Progettare percorsi di Media Education

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Buongiorno e benvenuti!
Advertisements

Marco Vagnozzi. Familiarità dei nativi digitali con social networks quali Facebook o MySpace Social network vs. Social networking [Boyd, 2009]: coltivare.
1 - Scelte professionali - definizione di un obiettivo professionale
Blog per lapprendimento della lingua e cultura straniera Maria Gragnaniello, Rita Mazzocco e Gaetano Vergara.
Metodi e strumenti della didattica 2.0
Contenuti, IDENTITà E CITTADINANZA DIGITALE
INSEGNAMENTO DELLE ABILITA’ SOCIALI
Cosa vi portate a casa da queste due giornate? La consapevolezza che lavorare congiuntamente in rete facilita lacquisizione di competenze La crescita nel.
Il Piano di diffusione delle lavagne interattive multimediali
Collaborare e partecipare
REALIZING CONSTRUCTIVIST OBJECTIVES THROUGH COLLABORATIVE TECHNOLOGIES: THREADED DISCUSSIONS Donald Weasenforth Sigrum Biesenbach- Lucas Christine Meloni.
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
Ca’ Foscari: pratiche (buone?) di Information literacy
Virtual Learning Environments (i. e
Una biblioteca digitale per l e-learning Parma, 26 marzo 2004 E-learning for LIS: a choice of quality?"
Piccole strategie di apprendimento
Progetto di LMS social oriented
PON-FSE IT 05 1 PO007 – Competenze per lo sviluppo Annualita ̀ 2013/ tel. : 0963/ /41805.
Progetto sicurezza in rete:
Gestire la conoscenza: Google Apps, Facebook e Linked-In nella scuola Livia Petti – Università degli Studi di Milano-Bicocca 1 Livia Petti – 29/10/2010.
RITORNO AL FUTURO. TECNOLOGIE, SCUOLA, DIDATTICA MANTOVA 15 MARZO 2012 I.C. SAN GIORGIO DI MANTOVA MARCO BERARDINELLI RESPONSABILE SCUOLE MICROSOFT ITALIA.
TERRITORIO ,COMUNICAZIONE SCUOLA- FAMIGLIA tttttt
TUTORIAL PER L’APPLICAZIONE AURASMA
E-learning per le lingue: strumenti, prospettive e casi di studio
LA PROFESSIONALITA’ DOCENTE
Per gli alunni che frequentano la 3 a media
È l’ultimo giorno utile per presentare la domanda di iscrizione ad una scuola secondaria di secondo grado. Per gli alunni che frequentano la 3 a media.
‘LA SCUOLA CHE VORREI’ Un progetto di ricerca dell’
Modello di pianificazione strategica
Practical Online Tools for Teachers working with CLIL
dalle abilità alle competenze
CONFERENZA REGIONALE SUL SISTEMA EDUCATIVO
APEL IN INGHILTERRA Pat Davies EUCEN
Copyright 2007, Didael S.r.l. - Tutti i diritti riservati Formal e Informal learning.
Cos’è eTwinning? Progetto eTwinning = collaborazione a distanza via web Si realizza attraverso una piattaforma online che rende possibile l'attivazione.
Mobile Learning a La didattica con i Tablet
ISTITUTO COMPRENSIVO SAN TOMMASO-FRANCESCO TEDESCO AVELLINO
L’era dei social network. I riflessi sulla società 2.0 Dobbiaco 2 agosto 2010 Nicoletta Vittadini.
Competenze degli insegnanti
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
Dal sito del Polo Qualità di Napoli
