Bilancia dei pagamenti e tassi di cambio
La Bilancia dei Pagamenti è il prospetto in cui sono registrate le transazioni intercorse tra i residenti di un paese e il resto del mondo. Si può assimilare la Bilancia dei Pagamenti a un mercato, nel senso che esso è il mercato delle divise o valute estere, cioè delle monete che sono usate per gli scambi internazionali. Domanda e offerta di divise o valute estere. Il prezzo delle divise estere o tasso di cambio (e) è la quantità di euro necessaria per acquistare una unita di valuta estera. Esempio: il prezzo della valuta estera espresso in euro. Se 1 dollaro = 0,85 euro, vuol dire che un operatore italiano che in questo momento volesse acquistare un dollaro dovrebbe pagare 85 centesimi di euro.
Si può anche definire il tasso di cambio come il reciproco di questo rapporto, cioè come il prezzo dell’euro in termini di divise estere (1/e). In questo caso il tasso di cambio è definito come la quantità di divise estere necessaria per acquistare una euro. Se, ad esempio, si passa da 0,85 euro per 1 dollaro a 0,90 euro per 1 dollaro, il dollaro vale di più e l’euro vale di meno. L’euro si è svalutato (o deprezzato) rispetto al dollaro. Specularmente il dollaro si è rivalutato (o apprezzato) rispetto all’euro.
Chi domanda e offre divise estere al mercato italiano dei cambi? Domandano divise estere coloro i quali intendono acquistare beni e servizi all'estero. Ad esempio, un importatore italiano di auto giapponesi deve pagare tale importazione e avrà bisogno della valuta estera che l'esportatore giapponese accetta. Sul mercato dei cambi italiano, offre euro e acquista la valuta estera con cui pagare le sue importazioni. Il valore delle importazioni costituisce domanda di divise estere in ogni caso.
Deflusso di capitali. Acquisto nazionale di titoli esteri Prestiti italiani all'estero Investimenti italiani all'estero Tutti questi fenomeni molto diversi tra loro, si traducono in domanda di divise estere e non riguardano scambi che abbiano per oggetto beni e servizi. La domanda complessiva di divise estere è data dalla somma delle importazioni e del deflusso di capitali.
L'offerta di divise estere è effettuata da coloro che hanno venduto all'estero beni e servizi. Il valore delle esportazioni di beni e servizi costituisce offerta di divise estere. Ad esempio, l'esportatore italiano di agrumi verso gli Stati Uniti, che a fronte della sua esportazione ha ricevuto in pagamento dollari, presenterà i dollari in banca chiedendone la conversione in euro.
Afflusso di capitali Acquisto estero di titoli italiani Investimenti esteri in Italia Prestiti esteri all'Italia L’offerta complessiva di divise estere è data dalla somma delle esportazioni e dell’afflusso di capitali.
Equilibrio della Bilancia dei Pagamenti (X + afflussi di capitali) = (M + deflussi di capitali) Il pareggio della Bilancia dei Pagamenti, invece, è anch'esso un'uguaglianza tra domanda e offerta di divise estere, ma è un'uguaglianza che viene realizzata non spontaneamente, cioè non dal mercato, ma grazie all'acquisto o alla vendita di divise estere da parte della Banca Centrale.
Una situazione di eccesso di domanda di divise estere significa deficit di Bilancia dei Pagamenti. Se la Banca Centrale Europea non interviene, l'eccesso di domanda di divise estere fa aumentare il prezzo, cioè l’euro si svaluta. Se la Banca Centrale Europea non vuole la svalutazione dell’euro, vende divise estere al mercato, attingendo alle sue scorte di valuta estera, le Riserve Ufficiali, e sommare così la sua offerta di divise estere all’offerta di mercato. (X – M) + Saldo dei movimenti di capitali = Variazione delle riserve ufficiali
Tassi di cambio fissi e flessibili In un sistema di tassi di cambio fissi le banche centrali sono pronte ad acquistare o a vendere valute ad un prezzo prefissato. Se la Banca Centrale, però, vuole impedire le variazioni del cambio, se cioè si è posta come obiettivo il mantenimento del cambio fisso, per impedire una svalutazione della moneta nazionale, in presenza di eccesso di domanda di divise, ossia di deficit della Bilancia dei Pagamenti, colma tale deficit effettuando una vendita netta di divise estere. Le riserve ufficiali, a seguito dell'operazione, si riducono.
Nel caso di surplus della Bilancia dei Pagamenti, ossia di eccesso di offerta di divise estere sulla domanda, la Banca Centrale, per mantenere invariato il tasso di cambio, effettua un acquisto netto di divise estere. Ciò impedisce un apprezzamento della moneta nazionale (una diminuzione del prezzo delle divise estere in termini di valuta nazionale). In questo caso, si ha un accumulo di riserve ufficiali.
L’attività di acquisto e di vendita netta di divise estere da parte della Banca Centrale, tuttavia, influisce sulla liquidità all'interno del paese. Nel caso di deficit della Bilancia dei Pagamenti, ad esempio, se la Banca Centrale interviene sul mercato dei cambi con un'operazione di vendita netta di divise estere, attraverso tale vendita ritira moneta nazionale dalla circolazione, opera cioè una distruzione netta di base monetaria. Se la Banca Centrale si impegna a mantenere invariato il cambio, acquista divise estere offerte dagli operatori o vende divise estere agli operatori. Nel primo caso immette liquidità nel sistema attraverso il canale estero, nel secondo caso sottrae liquidità.
In un sistema di tassi di cambio fissi, le autorità monetarie devono fornire qualsiasi ammontare di valuta estera necessario per finanziare gli squilibri della Bilancia dei Pagamenti. In un sistema di tassi di cambio perfettamente flessibili, le banche centrali non intervengono sui mercati e lasciano che il tasso di cambio si adegui in modo da equilibrare domanda e offerta di valuta estera. Ciò significa che il saldo totale della Bilancia dei Pagamenti è uguale a zero. Il tasso di cambio si adegua in modo che la somma del saldo corrente e di quello dei movimenti di capitali sia zero.
Equilibrio macroeconomico e bilancia commerciale Spesa in beni nazionali
La Bilancia dei Pagamenti ed i flussi di capitali Uno degli aspetti che caratterizza l’attuale panorama dell’economia internazionale è l’elevato grado d’integrazione dei mercati finanziari e dei capitali.
Rappresentazione delle condizioni di equilibrio della bilancia dei pagamenti Grafico 13.1 Y if i BP = 0