MediaMente Scuola Dott.ssa Rossella Pagnotta

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Ufficio Scolastico Regionale
Advertisements

Consulenza psico-pedagogica nelle scuole di base dell’Ambito
EDUCAZIONE TRA PARI: percorsi itineranti nelle periferie cittadine
Istituto Comprensivo Lignano e Città di Lignano Sabbiadoro
LA SCUOLA PRIMARIA: in una scuola che cambia
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
PROGETTO VOLONTARIATO ISIS EINAUDI “DALMINE”
Motivazioni/Obiettivi
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
AIPI Società Cooperativa Workshop: La gestione dei conflitti nei gruppi di alunni Aprile 2011 Iasi - Romania.
PROGETTO CONTINUITA’ ( AREA AFFETTIVO- RELAZIONALE )
Dai BISOGNI FORMATIVI richiesti dalla Società all OFFERTA FORMATIVA proposta dalla Scuola allAUTONOMIA MENTALE di un soggetto-persona in grado di operare.
I soggetti dell'Inclusione
Scuole dell’Infanzia Istituto Comprensivo “FEDERICO II“ JESI - MONSANO
Terzo gruppo IL SISTEMA TUTORIALE
Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia - Regione Puglia - Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato di Puglia, Federazione.
/ Per la consulenza: appuntamento telefonico al
LINEE GUIDA PER LINSERIMENTO DI ALUNNI STRANIERI CIRCOLO DIDATTICO DI SPOLTORE.
La via italiana allinclusione scolastica Valori, problemi, prospettive Seminario Nazionale Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca Viale.
Situazione progetto incontro degli insegnanti I e II grado per la conoscenza di……….? individuazione delle iniziative da destinare agli studenti.
PRESENTAZIONE DELLATTO DI INTESA TRA IL COMUNE DI CREMONA E LUFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE SUL TEMA: INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI FRAGILI Progetto.
SCHEDA di SEGNALAZIONE
PROGETTO: INVESTIAMO IL NOSTRO TEMPO PER… UNA CITTADINANZA ATTIVA LA BANCA DEL TEMPO Anno scolastico 2011/2012 DIRIGENTE SCOLASTICO: D.ssa Santolla Francesca.
PERSONALIZZAZIONE apprendimento e insegnamento valorizzazione dell’alunno Innovare la didattica per personalizzare L'educazione personalizzata non si riduce.
Perché????. Ospedaletto Summonte Mercogliano primaria Secondaria 1° grado infanzia Secondaria 1° grado infanzia primaria Secondaria 1° grado.
IL PROGETTO I CARE & L I.C. N. ROMEO L istituto scolastico N. Romeo aderisce al progetto I Care-La provincia di Napoli verso il successo formativo promosso.
Piano Nazionale di formazione e ricerca
LA SOC. COOP. SOC. “SPAZIO BAMBINI” in ATI con LA SOC. COOP. SOC
Programmazione Fondi Strutturali 2007/2013
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
Progetto PON F.S.E. – F.E.S.R. Con lEuropa investiamo nel vostro futuro!
PROGETTO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA
PROGETTAZIONE EDUCATIVA
Istituto Cinque Giornate
Il gruppo classe risorsa nella prevenzione del bullismo Dott
PRINCIPI FONDAMENTALI A CUI SI ISPIRA LA SCUOLA
Scuola secondaria di primo grado “ Don Milani “
Forte Flusso Migratorio Intercultura Disagio Legalità
Progetto di educazione sociale e affettiva dai 3 ai 18 anni
Conferenza Integrating Cities Milano, 5-6 novembre 2007 A scuola con le mamme Fondazione Franco Verga - C.O.I. A cura di Maria Paola Colombo Svevo.