CoderDojo è una comunità globale di club di programmazione gratuiti per bambini e ragazzi, che offre ai giovani di tutto il mondo la possibilità di accedere.
Realizzazione Sito Web
PIATTAFORMA MAESTRA.
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE COMMERCIALE INDUSTRIALE AMELIA I.T.C NARNI a.s. 2002/ /2004 CLASSI 1A 1B 2A 2B.
N T Progetto Safetykit – classe 2f. Social network.
" Il web/blended learning per guidare gli studenti verso un processo metacognitivo. Strategie d'apprendimento e progetto SAV". Prof.ssa Rosemonde Gurtner.
Le competenze digitali dei docenti
“Come costruire una relazione genitori – figli positiva per entrambi”
T4T nasce da alcune riflessioni sul Web Un’iniziativa mirata alla definizione di uno strumento software che possa aiutare le attività professionali dei.
Corso integrato di Matematica, Informatica e Statistica Informatica di base Linea 1 Daniela Besozzi Dipartimento di Informatica e Comunicazione Università.
La formazione Importanza di una formazione intesa come sviluppo di modalità di pensiero Importanza di una formazione intesa come sviluppo di modalità di.
Le tecnologie e la formazione
Persone con specifiche abilità che possono essere scelte per svolgere un determinato lavoro.
METODO DI STUDIO prime tappe per imparare a studiare
Career portfolio High5: annex 7 (Alla ricerca di un lavoro)
Come affrontare la sicurezza Internet quando l’utente è uno studente o un figlio Sergio Venturino School Day Milano, 19 ottobre 2010.
STORIE DI INTERNET CHE NESSUNO VORREBBE VIVERE - Giovanni Maria Cella II A - Scuola Media Statale Cecilio II Roma.
ERASMUS + KA1 Learning Mobility of Individuals School educational staff mobility NUOVI SCENARI...LA SCUOLA RISPONDE Progetto 2015 – 2017.
Avere solo la pagina Facebook non è la strategia da seguire per qualsiasi tipo di azienda per un motivo molto valido: La pagina Facebook.
Utilizzi le tecnologie nella didattica in classe ? Quali App utilizzi? Quali piattaforme on line utilizzi? Quali strumenti di condivisione utilizzi? Quali.
Benvenuto su Retedeldono e complimenti per aver aderito alla Run for Polio. Ora ti farò vedere in pochi semplici passi come avviare la tua campagna di.
Istituto Comprensivo Filippo De Pisis Ferrara DOCENTI CONSIGLIO DI CLASSE STUDENTESSE STUDENTI GENITORI - POSTA ELETTRONICA - SITO SCOLASTICO.
CHIEDI AIUTO ANCHE SE IL BULLO SEI TU! CHIEDI AIUTO SE IL BULLO TI PRENDE IN GIRO, CON BULLISMO O CYBER BULLISMO, DILLO AI TUOI GENITORI O AD UN AMICO,
Francesca Storai I Comitati di Valutazione: per una premialità equa e condivisa Francesca Storai INDIRE Lamezia Terme 8 Aprile 2016.
«COME TENERE LA CLASSE» CORSO DI FORMAZIONE PROF.SSA DAPHNE BOLLINI A.S. 2015/2016.
Didattica, dispositivi mobili, rete, strumenti web LA DIDATTICA NELLA TECNOLOGIA.
SIRQ Scuole in Rete per la Qualità FLIPPED CLASSROOM.
Concorso «SCELGO IO» Scuola primaria di Binasco a.s cl.VB Antonio Leonardo.
Animatore Digitale: Prof. Giuseppe Sciacca
Transcript della presentazione:

Progettare percorsi di Media Education Aspetti generali Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Psicologia Pavia, 7 aprile 2014 Dott.ssa Alexandra Berndt

Percorsi di Media Education Media Education vs. Media Literacy Le competenze chiave del 21° secolo I metodi formativi Social Media Education Visioni future

1. Media Education vs. Media Literacy

Media Literacy come competenza culturale

First & Second Level Media Skills «Childen and teens are able by themselves to use Internet and Smartphones, but they often need an adult’s help in developing second-level media skills: e.g. for acquiring a reflective stance towards one’s own habits and choices regarding the use of media and technology, in critically understanding a messagge’s form and content, interacting with people in respectful and responsible ways, using different symbol systems to express their own ideas.» (Gianna Cappello, Damiano Fellini, Renee Hobbs)

Media Literacy – La competenza chiave del 21° secolo!

Core Subjects of Media Literacy

La sfida di oggi «Troppa» informazione per tutti! «Competenze» difficili da misurare, valutare e insegnare! Approccio «pessimistico» e «protettivo» verso l’utilizzo dei media!  Massimizzare i benefit dei media e minimizzare i deficit in tutti i contesti sociali: privati e pubblici!

Il «luoghi» della Media Education Formazione formale (scuola, università, etc.): Pianificazione e realizzazione di progetti (obbligatori) di ME in contesti istituzionali Formazione non-formale (associazioni culturali, centri per giovani, etc.): Offerte di formazione e attività media-oriented a titolo volontario Formazione informale (famiglia, peer-groups, etc.): Accompagnamento dei processi di autoformazione mediale

2. Le competenze chiave del 21° secolo

21° Century Learning To Know: Competenze cognitive To Act: Competenze metacognitive To Value: Competenze emotive e motivazionali

Competenze mediali Attività Competenze Using information search and evaluation strategies Finding, evaluating and sharing content from a variety of sources helps people explore diverse sources of information. Using search strategies appropriate to one’s needs helps people make discriminating choices about quality and relevance. Reading, viewing, listening and discussing Active interpretation of texts helps people acquire new ideas, perspectives and knowledge and make sense of it in relation to lived experience. Dialogue and sharing help deepen understanding and appreciation. Close analysis Careful examination of the constructed nature of particular texts encourages people to use critical questioning to examine the author’s intent and issues of representation. Instructional Practices of Digital and Media Literacy Education (1) In: Digital and Media Literacy: A Plan of Action. Renee Hobbs, 2010

Competenze mediali Attività Competenze Cross-media comparison Comparing and contrasting two texts that address the same topic help people develop critical thinking skills. By examining genre, purpose, form and content, and point of view, people recognize how media shape message content. Gaming, simulation and role-playing Playful activities promote imagination, creativity and decision-making skills, supporting people’s reflective thinking about choices and consequences. Multimedia composition Message composition using a combination of language, images, sound, music, special effects and interactivity provides real-world experience addressing a particular audience in a specific context to accomplish a stated goal. Teamwork, collaboration and knowledge sharing enhance creativity and deepen respect for the diverse talents of individuals. Instructional Practices of Digital and Media Literacy Education (2) In: Digital and Media Literacy: A Plan of Action. Renee Hobbs, 2010

I contesti formativi Media digitali supportano lo sviluppo dell‘autonomia e della cooperazione durante il processo d‘apprendimento Spostamento delle attività teacher-centred a delle attività student-centred Meno „whole-class“, più gruppi piccoli Meno „struttura“, più „esplorazione“ Meno lavoro individuale, più cooperazione

3. I metodi formativi

I metodi didattici che „funzionano“ … … sono quelli che permettono … … al discente di capire perchè sta facendo una determinata cosa in un determinato contesto; … la condivisione del motivo dell‘attività e il suo valore per il percorso formativo … di essere riconosciuti come valore aggiuntivo per l‘apprendimento (quindi si evita noia e distrazione) … allo studente di usare lo stesso strumento in futuro in modo autonomo

Metodi didattici (esempi) Cognitive Modeling: Visualizzazione di processi formativi, dei quali di solito non si parla; p.e. faccio vedere una strategia e la spiego mentre la eseguo; così gli studenti comprendono meglio l‘obiettivo finale dell‘attività Scaffolding: Condividere il problema, verbalizzare i processi di ragionamento; insegnante dà degli input e esegue le attività, ma col tempo lo studente/il gruppo di studenti va avanti da solo Transfer Training: Applicare strategie note in contesti nuovi (p.e. anche cross-materia, se ho applicato un’attività in matematica, perché non farlo anche in geografia?) ESEMPI di altri metodi: http://www.educatorstechnology.com/2013/03/6- learning-methods-every-21st-century.html

Contesti mediali per veicolare la ML Online vs. offline Sincrono vs. asincrono Mobile vs. fisso Interattività uomo-macchina / uomo-uomo Individuale vs. collaborativo Guidato vs. seguito vs. autonomo BYOD vs. strutture fisse Altri?

