Per una Roma indimenticabile…
Siamo saliti in autobus alle 5:30, e ci siamo subito immersi nell’atmosfera notturna dove tutto ciò che vedevamo si confondeva con la nostra attesa di giungere nella capitale. Poi, lentamente, ci siamo svegliati e Roma ci ha cullato tra le sue grandi dolci braccia...
* Verso le 9:50 abbiamo toccato l’asfalto della capitale e ci siamo incamminati verso il Quirinale. Dopo aver scattato una quantità industriale di fotografie, abbiamo effettuato un consueto check-in, ci siamo fermati per un po’ nel piazzale dell’ edificio e abbiamo cominciato a visitare le sale di rappresentanza al suo interno. In quest’antica residenza papale ci hanno colpito particolarmente una interminabile serie di lampadari in cristallo di Boemia e vetro soffiato; svariate sale dal soffitto e le pareti dorati, dipinti e ornati d’arazzi. Corazzieri in borghese ci hanno accompagnato dalla tanto suggestiva sala degli specchi alla mostra artistica nell’ ala ovest del palazzo…
Il nome «Trevi» deriva probabilmente dalla località di Trebium, dalla quale il condotto della fontana attingeva le fonti più vicine alla città. Quando, verso le 12:00, siamo arrivati qui e abbiamo lanciato la solita monetina, la nostra mente ci ha portato ad immaginare le acque della fontana colorate di rosso dall’ avanguardista Graziano Cecchini il 18 ottobre 2007; abbiamo anche pensato di venderla allo stesso modo di come la pensò Totò...
Verso le 13:00 ci siamo seduti sulla celebre scala di Trinità dei Monti, le gambe che imploravano riposo e il cuore che era curioso di continuare all’ infinito quella gita. Dalle scale si poteva contemplare benissimo il ritmo veloce sul quale la città ballava e faceva ballare anche noi, le note di quel lungo spartito che non ammetteva pause e si ripeteva sempre allo stesso modo, ma con un’ originalità mai sentita prima...
Intorno alle 15:10 siamo giunti alla prima chiesa di Roma e siamo rimasti molto colpiti dal fatto che qui sono custodite le reliquie del celebre pittore e scultore Raffaello, e dalla caratteristica cupola divisa in caselle e forata al centro...
* Al di là del bellissimo spazio urbano dalla forma di un antico stadio voluto da papa Innocenzo X, siamo stati attratti da un gruppo di musicisti di strada che ci hanno dilettato con la loro performance; alcuni disegnatori che mostravano le loro opere; e le impalcature di un palazzo in costruzione celate da un telo colorato che non lasciava trapelare alcuna bruttura…
* In quegli attimi in cui ho assaporato la bellezza di questa costruzione, quello che mi circondava era proporzionato al mio essere: il Colosseo si rifletteva nel finestrino come Roma si rifletteva nel mio occhio. Niente poteva rompere l’armonia di quel momento...
* Il viaggio di ritorno è stato reso ancora più speciale dalla musica a tratti lenta e a tratti più incalzante, che ha accompagnato la poesia di quando abbiamo lasciato la città al tramonto…siamo tornati a scuola e abbiamo iniziato a sognarla con l’ appoggio della luna….
Siamo tornati di nuovo nella nostra bella Roma
La prima tappa è stata Palazzo Madama, essa è un edificio di Roma, situato in Corso Rinascimento, a pochi metri da Piazza Navona. Attualmente è sede del Senato della Repubblica italiana. A Palazzo Madama hanno sede l’Aula, alcuni gruppi parlamentari, gli uffici della Presidenza del Segretariato generale, e alcuni uffici e servizi strettamente connessi con l’attività parlamentare.
* Altare della Patria Dopo la visita a Palazzo Madama ci siamo incamminati verso l’Altare della Patria, è un monumento nazionale situato a Roma, sul Campidoglio, opera dell’architetto Giuseppe Sacconi. Dal 1921 accolse le spoglie del Milite Ignoto, il monumento assunse una nuova valenza simbolica, e quello che era stato pensato inizialmente come monumento dinastico, divenne definitivamente una celebrazione dell’Italia unita e della sua libertà
* Poi ci siamo diretti verso il Colosseo originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio, il più grande del mondo, situato nel centro della città di Roma. È il più importante monumento di Roma.