“METTIAMOCI IN CONTATTO” I. C. « F. De Sanctis» Cervinara, Av
Centro territoriale risorse per l’handicap – Milazzo (ME)
LA CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA
ISTITUTO COMPRENSIVO “GIUSEPPE GARIBALDI”
AZIONE CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche Partenariati strategici nell’aria dell’educazione, formazione e giovani.
Sportello di ascolto C. I. C
ISTITUTO COMPRENSIVO “A. MANZONI” RAVANUSA
Sito internet
Scuola secondaria di I grado “G. M. CANTE” -GIUGLIANO IN CAMPANIA-
RELAZIONE CONCLUSIVA DOCENTE FUNZIONE STRUMENTALE n. 1
“ GIOVANNI PASCOLI” di Gozzano
Progetto di incontro con le famiglie attraverso la Philosophy for Community Scuola dell'Infanzia statale S. Eusebio 3° Circolo didattico – Bassano d.G.
PRIMO COLLABORATORE Presiede tutte le riunioni collegiali in caso di assenza del dirigente; Collabora nell’esecuzione delle deliberazioni prese dagli organi.
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
Istituto Comprensivo Torregrotta Report Questionario di Valutazione 2014/2015 DOCENTI Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria di I grado classi II e V Scuola.
PROGETTO MEDIAMENTE SCUOLA DOTT.SSA ROSSELLA PAGNOTTA PEDAGOGISTA MEDIATORE FAMILIARE E SOCIALE.
48° C. D. “Madre Claudia Russo”di Napoli “A piccoli passi verso… la qualità “ DS Prof.ssa Rosa SecciaRQ Teresa Pedone.
CTRH di CHIARI. RILEVAZIONE BISOGNI FORMATIVI DELLE SCUOLE DEL TERRITORIO.
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA LA DISABILITA’ COME RISORSA PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE RELAZIONALI, SOCIALI, EMOTIVE L’AZIENDA ULSS PROMUOVE I LABORATORI.
L’ESPERIENZA DELLA FORMAZIONE
Lo sportello psico-pedagogico
Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado
STOP AL BULLISMO ! Il progetto di “Prevenzione al bullismo” è finalizzato a fare in modo che i processi di inserimento nel gruppo e l’intreccio.
Se Se il miglioramento è un viaggio, la scuola ha bisogno di una mappa che sappia essere comprensibile per chi la consulta e che illustri le vie scelte.
TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LE CITTA’ RISERVATARIE AI SENSI DELLA LEGGE 285/97 INCONTRO TECNICO ROMA,
“Passo dopo passo…” buone pratiche per muoversi e crescere nella nostra città Il piedibus e la scuola Commissione Piedibus Istituto Comprensivo Mazzi.
Avviso pubblico n. 7/2012 P.O. Puglia ASSE III – Inclusione sociale.
Sportello orientamento Servizio rivolto ad alunni diversamente abili iscritti alla seconda e terza classe della scuola media inferiore Il servizio mira.
MONITORAGGIO ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO «ANDIAMO A SCUOLA: ANALISI DEI CONTESTI EDUCATIVI» CLASSI TERZE SEZIONI B e C LICEO SCIENZE UMANE ISTITUTO OSPITANTE:
Transcript della presentazione:

MediaMente Scuola Dott.ssa Rossella Pagnotta Pedagogista Mediatore Familiare e sociale

La scuola è una delle più importanti agenzie di socializzazione , luogo di crescita e di formazione per la personalità dei singoli individui.

Se dovessi descrivere , attraverso una metafora , la complessità dei rapporti, all’interno della scuola, la paragonerei alla TELA DEL RAGNO. Tela del ragno, in quanto le dinamiche relazionali , i vissuti, le emozioni, le soggettività che s’incontrano, sono molteplici e s’ intersecano l’una con l’altra.

Lo scenario scolastico è caratterizzato da episodi sempre più frequenti d’intolleranza, prepotenza e bullismo. Luogo di comportamenti conflittuali caratterizzati da prevaricazione, esclusione e violenza psicologica tra allievi e allievi, docenti a allievi, docenti e docenti , come pure tra allievi,docenti e genitori.

Una situazione conflittuale, oltre a demotivare gli alunni e a rallentare l’impegno allo studio, è una delle cause della dispersione scolastica. È compito primario e fondamentale della scuola impegnarsi nel fronteggiare questi continui e allarmanti segnali.

Un itinerario auspicabile sarebbe quello di attivare un processo di recupero delle risorse relazionali, in grado di far incrociare i curricoli didattici tradizionali con strumenti di formazione innovativi, promotori sia di valori civili che di beni solidali.

Il mediatore scolastico, come terzo neutrale, mira a ristabilire il dialogo tra le  parti, con l'obiettivo di sollecitare una  riorganizzazione delle relazioni,  che risulti soddisfacente per tutti coloro che sono implicati nel conflitto. 

Il mediatore scolastico facilita nelle persone in conflitto, la comprensione delle proprie e delle altrui emozioni, stabilendo un clima di fiducia e offrendo una visione alternativa del conflitto 

Progetto Mediamente Scuola

La mediazione scolastica mira a proprio alla creazione di uno spazio per la gestione dei conflitti nell’intento di ridefinire i rapporti tra gli attori della comunità educativa, partendo dalla comprensione reciproca di bisogni e interessi.