Content driven vs. technology driven Quale formazione mediatica hanno gli studenti (contesto tecnico e preparazione tecnologica della classe)? Qual è l’obbiettivo didattico? Cosa si vuole valutare? Il processo o il prodotto? Quanto deve essere guidata l’attività? Quanto sono autonomi gli studenti?

Bloom’s Taxonomy

Esempio: iPad Apps a supporto

Percorsi di Media Education Contesti formali, non-formali e informali Competenze cognitive, meta-cognitive, emotive e motivazionali Contesti formativi incentrati sul discente Metodi formativi che «accompagnano» e portano all’autonomia Content driven e non technology driven

4. Social Media Education

Media Education e Social Media FACEBOOK TWITTER INSTAGRAMM GOOGLE+ PINTEREST SNAPCHAT

Facebook in Italia «Il collegamento tra i media digitali e la scuola è nei fatti. È tempo che l’insegnamento si adegui. Difficile scalzare le perplessità degli editori scolastici tradizionali. Ma i professori, gli studenti e le famiglie sanno che l’ambiente mediatico e le abitudini di accesso alla conoscenza dei ragazzi sono definiti in modo ineludibile dalla rete.» (Luca De Biase, 2013)

Perché piace essere social? 1. Rappresentare se stessi (interessi, contesto sociale, etc.) per ottenere attenzione da parte di altri. 2. Dal punto di vista dei ragazzi, i social network sono zone „adult-free“. Grazie a questo possono „sperimentare“ senza essere giudiacati oppure sanzionati da parte dei genitori. 3. E’ molto facile incontrare persone con gli stessi interessi e scambiare informazioni. Non ci sono più limiti geografici o di mobilità. 4. I social network sono come una rubrica virtuale che si aggiorna da sola. www.klicksafe.de

Perché piace essere social? 5. Le possibilità di comunicare sono molteplici, grazie a Chat, Gruppi, Blog o altro. I feedback sono immediati. 6. I social network possono essere utilizzati in modo attivo e passivo, quindi in base all’umore del giorno i ragazzi scelgono la modalità di comunicazione. 7. Anche nei social network esiste una pressione di gruppo. Chi rimane fuori rischia di non essere aggiornato oppure addirittura emarginato. 8. Avere tanti amici è uno status symbol. Tanti «Like» su un post riflettono quanto una persona sia apprezzata. www.klicksafe.de

Gli insegnanti Perché? Per dare supporto agli studenti per sapersi gestire nel mondo dei Social Media, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza in rete e la privacy. Per dare supporto agli studenti per saper riflettere sui loro comportamenti e sulle loro presenze digitali. Per rimanere in contatto con gli studenti e con i genitori. Per conoscere e capire le possibiltà formative digitali, sociali e „mobili“ degli studenti del 21° secolo. Per sfruttare i social media per l‘arricchimento personale e professionale e per utilizzarli come strumento di knowledge management.

Cosa? Connettere la classe con altri per collaborare su progetti condivisi Creare un gruppo di lavoro con la classe e intensificare la comunicazione. Aiutare gli studenti a conoscersi meglio. Pubblicare riassunti delle lezioni per dare un aiuto nel ripasso. Incoraggiare gli studenti a pubblicare i loro lavori (testi, video, etc.) Gestire un calendario degli eventi per la classe. Cercare di coinvolgere chi in classe è più timido. Condividere contenuti come audio, video, link, documenti con la classe. Usare la bacheca per informare, aggiornare e avvisare gli studenti. Aggiungere Educational App WeRead : parlare di libri letti e da consigliare Notely : aiuto per organizzare appunti, date, etc. Study Groups ; per creare gruppi di lavoro CiteMe : imparare a usare correttamente le citazioni e come citare Portare avanti discussioni su tematiche specifiche in classe.

