Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica: LA MORTE E IL MORIRE QUALI STRATEGIE COMPORTAMENTI GLI OPERATORI DEVONO METTERE IN ATTO NELLA RELAZIONE CON I PARENTI. Roberta Siani: Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica: Sez. di Psicoterapia
ESISTE UNA VERA E PROPRIA TENDENZA A RIMUOVERE LA MORTE LA MORTE E’ UN AVVENIMENTO CHE INCUTE PROFONDO TIMORE, LA PAURA DELLA MORTE E’ UNIVERSALE E LA NOSTRA SOCIETA’ RAZIONALISTA E IMPOSTATA MATERIALISTICAMENTE, NE HA FATTO UN TABU’. ESISTE UNA VERA E PROPRIA TENDENZA A RIMUOVERE LA MORTE LA TENSIONE CHE SI CREA TRA LA PERSONA CHE MUORE E I SUOI FAMILIARI PUO’ A VOLTE MANIFESTARSI IN UN DISAGIO E DOLORE COSI’ GRANDI DA INDURRE LE PERSONE COINVOLTE AL MUTISMO, PORTANDOLE A CHIUDERSI IN UNA SORTA DI SOLITUDINE EMOTIVA.
LA PREPARAZIONE DELLE PERSONE PROTAGONISTE DEL DRAMMA, NELL’ELABORAZIONE DEL LUTTO, DIPENDE DA MOLTI FATTORI. IL GRADO DI COINVOLGIMENTO L’ETA’ DEGLI ATTORI LA SENSIBILITA’ E L’EMOTIVITA’ INDIVIDUALE IL BACKGROUND CULTURALE, E L’APPROCCIO APRIORISTICO DELLA MORTE E DEL MORIRE.
UNA RIFLESSIONE SPECIFICA DEVE ESSERE DEDICATA AL TIPO DI MORTE CON LA QUALE SI VIENE CONFRONTATI L’IMPATTO E’ DIVERSO SE LA MORTE HA PER QUADRO: LA VECCHIAIA LA PRIMA INFANZIA LA NON NASCITA , OSSIA LA MORTE DI UN BAMBINO NON ANCORA NATO O AL MOMENTO DELLA NASCITA STESSA.
QUANDO LA MORTE VIENE A CONCLUSIONE DI UNA GRAVE MALATTIA, LA REAZIONE EMOTIVA DIPENDE SPESSO DAL TIPO DI PATOLOGIA, DALLA SUA DURATA E DAL GRADO DI DOLORE E DI SOFFERENZA CHE L’HA ACCOMPAGNATA. QUANDO LA MORTE E’ LEGATA AD UN INCIDENTE, UNA MORTE IMPROVVISA, UNA CATASTROFE NATURALE.
OGNI LUTTO E’ DIVERSO, MA CIO’ CHE ACCOMUNA TUTTI I LUTTI E’ LA PRESENZA DI UN PROCESSO DI ELABORAZIONE CON DELLE FASI CHE IN GENERE SI SUSSEGUONO CON LA STESSA SEQUENZA: SHOCK: STORDIMENTO PROTESTA: INCREDULITA’ E NEGAZIONE DISPERAZIONE: COLLERA SEPARAZIONE: DEPRESSIONE, ACCETTAZIONE, ELABORAZIONE DELL’ESPERIENZA.
IL CORDOGLIO VIENE INTESO COME L’INSIEME DELLE REAZIONI EMOZIONALI E COMPORTAMENTALI CHE CARATTERIZZANO IL TRAVAGLIO PSICOLOGICO DELLA PERSONA CHE HA SUBITO LA PERDITA. IL CORDOGLIO E’ LEGATO NON SOLO ALLA PERDITA DELLA PERSONA CARA, MA ANCHE A TUTTO QUELLO CHE ESSA OFFRIVA AL SUPERSTITE IN QUANTO CONDIVISIONE DI ASPETTI FISICI, PSICOLOGICI SOCIALI E SPIRITUALI, IL SUO APPOGGIO AFFETTIVO, IL SUO APPOGGIO MORALE E SPIRITUALE.
LA MORTE DI UNA PERSONA CARA RIMETTE IN DISCUSSIONE UN GRANDE NUMERO DI ASSUNTI RIGUARDO LA VISIONE DEL MONDO, LA MODALITA’ DI PENSIERO E DI COMPORTAMENTO. VECCHIE REGOLE DEVONO ESSERE ABBANDONATE E NE DEVONO ESSERE ADOTTATE DI NUOVE. NECESSITA’ DI RIESAMINARE E MODIFICARE I MODELLI INTERNI.
E’ FONDAMENTALE FAR CAPIRE ALLA PERSONA CHE HA SUBITO LA PERDITA CHE LE SUE REAZIONI SONO NORMALI. E’ IMPORTANTE NON ARRENDERSI AL RIFIUTO DI ASSISTENZA DELLA PERSONA IN LUTTO. LA PRESENZA DELL’ ACCOMPAGNAMENTO DEVE ESSERE RISPETTOSA, COMPRENSIVA E DISCRETA, MA REALE ED EFFICACE. MAI OFFENDERSI PERCHE’ L’OFFERTA DI AIUTO E’ OSTEGGIATA. NON TENTARE MAI DI BLOCCARE LE MANIFESTAZIONI DEL DOLORE, DELLA SOFFERENZA, ANCHE SE CI SEMBRANO ESAGERATE.