Obiettivi generali del progetto Promuovere lo sviluppo di abilità empatiche; Maggiore rispetto reciproco; Rispetto degli altri; Promuovere una serena convivenza sociale ed individuale; Affrontare e risolvere i conflitti in modo positivo

Le tecniche usate in mediazione L’empatia; Espressione delle emozioni, dei sentimenti; Ascolto attivo; Assertività; Comunicazione verbale e non verbale

La mediazione scolastica Crea a scuola un ambiente più rilassato e produttivo; Contribuisce a sviluppare interesse e rispetto per l’altro; Aiuta a riconoscere e a valorizzare i sentimenti , gli interessi, le necessità , i valori propri e degli altri; Aumenta lo sviluppo di attitudini cooperative; Aumenta la capacità di risoluzione non violenta dei conflitti; Contribuisce a sviluppare le capacità di dialogo e a migliorare le competenze comunicative, soprattutto l’ascolto

La cultura della mediazione spoglia il conflitto di quelle valenze negative che comunemente gli sono attribuite, per ridefinirlo come una risorsa per la crescita dell’individuo. Diffondere la pratica della mediazione nelle scuole quindi significherebbe usare il conflitto come educazione alla crescita, come una singolare opportunità formativa.

PROTOCOLLO OPERATIVO

Destinatari del progetto (scuole del I ciclo) Dirigenti scolastici Insegnanti Alunni Personale ATA Consulenti esterni Famiglie degli alunni

Articolazione del percorso Conferenza di servizio secondo calendario allegato: in tale momento viene presentata l’iniziativa e consegnate le schede di adesione Incontri informativi Apertura di sportelli di mediazione presso gli istituti scolastici Realizzazione di percorsi formativi

Personale impegnato nel progetto 8 mediatori specializzati nella gestione del conflitto 1 psicologo 1 pedagogista Il personale è coordinato dalla responsabile dell’Associazione Giustizia Mite.

Organizzazione dei percorsi Presso gli istituti scolastici individuati, per l’apertura degli sportelli di mediazione, l’Associazione Giustizia Mite in collaborazione con la dott.ssa Rossella Pagnotta, Responsabile del progetto, svolgeranno l’attività come segue:

Prima fase Attuazione di un percorso formativo rivolto a tutto il personale scolastico ed extra, strutturato in due incontri così articolati: Primo incontro: saper riconoscere il conflitto, saper valutare le conseguenze di un conflitto, saper superare il conflitto, sviluppare la capacità di riconoscere e denominare le emozioni, sviluppare la capacità di ascoltare, sviluppare l'empatia e la capacità di assumere il punto di vista altrui Secondo incontro: il mediatore, la mediazione e le sue tecniche, la mediazione e l’applicazione delle tecniche

Seconda fase La seconda fase, prevede l’apertura dello sportello di ascolto, che sarà gestito dal personale addetto, in collaborazione con il Dirigente della Scuola ospitante, secondo gli accordi da definirsi di volta in volta.

Metodologia operativa Il personale coinvolto nel progetto opererà nella sede della Scuola aderente, in un ambiente riservato e accogliente. Sarà effettuato un calendario mensile con la programmazione degli interventi: 3 ore settimanali (9:00 – 12:00), di mattina durante l’orario scolastico. Il coordinatore avrà il compito di coordinare l’intero gruppo operativo, definire il calendario di intervento secondo gli accordi e le esigenze della Scuola, compatibilmente con gli impegni richiesti dagli incarichi ricoperti dagli stessi. La segreteria dell’Associazione Giustizia Mite sarà punto di riferimento per qualsiasi richiesta e responsabile della conservazione della documentazione prodotta in fase di attuazione del progetto e sarà responsabile dell’archiviazione. Il personale addetto relazionerà periodicamente sugli sviluppi delle attività svolte, sugli interventi in essere e sugli esiti.

Verifiche e controlli L’Associazione Giustizia Mite, in sinergia con gli altri partner coinvolti nell’accordo, svolgerà azioni di controllo, di verifica e di monitoraggio del progetto. Nello specifico monitorerà: La modalità organizzativa Il numero di utenti coinvolti Il numero di interventi svolti Gli esiti degli interventi Il raggiungimento degli obiettivi previsti nel progetto

Ai fini del miglioramento dell’efficacia e dell’operatività del progetto, si prevede anche la possibilità di attuare tavoli di benchmarking in presenza: incontri dedicati al confronto e al dialogo, sulle procedure attuate, sugli esiti e sui possibili miglioramenti da apportare, per il pieno soddisfacimento delle aspettative e delle esigenze dell’utenza coinvolta. Si prevede altresì, come modalità di confronto e di scambio di buone prassi sia con le scuole della rete campana che con quelle di Vercelli, un’area riservata del sito www.qualitascuola.com.