Le regole – Per gli studenti (i) Pensa sempre due volte prima di pubblicare qualsiasi cosa su Facebook. Cerca di essere rispettoso e positivo quando sei online. Non dimenticare mai chi potrebbe leggere i tuoi post, incluso i tuoi genitori, possibili datori di lavoro, insegnanti, etc. Chiedi sempre aiuto se c‘è qualcosa che non ti è chiaro. Se non sei sicuro di pubblicare qualcosa, non farlo. Anche se hai impostato le regole della privacy, non puoi mai essere sicuro che non ci siano modi per rendere i tuoi contenuti pubblici. TUTTO quello che fai online sarà salvato e NON potrà mai più essere cancellato. Se il tuo insegnante chiede di lavorare insieme online, rifletti sulle tue impostazioni della privacy oppure considera la possibilità di creare un account alternativo per la scuola.

Le regole – Per gli studenti (ii) Non pubblicare mai indirizzi, numeri di telefono, date importanti (compleanno), orari o altri dati sensibili sui social network. Potresti danneggiare te stesso o altri. Non pubblicare mai contenuti violenti, illegali oppure a connotazione sessuale. Non pubbliare mai foto, video o commenti di te o di altri per i quali tu o un‘altra persona si potrebbe vergongare o si potrebbe sentire offesa. Non sei responsabile soltanto per i commenti che pubblichi tu, ma anche per quelli che altri pubblicano sulla tua bacheca. Stai attento alle attività di localizzazione. Non condividere mai la tua password con i tuoi amici. Anche se te lo chiedono. Se il tuo insegnante ti chiede di lavorare per la scuola utilizzando i Social Media lo puoi fare. Se non lo vuoi fare, nessuno ti può obbligare a farlo.

Per evitare proprio questo: Ellen Degeneres Show: Ellen found you on Facebook! http://www.youtube.com/watch?v=SCaKuAdKumA

5. Visioni future

La formazione Formazione (obbligatoria) degli insegnanti durante il percorso universitario/formativa e per chi è già in servizio Formazione degli educatori a livello locale e nazionale, con concetti uniformati non solo per le singole scuole ma a livello nazionale/regionale per non lasciare la responsabilità al singolo docente / singolo progetto accrescere la sensibilità anche al di fuori del contesto scolastico (fra le famiglie, il comune, la città, il paese)

Il futuro? Definizione di standard e programmi mirati nei Curricula Scolastici (partendo dalle scuole materne fino alla formazione universitaria) Condivisione di esempi Best Practice e renderli integrabili all’interno della vita scolastica (attraverso modelli e materiali didattici) Fornitura delle scuole la necessaria tecnologia HW e SW Definizione di «Linee guida» sia a livello nazionale sia a livello scolastico per l’utilizzo dei media in modo responsabile, efficace, creativo e collaborativo Continuo sviluppo ed elaborazione dei risultati ottenuti e continua ricerca e aggiornamento sugli sviluppi futuri Sviluppo di un sistema di qualità e di valutazione Integrazione dei contesti extra-scolastici, come famiglie, istituzioni, associazioni, etc.

Bibliografia Bloom, Benjamin S.: Taxonomy of Educational Objectives, 1956 Cappello, Gianna; Felini, Damiano; Hobbs, Renee: Reflections on Global Developments in Media Literacy Education: Briding Theory and Practice. Journal of Media Literacy Education, 2011 De Biase, Luca: http://blog.debiase.com/ Hobbs, Renee: Instructional Practices of Digital and Media Literacy Education. In: Digital and Media Literacy: A Plan of Action, 2010 Toffler, Alvin: Powershift, 1991

Link list Learning & Education www.edudemic.com www.teachthought.com http://www.teachingquality.org/ http://edutechwiki.unige.ch/en/Educational_technology http://www.alt.ac.uk/ http://www.sie-l.it/ http://www.elearningeuropa.info/ Tipps & Tools http://www.freetechforschools.com/ http://teacherwebcoach.com/ http://c4lpt.co.uk/top100tools/ Contatto: aberndt@unipv.it