per riflettere sulle radici culturali del ‘paese Italia’ e sui processi di trasformazione politica all’origine dello ‘Stato Italia’.
Il patriottismo risorgimentale I patrioti risorgimentali erano profondamente divisi tra loro. Il termine ‘rivoluzione’ veniva usato: con accezione positiva dai democratici, con accezione negativa dai legittimisti e dai conservatori. I liberali moderati si proponevano di trarre vantaggio dalla rivoluzione, ma ne avevano paura e temevano la politicizzazione popolare.
Il nazionalismo romantico Dopo la Rivoluzione francese aspirazione di ogni collettività che si pensa come ‘nazione’ a esistere anche come ‘Stato’. Scipione Guarracino definisce questo fenomeno “nazionalismo romantico” e ne distingue tre tipologie: - Nazioni totalmente soggette a un altro Stato e che perciò hanno come primo obiettivo quello dell’indipendenza (Irlanda). - Nazioni divise in più Stati, che aspirano alla (ri)-unificazione senza avere anche un problema d’indipendenza (Germania). - Nazioni in cui compaiono assieme l’aspirazione all’unità e all’indipendenza (Italia).
Le domande da cui partire per indagare il processo di unificazione (1/2) A metà Ottocento esisteva (e da quando) l’idea di nazione italiana? Sì. La coscienza nazionale era ristretta a una minoranza, culturalmente egemone, ma il processo di unificazione fu possibile perché all’iniziativa politica piemontese si unì un movimento popolare democratico (le camicie rosse garibaldine). Nella situazione geopolitica dopo il Congresso di Vienna (1815) la realizzazione dell’unità era direttamente legata alla democratizzazione in senso liberale del futuro Stato guerra contro l’Austria dell’Impero asburgico.
Le domande da cui partire per indagare il processo di unificazione (2/2) Perché nei secoli precedenti non era riuscito a sorgere uno Stato nazionale italiano? La peculiarità di una nazione che trova la propria identità nella cultura, ma è politicamente frammentata in molteplici centri di potere.
Le tappe dell’unificazione I sette stati iniziali Nel 1815 il Congresso di Vienna assegna l’Italia, divisa in sette stati, all’egemonia dell’Austria asburgica che mantiene direttamente per sé la Lombardia e le tre Venezie. Immagine tratta da italiapreunitaria.blogspot.it
Le tappe dell’unificazione Il 1848 Immagine tratta da www.filosofiprecari.it
Le tappe dell’unificazione Il 1848 La ventata rivoluzionaria del ’48 seppure sconfitta: Lascia la sensazione che l’unità d’Italia sarebbe stata democratica o non sarebbe stata. Forma una classe dirigente rivoluzionaria. Lascia un ceto politico liberale a governare il Regno di Sardegna, con il Piemonte e la Liguria.
Le tappe dell’unificazione 1859-1861 Immagine tratta da www.roberto-crosio.net
Le tappe dell’unificazione 1859-1860 1859: Una guerra franco-piemontese contro l’Austria porta all’annessione della Lombardia al Piemonte e alla ripresa delle insurrezioni popolari negli altri Stati italiani. 1860: Garibaldi con un migliaio di volontari accende l’insurrezione popolare nel Regno delle Due Sicilie. Prima l’isola e poi le regioni meridionali sono conquistate dalle truppe garibaldine e dagli insorti che sconfiggono l’esercito borbonico del re di Napoli. 26 ottobre 1860: Garibaldi consegna l’Italia meridionale a Vittorio Emanuele II di Savoia, re di Piemonte, Liguria e Sardegna.
Le tappe dell’unificazione 1861-1871 17 marzo 1861: A seguito dell’annessione con voto plebiscitario delle regioni centrali viene proclamato il Regno d’Italia, con capitale Torino. 1866: Il Regno d’Italia alleatosi alla Prussia conquista il Veneto a seguito di una guerra contro l’Austria. 1870: Conquista militarmente lo Stato Pontificio mettendo fine al secolare potere temporale dei papi. 1871: Roma diventa la capitale d’Italia.
FINE Lezioni d'Autore