NON TENTARE MAI DI FARE RAGIONARE COLUI CHE SOFFRE, PERCHE’ LA DIMENSIONE DELLA SOFFERENZA NON E’ MISURABILE. NON CADETE NELLA TENTAZIONE DELLA BANALITA’ (SI TIRI SU, SI RIFARA’ UNA VITA, IL TEMPO SISTEMA TUTTO ecc.). QUESTE FRASI HANNO SOLO COME EFFETTO DI AUMENTARE LA RABBIA E L’OSTILITA’ VERSO L’ESTERNO.
GLI ATTEGGIAMENTI TERAPEUTICI NELLE PROFESSIONI SANITARIE EMPATIA (Mettersi nei panni dell’altro) TENER CONTO DELLA EVENTALE REGRESSIONE TENER CONTO DELL’EVENTUALE DIPENDENZA SVILUPPARE LA GEMELLARITA’ CONTESTUALIZZARE L’EVENTO DIMENSIONE DEL TEMPO GESTITA DA PARTE DEGLI OPERATORI
GLI ATTEGGIAMENTI DA EVITARE IN QUANTO ERRORI TERAPEUTICI PROVOCARE “FERITE NARCISISTICHE” (ATTEGGIAMENTI IRONICI CRITICI DI NON ACCETTAZIONE AVERE UN APPROCCIO FRETTOLOSO IL “NON ASCOLTO” ASCOLTARE POCO, PARLARE MOLTO LA CONTRAPPOSIZIONE SIMMETRICA CON IL PAZIENTE (METTERSI IN CONTRASTO O IN POLEMICA) NON ACCETTARE LE OBIEZIONI O LE CRITICHE DEL PAZIENTE (VOLER AVERE SEMPRE RAGIONE) LA SOTTO STIMOLAZIONE- LA SOVRA STIMOLAZIOE DARE INTERPRETAZIONI PRECOCI O AZZARDATE
ESEMPIO DI COMUNICAZIONE TERAPEUTICA CON LA PERSONA MORENTE ASCOLTO ATTIVO: PERMETTERE ALLA PERSONA DI ESPRIMERE QUELLO CHE PENSA SULLA SUA CONDIZIONE ACCETTARE I SENTIMENTI NEGATIVI NON PRENDERE NULLA COME PERSONALE LASCIARE LA SPERANZA MA SENZA CREARE FALSE ILLUSIONI PERMETTERE ALLA PERSONA DI SFOGARE IL PROPRIO DOLORE EVITARE FRASI STEREOTIPATE DI INCORRAGGIAMENTO
LEGGERE E SODDISFARE I BISOGNI DI BASE DEL PAZIENTE LA COMUNICAZIONE NON VERBALE (TOCCARE, ACCAREZZARE, MASSAGGIARE) HA FUNZIONE CONTENITIVA E TERAPEUTICA NON FORZARE LA COMUNICAZIONE VERBALE ESSERCI, SENZA ABBANDONARE LA PERSONA. LA COMUNICAZIONE NON VERBALE RISULTA ESSERE MOLTO EFFICACE
CATEGORIE AUTORITARIE LE SEI CATEGORIE DI HERON MIRANO AD AIUTARE L’INFERMIERE A COMPRENDERE E SODDISFARE LE ESIGENZE DEL PAZIENTE O A RISPONDERE AI SUOI COM PORTAMENTI CATEGORIE AUTORITARIE INTERVENTI PRESCRITTIVI: MIRANO A GUIDARE IL COMPORTAMENTO DEL PAZIENTE ED E’ SPESSO DI TIPO ISTRUTTIVO: IMPLICA DARE ISTRUZIONI O CONSIGLI AL PAZIENTE SU COME COMPORTARSI IN ASSENZA DELL’OPERATORE INTERVENTI INFORMATIVI: MIRANO A ISTRUIRE IL PAZIENTE, IMPLICANDO L’USO DELLA REVISIONE, LA CHIARIFICAZIONE DEI PUNTI GIA’ ESAMINATI INTERVENTI DI CONFRONTO: MIRANO A RENDERE IL PAZIENTE CONSAPEVOLE DI ALCUNI COMPORTAMENTI LIMITANTI, DEI QUALI POTREBBE NON ESSERE CONSCIO
CATEGORIE FACILITATIVE INTERVENTI CATARTICI: MIRANO A RENDERE IL PAZIENTE CAPACE DI LIBERARSI DI TUTTI I SENTIMENTI DOLOROSI, SIANO ESSI DOLORE, PAURA O COLLERA. STRESS E FRUSTRAZIONI REPRESSE SONO SEMPRE PIU’ RITENUTI LA CAUSA DI MOLTI PROBLEMI DI SALUTE INTERVENTI CATALITICI: MIRANO A PORTARE IL PAZIENTE ALLA SCOPERTA E ALLA CURA DI SE’, ALL’APPRENDIMENTO E ALLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI . LO SC OPO E’ RENDERE IL PAZIENTE AUTONOMO INTERVENTI DI SUPPORTO: MIRANO AD AFFERMARE IL VALORE E IL MERITO DEL PAZIENTE, LE SUE QUALITA’ E I SUOI COMPORTAMENTI. IL SUPPORTO E’ DI FONDAMENTALE IMPORTANZA